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PATRIMONIO CULTURALE, ISTRUZIONE PUBBLICA, RICERCA SCIENTIFICA, SPETTACOLO E SPORT).
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Capitolo 3: Il caso dell’A.C. Milan: un modello di sostenibilità nel calcio
3.1 Analisi degli sviluppi storici, dei contesti contemporanei e delle prospettive future
Il Milan, uno dei club italiani più vittoriosi di sempre, con circa 567 milioni di tifosi, è
simbolo dell’eccellenza del calcio italiano e mondiale. Tra la fine degli anni Ottanta ed i primi
anni duemila, il club si è costantemente collocato ai vertici del calcio mondiale, per poi entrare
in una fase di progressivo declino sportivo e finanziario. Conseguenza di quest’ultimo è stato
il passaggio di proprietà del club dal gruppo Fininvest all’imprenditore cinese Li Yonghong
nell’aprile 2017, il quale ha successivamente perso la proprietà del club in virtù
dell’inadempimento sul finanziamento concessogli dal fondo Elliott Management Corporation
e, segnatamente, a seguito dell’escussione del pegno sulle azioni del club, posto a garanzia del
già menzionato finanziamento.
Acquisita la proprietà del club, Elliott Management Corporation ha definito ed implementato
una strategia di risanamento sportivo e finanziario del club, che, aderendo ai concetti di
sostenibilità di cui si è discusso nei paragrafi precedenti, ha portato il club alla conquista del
diciannovesimo scudetto. Il tutto, sotto la guida manageriale e sportiva di figure di indiscusso
valore, come Ivan Gazidis, Frederic Massara e, soprattutto, Paolo Maldini.
Valorizzato al meglio il proprio asset con la vittoria del campionato, Elliott Management
Corporation ha finalizzato la propria exit dall’investimento con la cessione del club
meneghino a RedBird Capital Partners per un controvalore di 1,2 miliardi di euro.
Dapprima portfolio manager della gestione Elliott, Giorgio Furlani, milanese ed appassionato
tifoso del club, è stato nominato amministratore delegato del club da RedBird Capital Partners,
proseguendo il percorso di crescita trasparente e sostenibile.
L’acquisto del club da parte di RedBird è stato in parte finanziato con un vendor-loan triennale
di 585 milioni di euro concesso da Elliot. La transazione, conclusasi ad un corrispettivo di 1,2
miliardi di euro, rappresenta, evidentemente, il felice e profittevole epilogo di un’oculata
operazione di restructuring finanziario e sportivo, figlia, tra le altre cose, anche dell’adozione
di pratiche ESG.
RedBird rappresenta però pur sempre un investitore finanziario che, come tale, ha come
obiettivo quello di generare un ritorno economico significativo. Alla luce dell’elevato
corrispettivo di acquisizione, risulta evidente la fiducia che RedBird pone nel club e nella
possibilità che da tale investimento possa trarre un ritorno significativo passando,
evidentemente, per la valorizzazione anche infrastrutturale dell’asset e, segnatamente, per la
realizzazione del nuovo stadio di proprietà nell’area di San Donato Milanese.
In aggiunta, vale osservare che RedBird non limita i suoi investimenti alla dimensione
sportiva, ma si prende cura dell’intero club attraverso il rinnovamento delle strutture,
l’evoluzione del merchandising e lo sviluppo del capitale umano, ad esempio impiegando una
delle aziende che, leader mondiale nello scouting, dispone di un database di 50.000 giocatori
di 18 Paesi, connotantesi per il suo costante aggiornamento sulla base di metodologie di
intelligenza artificiale per l’elaborazione dei dati.
Tali passi in avanti rendono evidente la determinazione del club verso il raggiungimento del
suo massimo potenziale sportivo e finanziario, che passa, appunto, anche dall’adozione di
soluzioni high-tech ed approcci statistici.
Il Milan è ora diventata un’entità aziendale sana e fiorente e sta anche facendo la sua parte
nella rinascita del calcio italiano. Questo risultato è stato raggiunto attraverso una revisione
del modello gestionale, che ha comportato una riallocazione delle risorse per investire al
meglio nel comparto sportivo. In soli tre anni, il Milan ha raggiunto una crescita del valore del
brand superiore a quella di qualsiasi altra società calcistica, raggiungendo i 400,7 milioni di
51
euro e rimanendo il quindicesimo club calcistico di maggior valore al mondo. Sotto questo
aspetto, è stato essenziale lo sviluppo di un’infrastruttura manageriale diversa, con
l’inserimento di profili provenienti da altri settori, il ringiovanimento dell’età media dei
dipendenti a 28 anni e la creazione di oltre 30 nuove opportunità professionali.
Il nuovo stadio del Milan a San Donato Milanese rappresenta per RedBird una mission
essenziale, la più importante negli sviluppi attuali. La sua edificazione avverrà all’insegna dei
canoni di sicurezza e sostenibilità, nell’interesse di tutti gli stakeholders, in linea con l’identità
51 Brand Finance. (2024,19 luglio). Brand Finance on LinkedIn: AC Milan | 13 comments. Linkedin.com.
https://www.linkedin.com/posts/brand-finance_ac-milan-activity-7219974259425595392- HKjH/?
utm_source=share&utm_medium=member_desktop
52
del club. Infatti, la visione di RedBird per la valorizzazione del Milan include l’uso della rete
globale di sport e media e delle competenze nella raccolta e analisi dei dati e passa per
l’implementazione di partnership sinergiche con organizzazioni come la famiglia Steinbrenner
e i New York Yankees. La strategia è quella di trasformare il Milan in una “media company”
globale in grado di aumentare il valore del proprio brand e di essere identificata su scala
internazionale. RedBird si focalizza sullo sviluppo di queste strategie sfruttando marketing e
53
advertising. Anche dal punto di vista legale l’AC Milan segue un nuovo percorso, avviando
una fusione per incorporare Milan Entertainment s.r.l. e Casa Milan s.r.l. in AC Milan S.p.a.,
al fine di semplificare la struttura societaria e ridurre i costi operativi, ottimizzando così la
sostenibilità finanziaria e migliorando l’efficienza economica del club, con effetti positivi sui
bilanci futuri ed adottando un modello di business più snello e integrato.
