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F

Fonte: ESTY, WINSTON, Green to gold, Parte 2

46 MOLTHAN-HILL, The business student's guide to sustainable management p.199

47 ESTY, WINSTON, Green to gold, Capitolo 3, posizione 1123 (Kindle book)

48 MOLTENI, BERTOLINI, Il mestiere di CSR manager., p. 58 27

2.4 Le certificazioni ambientali in funzione dello stakeholder engagement

Una delle risorse principali per raggiungere l’eco-advantage si definisce stakeholder

Nel mondo della ceramica la sensibilità verso il territorio e la tutela dell’ambiente

engagement.

è condivisa da tutte le tipologie di stakeholder, si parla dunque di proprietari (shareholder),

fornitori, clienti, dipendenti, governi, comunità locali organizzazioni ambientaliste no profit,

l’ambiente naturale in sé 49 . La dedizione verso la sostenibilità ambientale è pertanto un utile

interesse di cui prendersi cura, il quale aiuta l’azienda ad operare in modo trasparente e

responsabile, oltre che ad incrementare positivamente il proprio valore aggiunto, tramite una

migliore reputazione presso gli stakeholder.

Le attività poste in atto con il fine di incrementare il flusso di informazioni e quindi il

valore della fiducia di questi ultimi, viene definito come stakeholder engagement oppure

stakeholder theory (Figura 7). Essi devono essere ben identificati e dopo essere stati individuati

si possono iniziare le operazioni per migliorare le relazioni, le quali possono tipicamente essere

rapporti annuali di sostenibilità (come il Bilancio sociale), incontri con la comunità, discussioni

esterni all’impresa (ad esempio con le

organizzate, organizzazione di progetti con soggetti

Università) e tramite i social media.

Figura 7: Modello di stakeholder engagement

Fonte: http://sustainabilityreport2010.snamretegas.it/en/corporate-governance/governance-and-

sustainability/sustainability-strategy.aspx apporta all’azienda riguardano

I benefici che lo stakeholder engagement

prevalentemente la sfera della sopravvivenza a lungo termine, infatti acquisiscono una più

ampia libertà di operare e grazie a nuove informazioni e critiche costruttive dall’esterno

possono continuare ad innovare i propri prodotti, rispondendo a reali esigenze dei propri

interlocutori. Gli stakeholder a loro volta hanno la possibilità di interagire con le aziende in

49 MOLTHAN-HILL P., The business student's guide to sustainable management, p.45

28 modo costruttivo e non distruttivo e così acquisiscono il potere di far valere le proprie richieste

ed i propri bisogni all’interno dei processi decisionali delle imprese. I loro feedback, composto

sia di critiche che di consigli, vengono raccolti ed analizzati, in modo che l’impresa possa essere

consapevole delle richieste concrete dei propri stakeholder, così da rispondervi in modo

50

efficace .

Per ottenere questi benefici e costruire un engagement reale e duraturo si deve rispondere

ad una duplice esigenza che sorge da parte di entrambi i soggetti in questione. L’azienda

riscontra il bisogno di comunicare ai suoi stakeholder il proprio impegno ed i provvedimenti

nell’ottica del management ambientale. Allo stesso tempo il suo pubblico richiede di

presi

ricevere informazioni veritiere ed affidabili circa tali azioni intraprese. Servono degli strumenti

che possano soddisfare la necessità di entrambi i soggetti e che possano, in tal modo, migliorare

l’esteriorizzazione di notizie da un lato e la fiducia nei confronti delle imprese dall’altro. La

stakeholder theory comprende numerosi strumenti, tuttavia normative e certificazioni standard,

sia di sistema che di prodotto, possono aiutare a rispondere a questa esigenza bilaterale in modo

concreto e diretto. Infatti permettono alle aziende di avere mezzi di comunicazione che possano

essere facilmente riconosciuti dai propri stakeholder ed a questi ultimi di verificare la validità

51

delle dichiarazioni delle prime . Nel settore della ceramica questi mezzi sono diffusissimi,

specialmente nella scala internazionale, e le aziende italiane sono leader nel dedicarsi alla loro

diffusione ed applicazione. Panariagroup dimostra un interesse attivo nei confronti delle

standardizzazioni che aiutano le relazioni e le comunicazioni con gli stakeholder, che sono di

fondamentale importanza ed aiuto anche per l’internazionalizzazione. In virtù di queste

considerazioni nel prossimo capitolo si prenderanno in analisi quali certificazioni vengono

utilizzate dalle sedi italiane di Panariagroup, le quali producono collezioni di esportazione in

tutto il mondo, e devono pertanto porre attenzione alle normative sia italiane che internazionali.

della RSI nell’Industria Ceramica

2.5 Importanza

Panariagroup fa parte del distretto ceramico di Modena e Reggio Emilia, il più

importante e produttivo a livello non solo italiano, ma anche in scala internazionale. Basti

pensare che l’81,43% delle piastrelle ceramiche italiane è stato prodotto nella zona tra le

52

province di Modena e Reggio, secondo dati di Confindustria Ceramica del 2013 . Il restante

territorio dell’Emilia Romagna ha registrato una quota di produzione del 10,50%, mentre il

50 MOLTHAN-HILL P., The business student's guide to sustainable management, p. 324

51 PALMONARI, CARANI, Le piastrelle di ceramica sotto controllo, p.VII

Indagini statistiche sull’industria italiana,

52 CONFINDUSTRIA CERAMICA, p. 13 29

resto dell’Italia l’8,07% (Grafico 2). Sempre nel 2013 il fatturato delle industrie italiane di

53

piastrelle di ceramica è aumentato del 3,16%, registrando 4.726 milioni di Euro . Questi dati

numerici aiutano a percepire quanto questo settore sia importante nell’economia italiana,

specialmente nelle nominate provincie, e quanto emergere e farsi riconoscere per qualità

positive sia fondamentale per una impresa intenzionata a crescere e migliorarsi. In questo

settore, in Italia, le direttive generali arrivano da Confindustria Ceramica, la quale è molto

attenta alle pratiche di RSI ed è sensibile ed attenta alle operazioni svolte in merito dalle diverse

aziende. Essere agevolati e premiati da un ente di tale importanza rappresenta una occasione di

notorietà e pregio che può drasticamente cambiare il futuro di una impresa ed è fondamentale

porgere attenzione alle novità che vengono proposte.

