Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 50
Uso degli aghi con dispositivo di sicurezza, Igiene Pag. 1 Uso degli aghi con dispositivo di sicurezza, Igiene Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Uso degli aghi con dispositivo di sicurezza, Igiene Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Uso degli aghi con dispositivo di sicurezza, Igiene Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Uso degli aghi con dispositivo di sicurezza, Igiene Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Uso degli aghi con dispositivo di sicurezza, Igiene Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Uso degli aghi con dispositivo di sicurezza, Igiene Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Uso degli aghi con dispositivo di sicurezza, Igiene Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Uso degli aghi con dispositivo di sicurezza, Igiene Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Uso degli aghi con dispositivo di sicurezza, Igiene Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Uso degli aghi con dispositivo di sicurezza, Igiene Pag. 46
1 su 50
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

DISCUSSIONE

Dalla ricerca effettuata è emerso come, effettivamente, l’uso di NPDs diminuisca il tasso di

puntura accidentale e, conseguentemente, le malattie professionali ad esse correlate e gli

inevitabili costi di gestione delle stesse. I tassi di puntura sono diminuiti nel tempo per tutti

i NPDs. La principale problematica riscontrata è rappresentata nel maggior costo che quasi

tutti i NPD hanno rispetto al dispositivo convenzionale; alcune analisi di costo efficacia

25

suggeriscono però che il costo di un intervento mirato alla riduzione degli infortuni e delle

infezioni che ne possono derivare rientra nella media di altre iniziative in ambito sanitario.

Inoltre, con la promulgazione della Direttiva 2010/32/EU e l’implementazione dell’uso

obbligatorio di questi dispositivi nei 27 Paesi dell’Unione Europea, il costo dei dispositivi

sul mercato è destinato a diminuire progressivamente. Oltre al problema dei costi,

sussistono problemi nella scelta del dispositivo adatto e della strategia migliore da adottare

per la sua implementazione in uso. Il principale ostacolo ad un corretto utilizzo e

conseguentemente ad una piena efficacia dei NPD sembra infatti risiedere

nell’addestramento insufficiente degli operatori. Al fine di supportare gli interessati nella

scelta e nella valutazione in uso dei NPD è stata elaborata una apposita guida e delle

schede per gli utilizzatori, mentre per l’introduzione e implementazione in uso, l’European

Biosafety Network ha realizzato recentemente delle raccomandazioni disponibili su

http://www.europeanbiosafetynetwork.eu/resources (31). Dalla ricerca è inoltre emerso che

il rischio medio di trasmissione dei virus ematici a seguito di una singola esposizione

percutanea da una persona infetta, in assenza di appropriate profilassi post esposizione, è

stata stimata essere:

 virus dell’epatite B (HBV) 33,3% (1 su 3)

 virus dell’epatite C (HCV) 1,8-1,9% (1 su 50)

 virus da immunodeficenza (HIV) 0,3% (1 su 300) come riportato nelle tabelle

sottostanti.

Tabella I. Stima del tasso di sieroconversione dopo esposizione occupazionale ad HIV - SIROH

1986-1996 pre-HAART* Sieroconversioni/esposizi Intervallo di confidenza al

Tipo di esposizione oni 95%

Tasso di sieroconversione (%)

Percutanea 3/2066 0.14 0.03-0.42

Contaminazione mucosa 2/486 0.41 0.05-1.48

Contaminazione di cute

lesa 0/547 0 0-0.67

1997-2007 post-HAART

Percutanea 1/905 0.11 0.006-0.62

Contaminazione mucosa 0/373 0 0-0.98

Contaminazione di cute

lesa 0/158 0 0-2.31

* HAART: Highly Active Anti Retroviral Therapy, terapia antiretrovirale altamente attiva

26

Tabella II. Stima del tasso di sieroconversione dopo esposizione occupazionale ad HCV - SIROH, 1992-2009

Intervallo di confidenza al

Tipo di esposizione Sieroconversioni/esposizioni 95%

Tasso di sieroconversione (%)

Percutanea 30/7274 0.41 0.26-0.56

Contaminazione mucosa 2/2463 0.08 0.006-0.30

Contaminazione di cute

lesa 0/1035 0 0-0.36

Altri approfondimenti sul rischio da sieroconversioni legate all’impiego di aghi

contaminati con sangue infetto dimostrano intervalli dal 6 al 30% per epatite B, dallo 0 al

