Presidente della Giunta Regionale, aventi come obiettivo la valorizzazione delle zone
montane e la promozione dello sviluppo economico, sociale e culturale delle stesse.
Caratteristica da tenere presente le comunità montane non superano i confini delle
province e delle regioni.
I sistemi locali del lavoro (SLL)
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I 784 Sistemi Locali del Lavoro (SLL) sono una ripartizione territoriale ottenuta aggregando
più comuni, al cui interno è massimo il flusso di trasferimento giornaliero casa-lavoro; sono
esenti da vincoli amministrativi, per questo motivo tale tipo di ripartizione territoriale può
essere costituita da comuni appartenenti a province o regioni diverse. La classificazione
per regione avviene secondo il comune capoluogo del Sistema Locale del Lavoro.
Auto contenimento: territorio al cui interno sono concentrate attività di produzione
o e di servizi in quantità tali, da offrire alla maggior parte della popolazione presente
in quell’area opportunità di lavoro
Contiguità: i comuni contenuti all’interno di un SLL devono essere confinanti
o Relazione spazio-tempo: la distanza e il tempo di percorrenza per raggiungere la
o località di lavoro dal luogo di residenza
I distretti industriali
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Aree territoriali locali caratterizzate da un’elevata concentrazione di piccole imprese, con
particolare riferimento al rapporto tra la presenza delle stesse e la popolazione residente,
nonché alla specializzazione produttiva dell’insieme delle imprese.
indice d’industrializzazione manifatturiera: quota di addetti dell’industria sul totale
o delle attività economiche del territorio; deve superare di almeno il 30% l’analogo
indice nazionale o regionale qualora questo fosse inferiore a quello nazionale
inferiore a quello nazionale
densità imprenditoriale: rapporto tra unità manifatturiere e popolazione residente;
o deve essere superiore all’analogo indice nazionale
specializzazione produttiva: rapporto tra numero di addetti occupati in una
o determinata attività manifatturiera e il totale degli addetti dell’industria
manifatturiera dell’area; deve superare l’analoga media nazionale
peso occupazionale locale dell’attività specializzata: il numero degli occupati nel
o settore di specializzazione deve superare il 30% del totale degli occupati
manifatturieri dell’area
incidenza della piccola impresa: la percentuale di addetti in piccole imprese
o operanti nel settore di specializzazione deve essere superiore al 50% del totale degli
addetti del settore stesso
L’Istat ha individuato 199 distretti, sulla base della concentrazione manifatturiera, della
concentrazione degli addetti nelle imprese con meno di 250 addetti e della
specializzazione territoriale. I distretti, come i SLL, sono interregionali, ovvero si estendono
anche su più regioni.
ASL
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Azienda Sanitaria Locale: inizialmente, il servizio sanitario nazionale SSN aveva costituito
quelle che venivano chiamate Unità Sanitarie Locali (USL), complesso di presidi, di uffici e
di servizi preposto allo svolgimento dei compiti del SSN, in un ambito territorialmente
determinato. Successivamente, le Unità Sanitarie Locali sono state trasformate in “Aziende”
dotate, quindi, di personalità giuridica pubblica, di autonomia organizzativa,
amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica. L’Italia è suddivisa in 197 ASL.
È una ripartizione territoriale, risultante dall’aggregazione di comuni, che rispetta i confini
regionali, ma non quelli provinciali.
Distretti scolastici
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I distretti scolastici sono stati istituiti per promuovere la cultura e l’educazione. L’ambito
territoriale di questa particolare ripartizione può coincidere con:
parte di un quartiere di una città
o uno o più quartieri di una città
o uno o più comuni
o
Tali territori devono avere le seguenti caratteristiche:
L’estensione territoriale non deve essere superiore a quella provinciale
o L’ambito territoriale deve comprendere una popolazione non superiore a 100.000
o abitanti
Le caratteristiche sociali, economiche e culturali della zona interessata, nonché la
o distribuzione della popolazione, delle infrastrutture, organismi e servizi (sanitari, di
medicina preventiva, di comunicazione e di trasporti), l’espansione urbanistica e lo
sviluppo demografico e scolastico guidano la delimitazione di tali porzioni di
territorio.
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