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Onlus. In base ai dati raccolti, la maggior parte delle caratteristiche risultano abbastanza buone, ad
eccezione della Community Building.
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3.3 Analisi del website: Architecture For Humanity
Il portale web di Architecture for Humanity è accessibile da qualunque
internet, digitando l’indirizzo
dispositivo elettronico con una connessione ad dell’analisi precedente,
architectureforhumanity.org. Usando gli stessi browser
(Mozilla Firefox, Google Chrome ed Internet Explorer), il download del sito
avviene in pochissimi istanti, senza alcun problema tangibile di scaricamento o di
visualizzazione dei contenuti. Nello stesso modo il sito è reperibile anche
piuttosto facilmente sui principali motori di ricerca. Di fatti, inserendo il nome
dell’associazione su Google, Yahoo, oppure Bing, si vede chiaramente che il
collegamento al website risulta sempre fra i primi risultati. Ciò sottolinea
un’adeguata accessibilità ed una buona presenza del portale sulla rete.
Figura 13: I test valutativi effettuati sui motori di ricerca, hanno rilevato che Architecture for
Humanity si riesce a rintracciare molto facilmente sui motori di ricerca, come Google, Bing o Yahoo.
non c’è
A primo impatto il portale non appare confuso agli occhi dell’utente,
disordine nella disposizione degli elementi funzionali, anzi si ha modo di
percepire sin da subito un eccellente equilibrio ed una pregevole qualità grafica.
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Osservando la pagina principale, si viene subito attratti dal colore. Lo sfondo si
presenta di un grigio molto chiaro, mentre i contenuti sono accentuati da toni più
forti e più scuri. Ad esempio, spiccano il nero del menù principale ed il rosso dei
collegamenti, come del resto anche il bianco delle voci di menù e del logo.
Guardando con occhio analitico la homepage, si comprende facilmente la sua
dell’azienda, posto
suddivisione in aree funzionali. In primis, si denota il marchio
a sinistra nella parte più alta della pagina, affinché possa essere ben visibile da
qualsiasi punto del portale. Poi si vedono anche alcuni labels ed un menù
principale. In particolare, questi ultimi rappresentano una parte essenziale del sito
web, poiché permettono di giungere ai diversi contenuti e di navigare fra le pagine
con un minimo di orientamento.
Figura 14: La homepage del sito web di Architecture for Humanity (Aprile 2014)
Analizzando queste parti della homepage, si evince che ognuna ha un compito ben
migliorare l’immagine dell’ente
preciso e finalizzato a sulla rete. Iniziando dal
logo e dal nome dell’azienda, si potrebbe affermare che la loro funzione sia quella
di ricordare ciò per cui combatte l’ente: “Architecture”, rammenta il campo
d’azione (ossia l’architettura), “for chiarisce chi sono i destinatari
Humanity”
(ovvero gli uomini meno fortunati di altri e che vivono in contesti più disagiati di
Attraverso il logo, l’associazione
altri). Architecture for Humanity fornisce un
importante segno della sua campagna sociale nel mondo, un segno della sua lotta
contro la povertà. Il marchio racchiude la missione di soccorrere le popolazioni in
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crisi, le terre colpite da eventi catastrofici o da conflitti bellici. In tal senso, la
freccia a due punte del logo, posta sotto il nome, potrebbe quasi far pensare ad un
abbraccio offerto al mondo intero, a tutte le terre in crisi e agli uomini, senza
alcun confine geografico e distinzione di razza o ceto sociale.
Figura 15: Il logo dell'associazione
AFH fa conoscere la sua missione anche attraverso i cosiddetti labels. Nello
l’attenzione
specifico, attirano i labels al centro della pagina, che riassumono gli
obiettivi, i valori e le linee guida della campagna di Architecture for Humanity.
l’etichetta “Disaster
Un esempio potrebbe essere Reconstruction”, che ricorda
l’attività di ricostruzione dopo delle catastrofi naturali. Cliccando semplicemente
su questo label, si può giungere facilmente alla pagina preposta per la tematica.
Dopo essere entrati nell’area, oltre a qualche informazione di carattere puramente
introduttivo, si trovano delle altre etichette: Typhoon Hayan Recovery, Tohoku
Build Back Better e Hurricane Sandy Reconstruction. Ovviamente cliccando su
ognuna di esse, si arriva alla pagina del relativo progetto e a tutte le azioni che
l’utente potrebbe compiere sul portale in merito (donazioni, ricerca di notizie,
approfondimenti, documentazione, condivisione).
Figura 16: Nelle foto sopra si vede in sequenza il processo di navigazione con i labels.
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Tali informazioni sono accessibili anche dal menù principale. Dal punto di vista
grafico, il menù di navigazione appare abbastanza buono, poiché è stato realizzato
di un colore che spicca su tutta la schermata. Il nero della barra in cui è inserito,
infatti, contrasta il grigio dello sfondo, attirando l’attenzione dell’utente.
