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OBSERVATIO ANTIQUE REGENERATIONIS A MOISE PER CIR-
CONCISIONEM = osservanza da parte di Mosè dell’antico rito di rigenera-
zione attuato tramite la circoncisione).
nell’episodio comincia in secondo piano,
La storia narrata dove Mosè pren-
de congedo dal suocero Ietro e si dirige con il suo seguito verso l’Egitto,
dopo l'esilio nella terra di Madian (Es 4,18-20) ma durante il viaggio è fer-
mato da un angelo, collocato al centro, in primo piano (qui il dipinto si di-
che gli comunica l’ordine di Dio di far circon-
scosta dal racconto biblico)
cidere il suo secondogenito (Eliezer). La circoncisione (Es 4,24-26) avviene
14
sulla destra in primo piano, del rito si occupa sua moglie Zippora.
14 Cfr. http://mv.vatican.va/2_IT/pages/CSN/CSN_Sud.html (consultato il 7 maggio 2013). 10
Sulla parete opposta, sempre per opera del Perugino (e Pinturicchio),
“il
troviamo Battesimo di Cristo” (Titulus: INSTITUTIO NOVAE REGE-
NERATIONIS A CHRISTO IN BAPTISMO = istituzione di un nuovo rito
di rigenerazione nel battesimo da parte di Cristo).
scena e tripartita abbiamo: all’estrema sinistra la predicazione del
La
Battista; al centro il battesimo di Cristo (Mt 3,13-17), dove in alto si può os-
servare Dio attorniato da numerosi angeli nell'atto di benedire e più in basso
scorgiamo la colomba, simbolo dello Spirito Santo, che si posa sul Cristo
mentre è battezzato da Giovanni Battista; alla destra invece la predicazione
di Cristo. È chiaro il parallelismo: il rito ebraico della circoncisione anticipa
e prefigura quello cristiano del Battesimo. 11
Proseguendo possiamo osservare la seconda coppia di affreschi messi in
“Le
parallelo. A sinistra prove di Mosè” (Titulus: TEMPTATIO MOISI
LEGIS SCRIPTAE LATORIS = tentazione di Mosè portatore della legge
scritta) opera del Botticelli. l’uccisione
La scena comprende vari episodi della vita di Mosè, tra cui
dell’egiziano, l’incontro con le figlie di Jetro e l’episodio del roveto arden-
te. In basso sulla destra Mosè, nonostante non sapesse ancora di appartenere
alla stirpe ebrea, sta uccidendo un egizio colpevole di aver bastonato un i-
sraelita (Es 2,11-15), che, come raffigura l'episodio sulla destra, è soccorso
e assistito da una donna. Mosè, con indosso lo stesso vestito, fugge per rag-
giungere il paese di Madian, dove manda via i pastori che impedivano alla
12
figlia del sacerdote Jetro, di prendere l'acqua per abbeverare il gregge (Es
2,16-21). In basso al centro Mosè sta aiutando due donne a far abbeverare le
greggi (da notare le splendide figure femminili in primo piano, tipicamente
botticelliane), conquistando la fiducia di Ietro. In alto a sinistra abbiamo
l’episodio del roveto ardente e l’apparizione di Dio che invita Mosè a to-
gliersi le scarpe al Suo cospetto (Es 2,11-20 e 3,1-6). In basso a sinistra
Mosè ritorna in Egitto con la famiglia, la prova termina positivamente.
“Le
Di fronte abbiamo tentazioni di Cristo” (Titulus: TEMPTATIO
IESU CRISTI LATORIS EVANGELICE LEGIS = tentazione di Gesù Cri-
sto portatore della legge evangelica) di Sandro Botticelli.
