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Direzione velocità 1 156
nel S.R. di Envimet (°) 6
3. Area di studio in ENVI-met
L’impiego del software ENVI-met ha permesso di procedere nelle diverse fasi della
simulazione, utilizzando gli strumenti messi a disposizione dal programma.
Figura 3. Toolbar di ENVI-met
Per prima cosa è stato creato il dominio di studio, andando a suddividere il volume interessato
attraverso un grigliato tridimensionale, con celle di lati pari a dx e dy ed altezza dz.
Successivamente sono stati definiti gli edifici, il suolo e la vegetazione presenti sul sito
analizzato. Figura 4. Schermata di controllo del dominio definito
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Figura 5. Definizione di edifici e vegetazione
Figura 6. Definizione del tipo di suolo
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4. Inizio Simulazione
passo successivo alla definizione dell’area di studio come input per la simulazione è stato
Il
l’inserimento dei dati all’interno della schermata di configurazione. Al suo interno è possibile
distinguere un blocco principale, dove possono essere inserite le informazioni relative alla
durata della simulazione, oltre ai valori ricavati per le grandezze Riportate in Tabella 1. Sono
state aggiunte due ulteriori sezioni, la prima riguardante temperatura e umidità al suolo, mentre
la seconda relativa ai parametri di interesse per gli edifici. Tale procedimento è stato ripetuto sia
per il ciclo diurno che per il ciclo notturno.
Figura 7. Configurazione ciclo diurno
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Figura 8. Configurazione ciclo notturno
A questo punto il lavoro è proseguito con l’esecuzione del modello, avviando la simulazione sia
per il ciclo diurno che per il ciclo notturno.
Durante questa fase il programma ha prodotto e salvato diversi file di output, contenenti le
simulazioni relative alle varie ore del giorno. 10
5. Risultati della simulazione
Utilizzando il software Leonardo (integrato nella toolbar di ENVI-met) è stato possibile fornire
una rappresentazione grafica per gli output prodotti.
5.1 Temperatura potenziale
Osservando i grafici della temperatura potenziale è possibile notare una modesta variazione di
tale parametro all’interno dell’area, sia di giorno che di notte (rispettivamente circa 2 K e 1 K).
Figura 9. Temperatura potenziale alle ore 13:20 (ciclo diurno)
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Figura 10. Temperatura potenziale alle ore 03:20 (ciclo notturno)
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5.2 Umidità relativa
Si sono registrati valori di umidità relativa decisamente più elevati durante la notte (circa tra il
72% e il 79% contro valori diurni compresi circa tra il 45% e il 59%).
Confrontando i grafici è possibile notare come sia nel ciclo diurno che nel ciclo notturno i picchi
si siano registrati in corrispondenza delle zone coperte da vegetazione.
Figura 11. Umidità relativa alle ore 13:20 (ciclo diurno)
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Figura 12. Umidità relativa alle ore 03:20 (ciclo notturno)
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5.3 Velocità del vento
Confrontando i due grafici si può notare come la velocità del vento sia maggiore nel grafico
relativo al ciclo diurno. Tale risultato è causato dalle radiazioni elettromagnetiche del sole, che,
durante il giorno, scaldano la superficie terrestre e creano una situazione instabile. Di
verso l’alto che, a loro volta,
conseguenza nascono moti convettivi (come le termiche) diretti l’assenza
vanno a formare uno strato ben mescolato. Durante la notte, invece, delle termiche
garantisce una maggiore stabilità, con venti meno intensi.
Figura 13. Velocità del vento alle ore 13:20 (ciclo diurno)
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Figura 14. Velocità del vento alle ore 03:20 (ciclo notturno)
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5.4 Direzione del vento
Per quanto riguarda la direzione del vento (misurata in gradi sessagesimali), confrontando la
situazione diurna con quella notturna riguardo le zone nelle immediate vicinanze degli edifici, si
è delineato un quadro molto più variegato durante il giorno rispetto alla notte, quando si sono
generalmente registrate variazioni di minore entità.
Figura 15. Direzione del vento alle ore 13:20 (ciclo diurno)
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Figura 16. Direzione del vento alle ore 03:20 (ciclo notturno)
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5.5 Sky View Factor (SVF)
Lo Sky-view factor (SVF) è un indice adimensionale che indica quanto siano rilevanti i fattori
morfologici di un sito ai fini del bilancio radiativo, ovvero il bilancio tra radiazione ricevuta e
radiazione emessa. Maggiore è il valore dello SVF, maggiore è la perdita di calore in atmosfera.
Sono stati riportati i valori di SVF relativi alla vegetazione ed agli edifici. L’indice varia tra 0,45
e 0,94, senza subire variazioni sensibili tra il giorno e la notte.
Analizzando i grafici si può stabilire che in linea generale i valori di SVF più bassi sono
registrati in prossimità degli edifici: ciò significa che in queste zone l’accumulo di energia
geometria dell’ambiente urbano è uno dei fattori che
assume dimensioni importanti. La
contribuisce all’isola urbana di calore, in quanto ostacola l’irraggiamento a onda lunga.
Figura 17. SVF alle ore 13:20 (ciclo diurno)
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Figura 18. SVF alle ore 03:20 (ciclo notturno)
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