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CAPITOLO 2: IL CASO DELLA NOVA SALUS SRL
2.1. Introduzione
Nel periodo di poco successivo al Lockdown ed al picco dei contagi da Covid-19 ho avuto
l’opportunità di svolgere le 150 ore di tirocinio curriculare non retribuito, presenti nel piano di studi
del mio Corso di Laurea, presso la Nova Salus srl, sita in Trasacco (AQ); ciò è avvenuto nel rispetto
di tutte le vigenti normative anti-contagio, in particolare presso gli uffici della Direzione
Amministrativa.
Ho ritenuto opportuno svolgere il mio lavoro di tesi proprio su questa realtà, in quanto l’Azienda
offre anche un servizio di RSA, e proprio queste ultime nel Nord Italia in particolare sono state
oggetto di scandali riguardo la gestione dell’emergenza sanitaria; in questo caso, tuttavia, vedremo
che in questa realtà non è stato così, anzi al contrario l’azienda si è mostrata abile e virtuosa nella
gestione della stessa.
In questa sede, di seguito, si analizzeranno quindi gli elementi fondamentali dell’Organizzazione, le
sue caratteristiche, le attività svolte, alcuni aspetti prima dell’esplosione del Covid-19 e le
modifiche di essi a seguito della Pandemia, tuttora in corso.
2.2. L’organizzazione interna delle attività
La Nova Salus srl è una struttura ad indirizzo riabilitativo e residenziale situata in Trasacco (AQ),
2
che si sviluppa su un’estensione di circa 5000 m , con un ampio parcheggio diviso in due sezioni,
una per i dipendenti ed una per i visitatori, ed un giardino esterno.
Quest’azienda è articolata in funzione di tre diversi servizi offerti alla clientela, che sono:
30
1) Medicina Riabilitativa codice 56
2) Assistenza per Riabilitazione Estensiva Residenziale ex art.26 D.Lgs. 833/1978
3) Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA)
In totale la struttura gode di un totale di 87 posti letto, di cui 86 accreditati dalla ASL e quindi dalla
Regione Abruzzo, suddivisi come segue:
Medicina Riabilitativa Codice 56 30 posti letto
Assistenza per Riabilitazione Estensiva Residenziale ex art.26 D.Lgs. 833/1978 35 posti
letto
RSA 22 posti letto
2.2.1. Il meccanismo dell’Accreditamento
Avendo individuato il totale di posti letto di cui gode la struttura, bisogna analizzare il sistema e il
meccanismo con cui avviene l’“accreditamento” dei posti letto.
In Italia, il Diritto alla Salute è sancito nell’art. 32 Costituzione, ed è garantito tramite il Servizio
Sanitario Nazionale (SSN), un sistema pubblico di tipo universalistico che garantisce a tutti i
cittadini l’assistenza sanitaria, finanziata dallo Stato tramite la fiscalità generale e le entrate dirette,
ovvero i ticket sanitari (quote pagate dagli assistiti con cui essi contribuiscono alle spese sanitarie,
per la parte non coperta appunto dal SSN) e prestazioni a pagamento.
Secondo il Principio di Sussidiarietà, se un ente di livello inferiore è in grado di offrire
efficacemente un servizio, l’ente superiore non deve intervenire ma deve limitarsi a sostenerne
l’azione (R.Bin, G.Pitruzzella, 2019), pertanto il SSN si articola secondo due livelli, ovvero:
a) Livello Centrale: lo Stato deve assicurare il diritto alla salute a tutti i cittadini con la garanzia data
dai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza);
b) Livello Regionale: le Regioni hanno la responsabilità diretta della realizzazione delle attività e
della spesa in relazione agli obiettivi del Paese, ponendo in essere delle attività e dei provvedimenti
eventualmente volti a modificare i LEA in melius ma mai in peius.
Nello specifico, l’accreditamento permette ad una struttura privata di divenire fornitrice di servizi
per conto della ASL regionale, comportando vari vantaggi sia perché permettono un risparmio sulle
spese, sia perché in questo modo i beneficiari dei servizi hanno facoltà di scelta fra le diverse
modalità di erogazione delle prestazioni. 31
Una struttura privata, per essere accreditata, deve seguire un certo iter, per arrivare ad essere sullo
stesso piano del soggetto pubblico, col quale collaborerà appieno; tuttavia essa deve rispettare
determinati requisiti per assicurare un adeguato livello di prestazioni agli utenti; l’iter da seguire
consiste nel “Sistema delle tre A”, ovvero basato su tre momenti distinti, che sono:
1) Autorizzazione: essa ha lo scopo di consentire l’esercizio dell’attività sanitaria ed ogni soggetto
che intende svolgerla deve essere autorizzato dalla Regione presso cui si intende avviare l’attività; i
requisiti necessari per l’autorizzazione sono demandati alla singola Regione, ma in particolare sono
necessari dei requisiti minimi strutturali, tecnologici ed organizzativi, oltre ad una verifica da parte
del Comune all’interno del quale risiederà la struttura;
2) Accreditamento: lo step successivo all’autorizzazione è l’accreditamento con il SSN, obbligatorio
solo per quelle strutture che intendano operare in convenzione con la struttura pubblica, come la
Nova Salus, mentre per quanto riguarda le strutture che vogliano erogare prestazioni in regime
privato, è sufficiente la sola autorizzazione; l’accreditamento è subordinato ai pareri dell’Agenas
(Agenzia Nazionali per i Servizi Sanitari Regionali) e del Consiglio Superiore della Sanità, oltre al
rispetto di ulteriori eventuali requisiti minimi previsti dalle singole Regioni. Attraverso questo
secondo passaggio quindi, la struttura può operare in nome e per conto del SSN, usando le stesse
tariffe e avendo diritto quindi a una quota parte del finanziamento sanitario regionale:
l’accreditamento può essere anche revocato dalla Regione nel caso in cui la struttura non rispetti più
i requisiti richiesti, a seguito dell’attività di controllo e verifica che essa svolge periodicamente;
3) Accordi contrattuali: dopo il successo dell’accreditamento, le parti devono stipulare appositi
accordi contrattuali che regolamentino il rapporto fra i due soggetti (pubblico e privato) e
rappresentano un contratto di disciplina pubblicistica che lega la struttura privata alla Pubblica
Amministrazione, stipulato in due atti distinti: il primo è unilaterale ed è emesso dalla PA e
conferisce il diritto alla struttura di operare in suo nome e per suo conto, e il secondo rende
operativo il primo, legandovisi mediante l’accordo tra le parti.
