ANALISI DELLA RICERCA
3.1 Spiegazione della ricerca e obiettivi
Con la presente indagine si vuole accendere una riflessione sull'importanza della
ricerca nell'ambito del CGSI, in quanto, come introdotto in (§2.1), la raccolta di dati
circa la storia della comunità e la storia dei giovani Sordi è ancora molto scarsa.
Infatti, la documentazione rispetto alle figure rilevanti del CGSI e le informazioni
rispetto i diversi punti di vista delle persone che hanno fatto parte
dell’organizzazione, sono spesso tramandate oralmente, mentre sarebbe
estremamente importante che la raccolta di questi dati avvenisse in forma
documentata, con l’obiettivo di dare voce e riconoscimento alla comunità dei giovani
Sordi. Dunque, l’obiettivo del presente elaborato è quello di raccogliere informazioni
che possano restituire per iscritto la storia di questa comunità e delle persone che ne
hanno fatto parte, ma si vuole anche verificare se il CGSI detenga un ruolo centrale
per la comunità Sorda oppure no. I risultati della ricerca saranno successivamente
presentati alla comunità dei giovani Sordi con l’intento di aumentare la
consapevolezza del valore del CGSI per le future generazioni.
Si consideri che una buona parte della comunità Sorda pensa che il compito del
CGSI sia soltanto quello di organizzare campi estivi per bambini, ragazzi e adulti,
oppure di preparare le persone per il futuro l'ingresso nell'ENS. Alcuni vedono il
CGSI come un circolo di incontri e divertimento, con un ruolo minore, ma in realtà,
come visto nei precedenti capitoli, non è così. Il CGSI è riconosciuto come
un'istituzione a livello provinciale, regionale e nazionale, pari all'ENS. Il CGSI, infatti,
offre molte opportunità di crescita personale, sviluppo di competenze trasversali e di
leadership, utile per la preparazione al futuro dei giovani Sordi. Inoltre, organizza
attività di formazione, workshop, festival e si impegna volontariamente a offrire
attività alla comunità dei giovani Sordi, rispetto ad altri enti.
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3.2 Il questionario di ricerca: un punto di partenza.
Per la costruzione del questionario da diffondere per raccogliere i dati necessari per
la ricerca, vi sono stati diversi momenti di confronto e riflessione con la prof.ssa Rita
Sala, relatrice del presente elaborato, che hanno contribuito a dare una miglior
impronta al lavoro di preparazione delle domande da proporre ai partecipanti. Sulla
base di questa prima fase di lavoro, è stata avviata la fase di elaborazione di una
prima parte del questionario che si incentrava sull’informativa sul trattamento dei dati
personali ai sensi dell’art. 13 del Regolamento (UE) 2016/679 (“Regolamento”):
https://drive.google.com/file/d/1RaflnFCl5lto8s555VxTtmmHm_hiVV9B/view?usp=sh
aring, in quanto il questionario è stato diffuso via social media ma le risposte
sarebbero state date in modo anonimo. Inoltre, sono stati diffusi due diversi moduli
Google (questionari) a seconda dell’età dei partecipanti: uno specifico per le persone
di età compresa tra 18 e 35 anni e uno per le persone di età superiore ai 35 anni.
Questa differenziazione mi ha permesso di localizzare con loro che erano o
avrebbero potuto essere parte del CGSI da coloro che, per raggiunti limiti di età, non
potevano più essere soci del comitato.
Le domande proposte nei due moduli sono quindi leggermente diverse, in quanto
l’obiettivo era quello di raccogliere i diversi punti di vista che potevano esistere in
differenti fasce di età. Le domande sono in parte chiuse a risposta multipla, con delle
opzioni prestabilite tra cui scegliere e in parte aperte, a cui potevano essere date
delle risposte sia scritte in italiano che mediante un video LIS per dare la più ampia
scelta espressiva. .
Le domande sono state strutturate nel seguente modo:
1. Dati personali.
2. Sei a conoscenza dell’esistenza del CGSI?
3. In passato sei stato/a membro del CGSI?
4. Conferisci il tuo punto di vista o parere in merito al CGSI.
Il punto (3), ossia se in passato sei stato/a membro del CGSI, non è stato
ovviamente incluso nel questionario per le persone di età superiore ai 35 anni.
