Anteprima
Vedrai una selezione di 18 pagine su 82
Dal mito di Aracne ai Knit cafè Pag. 1 Dal mito di Aracne ai Knit cafè Pag. 2
Anteprima di 18 pagg. su 82.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dal mito di Aracne ai Knit cafè Pag. 6
Anteprima di 18 pagg. su 82.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dal mito di Aracne ai Knit cafè Pag. 11
Anteprima di 18 pagg. su 82.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dal mito di Aracne ai Knit cafè Pag. 16
Anteprima di 18 pagg. su 82.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dal mito di Aracne ai Knit cafè Pag. 21
Anteprima di 18 pagg. su 82.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dal mito di Aracne ai Knit cafè Pag. 26
Anteprima di 18 pagg. su 82.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dal mito di Aracne ai Knit cafè Pag. 31
Anteprima di 18 pagg. su 82.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dal mito di Aracne ai Knit cafè Pag. 36
Anteprima di 18 pagg. su 82.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dal mito di Aracne ai Knit cafè Pag. 41
Anteprima di 18 pagg. su 82.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dal mito di Aracne ai Knit cafè Pag. 46
Anteprima di 18 pagg. su 82.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dal mito di Aracne ai Knit cafè Pag. 51
Anteprima di 18 pagg. su 82.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dal mito di Aracne ai Knit cafè Pag. 56
Anteprima di 18 pagg. su 82.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dal mito di Aracne ai Knit cafè Pag. 61
Anteprima di 18 pagg. su 82.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dal mito di Aracne ai Knit cafè Pag. 66
Anteprima di 18 pagg. su 82.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dal mito di Aracne ai Knit cafè Pag. 71
Anteprima di 18 pagg. su 82.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dal mito di Aracne ai Knit cafè Pag. 76
Anteprima di 18 pagg. su 82.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Dal mito di Aracne ai Knit cafè Pag. 81
1 su 82
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

TRADIZIONE E INNOVAZIONE

5.1 Tra gli anni Sessanta e Ottanta

Negli anni Sessanta il pullover diventa un capo decisamente glamour con

applicazioni svariate: tessuto, pelliccia, ricami e persino lustrini che lo fanno

diventare un capo adatto alla sera. Questi sono anche gli anni in cui si inizia a sentire

la concorrenza dei paesi extraeuropei e asiatici dai quali provengono capi che hanno

un costo minore per via del basso costo della manodopera impiegata. Tuttavia, la

maglieria italiana è riuscita a sopravvivere per via della sua organizzazione duttile.

Doveva battere la concorrenza che ‹‹affollava l’area bassa e medio bassa dei

59

consumi›› e per farlo personalizzò il prodotto portando avanti una forte politica di

marchio. Negli anni Settanta nasce a Firenze il primo Salone del Filato; la maglieria

entra veramente a far parte del sistema moda e inizia a diffondersi anche la maglieria

60

uomo in concomitanza con la nascita della manifestazione fiorentina Pitti Uomo nel

1972 . Vengono proposti maglioni, polo e panciotti sia in lana che in cotone abbinati

a pantaloni, giacche e camicie. Nella maglieria da uomo si preferisce usare il pelo di

cammello e il cotone in filati grossi, a differenza della maglieria da donna che

preferisce filati pelosi, angora e mohair . Per l’estate si preferiscono il cotone e il lino

con la seta per maglioncini a giro collo, blazer e cardigan mentre ‹‹ per le masse dei

giovani con minori capacità di spendere c’è una profusione di maglioni Shetland in

tinte pastello, con scolli tondi e a punta dai quali emerge la camicia con l’inizio della

61

cravatta ›› . Gli anni Settanta sono anni in cui fioriscono le iniziative a Firenze

tant’è che oltre a Pitti Uomo nasce anche Pitti Filati nel 1977.

59 G. Vergani, Maglieria, in G. Vergani (a cura di), Dizionario della moda, Baldini Castoldi

Dalai, Milano, 2010, p. 728.

60 Presenta collezioni moda uomo. La fiera primogenita di Pitti Immagine, con più di 80 edizioni.

Si svolge a Firenze a Fortezza da Basso, due volte all'anno. Riservata agli operatori del settore.

