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Estratto del documento

Verde extraurbano Maglia infrastrutturale Localizzazione dei luoghi dell’abbandono all’interno di Milano

Perseguendo lo stesso obiettivo del Comune di Milano, il quale

ha mappato tutte le aree dismesse o in via di dismissione

presenti all’interno del tessuto urbano consolidato, attraverso lo

studio “Edifici e aree in stato di degrado o inutilizzo”, sono state

localizzate e studiate le suddette aree.

Anche Ri-formare Milano, un’iniziativa promossa nel 2013

dall’Assessorato all’Urbanistica, Edilizia Privata, Agricoltura del

Comune di Milano, in collaborazione con la Scuola di Architettu-

ra e società del Politecnico di Milano che l’ha rilanciata nel 2015,

ha voluto affrontare questa tematica. Numerosi laboratori, oltre

40, e corsi di progettazione hanno già lavorato per esplorare la

possibilità di ristrutturare e rendere di nuovo fruibili aree ed edifi-

ci in stato di degrado e abbandono, di proprietà pubblica e

8

privata mappati e segnalati dalla municipalità.

L’obiettivo è dunque quello di avere come base l’indagine

comunale sui fenomeni di dismissione e abbandono di immobili

9

per progettare nuovi spazi e servizi nel territorio milanese. I

progetti fin ora proposti affrontano diverse scale d’intervento e

diverse connotazioni disciplinari: urbanistica, progettazione 11

urbana e architettonica, tecnologia, risanamento e restauro e

sono finalizzati a delineare scenari, spesso alternativi, di riutilizzo

funzionale, di riconversione, anche per usi temporanei, e di

adeguamento tecnologico di un patrimonio rilevante per dimen-

10

sione e per diffusione nella città. Per la sua valenza didattica,

scientifica e operativa, Ri-formare Milano si colloca nel solco

dell’impegno della Scuola di Architettura e Società nel proporsi

come luogo di elaborazione e sperimentazione progettuale per

il territorio milanese e di confronto con gli attori pubblici e con la

società civile.

Integrando gli studi realizzati dal Comune di Milano e dall’iniziati-

va di Ri-formare Milano con la volontà di restituire alla città la

propria dimensione verde, sono state mappate e localizzate le

aree precedentemente citate, con lo scopo di recuperare i metri

quadrati di terreno agricolo persi con la realizzazione di Expo,

ricavandoli all’interno della città stessa. In questo modo si

riuscirebbe a sfruttare il potenziale dei luoghi dell’abbandono,

facendo fronte contemporaneamente al problema del consumo

di suolo ulteriormente aggravato da Expo 2015.

Obiettivi e riflessioni

Dopo aver riscoperto e analizzato le potenzialità dei luoghi

si è proceduto nel mappare e censire tutte

dell’abbandono,

queste aree sulla base dello studio realizzato dal Comune di

Milano.

Per poter arrivare a determinare la superficie totale delle aree

riconvertibili a verde si è resa necessaria una classificazione

delle stesse in base alla metratura e alle funzioni esistenti,

suddividendole ulteriormente a seconda della zona di apparte-

nenza all’interno del territorio milanese. Dunque, come si evince

dalla tabella n°1 riportata a pagina 85, è stato individuato un

totale di 125 aree che occupano una superficie complessiva di

11

3.379.443 mq, dato che ci permette di comprendere quanto il

tema dei fosse rilevante e allo stesso

luoghi dell’abbandono

tempo quanto esso fosse stato non adeguatamente affrontato

fino ad oggi.

Questi 300 ettari di terreno non solo permettono di recuperare

quanto perso da Expo 2015 ma anche di reinserire all’interno

del tessuto urbano il doppio della superficie occupata dall’esp-

osizione.

Come si osserva nelle tabelle riportatae a pagina 85, le aree,

oltre ad essere suddivise per zona, sono state classificate in

12 ATU

1 Industriale

Uffici

atu Commerciale

Capannoni

Autorimesse

industriale Residenziale

9 2

uffici

commerciale

capannoni

autorimesse

residenziale 3

8 1 - 10.000 mq

10.000 - 50.000 mq

4 50.000 - 100.000 mq

7 >100.000 mq

6 5 Grafico 1: nuove superfici di verde reinseribile per

base alla loro precedente funzione, distinguendo così le ogni zona di Milano diviso per categorie di funzioni

ora presenti. Fonte Tav. D.01 PGT Milano

seguenti categorie:

- aree residenziali

- autorimesse

- capannoni

- aree commerciali

- uffici

- aree industriali

- ATU

Grazie a questo tipo di classificazione è stato possibile com-

prendere appieno l'importanza del ruolo che le aree di trasfor-

mazione urbana (ATU) hanno per la città. Esse rappresentano

infatti il 71,56% delle aree dismesse censite, ben 2.418.288

mq, e sono seguite in ordine di estensione dalle aree industriali,

le quali rappresentano sono il 20,71% delle suddette aree.

È opportuno sottolineare che si sta parlando "trasformazione

urbana", dunque bisognerebbe riflettere su quale possa essere

il modo più consono di sfruttare l'enorme potenziale di queste

aree e cogliere così un'importante occasione per Milano di

migliorarsi.

Come si può osservare dal grafico 1, le suddette aree, apparte-

nenti alla categoria ATU, sono distribuite in modo abbastanza

uniforme tra le varie zone di Milano. Di conseguenza si vuole 13

zona 2 zona 3 zona 4 zona 5 zona 6 zona 7 zona 8 zona 9

zona 1

aree verdi

esistenti

aree verdi

totali 10.000 mq

6,943,538,63 mq 10,322,981,63 mq 100.000 mq

aree verdi totali 1.000.000 mq

Grafico 2: aumento delle aree verdi per ogni zona di sottolineare come per le nove zone si possano creare in egual

Milano e relativi totali. Fonte tav. S.02 PGT Milano modo delle opportunità di miglioramento e di incremento del

valore naturalistico che ad oggi non appartiene loro. Si potreb-

be addirittura pensare di creare un network tra queste aree,

realizzando una rete di spazi verdi pubblici di dimensioni mag-

giori connessi ad aree di dimensione più piccola disseminate

per il tessuto urbano.

