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soffocamento.
dislocamento anomalo dell’osso ioide;
disostosi cranio-facciale (congenita o ad es. acromegalia);
depositi di tessuto adiposo nei muscoli faringei;
differenze razziali;
deviazione del setto.
[Si ponga attenzione all’esame obiettivo, ci sono alcuni palati molto
sottili e anelastici in cui si intravede la parete faringea, la pressione
per il collasso delle vie in questi casi è minore pertanto predispone
all’OSAS. Condizione contraria in quei palati con tonache muscolari
evidenti].
Stile di vita: fumo, alcol, sedativo-ipnotici
Disturbi respiratori nasali
[Neoformazioni laringee: caso clinico di un paziente con una cisti
laterale del collo comparsa in epoca adulta che aumentando di dimensioni causava una compressione ab estrinseco della
laringe nelle fasi di inspirazione determinando russamento].
Diagnosi:
La diagnosi dell’OSAS avviene attraverso la POLISONNOGRAFIA, un esame che registra vari parametri durante il
sonno, tra cui:
Flusso d’aria/flusso nasale con una cannula
Saturazione di ossigeno tramite saturimetro
Monitoraggio cardiorespiratorio domiciliare
Movimenti toracici tramite fasce periferiche—> questo permette di distinguere tra apnee ostruttive periferiche
e centrali e di valutare la gravità del disturbo.
Identifica apnee e ipopnee.
Tracciato ottenuto:
Via aerea aperta: andamento sinusoidale
Apnea: tracciato piatto indicante l’interruzione del flusso d’aria
È importante distinguere tra:
Apnee ostruttive periferiche: caratterizzata da tentativi compensatori dei muscoli toracici e addominali per
superare l’ostruzione delle vie respiratorie.
Caratterizzata da:
– Interruzione del passaggio dell’aria per più di 10 secondi;
– Possibili apnee anche di 1/1,5 minuti;
– Elevato numero di episodi di apnea all’ora durante il sonno
– Sovvertimento emodinamico dovuto alla ripetizione degli episodi di apnea.
Apnee centrali: assenza movimenti toraco-addominali poiché cò influisce sulla gestione e sul trattamento del
disturbo.
Miste DIAGNOSI
SCALA DI MALLAMPATI
Mallampati I:
Facilmente intubabili
con palato molle, palato duro, lingua, parete faringea
posteriore e tonsille visibili
lingua bassa sul pavimento buccale
Mallampati IV:
Molto difficili da intubare;
con visibilità limitata del palato (solo la prima
porzione) e lingua grande a tal punto da urtare sulle
arcate dentarie inferiori;
impronte dei denti visibili sulle pareti laterali della
lingua.
Questionari ESS (Epworth Sleepiness Scale) e STOP-BANG:
ESS valuta la sonnolenza diurna (se punteggio totale >10)
STOP-BANG valuta il rischio di OSAS (rispondere si a meno di 3 domande indica un basso rischio di OSAS,
mentre ad un numero maggiore di 3 domande un alto rischio).
Grading tonsillare
La causa più frequenti negli infanti di OSAS è l’ipertrofia tonsillare.
La tonsillectomia oggi è raccomandata se nel bambino è presente
éé
OSAS la cui diagnosi è differente rispetto all’adulto perch basta
solo 1 apnea/ora per fare diagnosi mentre nell’adulto devono essere
almeno 5 in un’ora.
Rinoscopia
Le alterazioni della funzione nasale scaricano i loro effetti sulla
faringe retrostante.
- Poliposi rinosinusale
- Ipertrofia dei turbinati
- Deviazione del setto nasale
- Ipertrofia adenoidea
- Anomalie della valvola nasale: sono depressioni delle ali del naso che si evidenziano durante la fase
inspiratoria.
L’Orofaringoscopia
Identifica:
- Anomalie del velo (lungo, ipertrofico, flaccido)
- anomalie dell’ugola (ricco contenuto di adipe)
- Ipertrofia tonsille palatine
- Ipertrofia e medializzazione pilastri tonsillari posteriori
- Ipertrofia pareti faringe infiltrate di adipe (l’adipe si distribuisce anche al collo causando una compressione ab
estrinseco delle pareti faringee nei soggetti obesi).
Identificazione dei siti di ostruzione:
CONDIZIONE NORMALE: l’aria passa liberamente attraverso le vie respiratorie superiori (il palato molle presenta
una distanza adeguata dalla parete faringea posteriore)
CONDIZIONE DI OSTRUZIONE: il paziente non riesce a respirare né dalla bocca né dal naso (i primi siti di
ostruzione sono il palato molle e la base della lingua)
RISULTATO DEL RUSSAMENTO: è causato da un movimento irregolare di vibrazione a carico del palato molle.
ESAME CONSIGLIATO:
Fibro-Rino-laringoscopia
Manovra di Müller: ispirazione forzata con bocca e naso chiusi, mentre si controlla endoscopicamente il
punto in cui la parete faringea collassa, identificando così il sito d’istruzione.
Endoscopia a fibre ottiche
- Va effettuata in posizione seduta e supina, mantenendo la lingua in posizione fisiologica
- Permette lo studio del palato molle (parete posteriore del velo per valutare la lunghezza, ugola per vedere se
raggiunge la base della lingua o l’epiglottide).
- Permette lo studio dell’ipofaringe-laringe (ipertrofia e retroposizione della base della lingua, ipertrofia mucosa
sovraglottica, presenza neoplasie, cisti/laringoceli).
Endoscopia prime vie aeree
-
Manovra di Muller a bocca chiusa a naso chiuso il pz esegue un’inalazione e si apprezza il collasso delle
vie aeree.
