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TABELLA 4.2: LA SPECIALIZZAZIONE TERRITORIALE DEGLI ADDETTI
(quozienti di localizzazione e dinamica degli addetti 2012-2021) 10
Fonte: Elaborazione personale su dati Istat, 2012/2021
TABELLA 5: LA SPECIALIZZAZIONE DELLE UNITÀ LOCALI
Fonte: Elaborazione personale su dati Istat, 2012/2021
Dopo aver analizzato i quozienti di localizzazione degli addetti passiamo a studiare quelli per
le unità locali con un grafico a barre colorate per regione (tabella 5).
La predominanza delle province lombarde nel campione è evidente già a prima vista, e si
osserva anche la presenza di aziende specializzate in Toscana e in Emilia-Romagna.
Per le altre province, invece, non si può parlare di una presenza a livello regionale, ma
piuttosto a livello di singolo territorio.
Questo perché a livello di singola azienda, essa potrebbe specializzarsi ad esempio nella
produzione di un tipo specifico di prodotti chimici, nei processi di produzione, sull'uso di
determinati processi di produzione o tecnologie chimiche particolari per ottenere i propri
prodotti oppure nei mercati di destinazione.
Inoltre, potrebbe dedicare risorse alla ricerca e allo sviluppo per innovare e perfezionare i
propri prodotti chimici, come accade ad esempio a Benevento nell'azienda Ian Chem che è
specializzata in analisi chimiche (Servizi di Analisi Chimiche e Innovazione nel Settore
Ambientale", Sito ufficiale, Benevento, 2021). 11
TABELLA 6: LA SPECIALIZZAZIONE TERRITORIALE DELLE UNITÀ LOCALI
(quozienti di localizzazione e dinamica degli addetti 2012-2021)
Fonte: Elaborazione personale su dati Istat, 2012/2021
Nella tabella 6 vediamo lo stesso grafico riproposto in tabella 4 però riguardante l’indice di
specializzazione per le unità locali.
Ormai comprendiamo che la chimica è il settore, in Lombardia, con l’indice di
specializzazione (espresso come quota dell’occupazione nazionale) più elevato, superiore
anche a settori considerati tipici dell’industria locale come la meccanica. La Lombardia è una
Regione chimica di vitale importanza, non solo per l’Italia ma nell’intero panorama europeo:
infatti, risulta tra le prime cinque Regioni europee per numero di addetti e unità locali (la
prima non tedesca).
La linea di tendenza è decrescente, questo può riflettere non solo la crescita più lenta del
mercato locale, ma anche un calo di competitività che emerge dal ridimensionamento del
surplus commerciale nella chimica di base .
L’industria chimica è un settore ad elevata intensità di capitale e la spesa per investimenti è un
12
fattore chiave per assicurare lo sviluppo futuro e accrescere la produttività, anche attraverso il
miglioramento e il rinnovo degli impianti.
Tra i fattori che penalizzano la competitività europea e lo scenario italiano, soprattutto negli
ultimi anni, un aspetto critico è rappresentato dal costo dell’energia e delle materie prime. 13
4. I BILANCI DELLE IMPRESE LEADER IN ITALIA
Dopo un'analisi macroeconomica dell'industria chimica riguardante gli addetti e le unità
locali, approfondiamo ora l'analisi in modo più dettagliato utilizzando tabelle Pivot e i dati
forniti dalla banca dati Aida.
Esamineremo il numero di dipendenti, le imprese, la redditività delle imprese (ROS), il valore
aggiunto e il valore aggiunto pro-capite e in seguito all’applicazione di filtri necessari per
estrapolare le informazioni desiderate, Aida ci fornisce un elenco di circa 3000 imprese che
operano nel settore chimico in Italia.
Mi focalizzerò sull'analisi di un campione di province e, di conseguenza, imprese,
selezionandole in base al numero di addetti delle prime 14 province elencate in precedenza
nella tabella 1.
In Italia sono presenti importanti poli chimici in diverse Regioni. Tuttavia, la distribuzione
delle attività chimiche non si concentra unicamente intorno ai poli, ma risulta diffusa su tutto
il territorio nazionale.
Molto significativa è la presenza dell’industria chimica nel Nord Italia, in particolare in
Lombardia (come sottolineano le province colorate in azzurro in tabella 7): è noto che una
parte rilevante dell’industria manifatturiera italiana sia localizzata in questa regione, ma tale
concentrazione è assai più significativa con riferimento alla chimica. Nel territorio, infatti,
sono presenti le condizioni ottimali per lo sviluppo di attività sofisticate e ad alto contenuto
tecnologico come quelle chimiche: in particolare, esiste un network efficiente tra le imprese
del settore e altri attori strategici quali le Università e le imprese di servizi avanzati e di
impiantistica. TABELLA 7: LE IMPRESE PER PROVINCIA
Fonte:
elaborazione personale su
dati AIDA, 2022 14
TABELLA 8: I DIPENDENTI PER PROVINCIA
(valori medi 2019-2022)
Fonte: elaborazione personale su dati AIDA, 2019/2022
Per studiare quella che è la variazione percentuale dei dipendenti nelle imprese chimiche,
esamineremo la somma e la media del personale impiegato dal 2019 al 2022.
Nella Tabella 8, osserviamo la media dei dipendenti per provincia nei due anni di riferimento.
Possiamo notare che Novara presenta la media più elevata, evidenziando la presenza di
imprese di grandi dimensioni rispetto al numero di PMI. Infatti, nella lista troviamo nomi
come Novamont, leader internazionale nel settore delle bioplastiche e dei biochimici, oppure
Esseco Srl, parte di Esseco Group, un gruppo industriale italiano specializzato in prodotti e
servizi per l'industria chimica inorganica e l'enologia.
