DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
L’intelligenza artificiale, da come abbiamo analizzato fino ad ora, sta pervadendo la
gran parte dei settori economici e non solo, arrivando anche nelle nostre case e
influenzando già in modo importante la nostra vita. Nei capitoli precedenti abbiamo
osservato il ruolo chiave dell’IA nella modernizzazione della nostra società presente,
nella sua capacità di semplificare i processi produttivi e di acquisto di beni e servizi. Ma
80 Greiner,Lynn, CIO, China makes its bid for global AI governance, (11 luglio 2024), <
https://www.cio.com/article/2516161/china-makes-its-bid-for-global-ai-governance.html > 38
è davvero così? Gli impatti nell’utilizzo massiccio di questi nuovi modelli di
apprendimento automatico rivelano sia benefici sia implicazioni negative. Infatti, da un
lato l’implementazione dei sistemi intelligenti potrà contribuire ad un miglioramento
della salute pubblica, grazie alla rapida diagnosi di malattie e al perfezionamento delle
cure e trattamenti. Le ricerche sono già in atto e alcune aziende tecnologiche hanno
progettato delle applicazioni che aiutano a preservare il benessere fisico, servendosi
dell’intelligenza generativa. In termini di sicurezza pubblica e nazionale, l’IA sarà
estremamente fondamentale per proteggere i dati privati grazie all’implemento di
81
armamenti basati sui Big Data , anche se la loro facilità di gestione potrebbe costituire
un rischio nei confronti della sicurezza mondiale.
L‘altra parte della medaglia dell‘IA nasconde, tuttavia, alcune potenziali ombre: le
aziende pioniere dei sistemi altamente tecnologici potrebbero essere le sole a trarre grandi
benefici economici, contribuendo ad un aumento della disparità sociale nella
distribuzione della ricchezza; in aggiunta, grazie o a causa del sempre maggior uso di
strumenti robotizzati, potrebbe esserci un calo rilevante della forza lavoro umana nelle
aziende, incrementando una maggiore disoccupazione e di conseguenza una contrazione
del reddito pubblico.
In questo capitolo, metteremo a fuoco le conseguenze di carattere socio-economico
nell’impiego dei sistemi di apprendimento automatico nei prossimi anni tra gli Stati Uniti,
il mondo occidentale e la Cina. La nostra analisi prenderà maggiormente in
considerazione come il mondo del lavoro sarà influenzato dai sempre più sofisticati
82
algoritmi innestati nei modelli altamente tecnologici; allo stesso tempo daremo uno
sguardo al problema etico della protezione dei dati sensibili nei confronti della
popolazione.
3.1. Sfide etiche a cui prestare attenzione
81 Vedi nota al capitolo 1.
82 Vedi nota nel capitolo 1. 39
Proprio le questioni etiche riguardano da vicino il futuro dell’IA: il suo sviluppo
sembra essere inarrestabile e sta già di fatto trasformando il mondo in cui viviamo.
L’aspetto su cui far leva è fare dell’intelligenza artificiale uno strumento per creare
benessere all’umanità sia in termini sostenibili (vedi capitolo 2.3.), che economici,
tentando, per l’appunto, di fronteggiare il dilemma della perdita dei posti di lavoro.
Secondo un rapporto pubblicato da Pew Research Center, circa il 65% degli esperti è
convinto che grazie ai modelli di apprendimento automatico si potrà contare su un futuro
migliore; dall’altra parte, invece, poco più del 30% degli intervistati prevede un futuro
quasi “apocalittico”, in cui l’umanità dipenderà esclusivamente dalle “macchine” 83 .
Proprio lo scenario più pessimista appare prendere piede, dato che con la progressiva
implementazione dei sistemi digitali di nuova generazione la protezione dei dati sensibili
sarà sempre più incerta. Per lo più, le informazioni personali potrebbero essere
maggiormente utilizzate per il controllo sociale, piuttosto che per la protezione dei
cittadini, come sembra stia già avvenendo in Cina.
Un aspetto ambiguo che desta particolare preoccupazione, sempre riguardo al tema
della sicurezza e della privacy, consiste nel riconoscimento facciale: questa tecnologia
sfrutta gli algoritmi per identificare un individuo mediante immagini e/o video. Secondo
molti esperti e alcune riviste scientifiche, tra cui sempre il Pew Research Center, questo
sistema tecnologico presenta numerosi vantaggi: ad esempio può permettere alle persone
affette da disabilità di riconoscere gli altri individui; non solo, la sopra menzionata
tecnologia può e potrà essere implementata al fine di preservare la sicurezza nazionale e
contrastare efficacemente la commissione di reati o addirittura contribuire ad evitare che
gli stessi vengano commessi. Inoltre, gli analisti sottolineano anche alcuni benefici a
livello etico legati all’intelligenza artificiale, che includono un sostanziale miglioramento
della qualità della vita e una maggiore distribuzione delle ricchezze da parte delle
istituzioni e dei governi; i modelli di intelligenza generativa potranno esserci di grande
aiuto anche nell’eliminazione di compiti ripetitivi svolti dagli operai nelle aziende,
83 M.Melanie (2019). Artificial Intelligence: A Guide for Thinking Humans, UK: Pelican Books 2019,
p.141 40
aumentando la produttività e riducendo i tempi di produzione. Negli ultimi tempi, tuttavia,
che gli strumenti “intelligenti” porteranno a un deterioramento della
si fa strada l’idea
società, a causa di fragili strutture regolamentatrici. Si potrebbe assistere quindi, a un
utilizzo delle informazioni riservate per controllare la vita della popolazione, mettendo a
dura prova la privacy della comunità. Tutto questo potrebbe divenire possibile nel
momento in cui le aziende, sostenute dai governi, dovessero divenire entità caratterizzate
da un vero e proprio accentramento del potere, influenzando negativamente la nostra
libertà. Tra i possibili scenari vi è inoltre l’insorgere di armi tecnologiche difficili da
controllare e un aumento nel livello di sfiducia della gente nei confronti di governi e
istituzioni. Per evitare che tutto questo possa accadere è necessario un solido
rafforzamento delle norme sull’uso cosciente ed etico dei sistemi di IA generativa,
salvaguardando alcuni concetti fondamentali, tra cui la giustizia, la trasparenza e la
responsabilità, al fine di raggiungere un’armonia tra moralità, etica ed innovazione.
