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QUANDO NASCE LA GLOBALIZZAZIONE?
La possibilità di determinarne l'inizio permette di capirne l'influenza nel tempo e nello spazio contro la storia economica, la storia sociale e culturale. Mostrano come si tratta di una tendenza di lungo periodo. Questo serve a fare considerazioni sulla sua reversibilità e sul fatto che le reti e le connessioni globali non sono storicamente solo di natura commerciale ma anche alimentare, climatica, sanitaria.
LE RETI GLOBALI COME FATTORI DI EGEMONIE
- Le reti globali servono a trasferire conoscenze e ricchezze
- L'esistenza delle reti fa nascere la competizione tra le potenze
- La "gelosia del commercio" (D. Hume) come volontà di controllo
- Le egemonie si spostano nello spazio con il trasferimento delle ricchezze
- Il caso della triangolazione atlantica
A metà dell'età moderna, nel 500, si avvia questo processo, se si pensa al processo della globalizzazione come ad
Un processo lungo allora si possono fare delle analisi ragionando su un maggior numero di informazione rispetto che per un periodo breve.
Alla metà del 700 inizia la prima rivoluzione industriale. La Gran Bretagna inizia la sua fase di ascesa, anche con la colonizzazione che getta le basi per il famoso impero britannico.
Nel momento in cui inizia l'ascesa c'è chi all'interno di quella cultura inizia a chiedersi quanto durerà questa ascesa e l'espansione, per prevenire gli effetti negativi di una decrescita o di stagnazione dell'economia.
In questo periodo si affacciano figure come David Ium il quale cerca di capire quali sono i meccanismi che regolano il commercio mondiale in questo mondo globalizzato e trasferisce nel campo della politica internazionale una riflessione che si fa sulla natura dell'uomo dal punto di vista della ragione, se questo ragionamento funziona nell'ottica della politica interna i primi interessi che contano.
sono quelli egoistici della propria nazione. Trasferisce nel campo dell'economia mondiale un pensiero sulla natura mondiale come animale egoistico che pensa prima a se stesso e poi agli altri. Anche gli Stati quindi pensano prima a se stessi e poi agli altri. Dobbiamo pensare che i primi interessi in gioco sono gli interessi egoistici delle nazioni - "le gelosie del commercio". Poi abbiamo Adam Smith (1776) "saggio sulla ricchezza delle nazioni" in cui aggiunge una riflessione ulteriore: il commercio è regolato naturalmente senza il bisogno dell'intervento dello stato. La natura lo regola come fa con noi persone. Edward Gibbon studia la storia di lungo periodo per interrogarsi su quale sarà il destino dell'impero britannico. In particolare studia gli imperi antichi perché crede che se si considera la forma dell'impero in generale forse si riesce a capire perché tutti gli imperi riescono a raggiungere.l'apice per poi scomparire. Capacità politica di ereditare una forte influenza su una determinata popolazione e di mantenere questa influenza per un lungo tempo, questa capacità non la si può riconoscere solo se si usa la categoria dell'impero, stato, multinazionale ma la si può riconoscere se si usa una parola differente: EGEMONIA.LAVORO, SCHIAVITÙ E MIGRAZIONI
- Uscire dai luoghi comuni
- Il lavoro libero è un'idea della contemporaneità, il lavoro non libero rappresenta la normalità in età moderna
- La storia della schiavitù non è necessariamente una storia di emancipazione verso la libertà
- La schiavitù non è sinonimo di società premoderna o di antico regime
- La schiavitù è un fenomeno naturale che prosegue nella storia sotto diverse forme di asservimento
- Dall'antichità: la schiavitù come fenomeno
naturale per uso di manodopera e sottomissione dei vinti• Il mondo antico trasforma questo fattore primordiale in un sistema istituzionalizzato nelle campagne e nelle città• Le guerre principale canale di rifornimento• Non c'è alcun fondamento o radice di naturarazzista, la parola razza non esiste in Antico Regime• La schiavitù esprime la sottomissione dell'avversarioPer poter passare dallo studio dei rapporti economici allo studio della società la chiave è lo studio del rapporto lavorativo.LAVORO LIBERO E NON LIBEROÈ importante sottolineare questa differenza perché viviamo in un epoca in cui si pensa di svolgere un attività lavorativa liberaIl Lavoro di oggi non è libero in quanto è condizionato da chi lo da/offre il potere contrattuale di chi lo riceve è inferiore. Se questo è veronon vi è una grande differenza tra l'oggi e secoli fa.-> Con
L'età moderna cambia solo la condizione lavorativa del lavoratore, in quanto prima venivano considerati solo come una merce. Tenendo presente che non è scomparso il lavoro libero non è scomparsa la schiavitù (es. lavoratori extracomunitari). Se si guarda la storia nell'ottica del lungo periodo ci rendiamo conto che la schiavitù sia un fenomeno naturale in quanto è il fenomeno grazie al quale un soggetto esercita il proprio dominio su un'altra persona. Nella guerra, il vincitore assoggetta sempre il vinto. È un fenomeno sempre esistito, non ha nessun fondamento di tipo razzista. Questi fenomeni vanno scomposti perché i contesti storici aggiungono altre caratteristiche.
