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IV. LA PRESIDENZA
Questo quarto capitolo si concentra sul periodo che va dal 16 maggio 2007 al 15 maggio 2012
durante il quale Sarkozy ha ricoperto il ruolo di presidente della Repubblica. Facendo
riferimento a interviste, dichiarazioni e articoli di giornale, analizzerò elementi di continuità e
discontinuità tra la comunicazione del candidato rispetto a quella da presidente.
1. L’Eliseo
Il 6 maggio 2007, Sarkozy trionfa alle elezioni e diventa il sesto presidente della V Repubblica
francese, succedendo a Jacques Chirac. Festeggia nel lussuoso hotel ristorante Fouquet’s, del
gruppo Lucien Barrière, all’angolo tra gli Champs-Élysées e l’Avenue George V, una proprietà
di un amico di vecchia data, Dominique Desseigne [Pinçon e Pinçon 2010, 15]. Alla cena sono
presenti amici “importanti” del neo presidente: Martin Bouygues, presidente delegato del
gruppo omonimo attivo nell’immobiliare e nelle comunicazioni; Bernald Arnauld, presidente
di LVMH (Moët Hennessy-Louis Vuitton); Vincent Bolloré, presidente di Havas e del Groupe
Bolloré, [ibidem, 15 – 18]. Il giorno successivo, Sarkozy sale, insieme a Cécilia e al figlio
Louis, sul jet privato messo a disposizione da Bolloré per raggiungere Malta e godersi qualche
giorno di relax sullo yacht di 60 metri Paloma, anch’esso di proprietà dell’amico [Ibidem, 19].
Le polemiche per la “vacanza da miliardari” non si fanno attendere, i socialisti accusano
144
Sarkozy di arroganza e di mancanza di buon gusto . Se per François Hollande il problema sta
nello stile della vacanza, bisogna ammettere che questo è perfettamente in linea con le parole e
le azioni passate di Sarkozy, candidato che, convinto sostenitore del “travailler plus pour
145
gagner plus”, non ha nessuna intenzione di scusarsi . “On était prévenu. M. Sarkozy n'a
146
jamais dit qu'il serait le président des petits pauvres. C'est le président du CAC 40” , afferma
147
il senatore socialista Jean-Luc Mélenchon . Di ritorno a Parigi, Sarkozy dà energicamente via
al suo quinquennio presidenziale.
144 Nouvel Observateur, 9 maggio 2007, http://tempsreel.nouvelobs.com/politique/elections-
2007/20070509.OBS6243/polemique-sur-les-vacances-de-luxe-de-sarkozy.html
145 L’Express, 9 maggio 2007, http://www.lexpress.fr/actualite/politique/affaire-du-yacht-
sarkozy-ne-voit-pas-la-polemique_464386.html
146 Il CAC 40, Cotations Assistées en Continu, è il principale indice azionario della borsa
francese di Parigi. Si calcola in rapporto al valore delle 40 prime società francesi in termini di
capitalizzazione di mercato http://www.cac40info.com/quest-ce-que-le-cac-40/
147 “Siamo stati avvertiti. Sarkozy non ha mai detto che sarebbe stato il presidente dei piccoli
poveri. È il presidente del CAC 40” (traduzione mia). Nouvel Observateur, 9 maggio 2007,
69
L’inizio del mandato è caratterizzato dall’entusiasmo, Sarkozy gioisce narcisisticamente della
propria elezione ed è ancora convinto che niente può fermare il suo volontarismo [Mayaffre
2012, 156 – 157]: “ce que j'ai dit pendant la campagne, j'y croyais et j'y crois toujours, je le
148
dis à tous ceux qui auraient tendance à l'oublier” afferma a 30 giorni dall’ elezione . Nei
primi mesi di mandato questo volontarismo si traduce in una quantità considerevole di riforme,
per lo più gradite: i ricchi e gli industriali hanno visto la diminuzione delle tasse di successione,
la detassazione degli straordinari e l’abbassamento dello scudo fiscale che impedisce
un’imposizione sui redditi maggiore del 50% [Fayette 2012, 2]; il ceto medio e le classi popolari
hanno ottenuto detrazioni fiscali sugli interessi legati al mutuo per l’acquisto o la costruzione
149
della prima casa , misure introdotte da un Sarkozy desideroso di fare della Francia “un paese
150
di proprietari” . Sarkozy da uomo politico temuto, talvolta detestato, diventa, all’inizio del
mandato, un presidente apprezzato dalla maggioranza della popolazione [Maigret 2008, 73].
