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PROVE SU CAMPO
Come già detto in precedenza per trovare una giusta correlazione tra informazioni meccaniche
ed elettromagnetiche, si deve effettuare una prova su delle condizioni reali utilizzando le
strumentazioni a disposizione.
Le prove si divideranno in attività, ognuna delle quali vedrà l’utilizzo di uno strumento
diverso.
È importante che esse vengano effettuate in serie e non in contemporanea perché i dati
raccolti devono essere correlati ma, allo stesso tempo, raccolti e sviluppati indipendentemente
e nel miglior modo possibile risultando pienamente affidabili ed utilizzabili per qualsiasi tipo
di sviluppo futuro.
Anche nella scelta del campo prove (infrastruttura stradale nel nostro caso) si deve effettuare
una giusta selezione sia per la posizione di essa, che per la geometria del tratto scelto, onde
evitare una raccolta dati poco rappresentativa delle condizioni reali riscontrabili in altre
situazioni.
Inoltre come già detto si deve fare in modo che le prove non vengano rese inaccettabili o
condizionate da fattori esterni come condizioni meteo avverse e disturbo dovuto al passaggio
di mezzi durante le prove.
Le prove si divideranno in:
• Attività 1, raccolta dati con Light Falling Weight Defectometer Prima100;
• Attività 2, raccolta dati con Georadar IDS RIS 99;
• Attività 3, raccolta dati con Georadar con antenna centrata a frequenza pari a 1000
MHz;
• Attività 4, raccolta dati con Georadar con antenna centrata a frequenza pari a 2000
MHz e di provenienza europea, la 2000EU;
• Attività 5, raccolta dati con Georadar con antenna centrata a frequenza pari a 2000
MHz ma di provenienza Nord Americana, la 2000NA (North America).
Per l’esecuzione delle prove e il successivo trattamento del dato, si rende necessario eseguire
tutte le procedure indicate dai manuali degli apparecchi stessi, annotando anomalie, laddove
riscontrate, per poi correlarle con le informazioni ottenute. Pag. 40
Integrazione strumentale di misure deflettometriche e misure con georadar su campo
Dal momento che il tratto scelto avrà uno sviluppo non molto confinato, ma relativamente
esteso, si dovrà considerare la possibile presenza di variazioni delle condizioni di prova sotto
vari aspetti:
• condizioni geometriche variabili (rettifili, curve ecc.);
• variazione degli spessori degli strati;
• variazione del contenuto d’acqua;
• presenza di zone lesionate.
Pertanto sarà curioso notare che in alcune parti del tratto si presentano delle condizioni
singolari che meriterebbero una più approfondita analisi anche per un successivo sviluppo.
Strumenti per le prove su campo
Il Light Falling Weight Deflectometer Prima100 (LFWD Prima100)
Il dispositivo portatile LFWD Prima100 è prodotto dalla Carl Bro Company e utilizzato per la
misurazione delle proprietà di resistenza del terreno; è stato progettato per essere trasportato e
manovrato da una singola persona, senza bisogno di veicolo di rimorchio (presenta difatti un
peso totale pari a 26 kg, dunque risulta particolarmente adeguato per prove sul campo dal
punto di vista della portabilità e della maneggevolezza).
Il Prima100 infatti è di facile utilizzo vista la facilità di trasporto e velocità delle prove. Gli
effetti della caduta della massa sono fondamentalmente deflessione e propagazione di onde
elastiche, l’output principale è rappresentato dal modulo elastico. Pag. 41
Integrazione strumentale di misure deflettometriche e misure con georadar su campo
Figura 19- Il LFWD Prima100 su campo
E' alimentato da quattro batterie di formato AA e si compone di:
• base con piastra di carico circolare di diametro pari a 100, 200 o 300 mm, che produce
un impulso di carico nell'intervallo 1-15 kN in circa 15-40 ms;
• martello scorrevole in caduta, di massa pari a 10, 15, o 20 kg (rispettivamente 22, 33,
o 44, libbre) che impatta la piastra portante tramite due, tre o quattro tamponi in
gomma da altezza variabile dai 10 agli 850 mm (0,4-33,5 in.); all'interno, un sensore
di misurazione sismica, attraverso un foro nella piastra di carico, è in grado di
misurare i movimenti verso l'alto e verso il basso del terreno, mentre, sulla parte
superiore del cilindro, è montata una cella di carico, che registra la pressione dalla
superficie della pavimentazione ;
• sensori con componenti elettroniche e telaio superiore (comprendente custodia del
sensore, paracolpi in gomma e asta di guida del peso, dotata di fermo del peso stesso).
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Integrazione strumentale di misure deflettometriche e misure con georadar su campo
Figura 20- Il dispositivo LFWD Prima100
La base, appunto, incorpora due tipi sensori, una cella di carico ed un geofono, entrambi
collegati ad una centralina elettronica per l'acquisizione, il filtraggio e la visualizzazione dei
dati: la cella di carico misura la forza di impatto del peso cadente, mentre il geofono misura la
velocità di deformazione della superficie (da cui viene determinata, per integrazione, la
deflessione).
Il Prima100 viene azionato manualmente e la raccolta dei dati può essere realizzata sia con un
computer portatile (con cavo RS232) che con un computer palmare (PDA) in combinazione,
tramite collegamento HF wireless, con un dispositivo Bluetooth per l'output dei risultati; la
rete Bluetooth trasmette mediante onde radio a bassa potenza, che limitano la gamma del
dispositivo stesso a circa 35 piedi.
