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Estratto del documento

Struttura del conto economico

ORDINARIE180 Proventi straordinari190 Oneri straordinari200 UTILE STRAORDINARIO210 Variazioni del fondo rischi bancarigenerali220 Imposte sul redditoUTILE DELL'ESERCIZIO230

Fonte: Economia e gestione della banca, Roberto Ruozi, Egea 2006. Pagina 254

Gli interessi attivi (voce 10) e passivi (voce 20) devono essere indicati secondo il principio della competenza e devono includere commissioni e provvigioni connesse alle operazioni da cui derivano.

Le commissioni attive (voce 40) e passive (voce 50) riguardano proventi per servizi prestati ed oneri per servizi ricevuti.

Gli altri proventi (voce 70) e gli altri oneri (voce 110) di gestione riguardano canoni di leasing.

Le spese amministrative (voce 80) riguardano componenti che non sono tipici della banca: costi del personale, servizi professionali, energia, trasporti, elaborazione esterna dei dati, premi di assicurazione, fitti, imposte indirette e tasse.

Le rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali (voce 90) consistono

  1. Le svalutazioni e gli ammortamenti (anche anticipati) di elementi attivi.
  2. Le rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni (voce 120) accolgono la svalutazione dei crediti e gli accantonamenti per rischi connessi alle garanzie rilasciate ed agli impegni assunti.
  3. Le rettifiche di valore su immobilizzazioni finanziarie (voce 150) accolgono svalutazioni basate sulle quotazioni, sulla dinamica del mercato, sulla solvibilità degli emittenti e sul rischio paese.
  4. Le riprese di valore (voce 130 e 160) consistono nel ripristino di valore degli elementi attivi precedentemente svalutati quando sono venuti meno i motivi che hanno causato le svalutazioni.
  5. Gli accantonamenti per rischi e oneri (voce 100) accolgono gli accantonamenti ai relativi fondi, esclusi quelli indicati nella voce 120.
  6. La variazione del fondo rischi bancari generali (voce 210) è il saldo degli accantonamenti e degli utilizzi del fondo stesso.

Nota integrativa:

La nota integrativa è un

Il documento è di tipo quantitativo, perché presenta dei valori, monetari e non monetari. Essa deve, inoltre, fornire informazioni supplementari qualora quelle richieste dai principi contabili internazionali e dalla disposizioni contenute nella circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia non siano sufficienti a dare la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria dell'impresa e del risultato economico dell'esercizio. I dati della nota integrativa sono pertanto dati di bilancio a tutti gli effetti e per essi gli organi societari, il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale, assumono piena responsabilità.

La caratteristica principale della nota integrativa è quella di essere di tipo dettagliato. Essa, infatti, è destinata ad offrire al lettore del bilancio l'esplosione nel dettaglio delle voci previste per lo Stato patrimoniale e per il Conto economico, che non a caso sono documenti di sintesi. Inoltre,

segue: La formattazione del testo utilizzando tag HTML potrebbe essere la seguente:

essa può integrare le informazioni dei 22 documenti di sintesi con altre informazioni significative sulle condizioni di gestione e sugli assetti aziendali.

Per esempio, il caso delle commissioni attive, in bilancio sono riportate per il loro importo complessivo, in nota integrativa deve essere riportato un dettaglio, che consente al lettore del bilancio di misurare il contributo delle diverse attività di servizio, come: i servizi di investimento e i servizi di pagamento, agli equilibri reddituali della banca.

La nota integrativa, oltre a dettagliare molte voci di carattere patrimoniale ed economico offre ulteriori informazioni, spesso molto significative. Al riguardo, può essere citato il caso dei crediti dubbi, separando quelli classificati come incagli o come sofferenze, il cui importo deve essere indicato in nota integrativa come parte dei crediti iscritti a Stato patrimoniale, e quello del numero dei dipendenti impiegati dalla banca nel corso dell'esercizio.

Come si

Può capire, la nota integrativa offre in via generale un grado di dettaglio informativo: i segnali provenienti dal documento in esame sono particolarmente utili per il lettore che voglia indagare in profondità i profili di gestione di una banca.

La nota integrativa è strutturata in parti che sono articolate in sezioni.

Nella parte A Crediti di valutazione sono illustrati i criteri di valutazione le motivazioni di eventuali deroghe; inoltre devono essere spiegati i motivi ed indicati separatamente gli importi delle rettifiche ed degli accantonamenti effettuati solo in applicazione di norme tributarie.

Nella parte B Informazioni sullo stato patrimoniale devono essere fornite informazioni dettagliate sulle singole voci e sui movimenti, soprattutto per quanto riguarda i crediti e titoli. Inoltre devono essere illustrate le garanzie rilasciate, gli impieghi assunti, le posizioni di rischio.

rilevanti ed una riclassificazione di attività e passività secondo vari criteri. Devono inoltre essere indicati i titoli ricevuti in custodia e in amministrazione. Nella parte C Informazioni sul conto economico sono analizzate le voci del prospetto in oggetto; per quanto riguarda i fondi devono essere indicati gli accantonamenti e gli utilizzi. La parte D Altre informazioni offre informazioni su compensi, crediti connessi e garanzie rilasciate riguardanti i componenti degli ed informazioni sull'appartenenza ad un gruppo organi sociali bancario. 24 La nota integrativa è strettamente raccordata con la matrice dei conti che contiene le informazioni da fornire alla Banca d'Italia per la vigilanza. La standardizzazione della struttura e la ricchezza di informazioni della nota integrativa agevolano il confronto fra le diverse banche. Esempio di bilancio bancario: la Nota integrativa

Nota integrativa

Parte A Criteri di valutazione

L'illustrazione dei criteri rilevanti ed una riclassificazione di attività e passività secondo vari criteri. Devono inoltre essere indicati i titoli ricevuti in custodia e in amministrazione.