Le strutture private che erogano assistenza a carico del SSN sono finanziate secondo un ammontare
globale predefinito (“tetto di spesa”) indicato negli accordi contrattuali stipulati, stabiliti secondo
criteri omogenei per tutto il territorio nazionale e con tariffe massime remunerabili calcolate su un
campione rappresentativo di strutture accreditate, tenendo conto di costi standard e tariffari
regionali.
2.2.2. Medicina Riabilitativa Codice 56 32
La Medicina Riabilitativa secondo il codice 56 consiste nell’assistenza della fase post-acuta di
pazienti che necessitino di un periodo di riabilitazione di tipo cardio-respiratorio, neurologico od
ortopedico, a seguito di un trauma o di un intervento resosi necessario a causa di una patologia, per
recuperare l’autonomia se la situazione clinica lo richieda.
La struttura è accreditata, secondo il meccanismo visto precedentemente, per 30 posti letto, ed è
soggetta all’assegnazione di un budget di spesa della ASL, sia mensile che annuo, non dovendo
superare il “tasso occupazionale”, dei 30 posti letto al giorno, pena la non contribuzione della stessa
alle spese per i pazienti degenti appunto in quei posti letto. Inoltre si ha che il 20 % del budget
massimo mensile assegnato può essere recuperato nel mese successivo: ad esempio se nel mese di
Gennaio si usasse l’80 % del budget assegnato, nel mese successivo si potrà sforare il budget
assegnato per la cifra non utilizzata il mese precedente.
La struttura, per fornire questo tipo di assistenza, mette a disposizione del paziente ricoverato in
Medicina Riabilitativa un’equipe composta da un Primario Ortopedico, un fisiatra, specializzato
nella gestione conservativa di patologie dell’apparato locomotore o dei nervi periferici, un
internista, medico che si occupa delle patologie che non richiedano un approccio chirurgico, un
neurologo, ed un fisioterapista che eseguirà due sedute giornaliere di terapia.
Già da questa prima branca dell’Azienda si evince la complessità della struttura organizzativa,
senza ancora considerare la sua struttura gerarchica, che si analizzerà in seguito.
Le modalità d’accesso a questo tipo di trattamento possono essere in accreditamento, ovvero a
carico del SSN, oppure in modalità privata.
Nel primo caso, un paziente può giungere in Struttura mediante trasferimento diretto da altra
struttura, a completo carico del paziente, allegando la proposta di ricovero redatta dal medico di
reparto in cui il paziente è ricoverato e poi riconsegnandola in Accettazione; essa va corredata con
un’impegnativa di ricovero, redatta dal medico di base con la richiesta di un “ricovero per
Riabilitazione”, la quale deve anche includere la patologia.
Nel secondo caso, se un paziente non è idoneo all’accreditamento può comunque accedere alla
Struttura compilando la proposta di ricovero e richiedendo il preventivo relativo al costo dell’intera
degenza.
E’ evidente in entrambi i casi la quantità di documenti circolanti in Azienda, aumentata ancora a
seguito della Pandemia, come si vedrà in seguito, quindi sarà importante l’aspetto della
Formalizzazione. 33
2.2.3. Assistenza per Riabilitazione Estensiva Residenziale ex art.26 D.Lgs. 833/1978
L’Assistenza per la Riabilitazione Estensiva Residenziale ex art.26 D.Lgs. 833/1978 consiste nel
fornire al paziente un’assistenza completa, nel caso egli sia portatore di una patologia invalidante
cronica e necessiti di cicli riabilitativi in fase di riacutizzazione e peggioramento della malattia.
La struttura è accreditata, secondo il meccanismo visto precedentemente, per 35 posti letto, anche se
ne occupa secondo le ultime statistiche, in media 7 per altrettanti pazienti.
I pazienti ricoverati in questo reparto, sono affidati alle cure di un medico specialista, che può
avvalersi della collaborazione degli altri membri del personale sanitario della Struttura, ed inoltre il
paziente può usufruire di una seduta al giorno di fisioterapia, dal lunedì al sabato. Tutto ciò è
realizzato anche grazie alla collaborazione di infermieri ed Operatori Socio Sanitari che curano e si
occupano dell’igiene personale del paziente, e di quanto ad egli necessario.
Le modalità di accesso a questo tipo di servizio possono essere in accreditamento, ovvero a carico
del SSN, oppur