Figura 21- Palmare per la registrazione dei dati
Il software per la registrazione, l'interpretazione dei dati e la loro visualizzazione, sviluppato
per un ambiente Microsoft Windows C, consente all'utente di scegliere il test di messa a
Pag. 43
Integrazione strumentale di misure deflettometriche e misure con georadar su campo
punto, e visualizzarne e salvarne i risultati, incluse storie temporali e valori di picco di carico
e di spostamento, come pure il valore calcolato del modulo di rigidità elastica (modulo di
Young). Vengono restituite inoltre la tensione massima applicata e la durata degli impulsi di
carico.
Il dispositivo misura i valori di forza, di pressione e la deflessione rispetto al tempo,
utilizzando un trasduttore di velocità (flessione massima di 2,2 mm), che stima la deflessione
del terreno attraverso un foro nella piastra. In base a queste misurazioni, il software calcola il
modulo elastico secondo le equazioni seguenti:
?= h∗
∗d#! ∗
8 ]
in corrispondenza della piastra di carico
]
?= d#! h∗ ∗
8 8
]
∗ a distanze di più di due raggi dal centro del carico
]
Dove: E
• = modulo elastico di superficie;
• ν = modulo di Poisson (pari a 0.5);
• σ = stress applicato alla superficie;
0
a
• = raggio della piastra di carico;
d
• = deflessione;
0
f
• = fattore che dipende dalla distribuzione dello stress;
f
uniforme: = 2 (default)
f
piastra rigida: = π/2 f
parabolica, granulare: = 8/3
f
parabolica, coesivo: = 4/3
r
• = distanza dal centro;
d(r)
• = deflessione alla distanza r dal centro.
Da queste leggi generiche derivano le formulazioni tramite le quali il Prima100 calcola il
=1 − ,
modulo di deformazione dinamico E [MPa] (il termine funzione del modulo di
f
Poisson, risulta pari a 1,5 avendo posto ν = 0,5 ed = 2 per una distribuzione uniforme della
pressione): ? = 1,5 ∗ ∗
per il geofono centrale Pag. 44
Integrazione strumentale di misure deflettometriche e misure con georadar su campo
? = 1,5 ∗ ∗
∗ per i geofoni laterali
Dove nuovamente:
• r è il raggio della piastra di carico [mm];
• σ è la pressione indotta sul terreno [MPa] dalla forza impulsiva della massa in caduta,
variabile a seconda della configurazione di prova;
• d è la deflessione [µm] indotta dal carico, assunta in valore assoluto.
Come si vedrà meglio a breve, tutte le relazioni presentate fino ad ora fanno riferimento alla
Teoria di Boussinesq, ovvero alla Teoria dell'elasticità per un semispazio elastico, omogeneo
ed isotropo, che studia il modo in cui vi si distribuiscono le tensioni indotte dall'applicazione
di un carico concentrato agente perpendicolarmente alla superficie; l’entità della capacità
portante è fornita dalla conoscenza delle caratteristiche elastiche del terreno.
Convenzionalmente, la prova deflettometrica prevede l'applicazione del carico sulla superficie
tramite la piastra circolare e la successiva misurazione della forza risultante e della velocità
tramite i sensori.
Secondo la procedura descritta dall'ASTM 2583-07(2011) per il test convenzionale, prima di
posizionare lo strumento in allineamento verticale sopra il punto in esame, la superficie viene
pulita e levigata e sul punto di prova viene steso un sottile strato di sabbia, al fine di ottenere
un contatto uniforme tra piastra e superficie e per migliorare la stabilità del dispositivo. Una
volta collocata la piastra, la massa battente viene sollevata all'altezza desiderata ed, infine,
lasciata cadere liberamente, permettendo così di visualizzare e registrare le relative
deviazioni.
Lo standard ASTM 2583-07(2011), inoltre, suggerisce di impiegare la prima o le prime due
battute per settare lo strumento ed usare esclusivamente le successive per l'analisi vera e
propria, effettuandone almeno altre due per poter confrontare i risultati ed accertare che la
differenza sia inferiore a ± 3%.
In particolare, per svolgere lo studio oggetto di questo lavoro, come si discuterà ampiamente
in seguito, è stata utilizzata l’attrezzatura LFWD Prima100 disponibile presso la Facoltà
d’Ingegneria dell'Università di Roma Tre che presenta una massa in caduta pari a 10 kg ed
una piastra di carico con diametro pari a 10 mm, senza geofoni laterali, e dotata di computer
palmare (PDA) in combinazione con un dispositivo Bluetooth per l'output dei dati; tale
configurazione dello strumento permette una gamma di carico che, essendo pari a 1-15 kN e
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Integrazione strumentale di misure deflettometriche e misure con georadar su campo
producendo un impulso di carico pari a 15-25 millisecondi, fa sì che il dominio di influenza
della misura dell'elasticità sia comparabile a quella del segnale radar.
Tutte le specifiche mancanti sul dispositivo utilizzato sono indicate, per completezza, nella
tabella seguente: Dimensioni
Altezza 1,40 m
Peso al netto della massa 17 kg
Peso totale 27 kg
Carico di caduta 10 kg
Altezza max di caduta del carico 0,85 m
Carico di caduta
Diametro della pias