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Más allá de todas las diferencias que surgen después de leer la historia y de ver la película, hay

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un tema común: la sensación de alienación, aislamiento y soledad del individuo. Éste es todavía

un tema de actualidad. Incluso si vivimos en un mundo donde las fronteras representan sólo una

manera convencional de delimitar los países, todavía tenemos el miedo a lo desconocido y a lo

que no nos es familiar, que en algunas circunstancias extremas puede derivar en violencia y

racismo. 5

Introduzione

Per poter esaminare che tipo di rapporti ci siano tra letteratura e cinema, bisogna innanzitutto

precisare che la settima arte, o arte cinematografica, si colloca a metà strada tra letteratura e

teatro. Esattamente come avviene nella letteratura, anche il cinema descrive, narra, racconta; e,

come avviene nel teatro, il cinema mostra, rappresenta, fa vedere. Le materie d'espressione

utilizzate nei due campi sono diverse: la letteratura si avvale delle parole scritte, mentre il

cinema utilizza le immagini, la musica, i rumori, le parole pronunciate e i segni grafici. Dunque,

per poter approfondire le loro relazioni, sarà necessario tener conto di ciò che hanno in comune e

di ciò che hanno di diverso.

Un aspetto particolare del discorso su cinema e letteratura è quello concernente l’adattamento, ovvero

la trasposizione audiovisiva di un’opera letteraria. Affrontare tale questione significa da un lato tenere

conto, come abbiamo detto, dei rapporti tra le due forme, dall’altro individuare quelle procedure e

strategie specifiche che designano l’adattamento in quanto tale e che, provvisoriamente, potremmo

rinvenire lungo tre grandi direttrici: che cosa nel corso dell’adattamento il film aggiunge, sottrae e

varia del testo di partenza. (Aiello, 2009)

Sarà alla luce della questione dell’adattamento che prenderemo qui in esame i rapporti tra

cinema e letteratura, facendo riferimento al racconto breve Amy Foster di Joseph Conrad e alla

relativa trasposizione cinematografica Swept from the Sea.

La tesi su Amy Foster nasce con l'intento di evidenziare punti in comune e differenze tra l'opera

letteraria e la versione cinematografica. Nella prima parte dell'elaborato si delinea in modo

dettagliato la trama del racconto breve e quali siano in generale le procedure dell'adattamento

cinematografico, mentre nella seconda parte ci si sofferma sul processo di adattamento di Swept

from the Sea e sulle relative differenze tra il film e il racconto.

A conclusione della tesi si propone l'analisi di una scena del film prendendo in esame le scelte

traduttive adottate nella versione cinematografica italiana e in quella spagnola.

La scelta di analizzare Amy Foster è stata incentivata dalla visione della versione

cinematografica che ha portato alla luce, casualmente, un' opera probabilmente sfuggita alla

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maggior parte dei lettori e critici e dotata di una versione filmica poco conosciuta, ma con temi

di profonda attualità quali: l'amore, l'esilio, l'emarginazione, i pregiudizi, lo straniamento dalla

società e le barriere linguistiche. Temi che verranno approfonditi nell'elaborato e che hanno

caratterizzato la vita dell'autore stesso.

Per ricostruire in maniera critica il racconto breve ci si è avvalsi di articoli reperibili nella rivista

1

The Polish Review , fondata nel 1956 a New York dal "Polish Institute of Arts and Sciences of

2

America" e di quelli della raccolta The Conradian: The Journal of the Joseph Conrad Society .

La Joseph Conrad Society è stata fondata nel 1973 con l'obiettivo di fornire ogni tipo di

informazione possibile sulla vita e sulle opere dello scrittore, comprese quelle minori.

Per quanto concerne l'analisi critica della versione cinematografica, la fonte di riferimento

principale è l'opera Swept from the Sea, an epic love story based on Joseph Conrad's classic tale,

redatta nel 1997 dal produttore esecutivo, Tim Willocks in cui, oltre al racconto originale, sono

presenti sia il copione dettagliato del film sia l'intervista rilasciata dalla regista, Beeban Kidron.

Nel lavoro di ricerca e analisi dell'opera di Conrad si è tenuto presente il principale elemento di

differenziazione tra il racconto e il cinema: la comunicazione. Il racconto si avvale di una

comunicazione scritta e suscita emozioni attraverso la profondità dei contenuti e in base alle

capacità soggettive di chi scrive. Il cinema invece utilizza principalmente la comunicazione

verbale (espressione orale) e non verbale: immagini, musiche, rumori, ambientazioni e sguardi.

1 http://www.thepolishreview.org/

2 http://www.josephconradsociety.org/ 7

1. Dal libro alla pellicola Conrad's avowed task as an artist was

"by the power of the written word to make you hear,

to make you feel, but before all, to make you see. "

(Gillon, 1988)

Tra le numerose opere letterarie di autori del diciannovesimo e ventesimo secolo adattate per il

cinema spiccano quelle di Joseph Conrad. Almeno una ventina delle sue opere, tra le quali Lord

Jim, Nostromo, The Shadow-Line e Heart of Darkness, sono state adattate per il cinema sia negli

Stati Uniti che in Inghilterra, Francia, Italia e Polonia.

Non stupisce che la narrativa Conradiana abbia suscitato l'interesse di diversi produttori

cinematografici; la sua prosa, infatti, comprende un uso esperto e cosciente di diverse tecniche

affini a quelle cinematografiche e, per questo, facilmente compatibili.