Figura 17: Il menù del website di Architecture for Humanity
Dal punto di vista contenutistico, il menù è formato da due principali aree
tematiche: una superiore ed una inferiore. Nella prima vengono raggruppati i
collegamenti alle notizie ed alle attività che in un certo qual modo riguardano
strettamente l’associazione ed i suoi compiti (Figura 17); nella seconda, invece,
le sezioni dedicate all’utenza e a
sono inserite tutte le possibilità di collaborazione
con l’associazione. In tal senso, la prima parte del menù potrebbe essere definita
puramente descrittiva o informativa, mentre la seconda ha una funzione più
inclusiva e di interesse per un pubblico desideroso di partecipare concretamente
alle azioni sociali di Architecture For Humanity.
Le voci che interessano la prima parte del menù racchiudono informazioni
riguardo la missione di AFH, i progetti in tutto il mondo, le ultime novità sulle sue
sedi locali, le collaborazioni inter-aziendali, le donazioni. Ogni singola voce è
molto chiara, intuitiva e contiene semplici informazioni riguardo progetti, eventi
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ed azioni svolte dall’ente. Cliccando su Mission, ad esempio, si accede in pochi
attimi alla storia dell’ente, alla sua missione umanitaria e si legge perfino il suo
ovvero: “Building
slogan, a more sustainable future using the power of design”.
Ogni singola sezione è poi corredata di immagini, video, approfondimenti, link a
siti esterni, che permettono di farsi un’idea più completa sugli argomenti che
stanno a cuore ad AFH.
Nella parte inferiore del menù, invece, si possono vedere delle voci inerenti alle
opportunità di lavoro, di collaborazione professionale, descrizioni sul team di
giovani esperti e sulle opportunità formative. Per esempio, accedendo alla sezione
– –
relativa al gruppo Our Team è possibile reperire informazioni sullo staff di
AFH, accedere ai curriculum e alla personale preparazione di ogni membro;
controllare le pagine dei progetti e vedere da vicino chi se ne sia occupato e quale
tipo di contributo abbia dato.
Figura 18: La seconda parte del menù del sito
Nel menù principale esiste anche un pulsante che rimanda alla sezione donazioni.
Rispetto agli altri, il tasto Donate è evidenziato in rosso per sottolineare
l’importanza e
dell’area per renderla probabilmente più visibile agli occhi
dell’utenza (Figura 17). Quando si accede alla pagina, uno spot chiarisce subito
dell’associazione: si vedono l’immagine
gli obiettivi di una comunità del Terzo
“Building Già da
Mondo e lo slogan a better future using the power of design”.
questi elementi si comprendono subito tutte le intenzioni di Architecture for
Humanity, ossia raccogliere fondi per investire nel design e nella progettazione in
quelle comunità sottosviluppate dell’intero pianeta (Figura 19).
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Figura 19: La pagina delle donazioni
Sul sito sono stati attivati anche diversi sistemi di donazione: in primo luogo si
vede una barra che permette di cercare aziende partner di AFH, e tramite loro
poi c’è la possibilità di devolvere una cifra
coordinare una propria donazione;
qualsiasi una sola volta, mensilmente oppure annualmente, attraverso un sistema
di iscrizione virtuale. Inserendo i propri dati in un apposito form, è possibile
avviare una procedura automatica di donazione, con la quale Architecture for
l’importo
Humanity detrae autonomamente dal conto del donatore che egli stesso
ha in precedenza stabilito.
Figura 20: Form online per effettuare una donazione
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Sul website è presente anche una sezione dedicata alle attività dei volontari.
Osservando la barra inferiore del menù e cliccando sulla voce Volunteer, è
possibile accedere alle forme di collaborazione che AFH ha progettato per chi
vorrebbe partecipare in maniera attiva alle sue azioni umanitarie.
Le foto e le didascalie, come del resto anche i testi e gli articoli, esplicano quanto
il volontariato. L’individuo-
sia importante per Architecture for Humanity
volontario costituisce, infatti, un elemento indispensabile nello svolgimento delle
funzioni dell’associazione. Pertanto, ogni nuovo aspirante volontario può anche
registrarsi sul sito con un apposito form, per poi essere ricontattato in base alle
esigenze dell’associazione. Oltretutto, è possibile collaborare con AFH sul piano
ha un’ulteriore sezione
prettamente lavorativo. L’associazione sviluppato del suo
sito, che permette ai professionisti di inviare i propri curriculum e di candidarsi
per delle mansioni ricercate. Ogni comunicazione, notizia, progetto, oltre che sul
sito istituzionale, viene poi pubblicata, ed anche largamente pubblicizzata, sui
social network. Di fatti, il sito internet di Architecture for Humanity è ben
collegato ai principali web social della rete, come Facebook e Twitter. Attraverso
è possibile collegarsi al gruppo dell’associazione
i pulsati posti in fondo al sito su
Facebook o al suo account Twitter, per ricevere aggiornamenti, contenuti, post
che l’associazione pubblica regolarmente, per commentare notizie ed eventi, per
scambiare informazioni con esperti o semplicemente idee con altri utenti.
Figura 21: Le pagine di Facebook e Twitter di AFH
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Valutazione del website di Architecture for Humanity Voto
Architettura Voto Peso Pesato
1. Coerenza delle sezioni del sito 4,00 1,00 4,00
Struttura 2. Immediata comprensione della struttura 2,00 0,75 1,50
3. Sovrapposizioni dei contenuti 3,00 0,75 2,25
4. Ambiguità nelle sezioni 4,00 1,00 4,00
Valutazione struttura informativa 3,25 3,50 3,36
Facilità d’uso apparato di navig