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DISCUSSIONE
Dalla ricerca effettuata è emerso come, effettivamente, l’uso di NPDs diminuisca il tasso di
puntura accidentale e, conseguentemente, le malattie professionali ad esse correlate e gli
inevitabili costi di gestione delle stesse. I tassi di puntura sono diminuiti nel tempo per tutti
i NPDs. La principale problematica riscontrata è rappresentata nel maggior costo che quasi
tutti i NPD hanno rispetto al dispositivo convenzionale; alcune analisi di costo efficacia
25
suggeriscono però che il costo di un intervento mirato alla riduzione degli infortuni e delle
infezioni che ne possono derivare rientra nella media di altre iniziative in ambito sanitario.
Inoltre, con la promulgazione della Direttiva 2010/32/EU e l’implementazione dell’uso
obbligatorio di questi dispositivi nei 27 Paesi dell’Unione Europea, il costo dei dispositivi
sul mercato è destinato a diminuire progressivamente. Oltre al problema dei costi,
sussistono problemi nella scelta del dispositivo adatto e della strategia migliore da adottare
per la sua implementazione in uso. Il principale ostacolo ad un corretto utilizzo e
conseguentemente ad una piena efficacia dei NPD sembra infatti risiedere
nell’addestramento insufficiente degli operatori. Al fine di supportare gli interessati nella
scelta e nella valutazione in uso dei NPD è stata elaborata una apposita guida e delle
schede per gli utilizzatori, mentre per l’introduzione e implementazione in uso, l’European
Biosafety Network ha realizzato recentemente delle raccomandazioni disponibili su
http://www.europeanbiosafetynetwork.eu/resources (31). Dalla ricerca è inoltre emerso che
il rischio medio di trasmissione dei virus ematici a seguito di una singola esposizione
percutanea da una persona infetta, in assenza di appropriate profilassi post esposizione, è
stata stimata essere:
virus dell’epatite B (HBV) 33,3% (1 su 3)
virus dell’epatite C (HCV) 1,8-1,9% (1 su 50)
virus da immunodeficenza (HIV) 0,3% (1 su 300) come riportato nelle tabelle
sottostanti.
Tabella I. Stima del tasso di sieroconversione dopo esposizione occupazionale ad HIV - SIROH
1986-1996 pre-HAART* Sieroconversioni/esposizi Intervallo di confidenza al
Tipo di esposizione oni 95%
Tasso di sieroconversione (%)
Percutanea 3/2066 0.14 0.03-0.42
Contaminazione mucosa 2/486 0.41 0.05-1.48
Contaminazione di cute
lesa 0/547 0 0-0.67
1997-2007 post-HAART
Percutanea 1/905 0.11 0.006-0.62
Contaminazione mucosa 0/373 0 0-0.98
Contaminazione di cute
lesa 0/158 0 0-2.31
* HAART: Highly Active Anti Retroviral Therapy, terapia antiretrovirale altamente attiva
26
Tabella II. Stima del tasso di sieroconversione dopo esposizione occupazionale ad HCV - SIROH, 1992-2009
Intervallo di confidenza al
Tipo di esposizione Sieroconversioni/esposizioni 95%
Tasso di sieroconversione (%)
Percutanea 30/7274 0.41 0.26-0.56
Contaminazione mucosa 2/2463 0.08 0.006-0.30
Contaminazione di cute
lesa 0/1035 0 0-0.36
Altri approfondimenti sul rischio da sieroconversioni legate all’impiego di aghi
contaminati con sangue infetto dimostrano intervalli dal 6 al 30% per epatite B, dallo 0 al
7% per epatite C e lo 0.3% per HIV (Cardo et al. 1997) (32). Ne consegue, quindi, che il
costo della malattia contratta dopo puntura accidentale è un evento rilevante per ogni
Azienda ospedaliera; ogni dispositivo che ne permetta una loro diminuzione, quindi, non
può che giovare al bilancio finale, oltre a un miglioramento della qualità di vita degli
operatori. Per potenziare gli effetti benefici dell’uso di NPDs, si è inoltre rilevata
l’importanza di opportuni corsi di aggiornamento e addestramento su queste tematiche.
L’addestramento efficace e l’educazione in materia di prevenzione è chiaramente un’arma
importante nella guerra contro le lesioni da aghi o altri dispositivi taglienti. Questo
addestramento dovrebbe essere compreso in tutti i programmi educativi destinati al
nell’ambiente
personale sanitario. È evidente che il personale relativamente nuovo
Altrettanto importante è l’organizzazione di un
sanitario risulta tra i soggetti più a rischio.
periodico aggiornamento professionale: da una parte per mantenere alto il livello di
correlati al problema, dall’altra
attenzione, di sensibilizzazione e di coscienza sui rischi
perché operatori sanitari esperti possono sviluppare un atteggiamento per cui simili rischi
siano da considerare “normali” e “scontati” nella loro professione. Questi programmi
educativi dovrebbero essere elaborati con l’apporto dei Responsabili Servizi Prevenzione e
Protezione e dei Medici Competenti partendo dall’identificare chiaramente il rischio
dell’esposizione, facendo riferimento alla letteratura medica pubblicata in materia, che è
decisamente univoca al riguardo. Inoltre, ogni struttura sanitaria dovrebbe possedere un
adeguato sistema di rapporti di servizio, in modo da poter valutare il livello delle ferite
cagionate da dispositivi taglienti e da poter ponderare i benefici delle misure preventive
adottate. 27
Conclusioni
Dalla ricerca svolta è emerso come sia essenziale adottare gli aghi con dispositivo di
sicurezza; essi sono configurabili quali strumenti di protezione collettiva ed, in
ottemperanza al D.Lgs.626/94,essi andrebbero resi disponibili prima ancora dei dispositivi
art.3, comma 1, lettera ‘g’).
di protezione individuale (Capo I, La loro mancata adozione si
configura come inadempienza rispetto agli obblighi previsti al Capo II, art.79 del già citato
decreto.
Gli NPDs hanno:
-un buon impatto sugli operatori e sui pazienti;
-non danno origine ad alcun tipo di incidente o malfunzionamento;
-non inducono un aumento dei costi di gestione (approvvigionamento, smaltimento);
- hanno ancora un costo aggiuntivo , rispetto ai dispositivi convenzionali.
Tuttavia, dopo l’analisi effettuata, gli studi hanno dimostrato che i costi aggiuntivi della
spesa per la fornitura di NPDs, vengono ammortizzati da una minore incidenza di punture
accidentali e, di conseguenza, del costo di gestione della procedura post-esposizione e delle
malattie professionali. BIBLIOGRAFIA
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