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Il secondo senso che si sviluppa è quello dell’udito. Con lo sviluppo di questo senso, si viene
anche a sviluppare l’apparato vestibolare, che permette al bambino di adattarsi ai movimenti
della madre. Inizia attorno alla ottava settimana di gestazione, per completarsi poi al quinto
mese di gravidanza.
Alla ventesima settimana, l’udito è paragonabile a quello di un adulto.
Nell’ambiente intrauterino, il bambino percepisce sia i suoni provenienti dall’esterno, sia quelli
interni dell’organismo della madre.
Il terzo senso che si sviluppa è quello della vista. Il feto già a circa 7 mesi e mezzo è capace
di vedere, anche se lo stimolo visivo è ridotto, anche se è comunque in grado di riconoscere
perfettamente il volto della madre ad una distanza di circa 20 cm.
L’olfatto ed il gusto sono gli ultimi due sensi che si sviluppano. L’olfatto, aiuta a riconoscere
successivamente alla nascita l’odore della madre, mentre il gusto, si sviluppa a partire dalla
settima settimana, con la formazione delle papille gustative, che diventano funzionanti
pienamente a partire dalla quattordicesima settimana. Si sviluppa così anche la deglutizione,
funzionante dalla dodicesima settimana.
È importante comprendere l’importanza dei sensi in un bambino, specie se pretermine, in
quanto la percezione di tutti i sensi è differente da quando il neonato è ancora nell’utero
materno (qui le luci ed i suoni sono filtrati) e quindi possono portare a risposte fisiologiche e
24 Nell’embrionologia (scienza che studia i processi tramite i quali gli organismi crescono e si sviluppano prima della
nascita), viene definito come embrione, l’organismo presente dal momento della fecondazione fino al termine dell’ottava
settimana e feto l’organismo presente dalla nona settimana di età gestazionale.
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comportamentali tipiche dello stress, che possono quindi andare ad incidere sullo sviluppo
neurologico.
4.3.1.2: Luci e rumori
Nei reparti di TIN (così come nei reparti di TI), vi è sempre una fonte luminosa, sia che
provenga dall’esterno, sia che sia di tipo artificiale. Questo non permette il rispetto dei ritmi
giorno/notte e quindi non favorisce la maturazione dei ritmi circadiani.
Ci sono studi che hanno dimostrato che un alto livello di rumorosità e luminosità nell’ambiente
può influire negativamente sull’attenzione/distrazione per lo svolgimento delle procedure.
Aumenta, cioè il “rischio terapeutico” (14).
Le stimolazioni sia visive che uditive troppo precoci hanno effetti destabilizzanti, andando a
disturbare il neonato.
Per quanto riguarda i rumori, uno studio condotto da Levy G.D., afferma che il sonno del
neonato è interrotto mediamente 132 volte durante le 24 ore, mentre il bambino non viene
disturbato per circa 4-9 minuti consecutivamente.
Un altro studio, di Narrigan D., afferma che il ricovero per più di 2 giorni in una TIN, potrebbe
aumentare di circa 10 volte la possibilità di sviluppare un distrubo uditivo.
Un terzo studio, condotto da Bellini nel 2004, afferma che il normale rumore del reparto di TIN è
caratterizzato dal rumore dei macchinari, dal parlare del personale e dagli allarmi, che possono
25
generare un rumore che è compreso tra i 65 ed i 90 dB .
Per quanto riguarda le luci, in uno studio condotto da Lasky nel 2009, ha dimostrato che i livelli
di luce nelle TIN non superano i livelli definiti dalle raccomandazioni dell’AAP (American
26
Academy of Pediatrics) (15). Gli ELBW (Extrimely Low Birth Weight) durante la loro degenza
27
sono soggetti ad una media di 70,56 lx , il massimo del buio a cui sono sottoposti è 21,19 lx,
mentre il massimo della luce a cui sono sottoposti è 138,10 lx. Le raccomandazioni sono quindi
rispettate solamente per lo 0,63% del tempo.
VandenBerg afferma che i cambiamenti di luce che sono presenti nel reparto di TIN sono dovuti
essenzialmente all’attività assistenziale, che spesso non segue i ritmi sonno-veglia del bambino
(16).
Nelle seguenti tabelle sono illustrati gli effetti benefici e collaterali di un adeguato od alterato
livello di rumorosità (Tab. 4.1) e luminosità (Tab. 4.2):
