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TUTELA DALL’AUTOINCRI- MINAZIONE
Art. 64/65 Regole per l’interrogatorio dell’imputato- persona sottoposta alle indagini – TUTELA
DEL DIRITTO DI DIFESA
Chi è la parte civile in un processo penale?
La è definibile come e che sceglie di esercitare
parte civile la figura che è stata danneggiata dal reato
nel processo penale al fine di ottenere il danno.
un’azione civile risarcimento del “L’azione civile
Di questa parte processuale si parla di Procedura Penale:
all’articolo 74 del Codice
per le restituzioni e per il risarcimento del danno di cui può essere
all’articolo 185 del Codice Penale
esercitata nel processo penale dal soggetto al quale il reato ha recato danno ovvero dai suoi successori
universali, nei confronti dell’imputato e del responsabile civile”.
Precisiamo che e sempre
l’azione civile non è obbligatoria ma facoltativa soggetta alla volontà del
reato: questo significa che nel corso del processo penale la parte civile
soggetto danneggiato dal
può senza che questa azione infici
revocare la costituzione della parte civile in qualunque momento
il processo stesso o il suo esito.
In sintesi, il processo penale a prescindere dalla costituzione di una
si svolge, continua e si conclude
o più parti civili.
Quali sono i danni risarcibili?
La può richiedere il o patrimoniale.
parte civile risarcimento di un danno patrimoniale non
Nel primo caso, ci si riferisce alla come reato, e
lesione al patrimonio del soggetto conseguenza del
la determinazione del dovrà sempre tenere conto sia della
danno patrimoniale perdita
(danno emergente) che del (lucro cessante) che il danneggiato ha
economica mancato guadagno
subito. danno non patrimoniale, lesione di interessi
Nel secondo caso, quello del si fa invece riferimento alla
giuridicamente rilevanti a seguito del reato. risarcito
Chiaramente, anche tale danno verrà
economicamente traduzione monetaria di un pregiudizio relativo
e – in questo caso – sarà tuttavia la
a un bene di natura non economica.
danni non patrimoniali
Tra i rientrano quello biologico, quello morale e quello parentale, che
possono essere descritti come segue:
• Il danno biologico comporta la compromissione dell’integrità psicofisica del danneggiato.
• è una conseguenza a livello emotivo per il danneggiato.
Il danno morale
• è considerato come la lesione all’integrità del diritto di famiglia, e fa
Il danno parentale
riferimento esclusivamente ai reati di omicidio.
Chi può costituirsi parte civile in un processo penale?
processo penale costituirsi parte civile danneggiato,
In un può non solo il ma anche – laddove questo
successori universali.
soggetto fosse ad esempio deceduto a seguito del reato – i suoi
persona fisica ente collettivo
La parte civile può inoltre essere sia una che un e privo di personalità
giuridica.
Come si diventa parte civile in un processo penale?
ruolo della parte civile in un processo penale “costituzione di parte
Il prende forma con la cosiddetta
civile”. l’istituto giuridicoattraverso
Quest’ultima può essere definita come il quale il soggetto
esercitare un’azione civile nel processo penale
danneggiato a seguito di un reato sceglie di al fine di
risarcimento
ottenere un per il danno subito. “l’azione civile nel
dell’art. 76
Ai sensi del Codice di Procedura Penale si indica in tal senso che
processo penale è esercitata, anche a mezzo di procuratore speciale, mediante la costituzione di parte
civile. La costituzione di parte civile produce i suoi effetti in ogni stato e grado del processo.”
tempistiche precise, dall’articolo 79del
La costituzione di parte civile deve rispettare definite Codice
termine iniziale e finale:
di Procedura Penale e caratterizzabili, rispettivamente, come
• Come termine iniziale: nell’udienza preliminare o prima di essa, se il Pubblico Ministero ha
già esercitato l’azione penale richiedendo il rinvio a giudizio dell’imputato.
• finale: inteso come momento successivo all’udienza preliminare, ma comunque
Come termine
non oltre la fase degli atti introduttivi del dibattimento, nel corso della quale il giudice verificherà
la corretta costituzione delle parti.
È importante inoltre ricordare che, per essere ammissibile, la dichiarazione di costituzione di parte
civile dovrà sempre contenere i seguenti dati:
• Generalità della persona fisica o la denominazione dell’associazione o dell’ente che si
costituisce parte civile e le generalità del suo legale rappresentante.
• Generalità dell’imputato verso cui viene esercitata l’azione civile o, in alternativa, indicazioni
personali che ne permettano l’identificazione.
• Nome e cognome del difensore dell’imputato e l’indicazione della procura.
• Le ragioni che giustificano la domanda.
• La sottoscrizione dell’avvocato difensore.
Per quanto riguarda i civile, essi sono
presupposti necessari alla costituzione della parte
essenzialmente due:
• dovuta: si tratta di un diritto di natura
Il diritto al risarcimento e/o alla restituzione della cosa
sostanziale, originario oppure derivato per successione a titolo universale.
