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CAPITOLO SECONDO

BANCHE E INIZIATIVE A FAVORE DELLA SOSTENIBILITÀ

2.1 Sistema finanziario sostenibile

Il sistema finanziario è un insieme organizzato, complesso ed eterogeneo di mercati, intermediari e strumenti finanziari, attraverso cui in una economia moderna si svolge l'attività di produzione e offerta di servizi finanziari. Passando a considerare gli intermediari finanziari, è possibile affermare che essi risultano essere "specializzati" in diverse attività, quali: la produzione di strumenti finanziari come forma di provvista e di investimento di fondi, nonché come modalità di gestione dei rischi, avendo come contropartita risparmiatori, prenditori di fondi e utilizzatori di mezzi di pagamento; la negoziazione e la gestione di strumenti finanziari per conto proprio o per conto dei clienti; la consulenza in tema di investimenti finanziari; l'offerta di servizi accessori connessi con le attività precedenti o anche.

indirettamente riconducibili ad esse. Gli intermediari finanziari sono fondamentalmente classificabili in tre diverse categorie:

  • intermediari creditizi, (banche e altri intermediari come società di factoring e di leasing) i quali si caratterizzano per la funzione creditizia dal lato dell'attivo e dalla possibilità di svolgere la funzione monetaria, emettendo forme di debito a vista accettate come mezzo di pagamento;
  • intermediari mobiliari, che svolgono prevalentemente attività di negoziazione, di collocamento, di gestione e di consulenza aventi per oggetto strumenti finanziari e valori mobiliari in particolare;
  • compagnie di assicurazione, le quali si contraddistinguono per la loro funzione di gestione dei rischi puri e di un collaterale circuito finanziario derivante dalla sequenza di premi, investimento delle riserve, pagamento dei capitali assicurati.

Tale complesso organizzato ha un ruolo cruciale da svolgere nella transizione verso un'economia più verde.

Il sistema finanziario è sostenibile e deve essere migliorato per favorire la creazione di posti di lavoro, degli investimenti e della prosperità nell'economia e nella società europea, sostenendo contemporaneamente la transizione verso una economia basata sullo sviluppo sostenibile e un modello finanziario stabile. Inoltre i fattori ESG dovrebbero essere integrati nelle decisioni in materia di investimenti finanziari e gestione dei rischi per poter accedere alle migliori opportunità di investimenti e prestiti.

Il settore finanziario, con il settore bancario al timone, può sicuramente essere considerato una delle potenziali "locomotive" che guidano la crescita e lo sviluppo economico. Nella letteratura si possono però trovare molte definizioni del termine "sistema finanziario" e la distinzione tra un "sistema finanziario orientato alla banca" e un "sistema orientato al mercato dei capitali" è ben noto. Esistono molti modi diversi

In cui i sistemi finanziari sono descritti e analizzati in letteratura. Schmidt e Tyrrell (2003) identificano quattro modi per descrivere e analizzare i sistemi finanziari: "approccio istituzionale", "approccio di intermediazione", "approccio funzionale" e "approccio sistemico". Molti autori usano il termine "sistema finanziario" in senso lato, che lo distingue chiaramente dal concetto più ristretto di "settore finanziario". Ad esempio, Schmidt e Tyrrell (2003) definiscono il settore finanziario come quella parte o settore di un'economia che offre e fornisce servizi finanziari agli altri settori dell'economia. È composto da banca centrale, banche commerciali e di altro tipo, istituti finanziari non bancari, compagnie assicurative.

Fonte: Schmidt R.H., and Tyrell, M. What Constitutes a Financial System in General and the German Financial System in Particular? Universitaet Frankfurt am Main, 2003, pp. 111-115.

fondi di investimento e pensione, mercati finanziari organizzati e istituti di regolamentazione e vigilanza competenti. Il concetto più ampio è quello di sistema finanziario e può essere definito in termini generali come interazione tra l'offerta e la domanda per la fornitura di capitale e altri servizi finanziari.

Il PRI è attualmente l'organismo internazionale più autorevole nel mondo della finanza responsabile; ha avuto origine nel 2005 su iniziativa dell'allora segretario generale dell'ONU Kofi Annan che convocò i più importanti investitori del mondo e una serie di esperti provenienti dal mondo della finanza, delle organizzazioni internazionali e della società civile, invitandoli a redigere una serie di principi che spiegassero come investire i capitali in maniera sostenibile e responsabile.