Tuttavia, ad un'attenta lettura di alcuni frammenti di lettere firmate dall'autore, appare evidente

che Conrad fosse dubbioso riguardo l'integrità del processo di adattamento. Temeva che la

versione cinematografica dell'opera letteraria non rendesse giustizia alla fonte primaria e riteneva

che il "campo visivo" dell'artista fosse molto più ampio rispetto a quello di una macchina da

ripresa. Nel 1920 decise di intraprendere una nuova esperienza e cominciò a lavorare alla

sceneggiatura di un film muto intitolato Gaspar the Strong Man senza ottenere, però, i risultati

sperati. Il film non venne mai prodotto, ma fece di Conrad il primo autore inglese ad aver

praticato la settima arte.

Ben più degne di nota sono le produzioni cinematografiche basate sulle opere di Conrad e tra

queste ce n'è una particolarmente interessante: Swept from the Sea (1997), film basato sul

racconto breve Amy Foster, pubblicato nel 1903 nella raccolta in volume di alcuni racconti di

Conrad Typhoon and Other Stories.

Molti critici, tra cui Albert J. Guerard, famoso critico Statunitense, hanno considerato il racconto

breve Amy Foster un'autobiografia spirituale, che esprime sentimenti sperimentati dall'autore nel

corso della sua vita: la solitudine, il distacco, il senso di isolamento e l'estraneità.

Si tratta tuttavia di supposizioni che non possono avvalorare un nesso diretto tra la vita

dell'autore e la storia da lui raccontata. Alcuni critici hanno ipotizzato che potesse ricalcare la

situazione vissuta durante la sua prima esperienza in Inghilterra. Conrad, infatti, d'origine

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polacca, emigrato in Inghilterra, si ritrovò completamente solo e probabilmente provò in prima

persona cosa significasse affrontare le barriere sociali e linguistiche. Altri ancora hanno pensato

potesse riferirsi alla sua breve permanenza in Congo, considerata da lui stesso l'esperienza più

dura, ma allo stesso tempo più formativa della sua vita. In particolare, nella scena finale, il

protagonista maschile in preda al delirio sembra ripercorrere gli attacchi di malaria di cui Conrad

stesso soffrì. Tale elemento della storia potrebbe rivelarsi come una sorta di riflesso della crisi

vissuta durante la sua avventura personale in Africa e che in Amy Foster si trasforma in una

tragedia domestica ambientata in Inghilterra.

Nell'opera, il Dottor Kennedy, il medico del villaggio, racconta la storia di Yanko ed Amy ma,

come suggeriscono i primi due titoli pensati per l'opera, The Husband, e poi Castaway, Conrad

era maggiormente interessato al personaggio e al destino del protagonista maschile.

Le caratteristiche del personaggio maschile sembrano rifletterne alcune di Conrad: la sua natura

sensibile, la sua forza di resistere e di affrontare con coraggio le avversità della vita e il suo

impegno nel comunicare ed apprendere una nuova lingua.

Prima di affrontare la lettura dell'opera, è necessaria una breve digressione sulle notizie

biografiche dell'autore, in particolare sul suo tardivo apprendimento della lingua inglese

avvenuto ormai in età adulta. Bisogna sottolineare che Conrad conosceva già due lingue, il

polacco e il francese, all'età di 21 anni e che acquisì la terza, l'inglese appunto, solo stando a

stretto contatto con i pescatori con cui lavorava, senza aver mai studiato un libro di grammatica

prima di allora.

Conrad, orfano fin dall'infanzia e vissuto in una terra che non era la sua patria, incarna pienamente

l'idea dello "straniero" nella narrativa. (...) Senso di disagio ed estraneità è vissuto dal protagonista di

"Amy Foster". Il racconto si apre infatti con la scena del naufragio in cui il protagonista, Yanko, pur

raggiungendo la terraferma, non sente di aver raggiunto né un porto sicuro né una base solida da cui

poter ricominciare una nuova vita. La sensazione di salvezza provata sulla terra è meramente illusoria.

Ciò che per il naufrago è paradossale è proprio il fatto che non sia il mare ad essere crudele con lui, ma

è la terraferma che gli provoca una profonda sofferenza, causata dalla sua condizione aggravata dal

percepirsi come uno "straniero" in una terra "straniera".

(...) Il personaggio di Conrad, Yanko Goorall, sconvolge l'equilibrio e la monotonia del villaggio

portando i nativi ad essere consapevoli di ciò che viene chiamata "Legge della familiarità". Questa

rappresenta il modo di essere ed il modo di interagire dell'uomo che il nuovo individuo, Yanko, mette

alla prova turbando le dinamiche di un sistema solidificato. Un' intromissione può causare delle

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difficoltà non indifferenti e mettere in evidenza le diversità che da alcuni vengono giudicate come

"stravaganze". Nell'opera non c'è posto per un superamento di questa condizione da parte di Yanko:

rimarrà vittima dell' alienazione. (Fitzpatrick, 1979: traduzione mia)

Per quanto riguarda il personaggio di Amy, Conrad sembra aver preso spunto dalla sua situazione

domestica e dalla stravaganza di sua moglie Jessie. Trent'anni dopo la morte di Conrad, sua

moglie affermò di aver vissuto una situazione simile a quella di Amy nel momento in cui, preso

dalla febbre alta dovu

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
41 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/12 Lingua e traduzione - lingua inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silviamini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Traduzione inglese - italiano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Internazionali di Roma - UNINT o del prof Weston Anita.