61 E. Massai e P. Lombardi, L’industria della maglieria nell’alta moda e della moda pronta dal

1950 al 1980, in G. Bianchino, G. Butazzi, A. Mottola Molfino, A. C. Quintavalle ( a cura di ), La

moda italiana. Le origini dell’alta moda e la maglieria, Electa, Milano 1987, p.264. 47

Negli anni Ottanta la maglieria deve soddisfare le esigenze di donne che si

ispirano al mondo del lavoro e degli affari; si propongono così tuniche indossate su

pantaloni affusolati e calzamaglie, abiti – pullover e cappotti cardigan con le

immancabili imbottiture. In questi anni raggiunge il successo anche Giorgio Armani;

62

ancora giovane e alle prime armi propone dei maglioni tricot con motivi colorati.

Un’ innovazione importante di questi anni è rappresentata dall’introduzione della

maglia felpata nell’abbigliamento quotidiano, ciò avvantaggia produttori di

abbigliamento sportivo come Fila e Sergio Tacchini che sono riusciti così ad

esportare in tutto il mondo lo sportswear Made in Italy.

Le fibre maggiormente usate in questo periodo sono: la lana, il cotone e le

mischie di fibre naturali e sintetiche, in particolare gli elastomeri che hanno un

origine sintetica e possono subire un allungamento pari a due volte la loro lunghezza

senza rompersi.

La maglieria si rivela così particolarmente adatta ad una società che sta

cambiando; gli stilisti e così anche le Case di moda intuiscono sin da subito il suo

potenziale; si spiega così il successo della maglieria nelle collezioni, in questi anni,

di stilisti come Krizia, Missoni e Laura Biagiotti. C’è chi invece utilizza la maglieria

e i suoi possibili colori come mezzo per sensibilizzare i consumatori riguardo temi

sociali come il razzismo, è il caso del marchio Benetton con la campagna del 1989 “

United Colors of Benetton”.

5.2 Lo zoo di Krizia

Mariuccia Mandelli, in arte Krizia, debutta ufficialmente nel 1957 al SAMIA di

Torino. Mostra subito un grande interesse verso la maglieria. La sua è stata ‹‹una

63

moda sofisticata eppure sciolta›› . Ha proposto una moda innovativa cambiando il

look alla moda tradizionale degli anni Sessanta: quando andavano di moda i piccoli

64

twin- set , lei ha proposto pullover ‘tricottati’ con mix di filati. Nel ’64 debutta alla

62 In francese vuol dire ‹‹maglia››.

63 I. Tutino Vercelloni, Krizia. Una storia, Skira, Milano, 1995, p. 18.

64 Termine di derivazione inglese con il quale si usa indicare l’accordo di due capi in maglia nello

stesso colore e filato. 48

Sala Bianca alle sfilate di Giorgini con una collezione bianca e nera in cui ci sono

65

abiti plissé abbinati a dei cardigan. Proprio quest’ultimo sarà un capo molto caro

66

alla stilista che lo intende sia come giacca che come golf , adatto anche alla sera.

Della collezione del ’64 si ricorda soprattutto un capo di maglieria che è poi

diventato un pezzo storico: un piccolo pullover bianco a trecce indossato su una

gonna lunga a pieghe piatte. La sua grande passione per la maglieria l’ha portata alla

creazione nel 1967 della linea Krizia Maglia. Si focalizza sulla ricerca di punti e

lavorazioni insolite. Proprio da questa ricerca nascono i famosi maglioni con i suoi

animali portafortuna, sempre diversi ed ironici, con i loro occhi gialli di solito su

fondo scuro. Inizia nel 1968 con la pecorella, prosegue con il gatto, l’orso, la volpe e

poi le bestie feroci come il leopardo, la tigre e la pantera che è diventato il suo

simbolo. Nel 1977 presenta pantaloni ampi e drappeggiati in seta abbinati a magliette

di mohair e pizzo mentre nel 1978 presenta delle gonne in satin abbinate a maglioni

sportivi in angora.

Maglioni Krizia : pullover con leopardo ( 1980), pullover con branco di lupi (1986), maxi pull di lana jacquard

(1984-85).

65 Qualsiasi tessuto pieghettato. Ne esistono diversi tipi: a soleil, lampion, accordéon e il plissado

di Mariano Fortuny.

66 Oltre a designare il nome di uno sport indica anche il nome di un indumento, maschile o

femminile, di maglia di lana o di altre fibre, chiuso o aperto sul davanti e per lo più con maniche

lunghe. 49

Krizia propone maglieria sia per moda uomo sia per moda donna e al suo fianco

nella Krizia Maglia per ‹‹(…) 28 anni ha sempre lavorato, con straordinaria

67

dedizione e bravura, Nuta Germani›› .

Krizia con i suoi 'boys', maglie con lavorazioni ad intarsio 1992- 93.

