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GREEN
COMMUNICATION
La comunicazione del verde
nell’era dei social network
Indice
Introduzione 4
............................................................................................................................................
Capitolo I. L'evoluzione del Web 2.0 e le Organizzazioni Non-Profit 8
............................
1.1. Dalle origini della comunicazione 2.0 ai Social Network 8
.................................................
solidale del Web 2.0: le ONP e il Fundraising
1.2. L’aspetto 12
............................................... 17
Capitolo II. Storia e struttura di due ONP: Earthjustice e Greenpeace Italia.. ......
2.1. Earthjustice: storia della ONP e struttura del sito web 17
....................................................
2.2. Greenpeace Italia: storia della ONP e struttura del sito web 21
.........................................
Capitolo III. Analisi dei siti web e il Modello di qualità di Polillo 26
................................
3.1. I siti web e il Modello di qualità 26
............................................................................................
3.2. Analisi e valutazione del sito web di Earthjustice 29
............................................................
3.3. Analisi e valutazione del sito web di Greenpeace Italia 32
..................................................
3.4. Confronto tra i due siti web e conclusioni finali 35
...............................................................
4. Bibliografia e Sitografia 41
...............................................................................................................
3 Introduzione
In un mondo in continuo cambiamento, le costanti della vita umana e della
società seguono un susseguirsi di percorsi e direzioni differenti in cui tutto
si crea, si modifica, si distrugge e si rigenera in qualcosa di più grande.
Il presente lavoro di tesi nasce dalla volontà di integrare due tra le
innumerevoli componenti che scuotono il sostrato sociale del XXI secolo: la
comunicazione sul Web e il nascente concetto di “green” in ambito economico e
sociale. La società contemporanea è oggi il frutto di un’evoluzione culturale,
sociale, economico e tecnologica che ha prodotto profondi cambiamenti
antropologici, soprattutto nel modo di comunicare. In risposta ad anni di
industrializzazione, sovrasfruttamento e inquinamento del pianeta, nel contesto
di un mercato globale, nasce una “comunicazione del verde” che tenta di
remare contro un progresso sovente aggressivo nei confronti del pianeta. Per
far fronte alle emergenze ambientali sono nati numerosi movimenti ed
Organizzazioni ambientalisti, con il preciso intento di dare una risposta dura e
concreta all’indifferenza della società e delle Istituzioni mondiali. Se da un lato
abbiamo la “buona globalizzazione”, costituita da una rete di rapporti e
comunicazione globali, da innovazioni tecnologiche e da una condivisione
sociale su larga scala, dall’altro abbiamo comunque un utilizzo sconsiderato
delle risorse e dei luoghi naturali.
Grazie alla comunicazione sul Web ed anche ad una consapevolezza diffusa
delle problematiche ambientali, la società di oggi si sta convertendo sempre
più ad uno stile di vita ecologico. D’altro canto, da sempre l’uomo ha cercato
di dare una risposta coerente alle proprie esigenze: l’esigenza della società
di oggi è quella di aprire gli occhi e osservare un mondo che si sta
trasformando irreversibilmente. Oggi la popolazione mondiale possiede un
grande strumento, capace di rendere grande una piccola azione e l’agire
individuale un agire collettivo. Attraverso la Rete, o attraverso qualsiasi
altro mezzo di comunicazione, si è in grado oggi di informare, di smuovere
le co-
4 scienze e di produrre un riscontro adeguato all’emergenza di oggi, ovvero
salvare il pianeta e garantire un futuro alle generazioni che verranno.
Nel primo capitolo verrà trattato proprio il tema del Web 2.0, visto nel suo
configurarsi come potente sistema di comunicazione sociale e si introdurrà
inoltre il concetto di ‘Organizzazione non-profit’, attività sempre più in
espansione che nel Web ha trovato la sua massima espressione. Nel
secondo capitolo si esaminerà più da vicino il lavoro di due Organizzazioni
1
“not-for-profit” da me scelte, ovvero la Earthjustice e la Greenpeace
Italia. Ma prima di analizzare più approfonditamente questi due aspetti
trovo utile partire da un altro importante elemento che riguarda un
settore “for-profit” legato ai concetti di sviluppo sostenibile e
comunicazione eco-ambientale: il Green marketing.
Innanzitutto è utile partire dal significato del termine “marketing”. Fare
marketing significa creare i giusti presupposti per rendere le idee di
qualcuno prodotti reali, tangibili e funzionali al soddisfacimento delle
esigenze del consumatore finale e al profitto di chi sta dietro a questi
prodotti. Da questa premessa si aggiunge al marketing anche il
termine “green”.
Nel corso del XXI secolo l’attenzione si è sempre più focalizzata sulle
tematiche ambientali e soprattutto sul tema della sostenibilità, che poco a
poco ha condizionato lo stile di vita della popolazione mondiale, sempre
più attenta al rispetto dell’ambiente e a un vivere sostenibile, ad impatto
zero. Il termine “green” si è pian piano fatto spazio nella quotidianità,
talvolta sotto il termine “bio” (o biologico), accostandosi alle scelte di
prodotti alimentari, ai consumi energetici, al riciclaggio, al vivere
‘sostenibile’ nella città e anche al marketing. La società di oggi è una
società informata e che ama informarsi e, con la consapevolezza di questa
maturazione del consumatore me-dio, anche le aziende sentono l’impulso
di conformarsi a questo cambiamento.