Vi è inoltre una presenza notevole di aree residenziali dismesse

in sole tre zone di Milano, la zona 9 e la zona 4. Le categorie

quali le autorimesse, i capannoni e le aree commerciali possono

essere considerate come di minore importanza in quanto in

tutte le zone della città sono presenti in un numero e in metratu-

ra nettamente inferiori rispetto ad altre categorie di utilizzo.

Sicuramente, le zone con una quantità maggiore di aree

dismesse, in termini di metrature, sono la zona 4 e la zona 9,

con valori pari a 956.477 mq e 743.037 mq, seguite dalle zone

3 e 7, i cui valori sono rispettivamente 477.077 mq e 383.288

mq di aree dismesse.

Le aree censite, identificate come e

luoghi dell'abbandono

riconvertibili in aree verdi che restituiscano alla città la dimensio-

ne naturale perduta, sono state dunque addizionate a tutti

quegli spazi verdi già presenti all'interno del tessuto urbano

consolidato milanese, in modo tale da capire come queste aree

andranno a nutrire la città e come potrà migliorare la qualità

dell'abitare.

14 zo

na

9 1

na

zo

1.700.000 mq

1.326.227,00 mq

zona 583.190,00 mq

8 2

zona

82.607,91 mq

1.608.013,74 mq

1.355.541,00 mq 224.941,73 mq

33.147,91 mq

144.882, 73 mq

0 mq

16.090,94 mq 51.983,11 mq

529.060,11 mq

1.582.356,00 mq

1.965.344,00 mq zona 3

174.027,14 mq

7

zona 1.925.219,00 mq 3 000 000 mq

1.251.128,00 mq 2.881.666,00 mq 2 000 000 mq

1.530.794,00 mq 1 000 000 mq

200 000 mq

100 000 mq

6 50 000 mq

na zo 10 000 mq

zo na

zona Aree verdi esistenti

4 Aree verdi totali

5 Grafico 3: aumento delle aree verdi per ogni zona di

Milano con relativi totali includendo il dato Expo.

Si può osservare nel grafico 2 precedentemente riportato Fonte tav. S.02 PGT Milano

quanto siano aumentati gli spazi verdi all'interno del tessuto

urbano, le quali allo stato attuale raggiungono una metratura

totale di 6,943,538,63 mq, mentre, dopo l'aggiunta di ulteriori 3

milioni di metri quadri, si riescono a raggiungere un totale di

10,322,981,63 mq, con un aumento in percentuale del 48%

delle aree verdi.

Il calcolo è stato effettuato per ogni zona di Milano, e si osserva

come la zona all'interno della quale si ha una maggiore esten-

sione di aree verdi è la zona 4, con un totale di circa 2,8 milioni

di metri quadri. Questa zona infatti era già dotata di una quantità

di aree veri di metratura maggiore rispetto alle altre zone grazie

alla presenza del Parco Forlanini e del Parco Lambro, e ha man-

tenuto questo suo primato grazie all'aggiunta di due aree di

trasformazione di notevoli dimensioni.

A completamento di questa indagine è stato elaborato un terzo

grafico che evidenziasse l'aumento delle aree verdi e allo stesso

tempo considerasse un ulteriore dato da non trascurare: viene

infatti inserito il valore in metri quadri dei terreni che expo ha

occupato, facendo così perdere un totale di 1,7 milioni di mq di

terre agricole. Si può infatti osservare che, mentre tutte le zone

di Milano incrementano i propri spazi verdi, reinserendo , expo

ha segnato una perdita totale di quei terreni agricoli che in

precedenza arricchivano il territorio comunale.

Si è dunque voluto approfondire una questione di notevole 15

9 2

8 19,91 mq/ab

3

7 1 15 mq/ab

4 4

6 13,30 mq/ab 13,48mq/ab

12,33 mq/ab

5 5 11,02 mq/ab 9,49 mq/ab

9,92 mq/ab

7 8,06 mq/ab

8 mq/ab

8 4,01 mq/ab

8,27 mq/ab 9 3,54 mq/ab 1,66 mq/ab

1,25 mq/ab

5,56 mq/ab 2 0,91 mq/ab

1,07 mq/ab

3 0,39 mq/ab

0,37 mq/ab

1 0,12 mq/ab

6

Totali 2015

Grafico 4: aumento dei mq/ab per ogni zona di importanza, ovvero quella relativa allo studio di quanto le aree

Milano con i relativi totali. Fonte Indicatori demografici

2010 e 2011 redatti dalla Direzione Centrale Aree fino ad ora mappate possano essere effettivamente fruibili dal

Cittadine e Consigli di zona, Settore Statistica e S.I.T. cittadino. Per effettuare questa operazione si sono riscontrate

non poche difficoltà; il vicesindaco di Milano De Corato, infatti,

nel PRG redatto per l’intero comune, dichiara molto più verde di

quello esistente, più precisamente 18,5 milioni di mq. Questo

accade perché vengono conteggiati anche mq di aree adibite a

parcheggio, scuole, scarpate e svincoli autostradali.

Grazie alla ricerca e alla denuncia di questa situazione del

professor Antonello Boatti, che da anni è il responsabile

dell’Ambiente e del Territorio all’interno della città, si è potuto

so

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
100 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/13 Disegno industriale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher milla_te di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di progettazione architettonica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Mestriner Paolo.