Krizia è stata una stilista molto importante nel panorama della moda italiana: ha

contribuito a creare e a sostenere un modello di eleganza tipico del nostro paese.

Laura Biagiotti stilista e amica di Krizia ha detto di lei:

‹‹(…) ha ricoperto il ruolo che Elsa Schiapparelli ha avuto per la moda francese. Il

68

suo patrimonio merita un museo›› .

67 I. Tutino Vercelloni, Krizia. Una storia, Skira, Milano, 1995, p. 64

68 M. T. Veneziani, Laura Biagiotti ‹‹Con Krizia facevamo calendari al telefono. Poi tra gli

stilisti ha vinto l’individualismo››, in ‹‹Corrieredellasera.it››, 11 dicembre 2015,

http://www.corriere.it/moda/news/15_dicembre_09/laura-biagiotti-con-krizia-facevamo-calendari-

telefono-poi-gli-stilisti-ha-vinto-l-individualismo-7dc0ec0e-9ea0-11e5-a090-

5b8c3aeb1ca0.shtml?refresh_ce-cp. 50

5.3 L’arte del colore in Missoni

Ottavio e Rosita Missoni.

Quando si parla di maglia, e di lana in particolare, non si può fare a meno di

parlare di Missoni; come ricorda lo stesso Luca Missoni ‹‹ (…) la lana è diventata

69

praticamente un nostro sinonimo: Missoni, maglia, lana; lana, maglia, Missoni›› .

Sono leader nel settore della maglieria per via della loro creatività totalmente

rivoluzionaria e innovativa. Si può affermare che è con i Missoni che la maglieria è

diventata moda.

È il 1953 quando Ottavio e Rosita Missoni si sposano e nello stesso anno

allestiscono un piccolo laboratorio di maglieria nel seminterrato della loro abitazione

a Gallarate. Nel 1958 presentano a La Rinascente di Milano una piccola collezione e

all’interno dei loro capi è da poco cucita l’etichetta con il loro nome. Il successo

69 L. Missoni, Ricerca, materia e qualità. La lana Merino, in L. Caramel, E. Zanella ( a cura di),

Missoni. L’arte, il colore, Rizzoli, Milano, 2015, p. 155. 51

arriva con la sfilata del 1967 a Firenze, nella Sala Bianca. I Missoni presentano capi

70

con ogni tipo di jacquard, disegni a righe e patchwork . Un anno importante per

71

loro è il 1970 non solo perché Bloomingdale’s apre un punto vendita Missoni nella

sede di New York, ma soprattutto perché è l’anno del put – together, che a prima

vista può sembrare un accostamento arbitrario di punti e fantasie; è stato proprio

72

questo a dare vita ai ‘fiammati’ bianco, nero e arcobaleno.

Disegno di Brunetta per la collezione Missoni, Sfilate Palazzo Pitti, Firenze 1970.

Uno dei loro punti di forza è il colore ed è proprio così che la loro maglieria ha

avuto successo anche nell’Alta Moda, proponendo un prodotto assolutamente

innovativo, mai visto prima. Il colore è fondamentale e lo sono ancora di più gli

accostamenti. I colori devono trovarsi in equilibrio e inizialmente usavano dei

semplici fogli protocollo a quadretti per annotare le diverse combinazioni di colore:

‹‹(…) Ottavio Missoni ama riempire i fogli a quadretti con sequenze cromatiche,

linee, griglie, moduli grafici, campioni di tinte chiare e scure e delle loro

mescolanze, appunti di lavoro di grande espressività che successivamente vengono

trasformati e sviluppati per la produzione delle maglie, in un universo vorticoso e

70 Antico metodo di assemblaggio di scampoli, di pezze diverse che accostati creano dei veri e

propri capolavori.

71 Catena di grandi magazzini americana fondata nel 1872.

72 Ingrossamento irregolare che si forma sul filato per via di un difetto tecnico. Sfruttandolo si da

vita ai cosiddetti fiammati che presentano ingrossamenti voluti. Danno vita a degli originali effetti

sfruttati per realizzare capi fantasia in maglieria. Possono presentare anche strisce di colori vivaci. 52

cangiante, tanto che è impossibile stabilire una precisa cronologia evolutiva

73

(…)›› . Esempi di prove di sequenze cromatiche su foglio.

Prediligono le righe e in generale segni ritmici, per lo più composizioni

dinamiche e proprio con queste sono riusciti a conquistare il pubblico nelle prime

sfilate. In real

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
82 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/13 Disegno industriale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bonnie_park di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sistemi, tecniche e stili della moda e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Florenzi Anna.