Per la diffusione del questionario sono state utilizzate diverse piattaforme online
come Facebook o Instagram accompagnato da un testo sia scritto sia in LIS, di
presentazione della ricerca, in cui veniva specificato quale fosse l’obiettivo della
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stessa. L’analisi delle differenze tra due gruppi di età, ossia tra i giovani di età
compresa tra i 18 e i 35 anni e coloro che superano tale soglia, ha l’obiettivo di
esplorare le divergenze legate a vari fattori, tra cui quelli psicologici, sia del passato
che del presente. Si considera, inoltre, l'influenza del contesto scolastico in cui
ciascun gruppo è cresciuto, nonché la condizione di essere figli di genitori sordi o
udenti. Un altro aspetto fondamentale riguarda la scelta tra l'uso di una sola lingua o
il bilinguismo, i cambiamenti sociali e il livello di partecipazione, che può essere
frequente, sporadica o assente, nella comunità Sorda. Il CGSI accoglie la
partecipazione di soci a partire dall'infanzia fino ai 35 anni, con l’obiettivo di garantire
una base stabile per il confronto tra i dati storici e quelli attuali, così come per
un’analisi delle proiezioni future. Tale struttura risponde inoltre alla necessità di
comprendere l’effettivo numero di giovani Sordi, segmentando la partecipazione in
base a fasce d’età. Ad esempio, i soci di età compresa tra i 18 e i 35 anni hanno
l’opportunità di ricoprire ruoli attivi all'interno del CGSI. Per coloro che superano i 35
anni, il punto di riferimento principale è l’ENS. Tuttavia, il CGSI rimane un ente aperto
e accogliente, che si impegna a promuovere attività inclusive, coinvolgendo anche
chi ha superato la soglia dei 35 anni, con l’intento di favorire uno scambio proficuo tra
le generazioni passate e quelle più recenti. L'obiettivo è quello di migliorare la
comunità dei giovani Sordi, creando un solido ponte di connessione con l’intera
comunità Sorda. Questo processo valorizza e rispetta i diversi punti di vista, sia
storici che attuali, arricchendo la prospettiva collettiva e il senso di appartenenza. È
importante sottolineare che anche i ruoli e le cariche ricoperte dai membri del CGSI
sono esaminati in un’ottica di evoluzione, prendendo in considerazione le età
passate e quelle attuali, e il loro successivo ingresso nell’ENS o in altre
organizzazioni. Il percorso intrapreso, scelto volontariamente, consente di acquisire
una comprensione più approfondita dello sviluppo delle carriere professionali e
lavorative dei membri.
3.4.1 Presentazione dei dati personali dei partecipanti.
Alla compilazione dei questionari hanno partecipato oltre cinquanta persone di età
compresa tra i 19 e i 74 anni. La maggior parte dei rispondenti risiede nel Nord Italia,
mentre solo una quota minoritaria proviene dalle regioni del Centro e del Sud. In
particolare, tra i giovani sordi, il 63,9% ha dichiarato di appartenere a famiglie sorde,
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mentre il restante 36,1% proviene da famiglie udenti. Per quanto riguarda i sordi di
età superiore ai 35 anni, il 61,1% proviene da famiglie sorde, il 27,8% da famiglie
udenti e l’11,1% da famiglie miste, in cui uno dei genitori è sordo e l’altro udente. Un
elemento rilevante emerso dall’analisi dei questionari è la crescente consapevolezza,
da parte dei giovani sordi, di vivere all’interno di una realtà sempre più bilingue.
L’acquisizione e l’utilizzo sia della Lingua dei Segni Italiana (LIS) sia della lingua
italiana risultano ormai consolidati all’interno della comunità sorda. Tale tendenza
può essere attribuita, almeno in parte, ai mutamenti sociali in atto, che oggi offrono
maggiori opportunità di scambio e accesso all'informazione, specialmente attraverso
il sistema scolastico e universitario. Inoltre, i giovani partecipano attivamente ad
attività formative quali seminari e workshop incentrati sul tema del bilinguismo.
Naturalmente, uno dei fattori più d’impatto riguarda la quotidianità, attraverso
l’interazione con persone udenti, con la quale sviluppano una maggiore
consapevolezza linguistica anche della lingua italiana. Questo processo contribuisce
al rafforzamento della loro identità personale e collettiva, accresce l’autostima e
migliora le competenze comunicative necessarie per muoversi con efficacia tra il
mondo sordo e quello udente.
I dati raccolti tramite i questionari evidenziano che la maggior parte degli adulti sordi
con età superiore ai 35 anni ha frequentato prevalentemente istituti specializzati per
persone sorde. In contrasto, le generazioni più giovani tendono oggi a iscriversi
principalmente alle scuole pubbliche, ricorrendo agli istituti speciali solo in misura
minore. Questo cambiamento conferma quanto indicato nel capitolo precedente
illustrando la Legge 517 del 1977, la quale ha profondamente modificato il sistema
scolastico italiano, abolendo le classi speciali e promuovendo l'inclusione degli alunni
con disabilità all'interno delle classi ordinarie. La normativa riconosce alle famiglie il
diritto di scegliere tra scuole pubbliche e istituti speciali per l’istruzione dei figli sordi.
Tuttavia, la progressiva chiusura degli istituti speciali ha reso le scuole pubbliche la
scelta più comune, favorendo di fatto un processo di integrazione scolastica più
ampio.
Per quanto riguarda invece l’ambito lavorativo, le persone sorde oltre i 35 anni
mostrano una significativa presenza professionale: molti sono impiegati come
lavoratori dipendenti, mentre altri hanno intrapreso carriere autonome o
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imprenditoriali. In contrasto invece, nella fascia sotto i 35 anni si osserva una
crescente propensione verso percorsi professionali qualificati, anche se una parte di
essi è ancora impegnata negli studi universitari.
3.4.2 Analisi delle risposte.
Tutti i partecipanti al questionario hanno dichiarato di conoscere il CGSI, in quanto
sono o sono stati membri attivi. Risulta interessante osservare che la maggior parte
dei giovani sordi coinvolti nello studio hanno avuto in passato un anche avuto ruolo
attivo all'interno del CGSI, ricoprendo incarichi di responsabilità. Questo dato
suggerisce una tendenza positiva: i giovani si stanno progressivamente avvicinando
al Comitato, mostrando un crescente interesse e partecipazione. Tuttavia, si osserva
anche un cambiamento rispetto al passato: la presenza di giovani in ruoli di rilievo
risulta oggi meno frequente all
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