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ANALOGIZZARE

Agiamo immaginativamente dei racconti strutturati su di essi, noi analogizziamo ed è così, secondo Lesser, che il testo funziona come meccanismo di rilassamento contro le preoccupazioni private del lettore.

Capitolo III: Il repertorio

Qui Iser: dopo aver fatto riferimento alla Teoria degli atti linguistici di Austin e Searle (sta gettando le basi per l'argomentazione successiva) - è un tentativo di descrivere quei fattori che condizionano il successo/fallimento della comunicazione linguistica e dopo essersi concentrato nello specifico sulle condizioni che devono essere soddisfatte.

Atto linguistico: rappresenta un'unità di base perché l'azione linguistica abbia successo: comunicazione ed esso non deve solo organizzare i segni ma anche condizionare il modo in cui questi segni devono essere ricevuti.

  1. l'enunciazione deve richiedere una convenzione che sia valida per parlante e ricevente
  2. ...

L'applicazione della convenzione deve legarsi con la situazione, cioè deve essere governata da procedure accettate.

La volontà dei partecipanti d'impegnarsi nell'azione linguistica deve essere proporzionale al livello in cui la situazione o il contesto dell'azione è definito.

E, ancora, dopo avere rilevato che il linguaggio letterario ha molte proprietà dell'atto illocutorio, ma manca di contesto situazionale: cosa che non significa che la comunicazione letteraria debba per questo fallire, ma che essa funziona in modo diverso dalla comunicazione linguistica.

Ovvero:

  • I simboli del linguaggio letterario possono essere considerati come ICONI o SEGNI ICONICI (nel senso di Morris)
  • Cioè i SEGNI ICONICI della letteratura:
    • Non designano un oggetto significato
    • Ma designano istruzioni per la produzione del significato
  • Es: Il personaggio di Allworthy nel Tom Jones di Fielding ci è presentato come l'uomo perfetto

ma è subito messo a confronto con un ipocrita e ingannato dalla sua finta pietà- quindi i SIGNIFICANTI non hanno solo il senso di designare la perfezione ma denotano istruzioni al lettore per la costruzione del SIGNIFICATO che qui rappresenta non una qualità della perfezione ma un difetto vitale: la mancanza di giudizio di Allworthy. Perviene al concetto di (anticipando i concetti di e di )REPERTORIO STRATEGIA REALIZZAZIONE e ci dice anzitutto che:

  • perché la comunicazione letteraria abbia successo deve instaurarsi una situazione di convergenza tra testo e lettore e perché ciò accada devono essere soddisfatte date condizioni:
  • qui Iser richiama le 3 condizioni di Austin (per il successo dell'enunciato performativo) e chiama:
    • repertorio del testo: le convenzioni comuni a parlante e ricevente
    • strategie del testo: le procedure accettate da entrambi
    • realizzazione: la partecipazione del lettore 10
  • e il REPERTORIO consiste in

Tutto il terreno familiare all'interno del testo può avere la forma di un riferimento a:

  1. Opere precedenti
  2. Norme storiche e sociali
  3. Cultura da cui il testo è emerso

E il modo in cui le convenzioni, le norme, le tradizioni prendono posto nel repertorio letterario varia considerevolmente ma esse sono sempre in qualche modo ridotte o modificate, perché rimosse dal loro contesto e dalla loro funzione originaria. Così in testo letterario esse diventano capaci di nuove connessioni, ma al tempo stesso le vecchie connessioni sono sempre presenti. Così il repertorio incorpora sia l'origine, sia la trasformazione dei suoi elementi.

Selezione:

QUINDI: - si opera a partire da una realtà che non è quella

REPERTORIO consiste in una selezione contingente, ma il testo fa riferimento a modelli/concetti di realtà: SISTEMI

  1. Norme storiche/sociali
  2. Allusioni letterarie

E secondo la Teoria generale dei Sistemi:

ogni sistema ha una struttura definita di regolatori che dispone la realtà contingente in un ordine definito Ogni testo letterario: - effettua una riduzione significativa della complessità - interagisce con questo sistema: perché prende il contesto (anche se poi non riproduce la cornice di riferimento che rende stabili questi sistemi) - e per divenire stabile accentua alcune possibilità e nega altre Ex. di sistema di pensiero dominante: Empirismo di Lock nel '700 - ed è esso stesso sistema, quindi produce significati che per divenire stabile: nega la possibilità di una conoscenza a priori - la conoscenza può essere acquisita solo soggettivamente. Ma: tende ad assumere come suo "significato dominante" le possibilità negate dal sistema. Cioè: si occupa delle insufficienze del sistema.

