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Estratto del documento

ANCELLIERI

150 C 1985, pp. 44-48.

ANCELLIERI

151 D H 2008, p. 10.

E AAS

152 L’actus era un’unità di misura utilizzata a Roma e corrispondeva a 120 piedi circa.

R 2010, p. 126.

OSADA

153 Q -Q G 2010, p. 219. A Privernum ad esempio il terreno venne diviso in quadrati di 10

UILICI UILICI IGLI

actus di lato.

154 C 2011, pp. 80-81. La colonia di diritto romano, a differenza di quella di diritto latino, era governata

HIABÀ

direttamente da Roma e ai suoi abitanti venivano garantiti i diritti civili e politici propri della cittadinanza

romana.

155 F -B J -R -S -S 1993, p. 204.

ORESTI ONGHI OVINO EALE AVINO ORDI

156 A -D H 2012, p. 132.

TTEMA E AAS

157 A -D H 2012, p. 132.

TTEMA E AAS

158 C 2011, pp. 73-77. M.Chiabà si rifà alla testimonianza di L . II e D .H . IX.

HIABÀ IV ION AL

37

159

e alla presenza di una folta vegetazione , la colonia divenne un importante riferimento dal

160

vista agricolo, soprattutto per l’esportazione di

punto di cereali, vino e olio .

Ricostruzione della divisione territoriale lungo la Via Appia di M. Cancellieri

(da Quilici-Quilici Gigli 2010, p. 238)

In età repubblicana è attestata la presenza di insiemi di fattorie e ville latifondistiche

localizzate lungo le direttrici principali man mano che ci si allontana dal nucleo della città

161

verso i Colli Albani . In epoca tardo repubblicana ed imperiale invece le fattorie

iniziarono ad essere isolate anche se aumentarono di numero e si hanno tracce di un

162

incremento delle ville marittime lungo la costa .

159 F 2003, p. 191.

ENELLI

160 B V 2000, p. 153; A -D H 2012, p. 110.

RANDIZZI ITTUCCI TTEMA E AAS

161 A -D H 2012, p. 110.

TTEMA E AAS

162 A -D H 2012 p. 110. M 2008, p. 76.

TTEMA E AAS ODICA 38

Non ci sono pervenute tracce che testimonino l’andamento dell’agro centuriato vero e

163 . È stato ipotizzato che l’assegnazione dei terreni della

proprio colonia avesse origine

164

all’attuale Nettuno e sull’arteria extraurbana

lungo la via che portava da Antium

165

chiamata Via Lanuvio-Anzio . Questa ricostruzione è in accordo con il principio secondo

il quale la centuriazione si accompagnava al tracciamento dei decumani e dei cardini

dell’irrigazione

cittadini, che nel caso di territorio regolare assicuravano anche la regolarità

166

dei campi .

In relazione al dibattito sull’antichità o meno del sito su cui sorge l’attuale città di Nettuno,

fuori dal Borgo medievale è stato rinvenuto alla fine degli anni Novanta del XX secolo un

cippo. Data l’iscrizione, che reca testimonianza di una controversia tra privati per

167 168

l’assegnazione di un locus , il cippo è stato identificato come prediale . Per questo

motivo, anche se non sono pervenute ulteriori testimonianze, alcuni studiosi ipotizzano uno

schema di centuriazione che si estendeva dal nucleo abitativo di Antium fino a Nettuno,

169

forse proseguendo anche in direzione di Satricum .

2.3 LE FORTIFICAZIONI

confini dell’abitato volsco è difficile a causa della mancanza di reperti, la

Se identificare i

scarsità di evidenze archeologiche e di riferimenti sulle fonti bibliografiche rende ancora

170

più problematico il tracciamento dei confini territoriali di Antium in epoca romana .

Gli studiosi concordano nell’affermare che la colonia doveva occupare lo stesso territorio

dell’attuale Capo d’Anzio, tra il Colle delle Vignacce e il mare, estendendosi ad ovest

171

almeno fino all’attuale Lavinio e ad est fino a Nettuno . Inoltre era probabilmente

172

la zona dell’odierna Padiglione

compresa .