piano c’è la scena della purificazione del lebbroso
In primo (Mt 8,1-4) men-
tre dietro ci sono vari momenti del racconto evangelico delle tentazioni di
13
Cristo (Mt 4,1-11). Si parte da sinistra in alto, dove il diavolo, vestito da e-
remita (per dimostrare la sua raffinata furbizia) sta esortando Gesù, debilita-
to dal digiuno, a trasformare le pietre in pane per nutrirsi; al centro in alto
gli propone di gettarsi dalla parte più alta del Tempio di Gerusalemme e a
essere salvato dai suoi angeli; nella scena che segue in alto a destra, il Cri-
sto respinge l'offerta dei regni del mondo, il Diavolo inizia a cadere dall'alto
dirupo, mentre gli angeli, dietro il Redentore si preparano ad apparecchiare
la mensa, al termine del digiuno di quaranta giorni; in basso a sinistra, Cri-
sto dopo aver superato queste prove, rientra in Galilea. Secondo alcuni stu-
diosi questo episodio descrive il Cristo che assiste alla purificazione del
lebbroso guarito. La connessione fra la scena della purificazione dalla leb-
bra e le tentazioni di Cristo, si spiega perché Cristo ha sconfitto il peccato
(la lebbra simboleggia il peccato). Per quanto riguarda l'identificazione de-
gli altri personaggi, ci sono alcune figure di contemporanei, fra cui il grup-
po dietro il lebbroso capeggiato da un cardinale, da identificare con il nipote
del papa, Giuliano della Rovere (futuro Giulio II), come ci indicano anche
le due querce alle sue spalle, emblema dei Della Rovere.
Proseguendo gli altri due affreschi posti in parallelo lungo le pareti sono:
“Il Passaggio del Mar Rosso” (Titulus: CONGREGATIO POPULI A
MOISE LEGEM SCRIPTAM ACCEPTURI = Mosè riunisce il popolo che
avrebbe accettato la legge scritta) di Cosimo Rosselli, a sinistra. 14
In questo caso il titulus, non sembra calzare perfettamente con
l’episodio principale, riguarda, infatti, la raccolta del popolo ebraico che a-
vrebbe in seguito ricevuto la legge scritta, mentre l’episodio principale è il
Passaggio del Mar Rosso. La scena è divisa in due parti dalla colonna, sullo
sfondo si vede la città del faraone, a sinistra Mosè con il suo popolo, che ha
attraversato il mar Rosso, mentre le acque si richiudono sull’esercito egi-
ziano (Es 14,5-31), infine a destra, il popolo ebraico in salvo sale sulla
montagna, verso il Sinai, dove Mosè riceverà le tavole della legge.
“La
Sulla parete opposta si può osservare vocazione dei primi apostoli”
(Titulus: CONGREGATIO POPULI LEGEM EVANGELICAM ACCEP-
TURI = adunata del popolo che avrebbe accettato la legge evangelica) del
Ghirlandaio. La chiamata degli apostoli Pietro e Andrea si svolge nella
spiaggia di Cafarnao; dietro di loro, gli episodi della pesca miracolosa e la
chiamata di Giovanni e Giacomo (Mt 4,18-22). Analogamente al dipinto
che abbiamo visto sulla parete opposta la scena si svolge sul mare (in que-
sto caso il lago di Galilea), Gesù sta radunando il popolo che riceverà le
Beatitudini.
“La
Abbiamo poi la quarta coppia di affreschi. A sinistra consegna delle
Tavole della Legge” (Titulus: PROMULGATIO LEGIS SCRIPTAE PER
MOISEM = promulgazione della legge scritta da parte di Mosè) di Cosimo
Rosselli. 15
Sono narrati simultaneamente: la Salita di Mosè sul Monte Sinai (Es 24,
12-17) per ricevere le Tavole della Legge; l'Adorazione del vitello d'oro (Es
32,1-20); la Punizione degli ebrei idolatri (Es 32,25-35) e il ritorno del Pro-
feta con le nuove Tavole della Legge (Es 34,1-4).
Al centro, nel registro inferiore, troviamo Mosè che sceso dal monte,
scaglia a terra le Tavole perché vide il suo popolo che adorava un vitello
d'oro. Sulla sinistra, Mosè mostra al popolo ebraico il decalogo, che Dio ha
riscritto dopo l'episodio del vitello d'oro. Sulla parete opposta anche Gesù è
salito su un monte per proclamare ai suoi discepoli le Beatitudini.
