Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 6
il concetto di sessualita' e genere al giorno d'oggi Pag. 1 il concetto di sessualita' e genere al giorno d'oggi Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 6.
Scarica il documento per vederlo tutto.
il concetto di sessualita' e genere al giorno d'oggi Pag. 6
1 su 6
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

SESSUALITÀ E DIGENERE AL GIORNO D'OGGI

1. Introduzione

Ciò che distingue l'uomo dall'animale è proprio la capacità di trasformare l'ambiente modificandolo e interpretandolo, attorno ad una struttura di valori, una sfida che stimola l'uomo e lo rende soggetto e progettista della sua storia. La sessualità, come ogni altra dimensione umana, interagisce permanentemente con la cultura, ed è altrettanto vero che sessuati si nasce o si diventa.

Il concetto di sessualità può essere espresso in diverse forme: in generale, è un complesso di fenomeni mediante i quali due organismi della stessa specie riescono ad operare tra loro scambi di materiale genetico finalizzato alla conservazione della specie. Nelle specie a riproduzione agamica, tale trasferimento può avvenire in diversi modi: nei virus con scambi di frammenti di genoma, nei batteri con fenomeni di trasduzione, trasformazione e coniugazione.

nei protozoi con la coniugazione; nelle specie a riproduzione sessuata, la sessualità è identificabile nell'insieme delle caratteristiche anatomiche, funzionali, comportamentali che rendono gli individui dei due sessi, a sviluppo completo, atti a unirsi e riprodursi; nell'uomo è inoltre strettamente legata a fattori di ordine psicologico, culturale e sociale che in ogni individuo prevalgono sui fattori biologici, costituendo la base della cosiddetta vita sessuale o comportamento sessuale, teso non solo alla finalità riproduttiva ma anche alla ricerca del piacere. In psicanalisi, specialmente freudiana, rappresenta l'insieme delle attività e dei processi psichici che nell'infanzia tendono al piacere, con modalità evolutivamente diverse a seconda della zona erogena che ne è principalmente coinvolta[1] (fase orale, anale, fallica, genitale). Il genere, invece, indica il carattere maschile o femminile di un individuo, non alivello biologico, come auto-definizione e percezione della propria sfera sessuale, è un dato psicologico e socio-culturale, connesso alla costruzione sociale dei ruoli, prodotto della società e della cultura. Grazie alla rivoluzione sessuale, che ha avuto inizio nel 1968 nei paesi occidentali, atta a modificare i codici tradizionali di comportamento relativi alla sessualità e alle relazioni interpersonali, i cambiamenti più importanti sono stati l'accettazione del sesso al di fuori delle tradizionali relazioni eterosessuali o monogame e il riconoscimento dell'omosessualità. Alla luce di questi fenomeni, le categorie "maschio" e "femmina" sono desuete, antistoriche, superate, inadatte a rappresentare la complessità della sessualità umana e dei suoi orientamenti, ma soprattutto inadatte a rappresentare il "genere" sessuale che ognuno vuole attribuirsi in base a ciò che percepisce di sé. Infatti,

Per le teorie di "genere", le due nature maschile e femminile non coincidono con il sesso di ogni singolo essere umano, maschio o femmina, determinato dagli organi sessuali che si possiedono, ma evolvono in base all'educazione e alla cultura e possono modificarsi e variare periodicamente. Il "genere", in sintesi, ha due estremi nell'essere maschio o femmina, ma presenta anche molteplici dimensioni intermedie, nelle quali il singolo può identificarsi secondo la propria autentica natura che corrisponde al progetto e alla percezione che ha di sé.

La rivoluzione femminista, però, è stata un'acquisizione di coscienza da parte della collettività, in quanto ha contribuito a creare il movimento di liberazione omosessuale (LGBT), che stascardinando ulteriormente con il suo operato il concetto di "genere". Tale movimento, grazie alle loro rivolte, è riuscito ad ottenere il riconoscimento delle coppie.

Omosessuali (anni 2000). D'altraparte, l'Italia è l'unico tra i paesi fondatori dell'Unione Europea a non riconoscere il matrimonio tra persone omosessuali, mentre nel maggio 2016 il Parlamento ha approvato in via definitiva una legge che riconosce le unioni civili tra persone dello stesso sesso, che prese il nome di Legge Cirinnà. Nel gennaio 2008, la Corte europea dei diritti dell'uomo stabilisce che anche gli omosessuali possono avere diritto ad adottare un bambino, aprendo la strada a leggi nazionali.

