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Al variare dello scenario, variano anche i criteri in base ai quali si
individuano i contenuti, per cui:
- quando si perseguono inseguono gli obiettivi previsti dal
programma ufficiale di una determinata materia, i criteri per la scelta dei
contenuti saranno quelli dell’esigenza didattica e della rilevanza;
- quando il percorso CLIL funge da supporto all’insegnamento della
materia, la scelta del contenuto sarà effettuata seguendo i criteri
dell’interesse e della rilevanza; 4
- quando il CLIL è curriculare, infine, i criteri utilizzabili sono
l’interesse, il bisogno, la rilevanza, l’utilità (Llinares Morton & Whittaker,
2012). Un criterio trasversale a tutte le tipologie di scenario è quello della
fattibilità, in quanto bisognerà sempre tenere in considerazione i processi
cognitivi tipicamente chiamati in causa dallo studio della materia (Coonan,
2002). In tal modo si riesce a valutare non l’andamento dell’apprendimento
della LS ma anche a individuare le conoscenze linguistiche che lo
studente necessita per svolgere i processi in LS.
Quando i contenuti vengono presentati in LS, gli studenti possono
mostrare delle difficoltà di comprensione. Sulla scia di tale constatazione,
Mohan (1986) individua tre macro strutture di conoscenza, ossia
classificazione, principi e valutazione, identificando per ognuna di esse
determinati processi cognitivi.
La padronanza linguistica di questi processi consentirà agli alunni di
accedere ai contenuti teorici dei libri e nell’input dell’insegnante, non che a
parlare o scrivere dei concetti in maniera appropriata e adeguata (Coonan,
2002). 5
4. Il contenuto linguistico
In un percorso CLIL l’obiettivo non è l’insegnamento della lingua in
senso stretto, e pertanto non viene definito un sillabò linguistico a priori,
mentre, al contrario, si procede alla definizione di un sillabo di contenuti
non linguistici.
A ogni modo, è possibile prevedere un sillabo linguistico,
subordinato a quello non linguistico, in modo da dare supporto
all’apprendimento curricolare nel percorso CLIL, da svolgere in separata
sede rispetto al percorso CLIL.
Di seguito si illustrano tre possibili modalità per collegare tra loro il
contenuto non linguistico e quello linguistico:
- modello CALLA (Cognitive Accademiche Language Learnig
Approach) (Chamot & O’Malley, 1994), prevede l’uso di ambiti più regolari
per la preparazione linguistica degli studenti affinché possano rispondere
in modo più adeguato alle richieste cognitive linguistiche scolastiche. In
questo modello, non si insegnano le materie, ma se ne utilizzano alcune
per introdurre lessico, strutture e funzioni. L’intenzione di base è
promuovere una competenza mediante la quale o studente riesce a far
fronte alle richieste curricolari di apprendimento (Cummins, 1984).
Identificano concetti e competenze si quell’insegnante della L2 crea delle
attività di apprendimento linguistico;
- modello Adjiunt in cui l'insegnamento delle lingue corre
parallelamente all'insegnamento dei contenuti con un focus specifico sullo
6
sviluppo delle conoscenze e delle abilità per usare la lingua in modo da
raggiungere un pensiero di ordine superiore (Coyle et al., 2010);
- modello ILCS (Integration of language and Content in
second/foreign language instruction) is a framework for language and
content integration that reconceptualises the roles of teachers working in
schools where second and foreign language learning goals are a priority.
Language and content teachers work in tandem to identify language
teaching objectives using two criteria:
a. content-obligatory language, language objectives that derive
directly from the linguistic needs for communicating information in the
content area;
b. b. content-compatible language, language objectives that derive
from the second/foreign language curriculum (Coonan, 2012).
5. Aspetti metodologici
Nella pianificazione curricolare, è fondamentale definire anche gli
aspetti metodologici, relativi alla scelta del modello operativo, modulo
unità didattica da adottare; il tipo di alternanza linguistica da operare seno
all’insegnamento stesso; i materiali. 7
6. Il modello operativo
Quando è possibile pianificare un percorso CLIL limitato nel tempo
e focalizzato su determinati aspetti tematici, il modello operativo più
funzionale è quello del modulo tematico.
L’elaborazione e pianificazione curriculare del modulo tematico ha
inizio con l’identificazione degli obiettivi e l’analisi della situazione di
apprendimento, procedendo con la specificazione dei seguenti elementi:
- Ambito/i disciplinare/i
- argomento/i
- quello che lo studente deve sapere e saper fare rispetto al
contenuto-lessico di base;
- processi cognitivi coinvolti;
- le abilità linguistiche coinvolte;
- le abilità di studio coinvolte;
- i testi e i materiali
- proposte di attività compiti
- modalità di valutazione (Coonan, 2002). 8
7. L’alternanza linguistica L1/LS
L’alternanza linguistica tra lingua nativa e lingua straniera deve
essere sempre strategica e funzionale, e operata sulla base di decisioni
ponderate in modo da non inficiare né lo sviluppo della LS né
l’apprendimento del contenuto.
