FORZA PESO
La forza peso P esercitata su un corpo puntiforme di massa m posto nei pressi della superficie
terrestre è uguale al prodotto della massa del corpo per il vettore accelerazione gravitazionale g
P 9,81m/
mg g
= =
La forza d’attrito è un tipo di forza che si genera tra le superfici di 2 corpi e che si oppone al moto
dell’uno rispetto all’altro. L’attrito radente è legato allo STRISCIAMENTO di una superficie su un’altra
e si caratterizza come attrito statico e attrito dinamico. Quando il corpo è fermo sulla superficie e
quando il corpo è in moto e a contatto con essa. Nel primo caso la superficie esercita sul corpo una
forza d’attrito statico; nel secondo una forza d’attrito dinamico.
L’attrito può essere:
• ATTRITO RADENTE: generato dallo STRISCIAMENTO di un corpo su una superficie senza
rotolamento
• ATTRITO VOLVENTE: si manifesta in presenza di rotolamento e traslazione
• ATTRITO VISCOSO: generato dal moto di un corpo in un fluido (liquido o gas)
La forza d’attrito radente sono forze che vengono esercitate quando le superfici di contatto tra 2 corpi
sono ruvide o scabre e penetrano un po’ l’una dentro l’altra. La rugosità delle superfici favorisce
l’instaurarsi di forze attrattive di tipo elettrostatico che si oppongono allo slittamento delle superfici.
Per fune intendiamo un filo inestensibile, ossia che non si allunga, di massa trascurabile e che, se
messa in tensione, sviluppa forze uguali ai suoi capi. Queste forze vengono indicate con la lettera T e
sono chiamate tensione della fune. La tensione della fune è sempre parallela alla fune. Per cambiare
la direzione della fune occorre usare una carrucola.
DEFORMAZIONE RELATIVA = coefficiente elasticità x calore specifico
FORZA ELASTICA
La forza elastica esercitata da una molla è proporzionale al suo allungamento o compressione (legge
di Hooke). Una molla è a riposo quando non è né compressa né allungata. Le molle soddisfano la
legge di Hooke finche non viene superato un allungamento/compressione limite oltre il quale la forza
elastica non è più proporzionale alla deformazione. Quando il comportamento delle molle segue la
legge di Hooke si dice che le molle agiscono in regime laminare
FORZA CENTRIPETA
È una forza che si manifesta nei moti circolari e che viene esercitata lungo la direzione radiale, ossia
nella direzione che congiunge il corpo al centro della traiettoria, con verso entrante e modulo apri a:
Fc=ma D e
=
Fr m.wr
mv
=
DINAMICA DEI MOTI CIRCOLARI
I moti circolari o i moti su traiettorie curve sono sempre accelerati. La curvatura delle traiettorie
implica una rotazione del vettore velocità che fa nascere un’accelerazione normale o centripeta
diretta verso il centro osculatore di raggio R che meglio approssima la traiettoria curva
DR
FORZE APPARENTI O FITTIZZIE
Immaginiamo di aver a che fare con una giostra in rotazione a velocità angolare costante e di poter
mettere un osservatore solidale alla giostra. Il sistema di riferimento dell’osservatore seduto sulla
giostra non è inerziale, perche non si muove a velocità costante rispetto a quello dell’ osservatore
fisso che sta a terra
L’osservatore inerziale a terra sa che il pacco compie un moto circolare, durante il quale il vettore
velocità del pacco non è costante. Per far ruotare il vettore velocità del pacco si deve applicare una
forza in grado di imprimere al pacco un’accelerazione uguale a quella centripeta. Se la forza d’attrito
statico non fosse sufficiente a fornite l’accelerazione centripeta che serve, il pacco dovrebbe essere
trattenuto da una fune. Se la fune si spezzasse il pacco si muoverebbe nella direzione della sua
velocità, ossia tangente alla traiettoria circolare.
L&E
LAVORO DI UNA FORZA
Il lavoro compiuto da una forza costante F il cui punto di applicazione subisce uno spostamento è
A
uguale al prodotto scalare del vettore forza per il vettore spostamento.
F.A
L F. fxx far
fyy fz co
Si z
+ +
= =
=
Li Fi
L =
= dy
+
(Ed
I Yi
Il lavoro della forza elastica non è costante. Il lavoro della forza elastica, quando la molla subisce
una compressione o un allungamento, è negativo. Quando la molla allungata o compressa recupera
la sua forma originaria gli estremi di integrazione si invertono e il lavoro è positivo
ENERGIA CINETICA (JOULE)
Si definisce energia cinetica di un punto materiale di massa m che si muove con velocità v la quantità
scalare:
Er=mV"[5] vEvv
TEO ENERGIA CINETICA / LAVORO-ENERGIA / TEO FORZE VIVE
La variazione dell’energia cinetica di un punto materiale che si sposta da una posizione iniziale i ad
una posizione finale f lungo un cammino r è uguale alla somma dei lavori compiuti da tutte le forze che
agiscono sul punto materiale lungo r
SEK Ehi
Eng-Eri=La=
=
FORZE CONSERVATIVE
Una forza è conservativa se:
• il lavoro fatto dalla forza quando il suo punto di applicazione si sposta dal punto iniziale, i, a quello
finale, f, non dipende dal cammino R
• Anche se il lavoro compiuto dalla forza lungo un cammino chiuso è 0
• Se per ogni punto i ed f si può definire una funzione energia potenziale U(x, y, z) dipendente solo
dalle coordinate del punto tale che: (r W--V) AU Ur=
Vi-Un
=
-
= -
• una forza è conservativa se può essere trovata una funzione delle posizione U(x, y, z), detta energia
potenziale tale che:
F fx f
fy
fzk xfx dV;
dV;
fyj dV; -
-
- -
+ =
=
+ =
=
= d
dY
dx z
Il valore dell’energia potenziale dipende solo dal punto considerato e non dal cammino compiuto per
raggiungere quel punto
ENERGIA POTENZIALE DELLA FORZA PESO I
loro=-(mgyf-mgxi)=-(g-vi) SU
=-
mgyi) (V
(mgyx
Leo V) AU
-- -
= -
= -
- =
Tutte le forze costanti (come i vettori) sono conservative.