7% per epatite C e lo 0.3% per HIV (Cardo et al. 1997) (32). Ne consegue, quindi, che il

costo della malattia contratta dopo puntura accidentale è un evento rilevante per ogni

Azienda ospedaliera; ogni dispositivo che ne permetta una loro diminuzione, quindi, non

può che giovare al bilancio finale, oltre a un miglioramento della qualità di vita degli

operatori. Per potenziare gli effetti benefici dell’uso di NPDs, si è inoltre rilevata

l’importanza di opportuni corsi di aggiornamento e addestramento su queste tematiche.

L’addestramento efficace e l’educazione in materia di prevenzione è chiaramente un’arma

importante nella guerra contro le lesioni da aghi o altri dispositivi taglienti. Questo

addestramento dovrebbe essere compreso in tutti i programmi educativi destinati al

nell’ambiente

personale sanitario. È evidente che il personale relativamente nuovo

Altrettanto importante è l’organizzazione di un

sanitario risulta tra i soggetti più a rischio.

periodico aggiornamento professionale: da una parte per mantenere alto il livello di

correlati al problema, dall’altra

attenzione, di sensibilizzazione e di coscienza sui rischi

perché operatori sanitari esperti possono sviluppare un atteggiamento per cui simili rischi

siano da considerare “normali” e “scontati” nella loro professione. Questi programmi

educativi dovrebbero essere elaborati con l’apporto dei Responsabili Servizi Prevenzione e

Protezione e dei Medici Competenti partendo dall’identificare chiaramente il rischio

dell’esposizione, facendo riferimento alla letteratura medica pubblicata in materia, che è

decisamente univoca al riguardo. Inoltre, ogni struttura sanitaria dovrebbe possedere un

adeguato sistema di rapporti di servizio, in modo da poter valutare il livello delle ferite

cagionate da dispositivi taglienti e da poter ponderare i benefici delle misure preventive

adottate. 27

Conclusioni

Dalla ricerca svolta è emerso come sia essenziale adottare gli aghi con dispositivo di

sicurezza; essi sono configurabili quali strumenti di protezione collettiva ed, in

ottemperanza al D.Lgs.626/94,essi andrebbero resi disponibili prima ancora dei dispositivi

art.3, comma 1, lettera ‘g’).

di protezione individuale (Capo I, La loro mancata adozione si

configura come inadempienza rispetto agli obblighi previsti al Capo II, art.79 del già citato

decreto.

Gli NPDs hanno:

-un buon impatto sugli operatori e sui pazienti;

-non danno origine ad alcun tipo di incidente o malfunzionamento;

-non inducono un aumento dei costi di gestione (approvvigionamento, smaltimento);

- hanno ancora un costo aggiuntivo , rispetto ai dispositivi convenzionali.

Tuttavia, dopo l’analisi effettuata, gli studi hanno dimostrato che i costi aggiuntivi della

spesa per la fornitura di NPDs, vengono ammortizzati da una minore incidenza di punture

accidentali e, di conseguenza, del costo di gestione della procedura post-esposizione e delle

malattie professionali. BIBLIOGRAFIA

1. Needle stick injuries: nurses at risk. Mich Nurse 2000 Mar;73(3):8-9.

2. Pugliese G, Germanson TP, Bartley J, Luca J, Lamerato L, Cox J, et al. Evaluating sharps

safety devices: meeting OSHA's intent. Occupational Safety and Health Administration. Infect

Control Hosp Epidemiol 2001 Jul;22(7):456-458.

3. “Prevenzione dell’esposizione occupazionale al rischio biologico derivante da lesione

–puntura, – nel settore ospedaliero e sanitario” –

percutanea accidentale ferita, taglio Position

Paper, maggio 2012.

4. Higginson R, Parry A. Needlestick injuries and safety syringes: a review of the literature.

Br J Nurs 2013 Apr 25-May 8;22(8):S4, S6-8, S10 passim.

5. Adams D, Elliott TSJ. Impact of safety needle devices on occupationally acquired

needlestick injuries: a four-year prospective study. J Hosp Infect 2006 9;64(1):50-55.