Un'altra provincia rilevante è Milano, già menzionata in precedenza nelle scorse analisi, che
non si posiziona al primo posto nella classifica a causa della presenza diffusa di PMI che
abbassano la media dei dipendenti e neppure aziende di spicco come Versalis Spa, prima nei
ricavi delle vendite, o Sasol Italy SPA, riescono a colmare questa disparità. 15
TABELLA 9.1: VARIAZIONE PERCENTUALE DEI DIPENDENTI 2019/2022
TABELLA 9.2: VARIAZIONE PERCENTUALE DEI DIPENDENTI 2019/2022
Fonte: elaborazione personale su dati AIDA, 2019/2022 16
Nella Tabella 9.1 sono riportate le somme dei dipendenti per provincia, mentre nella tabella
9.2 è rappresentata la variazione percentuale di questi ultimi tramite un grafico a piramide.
La base della piramide indica la provincia che ha registrato la maggiore variazione nel
numero di dipendenti dal 2019 al 2022. In questo caso, il primato è stato ottenuto da Brescia,
seguita da Padova e poi da Lodi.
La somma dei dipendenti del campione selezionato ha variazione percentuale in prevalenza
positiva, l’unica provincia che ha visto un calo è Milano, la quale vede un decremento del
2% nel periodo considerato, questo dato potrebbe indicare una contrazione delle attività o una
razionalizzazione della forza lavoro. Roma è una delle poche province che non ha mostrato
variazioni, mantenendosi costante, mentre ad esempio altre province come Bologna e Torino
hanno registrato una crescita più moderata, per entrambe pari al 4%. 17
TABELLA 10: SOMMA DI RICAVI DELLE VENDITE PER IL 2022 E 2019
Fonte: elaborazione personale su dati AIDA, 2019/2022
Non sorprende constatare dalla Tabella 10 che Milano si posiziona come la provincia con i
ricavi più elevati dalle vendite. Ciò che risulta rilevante, però, è osservare la variazione
percentuale dei ricavi nelle province di Ravenna e Mantova; infatti, entrambe hanno più che
raddoppiato i propri ricavi in questi soli tre anni, nonostante il fatto che fossero anni difficili
per l'Italia a causa della pandemia. A Ravenna, ad esempio, è particolarmente rilevante
evidenziare l'azienda Orion Engineered Carbons Srl, il cui fatturato è cresciuto da 80.787
euro a 169.619, mentre a Mantova la Sadepan Chimica SRL ha visto i suoi ricavi annuali
crescere da 161.842 a 304.523.
Anche la già nominata Esseco Srl a Novara ha registrato un raddoppio del suo fatturato,
confermando la variazione percentuale del territorio pari al 50%.
In generale si constata una variazione percentuale dei ricavi in miglioramento per ogni
provincia del campione. 18
TABELLA 11: ANALISI DELLA MEDIA DI RICAVI DELLE VENDITE 2019/2022
Fonte: elaborazione personale su dati AIDA, 2019/2022
La tabella 11 ci segnala che la media di ricavi delle vendite maggiore si trova nel territorio di
Monza e della Brianza; in quella provincia è presente la BASF Italia SPA un’azienda che
nel mondo (oltre 90 paesi) ha generato nel 2021 vendite per circa 78,6 miliardi di euro.
Seguono, come seconda e terza per media di ricavi, le già analizzate Milano e Novara.
A Milano sono diverse le industrie chimiche importanti, oltre alla Versalis Spa, che generano
ricavi oltre al miliardo, troviamo ad esempio:
-la Sasol italy Spa
-la Basell Poliolefine Spa
-la Solvey Specialty Polymers Spa.
A Bergamo la media di ricavi delle vendite non arriva a pareggiare i numeri delle prime 3
province, ma comunque ha un posizionamento importante nella classifica.
Inoltre, sottolineiamo come dal 2019 al 2022 la media di ricavi sia aumentata in tutte le
province prese come campione, coerentemente con quanto detto in precedenza per la somma
di ricavi. 19
TABELLA 12: ANDAMENTO DELLA REDDITIVITÀ OPERATIVA PER PROVINCIA
Fonte: elaborazione personale su dati AIDA, 2019/2022
La tabella 12 ci fornisce il ROS del 2022 e del 2019 per le 15 province fino ad ora analizzate,
in seguito ho calcolato la variazione percentuale di questo indice, così da avere informazioni
sull'andamento della redditività operativa di una provincia nel tempo.
Il ROS rappresenta la percentuale di profitto che un'azienda genera dalle vendite dopo aver
sottratto tutti i costi operativi.
Una variazione percentuale positiva del ROS indica un miglioramento nella redditività
operativa dell’azienda, questo il caso delle prime 9 province delineate dal colore blu/azzurro.
Questa variazione positiva può essere causata da un aumento delle entrate, una riduzione dei
costi operativi o entrambi.
Al contrario, una variazione percentuale negativa indica una riduzione della redditività
operativa ed è il caso delle restanti 6 province colorate in rosso, in particolar modo si
sottolinea il territorio di Lodi, il quale vede una diminuzione percentuale preoccupante. 20
TABELLA 13: VALORE AGGIUNTO PER PROVINCIA
(Valori assoluti in migliaia di euro)
Fonte: elaborazione personale su dati AIDA, 2019/2022 21
Fonte: elaborazione personale su dati AIDA, 2019/2022
Nelle tabelle 13 analizzeremo il valore aggiunto per il campione di province, esso è la
differenza tra il valore totale della produzione dei beni e dei servizi realizzati all'interno della
provincia stessa e il valore dei beni e dei servizi utilizzati come input