“Il
Di fronte è posto Discorso della Montagna e la guarigione del leb-
broso” (Titulus: PROMULGATIO EVANGELICAE LEGIS PER CHRI-
STUM = promulgazione della legge evangelica ad opera di Cristo) di Co-
simo Rosselli.
L’episodio del Discorso della Montagna (Lc 6,17-49) domina la com-
posizione, come Mosè sul Sinai riceve il Decalogo, così Cristo da un'altura
dà la nuova Legge (la montagna è il luogo elevato dove il rapporto con Dio
15
c’è
è privilegiato); a destra la guarigione del lebbroso (Mt 8,1-4).
15 Cfr. http://www.cattoliciromani.com/19-musica-ed-arte-sacra/50234-la-cappella-sistina/page2
(consultato il 6 maggio 2013). 16
“Il “La
Proseguendo abbiamo a sinistra castigo dei ribelli” o punizione
dei figli di Qorah” (Titulus: (CONTURBATIO MOISI LEGIS SCRIPTAE
LATORIS = contestazione di Mosè, portatore della legge scritta) di Sandro
Botticelli.
La scena rappresenta il castigo di Core, Datan ed Abiram, sacerdoti e-
brei che negavano a Mosè e Aronne l'autorità civile e religiosa sul popolo
eletto; essi furono per questo inghiottiti dalla terra e consumati da un fuoco
invisibile insieme alle loro famiglie (Nm 16,1-35). Il primo episodio sulla
destra, vede Mosè con la tunica verde circondato da una folla minacciosa
che vuole lapidarlo e alle sue spalle Giosuè che si scontra con i ribelli con
in mano le pietre, salvando Mosè dalla lapidazione; la punizione si compie
a sinistra, dove Mosè fa sì che la terra si apra per inghiottire i colpevoli. 17
abbiamo l’arco
Sullo sfondo al centro, trionfale di Costantino in rovina,
fa da quinta architettonica, sulla cui sommità c’è una scritta: NEMO
che
SIBIT ASSUMAT HONOREM NISI VOCATUS A DEO TAMQUAM
attribuisca l’onore “sacerdotale”
ARON (= nessuno si se non chiamato da
Dio come Aronne). Questa immagine ha un fortissimo valore politico e
simbolico, doveva essere chiaro il messaggio ai contemporanei di Sisto IV,
in lotta contro la fazione conciliare nella Chiesa (la quale voleva che il pon-
tefice fosse tenuto a rispettare le decisioni del Concilio); una concezione più
rispetto all’assolutistico promosso invece dal papa della Rove-
democratica
re. In quel momento non era infrequente che principi o alti prelati si appel-
16
lassero al concilio per contrapporsi alle decisioni del papa.
“La
Di fronte è situato consegna delle chiavi” (Titulus: CONTURBA-
TIO IESU CHRISTI LEGISLATORIS = contestazione di Gesù Cristo legi-
slatore) del Perugino. L'affresco costituisce uno dei vertici artistici del ciclo
della Sistina ed è considerato il capolavoro del Perugino. La scena è orga-
nizzata su due fasce orizzontali: una con le figure in primo piano e una con
17
lo sfondo architettonico, popolato da alcune figurette molto più piccole.
16 Ricordiamo come il concilio avesse assunto una grande importanza nella prima metà del ’400
nella risoluzione dello Scisma d’Occidente e che si era scatenato un conflitto fra chi sosteneva che
l’autorità del papa dovesse essere subordinata a quella del concilio e chi voleva invece che il papa
avesse un potere assoluto e indiscusso. Sisto IV ovviamente è fra i sostenitori di questa superiorità
e gli affreschi della Sistina sono un manifesto di questo pensiero e delle ragioni ideologiche che lo
sostengono.
17 Cfr. http://it.wikipedia.org/wiki/Consegna_delle_chiavi_(Perugino) (consultato il 6 maggio
2013). 18
Domina la scena in primo piano