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Perdite di un trasformatore
• Perdite nel ferro: dipendono dalla tensione e non dal carico. Sono perdite nei lamierini del pacco
magnetico. Equivalgono alla potenza assorbita a VUOTO. Si possono ridurre con accorgimenti
costruttivi e lamierini di qualità;
• Perdite nel rame: negli avvolgimenti che si manifestano per effetto Joule e dipendono dal quadrato
della corrente che in essi fluisce;
• Perdite totali: somma delle due precedenti.
Le taglie dei trafi sono normate in base alla CEI 14-12. Quando i trafi diventano grandi la Vcc passa a
6%, i due valori sono solo 4% e 6%.
Classificazione dei trasformatori in base ai collegamenti interni
Codice (alfanumerico) che identifica i collegamenti che sono stati realizzati all’interno del trasformatore, fra
gli avvolgimenti di ogni fase. Le lettere utilizzate sono:
• Y per indicare il collegamento a stella;
• D per indicare il collegamento a triangolo;
• Z per indicare il collegamento a zig-zag;
Illustrazione degli indici orari:
Classificazione in base al modo di raffreddamento
Le modalità di raffreddamento vengono indicate con una sigla composta da 2 o 4 lettere.
Esempi:
• ONAN: Trafo in olio a circolazione naturale, e circolazione d’aria naturale;
• ONAF: Trafo in olio a circolazione naturale, e circolazione forzata d’aria;
• OFAF: Trafo in olio a circolazione forzata, e circolazione forzata d’aria (riservato grosse macchine);
• ODAF: Trafo in olio a circolazione forzata e guidata(D), e circolazione forzata d’aria (riservato grosse
macchine);
• AN: Trafo a secco a circolazione d’aria naturale;
• AF: Trasformatore a secco a circolazione d’aria forzata;
Tipologie costruttive dei trasformatori:
a) trasformatori a secco (non hanno il pacco magnetico e gli avvolgimenti immersi in olio minerale
isolante, la dispersione del calore avviene per contatto con l’aria) Gli avvolgimenti sono in aria o
inglobati in resina.
b) Trasformatori in olio
c) Tipo aperto
d) Con avvolgimenti inglobati in resina
Classificazione dei trasformazioni a secco in relazione all’ambiente e all’ipotesi di incendio
Umidità e inquinamento
• Classe E0: (condizioni normali di servizio) Sul trasformatori non si manifesta condensa e
l’inquinamento è trascurabile. Ambiente pulito e asciutto.
• Classe E1: Condensa occasionale può manifestarsi sul trafo. è possibile la presenza di un modesto
inquinamento.
• Classe E2: Il trasformatore è soggetto a consistente condensa, a intenso inquinamento o ad una
combinazione di entrambi i fenomeni.
Temperatura minima
• Classe C1: installazione all’interno. Il trafo è atto a funzionare a temperature ambiente non inferiori
a -5°C, ma può essere esporto durante il trasporto e il magazzinaggio a temp. ambiente sino a -25°C
• Classe C2: installazione all’esterno. Il trafo è atto a funzionare, essere trasportato ed essere
immagazzinato a temp. sino a -25°C.
Comportamento al fuoco
• Classe F0: Non è previsto un particolare rischio di incendio. Non vengono prese particolari misure
per limitare l’infiammabilità, a parte le caratteristiche intrinseche al progetto del trasformatore
• Classe F1: Trasformatori soggetti a rischio d’incendio. È richiesta una infiammabilità ridotta. Entro
un tempo determinato, il fuoco deve auto estinguersi. Deve essere minima l’emissione di sostanze
tossiche e di fumi opachi. I materiali e i prodotti della combustione devono essere praticamente
esenti da composti alogeni e dare solo un limitato contributo di energia termica ad un incendio
esterno.
• Classe F2: Per mezzo di dispositivi particolari, il trasformatore deve essere atto a funzionare, per un
tempo definito, quando investito da incendio esterno. Dovranno essere rispettate anche le
prescrizioni relative alla Classe F1.
Controlli da effettuare su trafi inglobati in resina