163 B V 2000, p. 131.

RANDUZZI ITTUCCI

164 B V 2000, p. 131. In base alla ricostruzione fatta nel paragrafo precedente, si tratterebbe

RANDIZZI ITTUCCI

di quello che Lugli identificò con il decumanus maximus. L 1940, p. 165.

UGLI

165 B V 2000, p. 131.

RANDIZZI ITTUCCI

166 ’A

D 2009, p. 282.

ALL GLIO

167 Un locus era un lotto di terreno assegnato a coloni sul quale non sorgeva una villa rustica.

168 B V 2000, p. 130. Si tratta di un cippo confinario che identificava i limiti di proprietà

RANDIZZI ITTUCCI

private assegnate tramite il processo di centuriazione.

169 B V 2000, p. 130; B V 2000, p. 152.

RANDIZZI ITTUCCI RANDIZZI ITTUCCI

170 A -D H 2012, p. 132.

TTEMA E AAS

171 V 2000, p. 5. In particolare durante il dominio romano il fiume Astura doveva

BRANDIZZI ITTUCCI

rappresentare il confine estremo ad oriente. C 2010, p. 25.

ONTE

172 L 1940, p. 154.

UGLI 39 173

La fortificazione più antica oggi identificata è chiamata Vallo Volsco (n. 14, n. 47) . Per

tale fortificazione sono state teorizzate due fasi costruttive. La prima fase è datata IX-VII

secolo a.C. e riguardò la creazione del terrapieno, mentre la seconda, datata nel VII secolo

174

a.C., fu caratterizzata dalla costruzione della cinta muraria . Il percorso del Vallo Volsco

è ormai andato distrutto. Quel che possiamo stabilire è che la linea difensiva interessava

l’attuale altura di Santa Teresa e forse si estendeva fino alla costa, circondando quello che

175

doveva essere l’abitato antico .

Antium in epoca volsca, pianta attribuita a L. Tomassetti (da Lugli 1940, p. 162, Tav.I)

Vallo Volsco con l’impianto difensivo antico della città di

A causa della somiglianza del

Ardea, durante gli studi effettuati nella prima metà del Novecento gli studiosi hanno

cercato altre analogie tra i due siti. Per questo motivo sono state fatte ipotesi circa la

176

presenza di un’acropoli . Non essendo a conoscenza della zona su cui sarebbe dovuta

sorgere, sono state fatte diverse congetture al riguardo. Alcuni studiosi hanno proposto la

177

collina su cui è stata costruita la Villa Borghese mentre altri affermano che la zona della

173 L 1940, p. 41. Il vallo era visibile nella prima metà del Novecento nel suo tratto settentrionale, sul

UGLI

Colle delle Vignacce, ed era costituito da tre file di blocchi di tufo squadrati e posti al di sopra di un fossato

artificiale, la cui terra di riporto veniva probabilmente utilizzata per innalzare il pianoro. Da questo punto in

particolare era possibile controllare la zona circostante fino al mare.

174 D M -J 2010, p. 41.

I ARIO AIA

175 1940, p. 155. D M -J 2010, p. 42.

LUGLI I ARIO AIA

176 L’acropoli assicurava non solo il controllo del territorio ma anche la presenza di una

1940, p. 159.

LUGLI

zona in cui la popolazione si sarebbe potuta ritirare in caso di attacco.

177 L 1940, p. 159.

UGLI 40 178 e trovandosi distante dall’aggere

Villa Borghese non essendo il punto più alto della città

179

la costruzione di un’acropoli

antico non è ideale per . Secondo questo filone di pensiero,

la collina su cui cercare tracce della cittadella fortificata sarebbe all’estremo orientale

180

dell’abitato .

