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Le fiabe, con la loro struttura semplice ma potente, continuano a essere una componente
essenziale della lettura per bambini, offrendo lezioni di vita, modelli di comportamento e un
primo approccio ai temi morali e sociali.
1.2 La Fiaba
Le fiabe sono tra le forme narrative più antiche e diffuse al mondo. Originano dalla tradizione
orale, in cui venivano raccontate per trasmettere insegnamenti morali, culturali e sociali da
una generazione all’altra. Queste storie venivano narrate attorno al fuoco, nei villaggi e spesso
assumevano una funzione educativa, aiutando le comunità a spiegare il mondo che li
circondava e a preservare le tradizioni.
Le prime trascrizioni delle fiabe risalgono al Medioevo, ma è solo con l’avvento della stampa
e la successiva diffusione di libri che le fiabe iniziano a prendere una forma più definita e
stabile. Una delle prime raccolte scritte di fiabe è quella di Gianbattista Basile, intitolata “Lo
cunto de li cunti” (1634 – 1636). Egli, insieme a Perrault e Grimm, hanno giovato un ruolo
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fondamentale nel consolidare il genere della fiaba e nel tramandare queste storie alle
generazioni future.
Le caratteristiche principali che riguardano la morfologia e la struttura della fiaba è stata
curata principalmente dall’eminente linguista e folklorista russo Vladimir Propp, autore del
libro “Morfologia della Fiaba”. Propp ha contribuito in modo significativo a comprendere
come le storie sono costruite e come le narrazioni si sono evolute nel tempo, offrendo
strumenti preziosi per l'analisi della narrativa in molte culture diverse.
Le fiabe sono caratterizzate da una serie di elementi ricorrenti che ne definiscono il genere.
Inoltre seguono una trama semplice e lineare, spesso incentrata su un viaggio, una prova o una
serie di sfide che il protagonista deve superare. La struttura è generalmente ripetitiva, con
sequenze di eventi che si ripetono in modo simile (ad esempio, tre prove da superare, tre
incontri significativi)
I personaggi presenti nelle fiabe sono spesso archetipici, rappresentando categorie umane
universali. Troviamo il giovane eroe o eroina, il sovrano saggio o crudele, la matrigna
malvagia, il mentore magico, e così via. Questi personaggi non sono complessi
psicologicamente, ma incarnano qualità specifiche come il coraggio, la bontà, l’avidità o la
malvagità.
Le fiabe sono permeate da elementi fantastici e magici. Oggetti incantati, animali parlanti,
streghe, fate e draghi sono comuni nelle narrazioni fiabesche. Il meraviglioso è accettato
senza sorpresa dai personaggi, riflettendo una visione del mondo in cui il soprannaturale è
parte integrante della realtà.
Oltre a ciò, sono ricche di simbolismi, utilizzando oggetti, animali o situazioni per
rappresentare concetti più ampi, come il bene contro il male, la crescita personale, o il ciclo
della vita. Molte fiabe contengono una morale implicita o esplicita, che viene trasmessa ai
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lettori o ascoltatori, spesso attraverso il destino dei personaggi, come la ricompensa per i
buoni e la punizione per i cattivi
La maggior parte delle fiabe si conclude con un lieto fine, in cui il protagonista, dopo aver
superato numerose difficoltà, viene ricompensato con la felicità, la ricchezza o il matrimonio.
Questo finale felice rassicura i giovani lettori, insegnando loro che il bene trionfa sul male.
Tuttavia svolgono un ruolo educativo fondamentale, soprattutto nell’infanzia. Queste storie
aiutano i bambini a comprendere il mondo, a gestire le proprie emozioni e a sviluppare un
senso morale. Attraverso le avventure dei personaggi, i bambini imparano lezioni importanti
sulla vita, come la perseveranza, il coraggio, la giustizia e la necessità di fare scelte morali.
Dal punto di vista dello sviluppo, e come abbiamo già esplicitato, la fiaba di per sé ha un
potere stimolante nei bambini. Tra i diversi aspetti, troviamo al centro di tutto il potere
dell’immaginazione. Proprio in determinate fasi della vita di un bambino, la fiaba stimola
fortemente l’immaginazione dei bambini incoraggiandoli a pensare oltre la realtà immediata.
Le storie fantastiche richiedono che i bambini facciano uso della loro creatività per
visualizzare i mondi descritti e per comprendere i simboli nascosti dietro le azioni dei
personaggi. di temi complessi come la paura, la perdita,
Altro punto cruciale, è dedicato all’affronto
l’ingiustizia e la speranza. Attraverso l’identificazione con i personaggi, i bambini possono
esplorare e comprendere queste emozioni in un ambiente sicuro. Le fiabe forniscono un
mezzo per elaborare paure e conflitti interiori, offrendo soluzioni simboliche e rassicuranti.
Possiamo altresì dichiarare, che le fiabe trasmettono valori morali in modo accessibile e
memorabile. Attraverso le conseguenze delle azioni dei personaggi, i bambini apprendono
l’importanza di comportarsi correttamente, di essere gentili, onesti e coraggiosi. La morale
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della storia spesso si riflette nel destino del protagonista, insegnando che le buone azioni
vengono premiate mentre le cattive vengono punite.
Le fiabe offrono modelli di comportamento e percorsi di crescita che i bambini possono
imitare. I protagonisti delle fiabe sono spesso giovani che affrontano sfide da soli,
sviluppando così la loro autonomia e sicurezza in sé stessi. Questo processo di identificazione
aiuta i bambini a costruire la loro identità e a prepararsi ad affrontare le difficoltà della vita
reale.
