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INTERNET

Internet rappresenta sia una comunicazione al pubblico che una comunicazione interpersonale. La sua natura ibrida, la Fenomeno delle concentrazioni editoriali

portata globale e la potenza economica delle big tech rendono difficili i controlli da parte delle autorità. Il pluralismo informativo è essenziale per la democrazia. La Corte costituzionale ha affermato che concentrazioni economiche

Problema aperto: mancanza di una normativa specifica per la campagna elettorale online, con ricadute sulla parità di accesso e eccessive nel settore dei media minano il diritto dei cittadini a un’informazione libera e pluralistica. Per contrastarle è intervenuta

trasparenza. la normativa antitrust, in particolare con la legge 67/1987, volta a garantire pluralismo e concorrenza nel settore

Libertà dell’arte, scienza e insegnamento dell’informazione.

Corollari dell’art. 21, trovano riconoscimento rafforzato:

- non si applica il limite del buon costume (vale solo per la diffusione, non per il contenuto). RADIOTELEVISIONE

- Lo Stato ha obbligo positivo di promuovere cultura e ricerca (art. 9.1 Cost.). 1. 1948-1975. monopolio pubblico RAI, eredità del fascismo.

2. 1975-1990 sistema misto pubblico-privato.

⟶ 3. 1990-oggi:

tendenza a un sistema privatistico, duopolio RAI-Mediaset, che limita il pluralismo.

LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO (art. 33.1) La legge 112/2004 ha previsto:

È garantita ma: - suddivisione tra operatori di rete e fornitori di contenuti,

- deve rispettare il diritto degli studenti a un insegnamento imparziale e oggettivo. - definizione del Sistema Integrato delle Comunicazioni (SIC),

- Nelle scuole private, può essere esercitata entro limiti coerenti con l’indirizzo culturale o religioso dell’istituto. - nuovi limiti antitrust,

- controllo affidato all’AGCOM (Autorità per le comunicazioni).

SCUOLA PUBBLICA E PRIVATA (art. 33.3)

- Nessun monopolio statale: privati possono istituire scuole, ma senza oneri per lo Stato.

- Le scuole private possono essere parificate a quelle pubbliche se garantiscono titoli equivalenti e trattamento scolastico CINEMA E TEATRO

equipollente. - La legge 161/1962 prevedeva la censura preventiva da parte di una commissione ministeriale sul criterio del buon costume.

- Superata con la legge 220/2016, che ha introdotto un sistema di classificazione delle opere (non più censura) in 4 fasce:

1. per tutti,

2. vietate ai minori di 6 anni,

3. vietate ai minori di 14 anni,

4. vietate ai minori di 18 anni.

La classificazione è proposta da produttori/distributori ed esaminata da una Commissione del Ministero della Cultura.

- La libertà di associazione comprende:

> Diritto positivo: poter far parte di un’associazione.

> Diritto negativo: non essere obbligati a farne parte.

LIBERTA’ DI ASSOCIAZIONE

ART.18 - Limiti alla libertà di associazione riguardano:

1. Associazioni che perseguono fini vietati dalla legge penale.

2. Associazioni segrete, come quelle che nascondono la propria esistenza, i membri e i fini (es. Loggia

P2). Queste possono essere sciolte con decreto del Presidente del Consiglio dopo sentenza irrevocabile.

3. Associazioni che usano un’organizzazione militare per fini politici, con uso collettivo della violenza.

--> Art.39 Cost. garantisce Regolate dal D.Lgs. 43/1948, prevedono scioglimento, pene detentive per promotori e sanzioni

la libertà sindacale, considerando i sindacati soggetti fondamentali per negoziare condizioni collettive di lavoro con aggiuntive per chi ha armi.

contratti che possono valere come legge (contratti erga omnes).

- Questo articolo è rimasto in parte inattuato perché: - Art.49 Cost.: Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere democraticamente

LIBERTA’ DI ASSOCIAZIONE alla politica nazionale.

1. NO controlli statali sulla loro organizzazione interna. SINDACALE - I partiti sono riconosciuti come strumenti fondamentali di partecipazione politica, con una funzione costituzionale.

2. NO legge specifica di disciplina. ART.39 - La Corte Costituzionale (ordinanza 76/2007) li considera associazioni della società civile, pur riconoscendo il loro

3. Di fatto, i sindacati senza personalità giuridica esistono--> loro contratti vincolano solo gli iscritti. ruolo politico.

4. La giurisprudenza ha attribuito valore ai contratti sindacali -->come garanzia di salari minimi (art.36 Cost.). - L’art.49 dice “tutti”, ma art.98.3 consente limitazioni per alcuni dipendenti pubblici, la cui funzione richiede

5. Lo Statuto dei Lavoratori (legge 300/1970) ha rafforzato la libertà sindacale, tutelando lavoratori e sindacati da massima imparzialità.

condotte antisindacali. - Nessun limite ideologico per costituire partiti, tranne il divieto di ricostituzione del partito fascista (XII

disposizione finale e legge 152/1975).

--> Libertà sindacale include: - Partiti con ideologie anche sovversive hanno diritto di esistere, purché rispettino il

LIBERTA’ ASSOCIAZIONE

- Diritto positivo: costituire e iscriversi a sindacati. “metodo democratico” può intendersi in due modi:

POLITICA

- Diritto negativo: non essere obbligati a iscriversi. 1. Esterno: relazioni tra partiti devono essere pacifiche e non violente (interpretazione più comune).

ART.49

- Alcuni limiti esistono per certe categorie, ad esempio le forze di polizia (sindacati di categoria con limitazioni di carriera). 2. Interno: modalità interne di formazione e decisioni devono essere democratiche.