Per quanto riguarda il limite costiero, in prossimità dell’attuale faro la roccia cade a picco

sul mare e la colonia d’epoca romana, come anche l’abitato moderno, si trovava al di sopra

del promontorio che si forma naturalmente. Per questo motivo non aveva bisogno di altre

181

misure difensive su quel versante .

Veduta della collina della Villa Borghese (da Lugli 1940, p. 162, fig. 12)

182 L’oppidum era un’area

Le fonti antiche accennano a un oppidum, chiamato Caenon.

183 184

fortificata, protetta da agger e, in questo caso specifico, con annesso un porto . Non

sappiamo dove si trovasse e a tal proposito sono state formulate due ipotesi. La prima

inserisce la fortificazione al di fuori dell’abitato, all’altezza della foce del fiume Loricina, a

178 38 sul livello del mare mentre all’interno di

La collina in questione si erge fino a m Antium erano presenti

alture per un massimo di m 40 sul livello del mare.

179 1940, p. 160.

LUGLI

180 L 1940, pp. 159-166.

UGLI

181 1940, p. 163.

LUGLI

182 D . H . IX, 56,4; L ., II, 63,3.

ION AL IV

183 Nicolaj parla del “castello di Cenone”.

N 1800, pp. 19-22.

ICOLAJ

184 C 2010, p. 21. Il Caenon viene menzionato in merito a una battaglia, che vide i Volsci sconfitti dai

ONTE

Romani nel 469 a.C. 41

185 all’interno della città di

Nettuno . La seconda ipotesi, invece, colloca il Caenon Antium,

nella zona dell’attuale Capo d’Anzio. Se così fosse, allora la posizione ideale sarebbe

186

quella del Porto di Nerone o in alternativa del porto moderno .

Non abbiamo tracce di una cinta muraria di epoca romana. Secondo la testimonianza di G.

B. Rasi era però visibile nella prima metà del XIX secolo il tratto che dalla zona chiamata

187

Arco Muto terminavano nella Porta Aurea . 188

certa l’appartenenza dell’abitato

Sebbene non sia di Colle Rotondo ad Antium , è da

tenere in considerazione, nello studio della colonia, la struttura identificata nel 2012 come

una fortezza di epoca medio-repubblicana situata nei pressi del Fosso di Cavallo Morto

(n. 3). La fortezza era prospicente al fosso, circondata da una fitta boscaglia e isolata a

nord attraverso un taglio artificiale. Essendo costruita nella zona di confine tra Antium e

Ardea, a prescindere dall’appartenenza territoriale, probabilmente la roccaforte svolgeva

189

una funzione di controllo .

Sezione del Vallo Volsco nel lato nord-est (da Lugli 1940, p. 156, fig. 1)

Dopo la costruzione del porto romano, avvenuta sotto il regno di Nerone, la città assunse

190 e crebbe d’importanza. Onde evitare che

un ruolo centrale per gli scambi commerciali

possibili nemici avessero accesso facile alla colonia tramite il mare era quindi necessario

che l’impianto portuale si trovasse al di fuori della cinta muraria o di un’eventuale area

185 indicherebbe un’area fangosa o

B V 2000, p. 141; C 2010, p. 22. Il termine caenon

RANDIZZI ITTUCCI ONTE

sporca, definizione che può essere collegata proprio alla zona in cui il Loricina termina il proprio corso. La

foce infatti è attualmente conosciuta con il nome di Pantano.

186 C 2010, p. 22. La Riviera di Ponente si è dimostrata storicamente la più adatta alla costruzione di

ONTE

porti.

187 R 1932, p. 50.

ASI

188 J 2002, p. 203. Secondo alcune ipotesi Colle Rotondo era in realtà sotto il controllo della città di Ardea.

AIA

189 J 2002, p. 203.

AIA

190 R 1832, p. 10.

ASI 42

191 sembra quindi non essere mai stata all’interno di una

fortificata . Questo tratto di

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A.A. 2018-2019
109 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/06 Topografia e cartografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lelamic di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Topografia antica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica internazionale UNINETTUNO di Roma o del prof Docci Mario.