Nel corso dei secoli, la fiaba ha subito numerose trasformazioni. Se inizialmente erano
racconti destinati tanto agli adulti quanto ai bambini, con il passare del tempo le fiabe sono
state progressivamente adattate per un pubblico giovane. La riscrittura delle fiabe da parte di
autori come i Fratelli Grimm e Hans Christian Andersen ha contribuito a creare un canone di
storie che continua a essere letto e amato ancora oggi.
Nel XX secolo, la fiaba è stata ulteriormente popolarizzata dai media moderni, in particolare
dal cinema e dalla televisione. Le versioni cinematografiche delle fiabe classiche, come quelle
prodotte da Walt Disney, hanno introdotto queste storie a un pubblico globale, sebbene spesso
con adattamenti che ne hanno semplificato o alterato il contenuto originale.
Oggi, le fiabe continuano ad essere una parte essenziale della letteratura per l'infanzia, ma
anche un terreno fertile per l'innovazione. Gli autori contemporanei spesso riscrivono o
reinventano le fiabe, offrendo nuove interpretazioni che riflettono i cambiamenti sociali e
culturali. 11
1.3 Celebri scrittori e opere principali
La letteratura dell'infanzia ha sempre occupato un posto speciale nel cuore dei lettori di tutte
le età. Dai racconti intrisi di magia alle storie che esplorano i valori fondamentali della vita, i
libri per bambini hanno il potere di trasportare i giovani lettori in mondi fantastici, mentre
impartiscono preziose lezioni di vita. Questo genere letterario, sebbene spesso sottovalutato, è
stato arricchito da numerosi scrittori illustri che hanno saputo catturare l'immaginazione dei
più piccoli e lasciare un'impronta indelebile nella cultura letteraria mondiale. Autori come
Hans Christian Andersen, i fratelli Grimm e Lewis Carroll hanno creato opere che non solo
hanno divertito generazioni di bambini, ma che continuano a essere studiate e amate anche
dagli adulti. In questo saggio, esploreremo l'opera e l'eredità di alcuni dei più celebri scrittori
della letteratura per l'infanzia, analizzando come le loro storie abbiano influenzato e
continuino a influenzare la crescita emotiva e intellettuale dei giovani lettori.
Charles Perrault
"I racconti di Mamma Oca" (1697): Questa raccolta, che include storie come
"Cenerentola", "Cappuccetto Rosso", "La bella addormentata" e "Il gatto con gli stivali", ha
avuto un enorme impatto sulla tradizione delle fiabe. Perrault è spesso considerato il padre
della fiaba letteraria per l'infanzia. Le sue storie combinano elementi di folklore con lezioni
morali esplicite, rivolgendosi sia a un pubblico infantile che adulto.
Perrault è stato uno dei primi autori a trascrivere fiabe popolari e a renderle accessibili al
pubblico borghese. Le sue versioni delle fiabe, spesso semplificate e con finali moralistici,
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sono diventate il modello per molte riscritture successive, influenzando profondamente la
letteratura per l'infanzia e le interpretazioni delle fiabe nei secoli a venire.
Fratelli Grimm (Jacob Grimm, 1785-1863; Wilhelm
"Fiabe del focolare" (1812-1857): Questa vasta raccolta di fiabe popolari tedesche include
storie celebri come "Biancaneve", "Hansel e Gretel", "Cappuccetto Rosso", "Raperonzolo" e
"Cenerentola". I Fratelli Grimm si dedicarono a raccogliere e trascrivere le tradizioni orali
della Germania, conservando il tono spesso oscuro e violento delle storie originali.
I Fratelli Grimm hanno avuto un impatto duraturo sulla cultura occidentale, con le loro fiabe
che sono state tradotte in decine di lingue e adattate in numerose forme, dal teatro al cinema.
Le loro versioni delle fiabe sono spesso considerate definitive e continuano a essere un punto
di riferimento fondamentale per studiosi e appassionati di letteratura per l'infanzia.
Hans Christian Andersen è uno degli scrittori di fiabe più celebri al mondo. A differenza di
Perrault e dei Fratelli Grimm, Andersen scriveva principalmente storie originali piuttosto che
adattamenti di racconti popolari. Le sue fiabe sono note per la loro profondità emotiva e la
loro capacità di parlare tanto agli adulti quanto ai bambini. Spesso, le storie di Andersen
esplorano temi di sofferenza, amore, speranza e redenzione, con un linguaggio poetico che ha
conquistato lettori di tutte le età. Le sue opere hanno influenzato generazioni di scrittori e
artisti, e continuano a essere amate e lette in tutto il mondo.
Anche Giambattista Basile conosciuto per l’opera "Il Pentamerone, raccolta di cinquanta fiabe
scritte in dialetto napoletano è una delle prime e più significative opere della letteratura
fiabesca. Include storie che hanno influenzato fiabe più tarde, come "Cenerentola" e "La bella
addormentata".
Basile è considerato uno dei precursori della fiaba letteraria europea. Le sue storie sono ricche
di immagini vivide e spesso presentano un umorismo oscuro e grottesco. Anche l’opera "Lo
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cunto de li cunti" è stata una fonte di ispirazione per molti autori successivi, tra cui i Fratelli
Grimm, che hanno utilizzato le storie di Basile come base per alcune delle loro fiabe.
Altra opera importante è "Fiabe italiane" (1956): Questa raccolta di 200 fiabe popolari
itali