Classificazione:
+ : minimo collasso.
o ++ collasso <50%
o +++ collasso >50%
o ++++ collasso del 100%
o
Si ritiene patologica una manovra che ai vari livelli esaminati, faccia registrare un’ostruzione superiore al 50%.
DISE (Drug induced sleep endoscopy)
Consiste nell’induzione del sonno in sala operatoria attraverso la somministrazione di benzodiazepine, e mentre il
paziente dorme si effettua una fibroscopia nasale per localizzare con certezza il sito di ostruzione.
Esiste anche una metodica che consente di:
- registrare i parametri vitali,
- vedere cosa fa il paziente mediante una telecamera ambientale,
- osservare le vie aeree mediante fibroscopia nasale,
- sentire i rumori emessi dal paziente mediante un microfono.
La DISE permette di riprodurre la reale condizione di ostruzione del paziente, in questo modo potremo individuare il
sito ostruttivo (esempio: la base della lingua o il palato) e intervenire a quello specifico livello.
Polisonnografia (GS)
L'OSAS ostruttiva è identificata dalla presenza di apnea con movimenti toracici e addominali conservati e
una caduta della saturazione.
L'apnea di origine centrale si caratterizza invece per una diminuzione dei movimenti toracici, che la
differenzia dall'OSAS ostruttiva e non rientra nella sfera di competenza dell'otorinolaringoiatra.
L'OSAS può presentarsi anche come "overlap syndrome" in pazienti con BPCO, evidenziando una saturazione
sotto i 90 e respiri patologici come il respiro di Cheyne-Stokes, richiedendo un approccio pneumologico.
La polisonnografia registra non solo il monitoraggio cardio-respiratorio ma anche
l'elettroencefalogramma, l'elettromiogramma e altri parametri.
Tuttavia, l'otorinolaringoiatra si concentra principalmente sul monitoraggio cardio-respiratorio, valutando il
flusso oronasale, la saturazione di ossigeno e i movimenti toraco-addominali. Questo esame è condotto in
forma domiciliare e notturna.
Chirurgia per Ipertrofia della Tonsilla Linguale:
L'immagine mostra l'ipertrofia della tonsilla linguale (in rosso)
che preme contro la laringe, causando ostruzione.
In questi casi, è possibile eseguire un intervento di exeresi della
tonsilla linguale tramite robot chirurgico.
AHI (Indice Apnea-Ipopnea):
Valuta il numero di episodi di apnea (cessazione completa del flusso d'aria per almeno 10 secondi) e ipopnea
(riduzione del flusso d'aria di almeno il 50% per almeno 10 secondi) che si verificano nell'arco di un'ora di
sonno.
Classificazione:
AHI < 5: Normale
AHI 5-15: OSAS lieve
AHI 15-30: OSAS moderato
AHI > 30: OSAS grave Trattamento dell'OSAS:
Coinvolge diverse figure mediche e specialisti, come pneumologi, dietologi, internisti, otorinolaringoiatri,
anestesisti e odontoiatri.
Possibili approcci terapeutici:
Modifiche allo stile di vita: Perdere peso, smettere di fumare, evitare alcool e sonniferi, migliorare la
postura durante il sonno (dormire su un fianco anziché sulla schiena).
Dispositivi di avanzamento mandibolare (MAD): Dispositivi che mantengono la mandibola in
posizione avanzata durante il sonno, mantenendo così le vie aeree aperte.
Terapia con pressione positiva continua nelle vie aeree (C-PAP): Utilizzo di una maschera che
applica una pressione costante per mantenere le vie aeree aperte.
Tecniche chirurgiche:
Per l’irrigidimento del palato molle si fa la palatoplastica anteriore o faringoplastica anteriore:
- Si rimuove un tassello di mucosa del palato molle prossimale in modo da accorciare il palato.
- Se l’accorciamento è eccessivo si sviluppa una insufficienza velo-faringea secondaria e il paziente potrebbe
avere rinolalia (parla col naso) poiché il palato molle non si solleva.
(Il sollevamento avviene per tutte le consonanti tranne le consonanti nasali: m, n, gn)
- Il pz potrebbe anche avere rigurgito nasale del cibo introdotto in bocca per deficit della deglutizione
Faringoplastiche laterali:
- servono ad irrigidire il palato lateralmente, cercando di aumentarne la tensione.
- Questa chirurgia si è diffusa dopo l’introduzione dei fili barbed “fili con la barba” che hanno spicule laterali
che si inseriscono nel tessuto garantendo irrigidimento.
Chirurgia della base della lingua mediante chirurgia robotica
Impianti di stimolazione del nervo ipoglosso:
- si tratta della neurostimolazione del nervo ipoglosso mediante un sensore impiantato in regione toracica dx
che rileva le fasi della respirazione e un elettrodo che stimola il muscolo ipoglosso durante la fase inspiratoria,
in modo da far muovere anteriormente la lingua con un impulso subliminale che non la fa protrudere
all’esterno.
- L’impianto si attiva quando il paziente è in posizione supina che favorisce l’OSAS.
Monitoraggio e Screening:
Gli screening possono essere condotti tramite questionari, monitoraggio cardio-respiratorio, o esami diagnostici come la
fibrorinolaringoscopia e la manovra diagnostica di Muller.
Il monitoraggio del sonno può essere effettuato a casa con apparecchiature portatili.
È essenziale che gli operatori sanitari siano adeguatamente informati e formanti per riconoscere i segni e i sintomi
dell'OSAS e per condurre screening e diagnosi appropriate.
Considerazioni Economiche:
L'OSAS è una patologia sottostimata con conseguenze economiche potenzialmente devastanti sul servizio sanitario.
La sensibilizzazione