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2. PATOLOGIE CORRELATE AL GLUTINE
2.1 Celiachia
Secondo la definizione dell'ISS (istituto superiore della sanità) la celiachia è
un’enteropatia auto–infiammatoria permanente, con tratti di auto-immunità, che si
manifesta in soggetti geneticamente predisposti, nel momento in cui ingeriscono alimenti
contenti glutine .
7
Il termine “celiaco” deriva dal greco koiliakos= pertinente all'intestino, proprio a causa
dei sintomi collegati alla malattia.
I sintomi della malattia furono descritti per la prima volta nel 1888, e solo dopo alcuni
anni si scoprì che l'unica terapia adatta ad evitare l'insorgenza dei sintomi era
una dieta adeguata che andasse a limitare l'ingestione di alcuni alimenti.
Grazie alla carestia che colpì l'Europa settentrionale dopo la Seconda guerra mondiale,
che obbligò la popolazione ad eliminare il consumo di glutine dalla dieta, il pediatra
olandese Willem Karel Dicke, si rese conto dei miglioramenti della
salute dei suoi pazienti celiaci.
Figura 2.8.: Willem Karel Dicke(1905-1962)
12
La celiachia è definita una patologia multifattoriale dovuta principalmente a due fattori:
1) fattore endogeno: predisposizione genetica
2) fattore esogeno: il glutine
Non tutti i celiaci sono affetti dalla malattia fin dalla nascita, molti sviluppano la
patologia nel corso della vita per cause ancora non scientificamente provate.
La risposta immunitaria che compare con l’assunzione del glutine, nel celiaco, genera
un'infiammazione cronica che danneggia i tessuti dell'intestino tenue e i villi intestinali,
con conseguenze rilevanti anche per l'assorbimento dei nutrienti e può comportare rischi
di malnutrizione. Nei bambini, infatti, spesso la malattia si presenta con il rallentamento
o l'arresto della crescita. Il gonfiore addominale è uno dei sintomi più evidenti ed è dovuto
al metabolismo degli alimenti non assorbiti, i batteri intestinali producono gas e
meteorismo.
Esistono prevalentemente due tipologie di celiachia, una detta tipica e l’altra atipica.
Figura 2.9: Differenza tra tessuto intestinale sano e tessuto affetto da malattia celiaca
La celiachia tipica è quella caratterizzata principalmente da sintomi correlati al
malassorbimento come: diarrea, malassorbimento di vitamine e minerali, gonfiore
addominale, arresto della crescita (nei bambini).
13
La celiachia atipica è invece correlata anche a sintomi meno comuni, non solo correlati
all’apparato gastrointestinale, tra questi:
- sintomi neurologici, come l’epilessia.
- problematiche ginecologiche, tra cui: infertilità o amenorrea.
- malattie della pelle come psoriasi, alopecia o dermatite.
- malattie delle ossa, come osteoporosi o rachitismo.
Solitamente la celiachia atipica è quella che si presenta in età adulta. 7
Figura 2.10: Dati statistici da “ Celiachia aspetti epidemiologici in Italia (iss.it)”
In alcuni casi la celiachia può essere latente: la malattia è presente ma non si è ancora
manifestata con i suoi sintomi. In questi casi si preferisce non prescrivere una dieta senza
glutine, ma si monitora il paziente nel tempo.
14 )8
Figura 2.11: Iceberg model depicting prevalence of coeliac disease (Feighery, 1999 )
Analizzando i dati dell’ultima relazione annuale sulla celiachia del Ministero della
Salute al Parlamento (2020), possiamo estrapolare dei dati riguardo all’insorgenza della
MC (Malattia Celiaca) in base al genere (Figura 2.12).
Il documento riporta che:
“La risposta immunitaria nelle donne è particolarmente sviluppata e veloce
probabilmente perché il sistema immunitario femminile si è selezionato e sensibilizzato
nell’evoluzione biologica verso gli agenti infettivi per poter far fronte alle infezioni post-
parto. La diversa predisposizione al controllo del sistema immunitario da parte dei due
sessi è confermata dal più elevato tasso di mortalità infantile nei maschi a causa di
infezioni. Alcuni studi hanno, inoltre, evidenziato che gli estrogeni, i principali ormoni
femminili, possono avere un ruolo attivo nello stimolare la risposta contro i virus mentre
il testosterone, il principale ormone maschile, giocherebbe un ruolo di soppressore della
risposta infiammatoria. Anche la genetica sembra avere il suo ruolo poiché molti tratti
del DNA che controllano il sistema immunitario si trovano sul cromosoma X e le cellule
femminili ne possiedono due. I maschi avendo un cromosoma Y e un unico cromosoma X
15
sembrerebbero più predisposti alle immunodeficienze. Un sistema immunitario molto
reattivo ed attivo contro le infezioni, secondo alcuni studiosi, potrebbe essere la causa di
errori di “regolazione” che nel tempo porterebbero allo sviluppo di malattie autoimmuni,
9
tra cui la celiachia”. 9
Figura 2.12: Celiachia in base al genere. Dati della Relazione annuale al Parlamento
La diagnosi della malattia celiaca prevede la ricerca nel sangue di specifici anticorpi:
• Anticorpi anti-transglutaminasi (tTG) IgA e IgGLe transglutaminasi. Sono enzimi
attivi in alcune reazioni biologiche importanti e in molti processi fisiologici e
patologici ad esempio l’arresto delle emorragie, la guarigione delle ferite e la
formazione della cute.