Nel 2006 furono lanciati i Principles for Responsible Investment (PRI) con l'intento di favorire la diffusione

dovrebbe promuovere la trasparenza, l'accountability e l'integrità, garantendo che gli investimenti siano gestiti in modo responsabile e sostenibile. I Principles for Responsible Investment (PRI) sono un'iniziativa che mira a promuovere l'investimento sostenibile tra gli investitori istituzionali. Questi principi definiscono un sistema finanziario sostenibile come un sistema resiliente che soddisfa le esigenze della società, sostenendo economie sostenibili ed equità, proteggendo nel contempo l'ambiente naturale. Il suo obiettivo principale è quello di allocare finanziamenti in modo produttivo. Un sistema finanziario ben funzionante e sostenibile è di fondamentale importanza per la crescita economica e il benessere della società. La finanza può svolgere un ruolo chiave nell'allocazione degli investimenti in società e progetti sostenibili. Pertanto, è necessario un sistema finanziario globale economicamente efficiente e sostenibile per creare valore a lungo termine. Questo sistema dovrebbe promuovere la trasparenza, l'accountability e l'integrità, garantendo che gli investimenti siano gestiti in modo responsabile e sostenibile.ricompenserà gli investimenti responsabili a lungo termine e gioverà all'ambiente e alla società nel suo insieme. Il PRI lavorerà per raggiungere questo sistema finanziario globale sostenibile incoraggiandone l'adozione dei Principi e la collaborazione sulla loro attuazione; promuovendo il buon governo, l'integrità e la responsabilità e affrontando gli ostacoli a un sistema finanziario sostenibile che risiedono nelle "pratiche, strutture e normative del mercato" riporta la Dichiarazione della missione PRI. L'importanza della sostenibilità finanziaria, che è una condizione vitale per la crescita e lo sviluppo economico, è forse più evidente in situazioni di instabilità finanziaria. In casi estremi, l'instabilità finanziaria può persino portare a corse bancarie, iperinflazione o a un crollo del mercato azionario. Un'ampia panoramica di varie definizioni edescrizioni di stabilità finanziaria (o instabilità finanziaria) da parte di un gruppo selezionato di funzionari, banche centrali e accademici è stata fornita da G. J. Schinasi. Secondo l'ampia visione di Schinasi, una definizione praticabile è la seguente: "un sistema finanziario si trova in un'area di stabilità quando è in grado di facilitare (anziché ostacolare) il funzionamento dell'economia e di eliminare gli squilibri finanziari che si formano endogenamente o per effetto di importanti eventi negativi non previsti". Risulta quindi evidente che per conseguire una crescita più sostenibile occorre che ciascun attore della società faccia la sua parte e il sistema finanziario non fa eccezione. Quest'ultimo subirà un riesame globale nel suo funzionamento, necessario per poter riorientare i capitali privati verso investimenti più sostenibili. Questa impostazione si trova anche alla base del.

progetto dell'Unione dei mercati dei capitali: nel settembre del 2015 la Commissione Europea ha presentato infatti il suo Piano di azione relativo alla CMU (Capital Markets Union) allo scopo di sviluppare un vero mercato unico dei capitali in tutta l'UE. Il Piano d'azione si articola attorno ai seguenti principi fondamentali:

  • ampliare le opportunità per gli investitori: l'Unione dei mercati dei capitali dovrebbe mobilitare i capitali in Europa e convogliarli verso le imprese, tra cui le PMI, e verso i progetti infrastrutturali, che ne hanno bisogno per espandersi e creare posti di lavoro;
  • collegare i finanziamenti all'economia reale: il CMU è un classico progetto del mercato unico a beneficio di tutti i 28 Stati membri dell'UE. Gli
Stati membri hanno molto da guadagnare da un migliore convogliamento dei capitali e degli investimenti verso i loro progetti; -promuovere un sistema finanziario più forte e resiliente: ampliare la gamma di fonti di finanziamento e accrescere gli investimenti a lungo termine, per far sì che i cittadini e le imprese dell'UE non siano più così vulnerabili agli shock finanziari come lo sono stati durante la crisi; -approfondire l'integrazione finanziaria e aumentare la concorrenza: l'Unione dei mercati dei capitali dovrebbe consentire una migliore ripartizione transfrontaliera dei rischi e mercati più liquidi, che approfondiscano l'integrazione finanziaria, riducano i costi e aumentino la competitività europea. Il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (United Nations Environment Programme, UNEP), con sede principale a Nairobi (Kenya) è una organizzazione internazionale che opera dal 1972, il cui mandato consiste nel

Raccogliere e valutare dati ambientali globali, regionali e nazionali, nellosviluppare strumenti politici per la protezione dell'ambiente e nell'assumere un ruolo di coordinamento e orientamento della politica.

"Ora dobbiamo trasformare il riconoscimento generalizzato della necessità di un cambiamento in un movimento globale che fornisca i finanziamenti di cui abbiamo bisogno per creare un futuro migliore per tutti", ha sottolineato Erik Solheim, capo dell'UNEP.

È stato così successivamente elaborato il Roadmap for a Sustainable Financial System, ovvero un programma il cui obiettivo è "proporre un approccio integrato che possa essere utilizzato da tutti gli stakeholder del settore finanziario, sia pubblici che privati, per accelerare la trasformazione in un sistema finanziario sostenibile. Questo approccio può portare coesione politica tra i ministeri, banche centrali, autorità di regolamentazione finanziaria e

partecipanti al settore finanziario privato per concentrare gli sforzi.”

Esiste quindi una vera e propria tabella di marcia per un sistema finanziario sostenibile e, tale transizione, potrà avvenire attraverso:

Dettagli
A.A. 2019-2020
71 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giadauniversitapisa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e tecnica bancaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Bruno Elena.