Le sfide etico-morali che i governi e le aziende dovranno affrontare variano in base al
livello di sviluppo dell’IA e all’approccio nella risoluzione delle problematiche. Il
binomio “Oriente e Occidente” può essere il punto di partenza per un’analisi comparata
tra ciò che accade In Cina e Stati Uniti. In primo luogo, osserviamo che il Paese della
“grande mela” si prefigge di tutelare i diritti dei lavoratori e dei consumatori, seguendo
le linee guida per un’applicazione etica e morale dell’IA e fare di questa nuova tecnologia
un trampolino di lancio verso una trasformazione benefica per l’intera società. Per lo più,
l’attuale governo della Casa Bianca, denota grande lungimiranza, in quanto, se da una
parte intende mantenere il vantaggio competitivo sulla Cina in termini di innovazione
algoritmica, dall’altro si preoccupa di garantire un equilibrio a livello etico e uno sviluppo
sostenibile dell’IA generativa 84 . Tuttavia, le minacce provocate anche inconsapevolmente
dall’intelligenza artificiale sono infinite. Non a caso, secondo un recente studio di inizio
2024, condotto da alcuni ricercatori dell’Università di Washington, un modello di IA
generatore di immagini umane è in grado di identificare le persone con la carnagione
84 Bittner, Pietro, China US Focus, Principled AI, Practical Challenges: The U.S.-China Endeavor in
Ehical Tech Governance, (21 dicembre 2023) < https://www.chinausfocus.com/peace-security/principled-
ai-practical-challenges-the-us-china-endeavor-in-ethical-tech-governance > 41
chiara e le rappresenta superiori rispetto alle altre: creando quindi, categorizzazioni
stereotipate e razziste. Il risultato ottenuto appare preoccupante, dato che correggere
questi ”difetti informatici” non è semplice e senza un cambiamento opportuno di tali
modelli si verrebbe a generare una sempre maggiore disparità e disuguaglianza sociale ed
etnica. Sia i ricercatori che il governo degli Stati Uniti, ritengono fondamentale una
revisione dei dati immessi all’interno dei sistemi informatici, affinché siano
maggiormente inclusivi.
La Cina, come avremmo già potuto immaginare, ha da sempre adottato un approccio
del tutto differente incentrando l’implemento dell’intelligenza artificiale sulla stabilità
politica del regime e sul benessere generale della popolazione, sacrificando, a volte,
l’innovazione tecnologica a favore degli equilibri socialisti. Il Paese, ciononostante, è
consapevole della necessità di un corpus normativo e infatti, a fine 2023, ha dato vita ad
una serie di normative per la gestione dei modelli di intelligenza artificiale (vedi capitolo
1.1.), che includono la protezione della salute fisica e psicologica degli individui, la
prevenzione della discriminazione, fino ad arrivare al diritto alla privacy.
Sia Stati Uniti che Cina, da come abbiamo appreso, presentano strategie divergenti
dell’IA dovute a una diversa forma di governo. Ciononostante,
85
nella governance
entrambe potrebbero stringere alleanze per garantire una corretta applicazione degli
standard etici e a sviluppare congiuntamente algoritmi ”intelligenti”. Dopo l’accordo di
Ginevra nel maggio 2024, sembra che i due Paesi siano sempre più vicini a progetti
concreti, per limitare i possibili danni causati dall’intelligenza artificiale. Nonostante i
ricercatori di queste due potenze siano al momento gli unici ad aver collaborato in termini
di apprendimento automatico, lo sforzo verso una standardizzazione etica del settore deve
essere ”corale”, dato che al momento non esiste un vero e proprio organismo
sovranazionale che possa supervisionare l’applicazione dei modelli generativi.
85 Il termine governance, spesso legato al campo aziendale e governativo, consiste nell’insieme delle
regole e principi visibili ed ”invisibili” adottati da un governo, un’azienda oppure un organismo
sovranazionale. 42
3.2. Il prossimo impatto sul mercato del lavoro
Il ruolo che riveste l’intelligenza artificiale nella nostra società moderna è sarà sempre
di più tutt’altro che superficiale e negli ultimi tempi la sua adozione ha cominciato a
influenzare progressivamente i vari settori della forza lavoro in tutto il mondo. In questa
parte analizzeremo come prima cosa l’effetto
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