2. Il sesso biologico

Per poter capire meglio il concetto di sessualità, è necessario parlare del significato di tale termine in biologia. Come è stato ribadito in precedenza, non ha solo un significato di maschio o femmina; infatti, alcune riproduzioni si definiscono sessuate poiché si ha un ricongiungimento di corredi genetici separati con gameti di identico tipo, in tal caso non ha senso definire la

componente maschile e femminile (es. felci). Tuttavia, la specializzazione dei gameti, e di conseguenza la specializzazione degli individui, è risultata vincente nell'evoluzione, favorendo lo scambio genetico ed aumentando la variabilità.

La determinazione del sesso è il processo biologico mediante il quale si definisce il sesso di un organismo, cioè quella funzione per la quale il nuovo nato assume le caratteristiche di uno dei due sessi. Il sesso di un individuo può essere determinato dal patrimonio cromosomico degli organismi genitori o da alleli autosomici, cioè per ereditarietà; in alcuni animali, invece, può esserci l'influenza di alcune condizioni ambientali.

Nei mammiferi e in altri animali si ha una delle coppie di cromosomi, detta eterosomica, differenziata per i due sessi. Per la femmina della specie umana, la coppia comprende due cromosomi uguali (XX), nel maschio diseguali (XY). I gameti contengono uno solo di

Questi cromosomi: l'uovo ha un cromosoma X, lo spermatozoo ha un cromosoma X o un cromosoma Y. Per questo motivo il sesso maschile viene definito eterogametico e quello femminile omogametico. L'ovulo può essere fecondato da uno spermatozoo recante il cromosoma X o da uno spermatozoo recante il cromosoma Y, ed è il cariotipo risultante dalla fecondazione dell'ovulo a stabilire il sesso del nascituro. Nello zigote si troverà una coppia cromosomica XX se il nascituro sarà femmina, oppure una coppia XY se maschio.

Il sesso biologico sembra essere un aspetto abbastanza intuitivo per esprimere il concetto di sessualità, ma può esistere anche una condizione definita intersessuale. Questo termine "intersessuale" indica una serie di condizioni per cui non è possibile determinare in modo univoco se l'individuo sia maschio o femmina. Come riporta la ricercatrice Anne Fausto-Sterling, più di una persona su 100

Presenta caratteristiche intersessuali; secondo l'Intersexual Society of North America, invece, l'impossibilità di determinare il sesso alla nascita coinvolge circa un nato su 1500. Quando si parla di intersessualità, si pensa subito all'ermafroditismo, una condizione di compresenza di entrambi gli apparati sessuali completi e funzionanti. Tale condizione è assai comune in alcune specie animali (molluschi, spugne, pesci), mentre è molto rara negli esseri umani. Nella nostra specie si parla di "pseudo-ermafroditismo" o di disordini della Differenziazione Sessuale. Alcuni esempi possono essere:

  • Sindrome Adreno-Genitale (o iperplasia surrenale congenita): vi è una mutazione in uno degli enzimi deputati alla sintesi degli ormoni steroidei, favorendo un aumento della produzione di ormoni androgeni. Nelle femmine la diagnosi può essere fatta precocemente per la presenza di ambiguità genitali (ipertrofia del clitoride)

o al momento della pubertà inassenza della prima mestruazione. Nei maschi, invece, si manifesta attraverso un processo puberale molto precoce (tra i 2 e i 4 anni). Altri segni possono essere la bassa statura, l'acne, l'ipertricosi, l'infertilità.

Sindrome di Morris (sindrome da insensibilità agli androgeni): queste persone possiedono un corredo cromosomico XY (quindi un genotipo maschile) ma sviluppano caratteristiche sessuali femminili (quindi un fenotipo femminile).

3. Identità di genere

L'evidenza maggiore del genere e della costruzione di una relativa identità sono determinati da variabili psicologiche e culturali. Per "genere sessuale" s'intende l'aderenza e la vicinanza di un individuo alla definizione che culturalmente viene data di maschio o femmina. L'esperienza interiore di tale costruzione è definibile come identità di genere, che, come dice la filosofa Judith Butler,

è una copia di cui non esiste l’originale.

Ciascun esser umano, in qualsiasi contesto socioculturale sia inserito, riceve una serie di indicazioni (implicite o esplicite) su cosa appartenga al genere maschile e cosa a quello femminile, e vi si relaziona in cerca di somiglianze e differenze con ciò che sente.

3

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
6 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher carlottamonte di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia culturale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Calabria o del prof Scienze Storiche Prof.