Negli ultimi mesi, il Milan ha intrapreso numerose iniziative di sostenibilità, tra cui cinque
particolarmente innovative e prospettiche. Esempio ne è l’istituzione della squadra “Milan
Futuro” militante in Serie C, che ha visto il Milan investire oltre 12 milioni di euro per la
valorizzazione dei giovani talenti del vivaio, anch’essa, evidentemente, in un’ottica di
ottimizzazione della sostenibilità finanziaria attraverso lo sviluppo interno delle rose. Inoltre,
il club ha presentato una nuova policy a tutela della maternità delle tesserate della squadra
femminile, offrendo supporto economico e contrattuale durante e dopo la gravidanza,
impegnandosi a creare un ambiente inclusivo con politiche di reintegrazione personalizzate.
Durante la “Festa della Mamma”, invece, i calciatori hanno indossato maglie con il cognome
materno per promuovere la parità di genere, devolvendo parte dei ricavati a un progetto di
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empowerment femminile in Pakistan. Ancora, il terzo kit del Milan per la stagione
2023/2024, creato con PUMA, simboleggia diversità e inclusione, con colori iridescenti e un
arcobaleno
52 Chiarello, P. (2024, 13 febbraio). Economia, leadership, Sport. Il calcio italiano riparte con il Milan: intervista
al Ceo del club più blasonato d’Italia, Giorgio Furlani. Fortune Italia, Il Numero Di Febbraio: Speciale Football
Industry, 1. FORTUNE ITALIA.
53 cagiant60. (2022, settembre). Chiusa l’operazione Milan-Red Bird. Insieme a Yankee Global Enterprises la
prossima fase di sviluppo internazionale. BeBeez. https://bebeez.it/private-equity/chiusa-loperazione-milan-red-
bird-insieme-a-yankee-global-enterprises-la-prossima-fase-di-sviluppo-internazionale/
54 Redazione. (2024, 10 maggio). Il Milan lancia una iniziativa speciale per la “Festa della Mamma” con lo
sponsor MatchWornShirt - Sporteconomy. Sporteconomy. https://www.sporteconomy.it/il-milan-lancia-una-
iniziativa-speciale-per-la-festa-della-mamma-con-lo-sponsor-matchwornshirt/
che rappresentano un impegno contro le discriminazioni, seguendo il percorso avviato con il
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“Manifesto RespAct”. Infine, AC Milan e l’Istituto di Ambiente e Sostenibilità dell’UCLA
hanno collaborato a progetti dedicati alla sostenibilità ambientale negli eventi calcistici, alla
facilitazione del dialogo con le istituzioni internazionali ed al miglioramento delle pratiche
ESG del club. Il Milan è stato il primo club italiano, undici anni fa, a pubblicare un Bilancio di
Sostenibilità, un atto di trasparenza che riflette l’impegno del club nei confronti dei suoi tifosi
e degli stakeholder. Tra questi, l’ultimo consultabile, è il bilancio 2021/22, denominato “Più
vicini, più vincenti”: questo mira a rafforzare il legame con la comunità rossonera e
rappresenta un manifesto dei valori fondamentali del club, che spinge lo sport e la società a
crescere responsabilmente. Esso presenta una visione di sostenibilità formata da una road-map
di azioni concrete da intraprendere e già intraprese facendo leva sullo status del club,
basandosi sull’enorme passione e senso di appartenenza dei suoi tifosi, per promuovere
cambiamenti positivi, unendo passato e presente e dimostrando la centralità del progetto
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sostenibile.
Come evidenziato, la vicinanza ai temi di sostenibilità è chiaramente condivisa anche sul lato
economico, individuando nel calcio un modello di autogestione sostenibile e non dispersiva.
Chi investe nel calcio affronta rischi finanziari significativi e deve bilanciare obiettivi sportivi
e commerciali per ottenere ritorni economici. Gli investitori orientati al profitto cercano di
accrescere il valore del club per rivenderlo a un prezzo più alto. Elliott, ad esempio, ha
realizzato un profitto di circa 500 milioni di euro dalla cessione del Milan. Analizzando i
numeri ufficiali si evince che sotto la sua gestione gli investimenti nei cartellini dei calciatori
sono diminuiti, a dimostrazione dell’attenta gestione finanziaria del club che, alla rilevazione
sul mercato di cartellini di giocatori “maturi”, ha preferito lo sviluppo della propria primavera
e, al contempo, l’acquisto di cartellini di giovani di prospettiva, a costi senz’altro più
contenuti.
È altresì vero che la dipendenza del Milan dai diritti TV e dai ricavi da gare limita la sua
crescita economica. Al contrario, i top club come Bayern Monaco e Manchester City han