- Il diritto di sciopero (art.40 Cost.) è strettamente legato alla libertà sindacale ma manca una legge completa: la sua

disciplina è stata definita soprattutto dalla Corte Costituzionale. - NO Controlli giudiziari sull’organizzazione interna dei partiti per non compromettere la libertà politica.

LA COSTITUZIONE ECONOMICA

- La Costituzione italiana contiene una Costituzione economica, che regola il ruolo

dello Stato e dei privati nell’economia.

- Al centro ci sono la disciplina del diritto di proprietà e delle libertà di iniziativa

economica.

- La Carta non garantisce solo autonomie individuali, ma mira a ridurre le L’Articolo 41 afferma solennemente la libertà di iniziativa economica,

disuguaglianze economiche e sociali con un impegno diretto dello Stato. ma la sottopone a due tipi di limiti:

1 -Modi di esercizio (come regole e controlli)

- Il Parlamento ha la riserva di legge per garantire la democraticità delle scelte 2- Finalità generali (che devono rispettare l’interesse pubblico e sociale)

economiche ed evitare abusi. --> La legge 287/1990

introduce in Italia una legislazione anti-trust per tutelare la libertà di

concorrenza.

- Vietato l’abuso di posizione dominante sul mercato, che altera il gioco

concorrenziale.

LIBERTA’ DI INIZIATIVA ECONOMICA - L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato controlla il rispetto di

PRIVATA queste regole.

ART.41 L’Art. 43 Cost.

-permette alla legge di riservare allo Stato o enti pubblici

imprese in settori strategici (servizi pubblici essenziali, energia, monopoli)

- La libertà d’impresa è quindi preclusa “ab origine” in settori strategici, per

diritto di proprietà secondo l’Art.42 Cost.: evitare danni alla collettività o monopolio dannoso.

La proprietà privata NON è INVIOLABILE; è subordinata alla legge.

- La legge disciplina:

> Modi di acquisto,

> Modalità di godimento, DIRITTO DI PROPRIETA’

> Limiti alla proprietà privata. ART.42

- La proprietà può essere ESPROPRIATA (tolta dallo stato) per motivi di interesse

generale:

>L’esproprio deve prevedere un indennizzo allo Stato.

> La quantificazione dell’indennizzo è soggetta a leggi variabili e a sentenze della Corte

Costituzionale.

> Sentenze importanti (348 e 349/2007) hanno rafforzato la tutela del proprietario

espropriato. DIRITTI SOCIALI

-1948 caratteristico dello STATO SOCIALE

⟶ - L’Art.3.2

stabilisce il legame tra libertà e uguaglianza sostanziale :

“Non si può esercitare pienamente la libertà senza uguaglianza reale, che richiede condizioni economiche e sociali adeguate”

- I diritti sociali = diritti “condizionati”: per essere realizzati, richiedono un intervento positivo dello Stato (prestazioni, servizi).

- tutelabili giuridicamente e politicamente

- La Costituzione contiene un elenco di diritti sociali da tutelare.

- lo Stato si impegna a creare condizioni favorevoli all’occupazione.

- Se lo Stato non adempie --> il cittadino non può fare ricorso diretto al

giudice, ma può agire politicamente contro i responsabili (es. tramite

elezioni).

DIRITTO AL

LAVORO - esistono diritti giuridicamente tutelabili in tribunale, come:

ART.4.1

- Tutti gli enti pubblici devono garantire il diritto alla salute, > Retribuzione giusta e sufficiente per una vita dignitosa.

sia direttamente (ospedali, strutture sanitarie) >Assistenza economica in caso di malattia, infortunio, invalidità,

sia indirettamente (facilitando anche i privati). vecchiaia, disoccupazione involontaria.

assicurando condizioni minime di salute e benessere per tutti, indipendentemente dalla DIRITTO ALLA

situazione economica. SALUTE - Il diritto al lavoro non significa libertà totale di svolgere qualsiasi

ART.32.1 lavoro: il legislatore può richiedere requisiti professionali per tutelare

- SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE --> che delega la gestione sanitaria alle Regioni. interessi generali (es. sicurezza, salute pubblica).

- La salute è un nucleo inviolabile della persona, e la sua violazione può dare diritto a

risarcimento anche senza danno economico (danno biologico). - Diritto di istruzione (art. 33) riguarda la libertà di insegnamento e la

DIRITTO ⟶

- NO obbligo di MANTENERSI IN BUONA SALUTE e PORSI A TRATTAMENTI. ALL’ISTRUZIONE libertà di istituire scuole e istituti.

ART. 33-34 - Diritto ad essere istruiti (art. 34) riguarda gli studenti, cioè la libertà di

- CONSENSO INFORMATO del paziente --> prima di ogni intervento; la mancata acquisizione

→ scelta della scuola e il diritto a ricevere un'istruzione.

rende il medico responsabile.

- TRATTAMENTO BIOLOGICO--> x pazienti incapaci di esprimersi con disposizioni anticipate di Art. 34 Cost. stabilisce due principi fondamentali:

trattamento (DAT). 1. Libertà di accesso al sistema scolastico per tutti.

- TRATTAMENTI SANITARI OBBLIGATORI (TSO)--> per proteggere la collettività, ad esempio 2. Diritto dello Stato a garantire a chi è capace e meritevole di proseguire gli

in malattie infettive. studi, anche senza mezzi economici.

- La Corte Costituzionale ha ammesso il numero chiuso in alcune facoltà, x

- OBIEZIONE DI COSCIENZA del medico--> no

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Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giorgia.valentini.03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto costituzionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Donati Filippo.
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