Grafico 2: Zone di produzione delle piastrelle ceramiche in Italia

statistiche sull’industria Italiana,

Fonte: CONFINDUSTRIA CERAMICA, Indagini p. 13

I possibili interventi di responsabilità sociale, economica e ambientale da poter attuare

sono numerosi e diversi a seconda della comunità e del territorio in cui ciascuna impresa è

dislocata. In virtù di ciò, Confindustria Ceramica tramite esempi e suggerimenti fornisce una

chiamata “Buone pratiche di RSI nell’industria ceramica”, utile sia per imitare tali

guida,

procedure che per trarvi ispirazione. Le indicazioni pratiche prendono spunto da interventi già

applicati in alcune realtà, ma anche da proposte di innovazione di dipendenti e dirigenti

appartenenti ad aziende che hanno acquisito grande esperienza nel campo della RSI. Risulta,

pertanto, importante dare nuovi stimoli a quelle imprese che da anni operano in una ottica di

sostenibilità e di sviluppo sostenibile, per proporre diverse soluzioni innovative e mantenere

attivo l’interesse a migliorarsi in questo senso. Tuttavia, risulta di fondamentale utilità,

soprattutto per quelle che da poco hanno deciso di intraprendere un simile percorso e che,

quindi, possono trovarsi smarrite di fronte alle diverse e numerose opzioni tra cui scegliere.

Indagini statistiche sull’industria italiana,

53 CONFINDUSTRIA CERAMICA, p. 17

30 Panariagroup non ha partecipato alla scrittura ed alle ricerche svolte per tale

pubblicazione, tuttavia, siccome la guida è stata realizzata nel 2011, potrebbe considerare di

prendere parte ad una futura edizione, per valorizzare e pubblicizzare le proprie azioni in merito

e, allo stesso tempo, prendere nota di aspetti idonei ad eventuali miglioramenti ed ampliare il

proprio modello di governance orientandolo maggiormente verso la sostenibilità. Tra le

54

potenziali pratiche , che vengono fornite nel documento nominato (Appendice A), alcune

potrebbero essere di interesse per il gruppo: iniziative per migliorare il rapporto tra dipendenti

e azienda, partnership con le Università per progetti o iniziative, supporto a iniziative culturali,

investimenti di innovazione e coinvolgimento di nuove risorse umane, riduzione degli impatti

– –

lungo la filiera fornitori distributori consumatori finali, bilancio sociale, ambientale e di

55

sostenibilità . Il gruppo ha da sempre dimostrato il proprio interesse nei confronti di queste

tematiche e la propria volontà di perseguire un miglioramento continuo, infatti da oltre dieci

anni ha implementato uno specifico programma con lo scopo di ottenere una gestione

ambientale dei propri sistemi di funzionamento. Il punto di partenza di tale progetto è

rappresentato dalla conformazione a determinate certificazione di sistema e di prodotto, delle

quali si analizzeranno i caratteri principali nel seguente capitolo.

54 CONFINDUSTRIA CERAMICA, Buone pratiche di RSI (cit.), p. 19

55 Ibidem p. 19 31

32 CAPITOLO 3

LE CERTIFICAZIONI AMBIENTALI DI PANARIAGROUP

3.1 Il Sistema di Gestione Ambientale di Panariagroup

Panariagroup inizia il suo percorso verso la creazione di un “Sistema di Gestione

Ambiente Igiene e Sicurezza” e la sua successiva certificazione, a partire da

Integrato Qualità

marzo 2002 tramite il progetto chiamato “QEHS Panariagroup” . L’obiettivo è proprio quello

56

di assumersi una maggiore responsabilità e di migliorare la propria influenza sugli aspetti

sociali ed ambientali correlati alle proprie attività, sia verso l’ambiente inteso come natura e

risorse naturali, che come posto di lavoro e quindi concentrandosi sul fornire un luogo sicuro

ai propri dipendenti. Queste motivazioni costituiscono la forza propulsiva di tutte le operazioni

successive e sono esplicate nella Politica dell’Ambiente Igiene e Sicurezza sottoscritta dal

Presidente del gruppo Emilio Mussini. L’azienda mette così nero su bianco la volontà di

collaborare con le entità locali e con la popolazione, di contribuire ad una protezione

dell’ambiente, di coinvolgere tutto il personale in queste operazioni e di dotarsi delle tecnologie

57

più avanzate per la tutela ambientale .

Il gruppo, guidato da queste intenzioni, decide di muoversi verso le certificazioni di

qualità e di gestione ambientale sia per assicurarsi di implementare al meglio le procedure

per avere conferma e dimostrazione dell’impegno preso. Per certificare il

neces

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A.A. 2015-2016
53 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SilviaDiazzi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e management e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Simeoni Francesca.