Quanto a 1): norme storiche e sociali repertorio da origine a una loro ricodificazione, che ha una doppia funzione:

  • se l'opera letteraria nasce dal retroterra letterario o filosofico del lettore: essa servirà a staccare le norme prevalenti dal loro contesto funzionale, permettendo al lettore di osservare come tali regolatori sociali funzionino e quale effetto hanno sulle persone soggette a essi. Quindi consente a lettore contemporaneo: di vedere ciò che normalmente non può vedere nel processo ordinario della vita quotidiana. Qui: lettore è coinvolto come partecipante
  • se le norme appartengono alla storia passata e lettore non è più coinvolto nel sistema da cui nascevano: egli potrà non solo ricostruire la situazione storica, ma anche sperimentare le insufficienze nate da quelle norme storiche. Quindi: generazioni successive possono afferrare una realtà che non è la loro. Qui: lettore coinvolto come osservatore

E ancora

quanto a 1), Iser ribadisce che la funzione delle norme è: - portar fuori le insufficienze del sistema dominante Abbiamo qui: - e svolgere in merito una funzione equilibrante disparità tra i repertori del testo e del - sia rivelando le debolezze del sistema lettore e riclassificazione delle norme. > Ex. Nel Tristram Shandy di Sterne: vengono mostrati i limiti dell’empirismo di Locke. Ovvero se per L. l’abituale propensione all’associazione di idee era garanzia naturale per dare stabilità alla conoscenza, invece Sterne mostra arbitrarietà di queste associazioni e non solo getta dubbi sulla norma dominante ma rivela anche l’imprevedibilità e l’impenetrabilità di ciascun carattere soggettivo. Qui invece abbiamo: alto grado di conformità tra i repertori del testo e del lettore. - sia rinforzandole > Ex. il romanzo cortese nel medioevo: Nel momento in cui la società cortese veniva sfidata dai cambiamenti del sistema feudale,

Chretien, per riaffermare i valori cortesi, fece intraprendere ai suoi cavalieri varie imprese durante le quali i valori erano esaminati e messi alla prova. Poi i cavalieri tornavano a casa, rendendo così stabile la stabilità del sistema. Quanto a 2), se la funzione di 1) è portare fuori le insufficienze del sistema dominante, quella di allusioni letterarie invece è di: - aiutare a produrre risposte ai problemi posti da tali insufficienze. Ora: - il testo letterario deve comprendere la situazione storica completa cui reagisce - e le norme sociali e culturali che formano questa situazione devono essere organizzate, perché la ragione della loro selezione possa essere trasmessa al lettore. Ecco: poiché questa ragione non può essere trasmessa esplicitamente, deve esserci un mezzo per generalizzare il repertorio e in ciò consiste la.funzione speciale delle allusioni letterarie E se le norme sociali nascono dai sistemi di pensiero storici, le allusioni letterarie nascono dalle reazioni letterarie del passato ai problemi storici e come tali offrono un orientamento al lettore per: - generalizzare il repertorio - costituire un nuovo significato E qui Iser fa 2 esempi relativi al funzionamento del repertorio letterario: I° esempio tratto da Fielding che intesseva il Tom Jones di elementi del racconto fantastico e del romanzo picaresco con doppio scopo: - in quanto paria itinerante offre al lettore una prospettiva critica sulle norme sociali - del rassicurano il lettore che l'eroe non rimarrà solo un fuorilegge ma alla fine trionferà ELEMENTI RACCONTO FANTASTICO: Inoltre, questo trionfo confermerà la critica inerente alla sua prospettiva Così: gli schemi tradizionali sono ricombinati per comunicare un ritratto nuovo II° esempio: simili osservazioni si applicano anche a generi in cui

Il repertorio consiste soprattutto in clichés letterari: si faccia riferimento al genere della poesia lirica, ad esempio le Eclogues di Spenser. Queste erano destinate a portare l'attenzione su un problema storico specifico, ovvero i problemi che sarebbero sorti per l'Inghilterra se la regina Elisabetta fosse andata fino in fondo nel suo progetto di matrimonio con un cattolico. L'unica merce letteraria che Spenser poté tirar fuori fu la PASTORALE, che costituiva un riferimento alla realtà, ma necessario per far comprendere la specificità del riconoscimento. E il riferimento non poté essere rappresentato né direttamente - incorporando nell'egloga norme e valori sociali dominanti - né solo riproducendo i familiari clichés pastorali. QUINDI Spenser ricodificò i clichés e perché le sue intenzioni non fossero fraintese incorporò nell'egloga gli schemi.

provenienti da altri generi. Così poté dissolvere alcuni significati pastorali ed evidenziarne altri. Così, ricodificando i clichés bucolici, riuscì a trasmettere il significato voluto. Quindi, il repertorio letterario ha una duplice funzione: - Da nuova forma agli schemi familiari per formare il retroterra al processo di comunicazione. - Fornisce una struttura generale all'interno della quale il messaggio o il significato del testo può essere organizzato. Comunque, un aspetto importante da considerare è che in qualunque caso, il repertorio nel suo complesso: - Organizza la reazione del lettore al testo e ai problemi che questo pone. - Quindi è definibile come una struttura organizzativa del significato, che deve essere ottimizzata attraverso la lettura. L'ottimizzazione dipenderà d
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
31 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/14 Critica letteraria e letterature comparate

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cochida di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ermeneutica e retorica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Grilli Alessandro.