6. Castella A, Vallino A, Argentero PA, Zotti CM. Preventability of percutaneous injuries in

healthcare workers: a year-long survey in Italy. J Hosp Infect 2003 12;55(4):290-294.

7. Tarantola A, Golliot F, Astagneau P, et al. Occupational blood and body fluids exposures in

healthcare workers: four-year surveillance from the Northern France Network. Am J Infect

Control 2003;31:357–363.

8. Elder A, Paterson C. Sharps injuries in UK health care: a review of injury rates, viral

transmission and potential efficacy of safety devices. Occup Med (Lond) 2006;56:566–574.

9. Schoen H, Malak SA, Eagan J, Sepkowitz KA. Use of process indicators in evaluating an

intervention to reduce needle-stick injuries. Am J Infect Control 1999 4;27(2):205-206.

10. Hoffmann C, Buchholz L, Schnitzler P. Reduction of needlestick injuries in healthcare

personnel at a university hospital using safety devices. J Occup Med Toxicol 2013 Jul

29;8(1):20-6673-8-20.

11. Tan L, Hawk JC,3rd, Sterling ML. Report of the Council on Scientific Affairs: preventing

needlestick injuries in health care settings. Arch Intern Med 2001 Apr 9;161(7):929-936

12. Ippolito G, DeCarli G, Puro V, et al. Device-specific risk of needlestick injury in Italian

health care workers. JAMA 1994;272:607–610.

13. Patrician PA, Pryor E, Fridman M, Loan L. Needlestick injuries among nursing staff:

Association with shift-level staffing. Am J Infect Control 2011 8;39(6):477-482.

14. MANUALE PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO di Frusteri Liliana;

De Grandis Daniela; Scarlini Francesco; Pontuale Giorgio. Ed. EPC Libri

15. Azar-Cavanagh M, Burdt P, Green-McKenzie J. Effect of the introduction of an

engineered sharps injury prevention device on the percutaneous injury rate in healthcare

workers. Infect Control Hosp Epidemiol 2007 Feb;28(2):165-170.

16. Device-specific risk of needle stick injury in Italian health care workers: lppolito G,

DeCarli G, Puro V, et al: J Am Med Assoc 272:607-610, 1994. J Cardiothorac Vasc Anesth

1995 4;9(2):226.

17. Tuma S, Sepkowitz KA. Efficacy of safety-engineered device implementation in the

prevention of percutaneous injuries: a review of published studies. Clin Infect Dis 2006 Apr

15;42(8):1159-1170.

18. Cullen BL, Genasi F, Symington I, Bagg J, McCreaddie M, Taylor A, et al. Potential for

reported needlestick injury prevention among healthcare workers through safety device usage

and improvement of guideline adherence: expert panel assessment. J Hosp Infect 2006

8;63(4):445-451.

19. SIROH (Studio Italiano Rischio Occupazionale da HIV) Monitoraggio di 16 ospedali

2003-2006 in: De Carli G. et al., Needlestick-prevention devices: we should already be there,

J Hosp Infect (2008).

Jagger J. “Report on blood drawing: risky procedures, risky devices, risky job”. AEP Nov/

20.

ic 1994. (Groupe d’Etude sur le Risque d’Exposition des Soignants) in: F. Lamontagne et

21.GERES

al. “Role of Safety-Engineered Devices in Preventing Needlestick Injuries in 32 French

Hospitals”. Infect Control Hosp Epidemiol 2007; 28:18-231.

22. Alvarado-Ramy F, Beltramy EM, Short LJ, et al. Comprehensive approach to

percutaneous injury prevention during phlebotomy: results of a mul ticenter study, 1993–

1995. Infect Control Hosp Epidemiol 2003;24:97–104.

23. B.L. Cullen et al. ”Potential for reported needlestick injuries prevention among healthcare

workers through safety device usage and improvement of guideline adherence: expert panel

assessment”. Journal of Hospital Infection (2006) 63, 445-45116.

S et al. “Il costo delle ferite accidentali da aghi e l’impatto dei dispositivi di

24. Cazzaniga

sicurezza per la prevenzione dal rischio di puntura accidentale” Mecosan – Management ed

Economia Sanitaria. 2006; n. 58, pag

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
50 pagine
SSD Scienze mediche MED/42 Igiene generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher penny91 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Igiene e sanità pubblica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Moretti Giorgio.