Per esempio, un sondaggio realizzato all’inizio del settembre 2007, evidenzia come la politica
sociale sia stata piuttosto ben accolta dai francesi (il 51% degli intervistati si dice
151
soddisfatto) . Siamo in piena “sarkolatria”: il “Sarko-Gnome” diventa “Sarko-Le-Beau-
Grosse-L’Excitant”, Sarkozy il bello e l’entusiasmante: l’immagine di uomo dinamico,
iperattivo, i sorrisi marcati, la performatività dei discorsi pronunciati e il carisma, lo fanno
apparire come una guida agli occhi dei francesi [ibidem, 73 - 75].
http://tempsreel.nouvelobs.com/politique/elections-2007/20070509.OBS6243/polemique-sur-
les-vacances-de-luxe-de-sarkozy.html
148 “in quello che ho detto durante la campagna, ci credevo e ci credo ancora, lo dico a tutti
quelli che hanno la tendenza a dimenticare” (traduzione mia). Le Figaro, 21 giugno 2007,
http://www.lefigaro.fr/politique/2007/06/21/01002-20070621ARTFIG90222-
nicolas_sarkozy_s_engage_personnellement_sur_tous_les_fronts_et_invite_sa_majorite_a_l_
audace.php
149 misure previste dalla legge TEPA, per il lavoro, l’occupazione e il potere d’acquisto,
promulgata il 21 agosto 2007
https://www.legifrance.gouv.fr/affichTexte.do?cidTexte=JORFTEXT000000278649&categor
ieLien=id
150 Le Monde, 24 agosto 2007, http://www.lemonde.fr/societe/article/2007/08/24/achat-
immobilier-le-montant-du-credit-d-impot-est-double-la-premiere-
annee_947168_3224.html#JJho5yEgeAWV8HyV.99
151 Opinionway, settembre 2007, http://www.opinion-way.com/pdf/pj2581-ajis-
les_premiers_pas_de_nicolas_sarkozy_vf.pdf 70
Un governo all’insegna dell’ouverture. Senza troppa sorpresa, il 17 maggio, François Fillon è
152
nominato Primo ministro da Nicolas Sarkozy . Poco dopo la nomina e la cerimonia di rito,
ecco i due “atleti” che discutono mentre fanno jogging al Bois de Boulogne, parco di Parigi,
scortati dalla polizia e seguiti da fotografi e giornalisti [Jost e Muzet 2008, 34]. Il giorno dopo,
18 maggio, è già pronta la lista di ministri che entreranno a far parte del primo governo Fillon:
la promessa di formare un governo “snello” è stata mantenuta, con la nomina di soli 15 ministri,
153
sette dei quali donna . Inattesa è stata invece l’ouverture a personalità politiche del Partito
Socialista e dell’Udf: se ci si aspettava che fosse mantenuta la promessa di essere un presidente
rassembleur, essa ha trovato una concretizzazione inaspettata nella presenza di personalità di
schieramenti opposti all’Ump sia per la creazione del governo sia per la nomina di collaboratori
all’Eliseo. Hervè Morin, presidente del gruppo dell’Udf all’Assemblea Nazionale, è stato
nominato ministro della Difesa, Bernard Kouchner, socialista, ministro degli Esteri, e Eric
Besson, fino a pochi mesi prima segretario nazionale all’Economia del Partito socialista, è stato
154
nominato segretario di Stato per la Valutazione delle politiche pubbliche . Inoltre,
inaspettatamente, vengono nominate ministro della Giustizia e segretario di Stato ai Diritti
dell’uomo rispettivamente Rachida Dati, donna di origine magrebine, e Rama Yade, donna di
origini africane, dimostrando una volontà di apertura anche verso le minoranze [Maigret 2008,
