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Analisi critica di Summerhill
Le idee e i libri di Neill iniziarono a diffondersi anni dopo la loro pubblicazione, nel clima delle rivolte studentesche partite dalle università americane (1968-69). "Summerhill" fu poi tradotto in diverse lingue e anche se rimase escluso dal mondo comunista; vi fu un esplosivo interesse per le teorie di Neill, dietro cui si celavano sia interessi che polemiche. Eminenti pensatori e pedagogisti, anche dello stesso paese, si dibattevano in quegli anni tra consensi e controversie sui metodi utilizzati a Summerhill.
Si analizzeranno di seguito alcune opinioni e analisi che esprimono le dimensioni reali del dibattito sorto e sviluppatosi, nella cultura pedagogica anglosassone, intorno all'opera di Neill.
4.1 Max Rafferty
Max Rafferty, l'allora sovraintendente per l'istruzione pubblica dello Stato di California, definisce l'opera di Summerhill roba vecchia, ormai superata. Secondo lui l'educazione non è affatto
felicità.verità. L'educazione in sé non può garantire la felicità, al massimo può aiutare la persona ad essere più selettiva nella sua ricerca. [1] "Rendete la scuola adatta al bambino". La scuola deve adattarsi al bambino, dice Neill, ma la vita sarà poi in grado di adattarsi all'individuo? Per Rafferty la scuola dovrebbe essere un preparativo alla vita, ma se si inganna il bambino, inducendolo a pensare che sarà la vita ad adattarsi a lui, non gli si sta forse mentendo? [2] "La cosa più bella che possa capitare a un bambino è l'assenza di paura". La libertà dal timore è la cosa più bella per un bambino. In cielo sì, dice Rafferty, ma su questa terra imperfetta no di certo. Secondo lui è necessario insegnare ai bambini a temere i mali terreni se si vuole [3] [1] M. Rafferty, La valenza antieducativa di Summerhill, in Aa. Vv., Summerhill in discussione, cit., p.46. [2] Ibid. [3] Ibid.che arrivino all'età adulta. Egliritiene che la paura sia necessaria alla sopravvivenza della specie; quando l'uomo cesserà di provare questa salutare emozione, sarà estinto. Compito della scuola sarebbe combattere solo le paure inutili, quelle cioè che non riguardano la sopravvivenza della specie. I bambini possono andarvi o non andarvi... anche4. "Le lezioni sono facoltative. per anni, se vogliono". Non è importante cosa s'impara, ma il come; cooperazione e spirito di gruppo sono i principali obiettivi. Rafferty insiste invece sul fatto che i bambini debbano imparare a pensare e ad agire in maniera ordinata, con disciplina. La scuola deve trasmettere la saggezza accumulata da una generazione all'altra, insegnando ai ragazzi a pensare in185 maniera logica e sistemica. "Il gioco eterosessuale nell'infanzia è la strada maestra per una5. vita sessuale sana, equilibrata". L'autore dichiara diNon conoscere alcun tipo di ricerca che confermi questa tesi, nessuna ricerca che dica che incoraggiare nell'infanzia un'attività sessuale priva di inibizioni contribuisca poi a produrre un adulto felice e sessualmente soddisfatto.
Egli critica inoltre il fatto che Summerhill sia riservata esclusivamente ai figli degli ateiricchi, in quanto, per questioni economiche come confessa Neill, essa può accogliere solo i figli delle persone agiate. Rafferty ne risponde dicendo che in America si educano tutti, anche i bambini appartenenti a famiglie molto povere e che la buona riuscita di una scuola stia proprio nel riuscire ad educare ogni genere di bambini, siano essi ricchi o poveri, intelligenti o stupidi, bianchi o neri.
Il massimo obiettivo delle scuole dovrebbe essere l'insegnamento di materie organizzate, disciplinate e sistematiche, non la libertà di comportamento; il programma dovrebbe fornire agli individui gli strumenti e le conoscenze necessarie per affrontare la vita adulta in modo efficace.
capacità di cui hanno bisogno per diventare cittadini colti e produttivi, e non lasciare gli alunni liberi di scegliere secondo i loro interessi. L'esperienza non sarebbe altro che una ridicola perdita di tempo, perché solo la lettura e la discussione verbale andrebbero come metodo d'istruzione. Un insegnante come Neill che riconosce deliberatamente incoraggia il vizio nei bambini, dal furto al fumo, ai giochi sessuali collettivi, e che da ciò trae beneficio economico, non può essere reputato un insegnante, si pronuncia Rafferty. Queste le obiezioni principali che l'ex funzionario del Ministero Californiano della Pubblica Istruzione esprime rispetto ai metodi educativi applicati a Summerhill, critiche che forse non fanno altro che confermare l'assunto centrale della pedagogia di Neill, e cioè che la repressione, soprattutto in campo sessuale, sia la fonte primaria dell'intolleranza ideologica e sociale.