• Anticorpi anti-endomisio (EMA) IgA e IgGIl. L’endomisio è un sottile strato di
tessuto connettivo che si trova all’interno dell’intestino e copre le singole fibre
muscolari.
• Biopsia duodenale è un esame invasivo effettuato in caso di esito positivo degli
esami precedenti. 16
2.2 Allergia al glutine
Mentre la celiachia, come esposto nel precedente paragrafo, è una malattia autoimmune,
l’allergia al glutine è una risposta rapida del sistema immunitario, che può causare
reazioni violente anche dopo piccole esposizioni all’allergene.
I sintomi dell’allergia possono essere in alcuni casi simili alle altre patologie correlate al
glutine, ma spesso compaiono più rapidamente, tra questi abbiamo i problemi intestinali
e quelli dermatologici. Sintomi maggiormente legati all’allergia sono invece quelli
correlati all’apparato respiratorio che possono anche degenerare in ostruzione bronchiale.
La diagnosi dell'allergia al glutine avviene con specifici test come il prick test, che si
effettua sull’interno dell’avambraccio, e il rast test, un esame che si effettua con prelievo
del sangue ricercando delle IgE (immunoglobuline) specifiche, prodotte verso una
particolare sostanza (allergene).
2.3 Sensibilità al glutine
La “Gluten Sensitivity” è di recente scoperta. Si attribuisce al Prof. Alessio Fasano e al
suo gruppo di ricercatori dell’University of Maryland, di Londra, che nel 2011
pubblicarono uno studio che dimostra l’esistenza di una patologia correlata al glutine ma
che si discosta sia dalla celiachia che dall’allergia al grano. La patologia è stata inserita
tra le patologie provocate dal glutine nel 2011 dopo una Consensus Conference a
10
Londra.
Oltre ad individuare la GS (Gluten Sensitivity), lo studio ne ha evidenziato le cause.
Secondo questo studio, celiachia e GS sono due risposte immunitarie diverse al glutine.
Studi più recenti hanno invece dimostrato che la GS è una fase iniziale della celiachia,
che spesso permette al paziente di prevenire la celiachia vera e propria iniziando un
regime dietetico privo di glutine.
Oggi l’esistenza di una GS è ancora non uniformemente appoggiata in campo medico –
scientifico, nonostante molti studi si susseguano nel corso degli anni.
17
La GS, come la celiachia, prevede due gruppi di sintomi:
• quelli correlati all’apparato gastro-intestinale
• quelli extra gastro-intestinali
Rispetto alla celiachia, nella GS, i sintomi risultano quasi sempre meno aggressivi,
risultano assenti le vere e proprie lesioni dei villi gastrointestinali, ma insorgono reazioni
infiammatorie spesso in relazione alla quantità di alimenti contenenti glutine, assunta.
La diagnosi della GS: avviene in presenza di sintomi simili alla celiachia, effettuando i
11
test per la celiachia ed allergia.
2.4 Alimenti permessi e rischio alimenti multi ingrediente
Gli alimenti che possono essere liberamente assunti da coloro che sono affetti da celiachia
o da altre patologie correlate al glutine sono sicuramente quelli naturalmente privi di
glutine. Tra questi abbiamo: il riso, il mais, il sorgo, il miglio, il teff e gli pseudo-cereali
(come la quinoa, il grano saraceno e l’amaranto). Sono considerati alimenti idonei, per
un’alimentazione SG, anche gli alimenti definiti come “senza glutine all’origine”:
verdure, frutta, tuberi (patate e manioca), legumi, carne, pesce, uova, oli e grassi da
11
condimento, purché non lavorati e/o trasformati.
Tutti gli alimenti elencati però, non sempre sono sicuri per chi soffre di patologie correlate
al glutine, infatti il glutine potrebbe essere presente, anche in tracce, nel prodotto che
viene lavorato o trasformato e poi messo in commercio, sono detti “alimenti a rischio”.
L' AIC definisce ALIMENTI A RISCHIO: alimenti che potrebbero contenere glutine in
quantità superiore ai 20 ppm o a rischio di contaminazione e per i quali è necessario
conoscere e controllare l’ingredientistica ed i processi di lavorazione. I prodotti di queste
categorie che vengono valutati come idonei dall’AIC vengono inseriti nel Prontuario AIC
degli Alimenti.” 18
L’AIC mette a disposizione un prontuario aggiornato frequentemente, che classifica gli
12
alimenti in base al rischio di contenere glutine.
Il prontuario è aggiornato anche tenendo conto della contaminazione.
19
3. CONTAMINAZIONE DA GLUTINE NELLA FILIERA
PRODUTTIVA
3.1 Analisi del rischio e controllo
Si definisce contaminazione, l’aggiunta involontaria ed accidentale di sostanze estranee
al prodotto alimentare. Le contaminazioni vengono individuate proprio per la presenza di
tracce di tali sostanze all’interno del prodotto.
Le contaminazioni possono essere distinte in diverse tipologie:
• contaminazioni crociate (cross-contamination): dovute al possibile incontro del
prodotto senza glutine con prodotti contenenti glutine durante il processo
produttivo; può riguardare le procedure di raccolta del prodotto o altre fasi del
diagramma di flusso produttivo.
• contaminazioni ambientali: contaminazioni che potrebbero essere dovute a
13
comportamenti non corretti da parte degli operatori della filiera.
L’AIC (Associazione Italiana Celiachia) ha pubblicato nel 2011 (con aggiornamenti nel
2017) un documento utile a chiarire cosa sono le contaminazioni da glutine e come è
14.17
possibile pre