1 : L’Organizzazione not-for-profit rientra nel cosiddetto Terzo Settore. I finanziamenti sono donati ad al-
tre organizzazioni non-profit o utilizzati per perseguire gli obiettivi dell’organizzazione stessa, al contra-
rio delll’organizzazione for-profit che ha lo scopo di conseguire un utile.
5 2
Il fenomeno del Green marketing è nato nella seconda metà degli anni set-
tanta come “Ecological marketing” al fine di conciliare i bisogni propri delle
generazioni presenti con la volontà di dare un nuovo assetto allo stile di vita
dell’uomo comune, chiamato ad affrontare le urgenze di un mondo che
cambia giorno dopo giorno. É manifesta dunque la contrapposizione con le
aziende che svolgono un’attività non a scopo di lucro, come le
Organizzazioni non-profit, dove il fine ultimo non è il conseguimento
dell’utile, in quanto guadagno personale, quanto piuttosto il conseguimento
di un obiettivo solidaristico e sociale. Nel caso del Green marketing ci
troviamo di fronte ad aziende che hanno un duplice scopo: da una parte
quello di raggiungere un profitto aziendale e, dall’altra, il desiderio di
comunicare all’end consumer approcci più etici e sostenibili verso il
consumo.
La matrice “green” è stata ampiamente approfondita nel libro “Green
Marketing. Il manifesto” di John Grant, eletto come Environmental Book of
the Year dall’editoria britannica, in cui l’autore traccia tutti i vantaggi di un
mercato più verde sia guidando le aziende ad impostare i propri obiettivi
per fini economici sia spiegando le motivazioni che spingono il consumatore
ad ave-re un approccio più sostenibile nella scelta dei prodotti. Grant
sostiene che «… dovremmo vedere il green marketing come la prossima
rivoluzione (do-po quella di internet)» e che «… i cambiamenti radicali nella
vita quotidiana delle persone sono una grande sfida per il marketing, simile
a quella che ha dovuto affrontare il mondo dell’IT per trasformare tutti noi
da popolo di tecnofobi in navigatori felici…» (Grant, 2009, pag.8).
Un’azienda “verde” è un’azienda che deve saper cogliere la domanda prove-
niente dal mercato per trasformarla in prodotti e servizi coerenti con essa.
In poche parole deve essere in grado di stabilire obiettivi autentici e affini
alla cultura ecologica, deve saper comunicare e diffondere contenuti efficaci
e innovativi che seguano il consueto percorso di progettazione e promozione
del prodotto. Per restare coerente con il proprio scopo principale deve esse-
re in grado di cambiare anche le dinamiche relative alla produzione, quindi
2 Il Green marketing nasce nel 1975 con il primo laboratorio di ‘Ecological Marketing’ tenuto dalla A.M.A.
(American Marketing Association).
6 porre attenzione all’utilizzo dei materiali di imballaggio, alle tecniche di
lavorazione delle materie prime, al risparmio energetico e allo smaltimento.
In breve per essere “green”, l’azienda, deve rispettare tutti i parametri che
riguardano la sostenibilità. In caso contrario perderà la propria credibilità.
Tornando all’aspetto essenziale di questo lavoro, l’azienda è tanto efficace
quanto più riesce a comunicare. La comunicazione, in questo caso
sostenibile, è fondamentale per la riuscita degli scopi aziendali e quindi
per la promozione dei prodotti. Il consumatore di oggi è presente
soprattutto sulla Rete ed è su questa che l’azienda deve saper imporsi,
diffondendo informa-zioni, offrendo servizi e prodotti innovativi,
ottimizzando il proprio sito a livello pubblicitario e promozionale, al fine di
conquistare il consumatore fina-le. Tutti questi aspetti saranno analizzati
nell’ultimo capitolo di questo lavo-ro: il Web è la porta che l’azienda deve
tenere costantemente aperta per far passare questo inarrestabile flusso
informativo, definendo al massimo le sue prospettive e la sua posizione
etica e sostenibile.
«Adesso abbiamo gli strumenti per ricominciare una nuova fase di
cittadinanza attiva. L’impalcatura è già pronta con realtà come Wikipedia,
Digg, Youtube e così via… La gente sta cominciando a capire, a
condividere idee e pensieri e a farne nascere di nuovi… É una sfida
immane, ma non sono proprio le grandi sfide a dare senso alla vita? ...»
(Grant, 2009, pag. 263).
7 Capitolo I
L’evoluzione del Web 2.0 e le Organizzazioni Non-Profit
1.1. Dalle origini della comunicazione 2.0 ai Social Network
Fin dalla nascita dei primi Personal Computer si è tentato di rendere la
macchina uno strumento efficiente e di facile utilizzo per l’utente non
programmatore