ENERGIA POTENZIALE FORZA ELASTICA
L’energia potenziale elastica dipende solo dal l’allungamento o compressione della molla. A seconda
della scelta del sistema di riferimento l’allungamento o compressione della molla viene scritto in
modo diverso ma l’energia potenziale elastica è sempre la stessa ed è nulla quando la molla è a
riposo. Vo 1kx2
=
ENERGIA POTENZIALE DELLA FORZA GRAVITAZIONALE
La forza di attrazione gravitazionale è conservativa. Il lavoro compiuto dalla forza gravitazionale
esercitata da una massa M su un’altra massa puntiforme m quando la massa m si sposta dal punto
iniziale, posto a distanza ri da M fino al punto finale a distanza rf da M è uguale all’opposto della
variazione dell’energia potenziale della forza gravitazionale. L’energia potenziale della forza
gravitazionale è definita a meno di una costante, che è scelta in modo tale da avere energia
potenziale nulla quando la distanza tra le masse interagenti tende all’infinito. La forza gravitazionale è
una forza centrale.
6
L L e
Ugf-
= =
-
Un corpo sottoposto a forze conservative è in equilibrio stabile nei punti dove la sua energia
potenziale è minima.
Un corpo sottoposto a forze conservative è in equilibrio instabile nei punti dove la sua energia
potenziale è massima.
PRINCIPIO DI CONSERVAZIONE DELL’ENERGIA
esterna
Un sistema è un insieme di corpi. Una forza è rispetto ad un
sistema quando è applicata da corpi esterni al sistema su corpi del
interna
sistema. Una forza è se è un’interazione tra corpi del sistema.
Un sistema si dice isolato se nessun forza esterna agisce su di esso
compiendo lavoro.
L’universo è un sistema isolato e l’energia totale dell’universo è
costante. Non è possibile convertire tutta l’energia di un sistema in
lavoro.
ENERGIA MECCANICA
Si definisce energia meccanica la somma dell’energia cinetica e dell’energia potenziale relativa alle
forze conservative che agiscono su un punto materiale
Up
Ereer=Ek+ (Ex
1Ex EUj)
[AUj
Sfk= [SUj res 0
1
La Energia si conserva
· +
=> =
- + =
= =
(n [Lj-[SUj
SEK DEx d1j (me
+ESUj=Ener= Energia non si conserva
· => =
= =
Se in un sistema isolato agiscono solo forze conservative si conserva l’energia meccanica. Quando
l’energia meccanica si conserva, la somma dell’energia cinetica e potenziale del sistema si mantiene
invariata in ogni istante.
DS
QUANTITÀ DI MOTO
Un punto materiale di massa m che si muove a velocità v ha una quantità di moto: [kym/]
- m.r
P =
Il 2°principio della dinamica si può riformulare anche in termini di quantità di moto:
IP Fer
= i
m m.
. =
=
In particolare, quando si conserva la quantità di moto: Tr
Vi 0
SE Tx
) Ti
= =
=
=
MOMENTO DELLA QUANTITÀ DI MOTO O MOMENTO ANGOLARE
Il momento angolare di un punto materiale è una grandezza della dinamica rotazionale definita dal
prodotto vettoriale tra il vettore posizione r e il vettore quantità di moto p. Il momento angolare è
corrispondente rotazionale della quantità di moto e viene detto momento della quantità di moto. È
un’ulteriore grandezza che viene definita nel contesto della dinamica rotazionale che, al pari del
momento di una forza e del momento d’inerzia, rispetta il parallelo con le grandezze traslazionali della
dinamica.
MOMENTO DI UNA FORZA
Misura l’efficacia di una forza nel far ruotare la massa alla quale è applicata attorno al punto O. La
direzione dell’asse di rotazione è ortogonale al piano individuato dai vettori r ed F. Il momento della
forza dipende dal pianto rispetto al quale è calcolato.
CENTRO DI MASSA DI UN SISTEMA DI PUNTI MATERIALI
Il centro di massa è un punto geometrico dove si può pensare concentrata tutta la massa di un
sistema di punti materiali
Emi E
M in si
mi
= =
Emixi Emizi
IE, Zon
Tom You mili =
=
=
VELOCITÀ E ACCELERAZIONE DEL CENTRO DI MASSA
Emi
1
i = y E,
Ur I miti
min=
= = mi
ismit
t
=
em= si
=
ut
• forze esterne: forze esercitate sui punti del sistema da punti materiali esterni al sistema
• Forze interne: forze esercitate sui punti del sistema da punti materiali interni al sistema
Ei= PE
dm
Se il sistema &egrav
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