25 dB: è il simbolo dei decibel, che è l’unità di misura del rumore
26 TdA: Peso alla nascita estremamente basso. È un neonato che ha il peso alla nascita inferiore a 1000 grammi.
27 Lx: è il simbolo di Lux, che è l’unità di misura per l’illuminamento.
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Rumori
Livelli adeguati Livelli inadeguati
• •
Riduzione stress Alterazione ritmo sonno-veglia
• •
Adeguato ritmo sonno-veglia Iperattività
• •
Maggiore stabilità motoria Inibizione o disorganizzazione delle
• risposte ai suoni
Stabilizzazione dei PV •
• Alterazione del normale sviluppo del
Miglior crescita neuroevolutiva linguaggio
• Adeguato sviluppo del linguaggio, • Riduzione dello sviluppo dell’attenzione e
dell’attenzione e della percezione della percezione
• Fonte enorme di stress
• Alterazione dei PV
• Aumento rischio di apnea
Tabella 4.1: Effetti benefici e collaterali dell'adeguato livello di rumore
Luci
Livelli adeguati Livelli inadeguati
• •
Riduzione della FC Alterazione dell’acuità visiva e dei colori
• •
Miglioramento dei valori di FR e SpO2 Alterazione dell’elaborazione e
• dell’attenzione visiva
Riduzione attività motoria •
• Arresto della crescita oculare
Migliora ritmi biologici •
• Alterazione della memoria di
Facilitazione del sonno riconoscimento visivo e della regolazione
• Favorisce l’alimentazione del neonato e motoria visiva
la sua crescita • Alterazione dei normali PV
• Facilitazione della stabilità motoria • Alterazione delle ore sonno-veglia
• Prevenzione della ROP • Alterazione della crescita e dello sviluppo
Tabella 4.2: Effetti benefici e collaterali dell'adeguato livello di luce
Sono state quindi redatte delle raccomandazioni per migliorare gli ambienti delle TIN, nelle
quali sono definiti vari parametri per quanti riguarda i livelli di rumori (Tab. 4.3) e luci (Tab. 4.4),
come riassunto nelle seguenti tabelle: Rumori
• Livelli sonori di base in TIN non devono eccedere i 50 dB, con un limite massimo di 55 dB, ma
raggiungibili per un massimo di un’ora
• Livelli sonori notturni non devono essere superiori a 35 dB
• Livelli sonori dell’attrezzatura del reparto non devono eccedere i 40 dB
• I suoni di passaggio (campanelli, telefoni, etc.) non devono eccedere i 70 dB, in quanto sono
incompatibili con lo stato di sonno
• Livelli sonori nelle camere di degenza devono essere di 30 dB, nei corridoi di 40 dB
• Il lavoratore provvisto di DPI può essere esposto fino ad 87 dB; il lavoratore sprovvisto di DPI
può essere esposto ad un range tra 80 ed 85 dB
Tabella 4.3: Raccomandazioni livello di rumore
46
Luci
• L’AAP raccomanda che i livelli di luce nelle TIN devono andare da 10 ad un massimo di 600 lx
• Il neonato nato prima della ventottesima età gestazionale, la protezione luminosa con
oscuramento continuo (< 20 lx) rappresenta la migliore condizione possibile
• Il neonato nato dopo la ventottesima età gestazionale, deve essere mantenuto oscurato
durante la notte (luce nell’area del paziente compresa tra 10 e 20 lx) e durante il giorno deve
essere tra 250 e 500 lx
• Le aree quali: modulistica, preparazione farmaci, PC, preparazione medicazione e lavaggio
mani possono produrre da 300 a 500 lx per area, fino ad un massimo di 1500-2500 lx nelle
aree di lavoro
• Le finestre esterne del reparto devono avere un vetro che impedisca la formazione o la perdita
di calore e devono essere situati ad almeno 61 cm dal letto del neonato per minimizzare la
perdita di calore. I vetri devono essere di colore neutrale oppure opacizzati, per limitare la
distorsione di luce e calore
Tabella 4.4: Raccomandazioni livello di luce
Un esempio di accorgimenti che possono essere presi, per quanto riguarda la riduzione del
rumore, sono quelli di utilizzare materiali fonoassorbenti, utilizzare guarnizioni di gomma nelle
porte, armadi e cassetti, modificare l’intensità di rumore degli allarmi, e dei telefoni e parlare a
bassa voce, evitando anche discussioni vicino alle incubatrici.
Per quanto riguarda la riduzione dei livelli di luce, si potrebbe attivare la luce solo sul neonato
che necessita di assistenza, lasciando spente le altre luci della stanza (soprattutto durante
l’assistenza notturna), oscurare le finestre, utilizzare il copri incubatrice.
Si deve tenere in considerazione anche un altro fattore. La luce “crea l’ambiente”, ovvero una
stanza ad elevati livelli di luminosità, produce un ambiente che da una sensazione di alta
tecnologia, ma al contempo crea disorientamento ed assenza di intimità.
L’obiettivo prefisso è quello di erogare un’assistenza infermieristica personalizzata e finalizzata
ad un armonico sviluppo neuroevolutivo di ciascun neonato pretermine.
È importante quindi osservare il neonato, al fine di individuare tutti i segnali che identificano che
la presenza di stress.
4.3.1.3: L’incubatrice
I neonati di età gestazionale bassa e di basso peso generalmente hanno una degenza più
lunga e la maggior parte di questa viene passata all’interno delle incubatrici.
Passando quindi la maggior parte del tempo al loro interno, oltre alle stimolazioni luminose e
rumorose del reparto ed alle prestazioni attuate, si vengono ad aggiungere anche stimolazioni
dell’ambiente interno all’incubatrice. Infatti, sono presenti il motore, l’umidificatore, la chiusura
e l’apertura degli oblò. 47
4.3.2: Le procedure e la gestione del neonato
Vediamo quindi adesso, quali sono le procedure che vengono attuate per la gestione del
neonato.
4.3.2.1: Le cure posturali
Curare non vuol dire solamente guarire, ma anche mantenere il benessere della persona,
accompagnandola e promuovendone le capacità.
Il posizionamento del pretermine nei primi mesi di vita è fondamentale per lo sviluppo
neuromotorio futuro, la promozione delle funzioni respiratorie, la prevenzione dello stress e la
facilitazione del sonno.
Il neonato pretermine non ha ancora i muscoli sviluppati. Il feto all’interno del liquido amniotico è
come se galleggiasse, quindi non risente o risente minimante della forza di gravità. Quando
nasce, la forza di gravità è circa 3 volte superiore rispetto a quella in cui si trova il feto, quindi
vince facilmente sul corpo del bambino. La sua pos