Parte C Informazioni sul conto economico

Sono analizzate le voci del prospetto in oggetto; per quanto riguarda i fondi devono essere indicati gli accantonamenti e gli utilizzi.

Parte D Altre informazioni

Offre informazioni su compensi, crediti connessi e garanzie rilasciate riguardanti i componenti degli ed informazioni sull'appartenenza ad un gruppo organi sociali bancario.

24 La nota integrativa è strettamente raccordata con la matrice dei conti che contiene le informazioni da fornire alla Banca d'Italia per la vigilanza. La standardizzazione della struttura e la ricchezza di informazioni della nota integrativa agevolano il confronto fra le diverse banche.

Esempio di bilancio bancario: la Nota integrativa

Formattazione del testo

Sezione 1: Valutazione

Sezione 2: Le rettifiche e gli accantonamenti fiscali

Parte B: Informazioni sullo Stato patrimoniale

Sezione 1: I crediti

Sezione 2: I titoli

Sezione 3: Le partecipazioni

Sezione 4: Le immobilizzazioni materiali e immateriali dell'attivo

Sezione 5: Altre voci

Sezione 6: I debiti

Sezione 7: I fondi

Sezione 8: Il capitale, le riserve, il fondo per rischi bancari generali e le passività subordinate

Sezione 9: Altre voci del passivo

Sezione 10: Le garanzie e gli impegni

Sezione 11: Concentrazione e distribuzione delle attività e delle passività

Sezione 12: Gestione e intermediazione per contro terzi

Parte C: Informazioni sul conto economico

Sezione 1: Gli interessi

Sezione 2: Le commissioni

Sezione 3: I profitti e le perdite da operazioni finanziarie

Sezione 4: Le spese amministrative

Sezione 5: Le rettifiche, le riprese e gli accantonamenti

Sezione 6: Altre voci del conto economico

Sezione 7: Altre informazioni sul conto economico

Parte D: Altre informazioni

Sezione 1: Gli amministratori e i...

Sezione 2 Impresa capogruppo o ente creditizio comunitario controllante Fonte: la Banca e il bancario, Prometeo Caprili e Elisabetta Pescaglini, edizioni Simone, 1997 1.2.4 Relazione degli amministratori sulla gestione

La relazione degli amministratori sulla gestione completa il quadro dei documenti obbligatori di bilancio, anche se in senso stretto il decreto n.87 definisce la relazione un semplice corredo al bilancio e non una parte integrante di esso. Invece, nel bilancio IAS la relazione sulla gestione è parte fondamentale del bilancio.

La relazione sulla gestione da parte degli amministratori contribuisce alla trasmissione all'esterno di informazioni sull'andamento dell'attività della banca. È differente rispetto agli altri schemi delineati in precedenza, perché è un documento di tipo qualitativo, cioè tenuto a descrivere, non a misurare, e i suoi contenuti sono in linea generale decisi liberamente dalla banca, dal momento che il

Il decreto non fissa disposizioni particolarmente vincolanti al riguardo. Essa segnala i fatti più significativi che hanno caratterizzato l'esercizio a cui il bilancio si riferisce. Tali fatti possono riguardare direttamente la banca stessa o lo scenario circostante, se rilevante per l'attività svolta dalla banca. Tutte queste informazioni sono destinate a supportare e integrare la lettura dei dati economico-patrimoniali contenuti nei documenti di sintesi.

Nella relazione sulla gestione la banca deve inoltre registrare i fatti aziendali rilevanti che si siano eventualmente verificati dopo la chiusura dell'esercizio.

1.3 Criteri di valutazione

Nelle banche le voci di maggiore rilievo sono rappresentate dai crediti verso la clientela, dai titoli di proprietà, dalle partecipazioni. Per leggere e interpretare correttamente la situazione patrimoniale e l'equilibrio economico della banca, è necessario conoscere i criteri di valutazione previsti dalla normativa.

che la banca deve applicare alle attività possedute a fine esercizio.
Le operazioni creditizie e i titoli di proprietà entrano nella struttura patrimoniale della banca nel momento in cui si manifesta l'assetto finanziario dell'operazione, cioè:
- un credito viene contabilizzato al momento della sua effettiva erogazione (e non nel momento in cui i relativi fondi sono impegnati dalla banca nei confronti del cliente);
- un titolo entra nell'attivo patrimoniale nel momento in cui l'acquisto viene regolato.
Le partecipazioni vengono iscritte tra le attività nel momento in cui la banca ne acquisisce la piena titolarità, che potrebbe non coincidere con il momento del regolamento dell'acquisizione.
Dal punto di vista contabile, i titoli e le partecipazioni alimentano le corrispondenti voci di Stato patrimoniale al loro valore di costo, vale a dire al dato certo rappresentato dal prezzo pagato per la loro acquisizione. Alla chiusura dell'esercizio,

La valutazione dell'attività possedute introduce invece un procedimento di stima, a cui è incaricato istituzionalmente il Consiglio di amministrazione, sulla base delle sue competenze e della sua conoscenza della banca e dei mercati nei quali essa opera.

Per quanto riguarda i crediti, che all'atto dell'erogazione vengono contabilizzati per il loro valore nominale, il decreto 87 impone di considerare il criterio del cosiddetto "presumibile valore di realizzazione". Alla fine di ogni esercizio sociale, in vista dell'

Dettagli
Publisher
A.A. 2007-2008
97 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher siyalu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di metodologia e determinazioni quantitative di azienda e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Di Cimbrini Tiziana.