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Il locus ABO è localizzato sul cromosoma 9. I geni A e B sono

codominanti e codificano la sintesi di uno specifica

glicosiltransferasi che consente l’attacco dell’oligosaccaride

alla catena H:

particolare il gene A codifica per un’ alfa-N-acetil-

In

galattosamil transferasi la quale avendo una elevata affinità per

lo zucchero immuno dominante N-acetil-galattosamina lo

12

addiziona tramite un legame alfa 1-3 glicosidico al carbonio in

posizione tre del galattosio terminale della catena H attiva.

invece codifica per un’ alfa-galattosil-transferasi

Il gene B

che presenta una elevata affinità per lo zucchero immuno

il quale viene legato anch’esso

dominante D-galattosio

tramite legame alfa 1-3 glicosidico al carbonio in posizione

tre del galattosio terminale della catena H attiva.

La presenza di entrambi i geni A e B provoca la presenza di

quindi l’attacco di tutti e due gli

entrambi gli enzimi e

zuccheri.

Le emazie assumono perciò la specificità AB. 13

Nei soggetti di gruppo O invece mancano le transferasi

controllate dai geni A e B ed abbiamo un gran numero di

catene H non modificate, cosicché le emazie 0 conservano una

grande quantità di antigene H .

Sottogruppi di A e B

Vi sono alcuni alleli nel locus AB0 che determinano la sintesi

di diverse transferasi che si differenziano per la capacità e

l’efficacia con cui legano lo zucchero immunodominante alla

sostanza H. I due alleli più comuni per il gene A sono l’ A1

che rappresenta da solo l’80% dei geni A e l’ A2 che

costituisce quasi il 20% dei geni A.

Fra gli alleli A1 e A2 sono state trovate differenze a livello

delle sequenze nucleotidiche. In particolare sono state

identificate una sostituzione ed una delezione di singole basi

nella sequenza codificante dell’ultimo esone dell’allele A2. La

delezione della base è localizzata nella porzione che codifica la

parte carbossi-terminale della transferasi, cioè nella zona dove

risiede il sito attivo della proteina e questa sembra essere la

causa della debole attività e della diversa cinetica di questa

transferasi che provoca una differenza qualitativa e

carboidrati che costituiscono l’antigene A2.

quantitativa nei

Sierologicamente, la classificazione A1 o A2 viene definita

mediante l’impiego di due anti sieri: il siero anti-A1 umano ed

una lectina estratta dai semi di Dolichos biflorus; i comuni

14

sieri anti-A non consentono di differenziare i due sottogruppi

in quanto danno una reazione di agglutinazione sia con gli

antigeni A1 che con quelli A2, mentre i sieri anti-A1 danno

reazione di agglutinazione solamente con gli antigeni A1 e non

circa l’80% dei soggetti

con quelli di tipo A2. Le emazie di

che possiedono l’antigene A vengono agglutinate dai sieri anti-

A1; questi soggetti vengono classificati come A1 o A1B. Il

rimanente 20%, le cui emazie sono agglutinate dai sieri anti-A

ma non da quelli anti A1, sono classificati come A2 o A2B.

Per quanto riguarda invece i sottogruppi di B, bisogna dire che

sono ancora meno frequenti dei sottogruppi di A, in quanto

tutti questi soggetti possiedono una galattosil-transferasi con

proprietà praticamente uniformi, e che i criteri per la loro

differenziazione sono analoghi a quelli descritti in precedenza

per i sottogruppi di A.

Fenotipo ‘’BOMBAY’’ o Oh

Il gene H viene espresso sia nello stato di omozigote (H/H) che

in quello di eterozigote (H/h), mentre il gene h è amorfo. Nel

raro caso in cui nessun gene H viene ereditato (h/h), non

vengono prodotte catene H cosicché le trasferasi A e B non

hanno a disposizione il substrato cui aggiungere i loro

zuccheri. Quindi gli eritrociti di tali soggetti sono privi

dell’antigene H e di conseguenza degli antigeni A, B, o AB.

Il fenotipo Oh viene generalmente chiamato “Bombay” in

quanto è stato osservato per la prima volta proprio nella città di

Bombay e sembra essere più frequente in India che altrove.

15

Nell’indagine per la determinazione dei gruppi AB0 gli

eritrociti Oh appaiono di gruppo zero in quanto nel test diretto

le emazie non vengono agglutinate dai sieri anti-A e anti-B,

mentre in quello indiretto il siero di questi soggetti agglutina le

emazie di gruppo A e B.

delle emazie di tipo A e B è dovuta alla

L’agglutinazione

presenza nel siero dei soggetti “Oh” di anticorpi anti-H la cui

formazione è determinata dall’assenza di sostanza H sugli

eritrociti di gruppo Oh. Il sospetto che il soggetto non

appartenga al gruppo 0 viene dall’osservazione che il siero

agglutina anche le emazie di gruppo 0.

Tuttavia, la conferma che il soggetto in esame appartiene al

gruppo Oh si ha facendo reagire i suoi eritrociti con un siero

capace di legare specificatamente la sostanza H, cioè un anti-

H. Gli eritrociti in esame, mancando della sostanza H, non

reagiranno con l’anti H, cosa che, invece, gli eritrociti di tipo 0

faranno.. La controprova si può avere se si dispone di emazie

con fenotipo “Bombay” dimostrando che il siero in esame non

agglutina con le emazie campione.