4.2 Fred M.
Hechinger paragona Summerhill non a una scuola, bensì a una religione: i genitori devono credere in essa affinché i figli ne traggano benefici. In essa il dogma fondamentale è l'idea che i bambini siano esseri semi perfetti e che, se non verranno sottoposti a pressioni o influenze repressive da parte degli adulti, saranno in grado di svilupparsi secondo le loro capacità, verso la meta raggiungibile della felicità. Come ogni religione vi è il rischio però di sfumare in fanatismo. Seguendo questa linea, a Summerhill si è creato un luogo in cui, al meglio delle possibilità umane, le influenze malvagie e repressive sono state rimosse; essa è stata straordinaria nell'avvicinarsi al proprio ideale.considera comunque Summerhill una famiglia piuttosto che una scuola, una famiglia senza effetti esplicitamente possessivi e con un'opzione all'apprendimento. Paragone con la famiglia è dato anzitutto dalle sue dimensioni ridotte, egli teme infatti che la scuola possa rimanere tale se avesse più di 45 ragazzi. Inoltre egli ritiene che Summerhill non sia riproducibile, sia per le sue dimensioni che per le idee ispiratrici del suo fondatore. Ad ogni modo, con o senza Neill la scuola risulta essere solo il prototipo di qualche piccola riproduzione occasionale, privata e selettiva. La maggior parte dei genitori di tutto il mondo non crede nei suoi concetti fondanti, cioè al fatto che si possano crescere i bambini senza le consuete restrizioni, che li si possa preparare a un mondo competitivo senza farli competere a scuola, che li si possa lasciar sviluppare senza costringerli a frequentare lezioni regolari, secondo i metodi classici di apprendimento. Finchè lecose saranno così, e la maggior parte dei genitori non avrà fede in queste idee, sarà impossibile fondare altre esperienze di quest'impronta. Lo stesso Neill riconosce questo limite, e comprende che il suo compito primario non è riformare la società, ma dare la felicità ad alcuni bambini. Così l'esperienza di Neill resta, secondo Hechinger e anche secondo lo stesso Neill, un'isola. Neill è fermamente convinto che sia la corruzione del mondo circostante ai bambino, e non qualche germe insito nel corpo e nell'anima. I genitori corrompere dovrebbero cercare d'immaginarsi quanto i loro bambini potrebbero essere più felici se i loro impulsi infantili naturali, le loro curiosità e la loro creatività, avessero via libera. La maggior parte della società che ci sta attorno sarebbe piena d'odio, e tutto il greco, il latino, la storia e la matematica del mondo non riusciranno a far.sì che ci sia più amore in famiglia; scopo di Neill è dare alle nuove generazioni la possibilità di crescere liberamente, perché dare libertà è dare amore, e solo l'amore può salvare il mondo. Per Neill è una corsa tra chi crede nella morte e chi crede nella vita; la parte della morte genera bambini-problema, mentre la parte della vita genera il bambino sano. La guillaume, Summerhill, scuola della libertà, cit., pp. 23, 24. L'autore raccomanda l'opera di Neill basata sull'amore e la comprensione del bambino, ma accompagnata sempre da un'analisi critica. In Neill vi sarebbe una vena di anti-intellettualismo, un rifiuto verso i giudizi di ordine accademico. Egli pretende di essere anti-coercitivo, ma di fatto la figura e lo stile di vita di coloro che insegnano esercitano una coercizione, anche se gentile. Neill sostiene che se il bambino non viene suggestionato dall'adulto sisvilupperà al possibilità, su propria iniziativa. Ma l'autore si chiede quanto sia massimo delle sue effettivamente possibile che il fatto di essere libero da repressioni, soprattutto sessuali, porterà sicuramente gli uomini ad avere una vita felice. Riflette sul fatto che sia forse necessaria una guida, che li diriga, in modo positivo ed appropriato, a servirsi del loro potenziale. Se repressione e coercizione sono sbagliate, non è forse altrettanto dannosa la mancanza di osservazione sotto una guida esperta, capace di indirizzarli adeguatamente?
Una delle linee guida di Neill è quella di non adattare i bambini alle corruzioni e alla sterile competizione che vede nel mondo intorno a lui. Ma è anche vero che non preparare i ragazzi a comprendere e ad affrontare la realtà che gli sta intorno, le esigenze della competizione nel mondo fuori, significa sempre offrire loro una sorta di fuga dalla realtà.