Tratta dei neri tipico prodotto della globalizzazione. Questo fenomeno si può scomporre per trarne delle riflessioni: se la schiavitù è sempre esistita cosa differenzia la tratta atlantica rispetto alla schiavitù in generale?
Il MERCATO
Le basi culturali
- L'idea dell'ereditarietà delle predisposizioni morali accanto a quelle fisiche
- Gli esempi della Bibbia delle generazioni che, a seguito del peccato del capostipite, diventavano maledette in eterno (peccato originale)
- I commentatori ebraici nel Talmud babilonese associano l'ereditarietà morale a quella fisica: Cam è maledetto da Dio ed è di colore nero, il colore nero diventa quindi segno della maledizione divina sui suoi discendenti
I cambiamenti:
- Lo sviluppo della schiavitù come effetto della richiesta del mercato
- Schiavitù dal mondo antico, radici nel mondo pagano e cristiano
- Schiavitù mediterranea conosce apice tra Cinquecento e Seicento e tramonta dopo, basata su attività domestica e rematori, con minore durata
- Schiavitù atlantica tendenzialmente a vita legata allo sviluppo dell'economia di piantagione, nel Settecento e Ottocento
- ...
L'introduzione della razza: l'uso della scienza a partire dal '700-'800
Si cercano le basi genetiche delle differenze
Si distinguono le razze in base a criteri di ereditarietà
Non esistono solo razze individuabili dal colore della pelle ma anche razze individuabili dal sangue e dall'aspetto fisico
Es. nobili sangue blu→Capelli e occhi chiari stirpe di conquistatori→Bruttezza fisica segno di degradazione intellettuale e morale→ Schiavitù, reti commerciali e tratta:
- Inizia dalla fine del '400
- La schiavitù può esistere senza la tratta. Una società schiavista può esistere e autoalimentarsi senza apporti dall'esterno
- La tratta non può esistere senza la schiavitù alla quale è finalizzata
- Origine: introduzione della coltivazione della canna da zucchero in atlantico dove si sviluppa l'economia di piantagione
Sopravvivenze: schiavitù e
servaggio in America
- Viene applicato ai servi di provenienza tedesca
- Prevede termini di servizio variabili a seconda di quanto l'emigrante era disposto a pagare per il trasporto in mare
- Permette di riscattare anche, attraverso forme di danaro, il lavoro dovuto
- Sistema praticato per le famiglie. I tedeschi vanno soprattutto di Pennsylvania dove godo di reti di parentela già esistenti
IL CAMBIAMENTO CLIMATICO
Cambiamento climatico: è solo un problema dei nostri giorni?
Per cambiamento climatico, secondo la definizione delle Nazioni Unite, si intende una qualsiasi alterazione dell'atmosfera globale che sia direttamente o indirettamente riconducibile all'azione umana.
La nostra è l'epoca del riscaldamento globale: un generale aumento delle temperature medie della Terra, non riconducibile a cause naturali, e una serie di fenomeni atmosferici legati a questo (come ad esempio siccità, desertificazione, scioglimento dei ghiacci).
Le cause principali di ciò sono da ricercare nelle attività umane che producono enormi quantità di gas serra: non per nulla, il fenomeno del riscaldamento globale è iniziato insieme alla Rivoluzione industriale. Siamo consapevoli del fatto che il cambiamento climatico che stiamo vivendo sta comportando e comporterà delle variazioni drastiche nel nostro periodo storico e nel nostro Pianeta, ma è importante sottolineare come i mutamenti del clima siano già avvenuti in passato. Infatti durante il Medioevo, per 500 anni nel nord Atlantico, vi è stato il cosiddetto Periodo Caldo Medievale (PCM) e l'età moderna è stata profondamente segnata dalla Piccola Era Glaciale (PEG). La PEG è un periodo della storia climatica della Terra che va all'incirca metà XIV secolo alla metà del XIX, durante il quale si registrò un importante abbassamento della temperatura terrestre, perlopiù.nei periodi invernali: oggi si considera il fenomeno come esclusivo del continente europeo e del Nord America, mentre in passato si riteneva fosse un fenomeno globale. Anche se le cause scatenanti di tale evento sono ancora oggi poco chiare agli scienziati, è possibile affermare come la PEG abbia provocato degli effetti di estrema importanza nell'età moderna. Alcuni esempi: - In Groenlandia, terra colonizzata dai Vichinghi nei secoli precedenti, la popolazione morì di fame all'inizio del XV secolo a causa dell'impossibilità di dedicarsi all'agricoltura e a sostentare il bestiame, per via del freddo eccessivo - Il ghiaccio marino che circonda l'Islanda era talmente esteso da impedire l'accesso ai porti alle imbarcazioni. Quando diventò impossibile agli islandesi coltivare i cereali, il principale alimento della popolazione locale, dovettero dedicarsi alla caccia e alla pesca - Diversi corsi d'acqua e laghi, duranteInverni particolarmente rigidi, si congelarono totalmente: il Reno e il Tamigi, a partire dalla seconda metà del XVI secolo, si ghiacciarono in numerose occasioni. Spesso venivano additati specifici bersagli - come minoranze etniche, religiose o determinati gruppi sociali - come responsabili di tali eventi.