• giudizio: significa che i soggetti che non dispongono della parziale o
La capacità di stare in
totale capacità di agire non potranno prendere parte al dibattimento, e che la loro incapacità
processuale (completa o incompleta) dovrà essere sostituita con quella di chi li assiste o li
rappresenta. È il caso, come già accennato, di soggetti minori, inabilitati o interdetti.
Esclusione e revoca della parte civile: quando possono verificarsi?
Per concludere, è fondamentale tenere a mente che la può anche essere esclusa dal
parte civile
giudizio, secondo quanto previsto dagli Penale.
articoli 80, 81 e 82 del Codice di Procedura
L’esclusione della parte civile dal processo penale su
può avvenire in due modalità:
richiesta d’ufficio.
e la richiesta deve essere proposta dall’imputato, dal responsabile civile o dal
Nel primo caso,
Pubblico Ministero, quanto indicato nell’articolo 80.
secondo “a pena di decadenza, non oltre il momento
richiesta di esclusione
Più specificamente, la può avvenire
degli accertamenti relativi alla costituzione delle parti nella udienza preliminare o nel dibattimento”.
L’esclusione della parte civile d’ufficio, con ordinanza del giudice,
può avvenire anche finché non
sia dichiarato aperto il dibattimento di primo grado qualora non sussistano i requisiti per la costituzione.
Per quanto riguarda infine civile, il primo comma
la revoca della costituzione di parte dell’articolo
“in ogni stato e grado del
stabilisce che può intervenire
82 del Codice di Procedura Penale
procedimento con dichiarazione fatta personalmente dalla parte o da un suo procuratore speciale in
udienza ovvero con atto scritto depositato nella cancelleria del giudice e notificato alle altre parti”.
revoca in forma espressa forma tacita,
Tale può avvenire sia che in qualora la parte civile non presenti
a norma dell’art. 523
le conclusioni c.p.p. ovvero se l’azione venga promossa di fronte al giudice civile.
Il PM
Il Pm ha una duplice veste: è ORGANO DELL’APPARATO STATUALE, ma è anche una
PARTE PROCESSUALE
ORGANIZZAZIONE DELL’UFFICIO DEL PUBBLICO MINISTERO art. 51
TRIBUNALE • Procura della Repubblica
CORTE D’APPELLO • Procura Generale
CORTE DI CASSAZIONE • Procura Generale
In particolare, nella fase delle Indagini Preliminari (di seguito IP), il PM svolge la cd funzione inquirente
e cioè acquisita la notizia di reato, egli compie atti investigativi di diversa natura, al fine di ricostruire le
modalità del fatto-reato e di individuare l'autore dello stesso. Per l'espletamento delle IP, il PM si avvale
della Polizia giudiziaria (di seguito PG), di cui ha la disponibilità e la direzione e alla quale delega il
compimento di specifici atti.
Va innanzitutto detto che le indagini preliminari costituiscono la prima fase del procedimento penale:
essa inizia nel momento in cui la notitia criminis viene acquisita o perviene ai soggetti attivi dell’IP e
cioè il PM e la PG e termina quando il PM esercita l’azione penale o ottiene dal GIP l’archiviazione
richiesta.
L’art. 326 specifica la finalità delle IP stabilendo che “il PM e la PG svolgono, nell’ambito delle
rispettive attribuzioni, le indagini necessarie per le determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione
penale”.
L’art. 327 in attuazione dell’art. 109 Cost stabilisce che dopo la comunicazione delle notitia criminis il
PM assume la direzione delle indagini e dispone direttamente della PG. Quindi il PM è il cd “Dominus
delle IP”. Tuttavia, lo stesso art. 327 precisa che la PG anche dopo la comunicazione della notitia
criminis, continua a svolgere una serie di attività di propria iniziativa indicate negli artt. 347 e ss. Lo
stesso discorso vale per il PM che compie una serie di atti di propria iniziativa indicati negli artt. 358 e
ss. La distinzione comporta una regolamentazione parzialmente diversa anche sotto il profilo
dell’utilizzabilità di alcuni atti in dibattimento.
Per quanto riguarda le attività svolte dal PM nella fase delle indagini preliminari il codice di rito le
disciplina negli artt. 358 e succ: tali attività sono compiute personalmente dal PM o da questi delegate
alla PG. La delega è di regola consentita sia per gli atti tipici che per gli atti atipici. I divieti di delega
sono previsti in modo implicito o comunque ricavabili dalla natura dell’atto: ad ex è previsto in modo
implicito il divieto di delegare alla PG l’interrogatorio dell’indagato in vinculis ed i confronti con lo
stesso. Mentre è ricavabile dalla natura dell’atto, il divieto di delegare l’accertamento tecnico non
ripetibile.
Comunque, il PM dal momento in cui riceve la notizia di reato direttamente o tramite la PG che ha
l’obbligo di informarlo senza ritardo, assume la direzione ed il controllo delle IP.
Il primo adempimento dovuto dal PM è dato dall’iscrizione della notitia criminis nell’apposito registro
delle notizie di reato ex art. 335 nonché se è noto o comunque quando risulta tale, anche il nominativo
della persona alla quale è attribuito il reato. Inoltre, il PM ha l’obbligo di aggio