103]. “L’ouverture pour moi, c’est la compréhension, c’est le respect, c’est l’amour des
155
autres” . Nonostante le difficoltà di far lavorare insieme personalità così diverse e qualche
156
reazione infastidita all’interno all’Ump , la strategia dell’apertura sembra essere stata, almeno
all’inizio, una mossa vincente, che ha permesso a Sarkozy sia di proseguire la rupture con il
precedente inquilino dell’Eliseo, Chirac, al governo circondato da fedeli, sia di spiazzare la
sinistra lasciandola senza argomentazioni [Brizzi 2008, 326]. La manovra ovviamente ha
attirato anche l’attenzione delle testate giornalistiche, garantendo una prima pagina positiva su
quasi tutti i quotidiani del giorno successivo alle nomine [Kuhn 2010, 7]. Nel tempo però sono
152 Le Monde, 17 maggio 2007, http://www.lemonde.fr/societe/article/2007/05/17/nomme-
premier-ministre-francois-fillon-peaufine-avec-nicolas-sarkozy-son-equipe-
gouvernementale_911145_3224.html
153 Il Sole 24 Ore, 18 maggio 2007,
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Attualita%20ed%20Esteri/Esteri/2007/05/Gove
rno-francese-Kouchner.shtml?uuid=aabc14c6-051c-11dc-b111-00000e25108
154 http://www.france-politique.fr/gouvernement-fillon-2007.htm
155 “L’apertura per me, è la comprensione, il rispetto, l’amore verso gli altri” (traduzione mia).
Le Nouvel Observateur, 24 aprile 2007, http://tempsreel.nouvelobs.com/politique/elections-
2007/20070424.OBS3756/le-discours-de-nicolas-sarkozy-a-dijon.html
156 Le Figaro, 6 luglio 2007, http://www.lefigaro.fr/politique/2007/07/06/01002-
20070706ARTFIG90189-ouverture_l_ump_grince_sarkozy_veut_continuer.php 71
emerse inevitabilmente le difficoltà di mettere d’accordo personalità di orientamenti diversi,
specie quando si è trattato di progetti simbolici come la legge sull’immigrazione dell’autunno
2007, causa di scontro tra Fillon e Fadela Amara, nominata segretario di Stato nel rimpasto del
giugno 2007 a seguito delle elezioni amministrative [Maigret 2008, 104 – 105]. Il tema dell’
“apertura” scomparirà dai discorsi di Sarkozy alla fine del 2008 [Mayaffre 2012, 163], fino ad
157
arrivare, nell’autunno 2010, ad un nuovo rimpasto governativo, con ancora a capo Fillon ,
rimpasto che vedrà l’accantonamento delle personalità coinvolte attraverso la strategia
dell’ouverture, ma necessario per compattare la destra in vista delle nuove elezioni
presidenziali.
1.1 Sarkozy, il presidente “hyper”
Giunto all’Eliseo, il neo presidente adatta la strategia che ben gli è riuscita negli anni precedenti
al nuovo ruolo istituzionale: il dinamismo, l’onnipresenza sul territorio, l’uso intensivo dei
media e l’immagine di uomo politico attivo e instancabile continuano ad essere gli elementi
centrali della strategia che definiranno la sua hyperprésidence.
L’hyper-performance. Il 16 maggio 2007, dopo la cerimonia del passaggio di potere tra Chirac
e Sarkozy, il neo presidente si mette in contatto con Angela Merkel per assicurarsi della solidità
dell’asse franco-tedesco. Il giorno dopo, si reca a Tolosa per una colazione con i lavoratori di
Airbus, ma ritorna a Parigi p