L’insegnante può scegliere di veicolare il contenuto curricolare
interamente in LS, propendendo quindi per la non alternanza. Alla base di
tale scelta vi è l’intenzione di mantenere separate tra loro la L1 e la LS,
per evitare il fenomeno della mescolanza dei codici e garantire la massima
esposizione alla LS.
Diversamente, l’insegnare può scegliere l’alternanza L1/LS, spesso
necessaria quando il livello di competenza linguistica degli alunni non è
elevato, o comunque non adatto a un’adeguata comprensione dei
contenuti curricolari veicolari.
8. I materiali
Una delle questioni di maggior rilievo e certamente quella collegata
con i materiali autentici. Il problema collegato all’uso dei materiali autentici
riguarda la necessità di didattizzarli, il che comporta un esame del
materiale stesso per vedere aspetti quali: l’aderenza dei contenuti a quelli
individuati per il percorso e per gli obiettivi; il livello di lingua; i supposti
9
impliciti; lo stile di presentazione. E ciò che comporta la necessità di
trasformare il materiale, anche graficamente, introducendo supporti alla
comprensione e inventando delle attività e dei compiti i concetti e
sviluppare le competenze (Coonan, 2002). 10
CAPITOLO 2
“COSA MANGIAMO?” PERCORSO CLIL SUL CIBO
E L’ALIMENTAZIONE
1. Caratteristiche dell’UDA
La presente unità didattica è pensata per studenti della scuola
secondaria di primo grado, classe seconda, e prevede l’insegnamento
dell’argomento curricolare “Cibo e alimentazione”, in lingua inglese.
Pre-requisiti – abilità linguistiche
Integrazione delle abilità di listening, reading, speaking e writing;
- Effettuare ricerche su un dato argomento.
-
Pre-requisiti – conoscenze linguistiche
Simple present;
- Espressing quantities.
- 11
Argomenti dell’UDA:
- La nutrizione e i principi alimentari
- La dieta
2. Svolgimento dell’unità didattica
Di seguito si illustrano nel dettaglio le diverse fasi di svolgimento
dell’UdA.
Prima lezione
Nel corso della prima lezione, l’insegnante procede a illustrare il
contenuto dell’unità comunicando principalmente in L1.
Successivamente, per stimolare la partecipazione attiva degli alunni
e invitarli alla discussione mostra sulla LIM la seguente affermazione, e
chiedendo loro di riflettere e confrontarsi rispetto alle proprie abitudini
alimentari:
EATING IS NECESSARY TO HAVE ENERGY, TO GROW, AND TO
REGULATE THE FUNCTIONS OF THE BODY
L’insegnante propone dunque agli alunni di ascoltare un file audio in
lingua in cui si spiega cosa sia il metabolismo, chiedendo loro di
rispondere alle seguenti domande: 12
True or false?
1. Water is a nutrient that provides energy to our body.
2. Fruit is not an essential nutrient in our diet.
3. Sugars provide energy to our body.
Seconda lezione
Nel corso della seconda lezione, il docente procederà a illustrare
vari principi nutritivi, introducendoli prima in L1. A tal fine, mostrerà sulla
LIM il seguente diagramma:
Dopo aver illustrato brevemente l’argomento, l’insegnante proporrà
agli studenti la lettura del seguente testo, in cui si definiscono più nel
dettaglio i nutrienti. 13
Why do we eat?
Do you feel healthy and full of energy? If so, you are
probably getting the right amount of food. The nutrients in
food have three roles. First, they provide materials for
growth and repair. Second, they provide energy to keep
your cells alive. Third, they provide vital elements and
compounds to maintain the chemical reactions in your cells.
1. Carbohydrates
Cereals, such as wheat and rice, beans, potatoes
and bananas, are packed with energy and they are easy to
grow. People eat them every day. They all contain a nutrient
called starch. Starch is a carbohydrate. Most fruits and
vegetables are full of carbohydrates. Ripe fruit taste sweet.
They contain sugars like glucose. These are carbohydrates,
too. Starch is made up of lots of glucose molecules that are
joined together. Foods like chocolate and cakes contain
large quantities of sugar. They give you a quick burst of
energy. Simple sugars such as glucose don’t need to be
digested – they pass straight from your small intestine into
your blood unchanged.
2. Proteins 14
Meat is muscle so it contains a lot of protein. Protein
is also found in fish, eggs, nuts, beans and foods made
from milk, such as cheese and yoghurt. Some of your
proteins build structures like muscle fibres. Other proteins
organize the chemical reactions in your cells. Your genes
include recipes for making thousands of different proteins.
Proteins are more complicated than starch. They are made
from 20 different components called amino acids.
3. Fats
Similar to carbohydrates, fats are an important
source of energy. They are also used to build cells. Fats are
found in meat, fish, milk products and many seeds and
nuts. They are built from two types of molecule – glycerol
and fatty acids. Each glycerol molecule is joined to three
fatty acids. There are many different acids. Fatty acids
determine the properties and energy content of each type of
fat.
4. Vitamins and minerals
You need vitamins and minerals in much smaller
amount