I soggetti Oh devono essere trasfusi esclusivamente da soggetti

Oh in quanto gli anti-H distruggono le emazie di tipo 0 e gli

anticorpi anti-A e anti-B distruggono le cellule A e B. 16

Anticorpi del sistema AB0

Gli anticorpi si formano in seguito alla nascita ed aumentano

nei primi 5-6 anni di vita, dopodiché rimangono più o meno

costanti fino all’età avanzata per poi decrescere nei soggetti

più anziani. La loro produzione avviene spontaneamente e non

come conseguenza di una stimolazione antigenica. Proprio per

“naturali”. A

questa caratteristica, vengono definiti anticorpi

questa classe appartengono anticorpi anti-A e anti-B

agglutinanti, per lo più appartenenti alla classe IgM ed in parte

alla classe IgG, in cui l’optimum termico di reazione è 4°C,

ma con notevole escursione termica fino ai 25-30°C.

Normalmente, ciascun soggetto possiede nel proprio siero

anticorpi capaci di riconoscere gli antigeni del sistema ABH

che non sono presenti sulla superficie delle proprie emazie. In

tal modo:

 soggetti di tipo A presentano nel proprio siero anticorpi anti-B,

 soggetti di tipo B presentano anticorpi anti-A,

 soggetti di tipo 0 presentano anticorpi anti-A, anti-B, e antiAB,

 soggetti di tipo AB non presentano anticorpi,

 Soggetti con fenotipo Oh (Bombay) presentano anticorpi anti-

H, anti-A e anti-B.

Il siero anti-A appartenente ai soggetti di gruppo B o di gruppo

0 contiene due anticorpi separabili tra loro, l’anti A che

agglutina le emazie di tipo A1 e A2 e l’anti A1 che agglutina

solamente le emazie di tipo 1.Infatti si è visto che adsorbendo,

17

in un primo momento, il siero di questi soggetti con emazie A2

il siero adsorbito è ancora in grado di agglutinare le emazie A1

ma non le A2.

Il siero dei soggetti di gruppo 0, oltre a contenere

l’anticorpo anti-A e anti-B, contiene un anticorpo denominato

anti-AB che ha la proprietà di reagire sia con gli eritrociti di

gruppo A che con gli eritrociti di gruppo B. Le due attività

anti-A e anti-B non possono essere separate tra loro mediante

tecniche di adsorbimento. Questo anticorpo ha la peculiarità di

reagire più intensamente, rispetto agli anticorpi anti-A e anti-

B, con le emazie di tipo A e B. Difatti esso viene utilizzato

come controllo nella determinazione del gruppo AB0 per

evitare che vengano erroneamente classificate di gruppo 0

quelle emazie che reagiscono debolmente con i sieri anti-A e

anti-B. In sintesi, questo anticorpo viene utilizzato per

confermare, prima della trasfusione, che una unità di sangue

sia realmente di gruppo 0.

Per quanto riguarda l’anticorpo anti-H umano, ne esistono di

due tipi:

 Il primo è prodotto come abbiamo visto dai rari soggetti di

fenotipo Oh le cui cellule sono del tutto prive di sostanza H.

 L’altro è una agglutinina fredda che compare nel siero di

soggetti solitamente di gruppo A1 o A1B, sulle cui emazie la

sostanza H è presente in scarsa quantità

Questi, presenti nel siero di tali soggetti, sono talmente deboli

da non raggiungere mai la forza degli anti-H dei soggetti Oh e

da non reagire a 37°C. 18

Metodiche per la determinazione del gruppo AB0

La determinazione del gruppo AB0 deve necessariamente

includere due test: uno eseguito sugli eritrociti (test diretto) e

un altro sul siero (test indiretto) dello stesso soggetto; ciascuna

il Per

delle due indagini rappresenta l’uno controllo dell’altro.

la conferma del gruppo AB0 di soggetti donatori o riceventi il

sangue, già precedentemente tipizzati, il cui gruppo sanguigno

è riportato in apposite etichette, è sufficiente eseguire una sola

determinazione o sulle emazie o sul siero. I test per la

determinazione del gruppo AB0 vengono eseguiti a

temperatura ambiente o inferiore, poiché a temperature più

elevate si ottengono reazioni di agglutinazione più deboli.

Nel test diretto le emazie del soggetto, che necessita di una

trasfusione, vengono cimentate con sieri monoclonali anti-A e

anti-B, i quali, rispetto ai sieri anti-A e anti-B policlonali,

presentano un’elevata avidità e affinità verso gli antigeni

corrispondenti. Inoltre riescono a mettere in evidenza dei

fenotipo “Ax”, altrimenti non

fenotipi deboli, tra cui il

evidenziabili con i policlonali.

Questo test può essere condotto mediante due metodiche

differenti: una prevede l’utilizzo di un apparecchio chiamato

agglutinoscopio, l’altra invece l’utilizzo di schedine.

- Test diretto su schedina: Per prima cosa si effettua una

diluizione in fisiologica delle emazie da saggiare in modo da

ottenere una soluzione diluita al 5%, successivamente si

prende una schedina “ORTHO” formata da sei pozzetti, in cui

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ognuno di questi, tranne l’ultimo, contiene rispettivamente un

anticorpo differente (anti-A, anti-B, anti-AB, anti D, anti

CDE) e delle micro sfere in vetro o silicone che serviranno ad

intrappolare, in caso di positività, la reazione di

agglutinazione. L’ultimo pozzetto, invece, contiene solo le

microsfere; esso è un controllo e deve dare sempre esito

negativo, cioè di mancata agglutinazione. All’ interno di ogni

mediante l’utilizzo

pozzetto, di una pipetta monouso

Pasteur, viene dispensata una goccia di emazie

precedentemente diluite.

A questo punto, la schedina contenente le emazie viene

centrifugata

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
30 pagine
SSD Scienze mediche MED/15 Malattie del sangue

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher paul33 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ematologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Agliastro Rosalia.