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IL RAZZISMO
Il razzismo come strumento di governo
• o Nasce come discorso scientifico sulla diversità umana.
o Utilizzato per definire differenze tra "noi" e "gli altri".
o Diventa uno strumento politico nelle nazioni occidentali (es. nazismo).
Razzismo e immigrazione in America
• o L'appartenenza razziale determinava quali migranti potevano entrare nel paese.
o Anche gli italiani venivano selezionati secondo criteri razziali.
Il razzismo in Italia e il Manifesto della Razza
• o Anni '30: imposizione di schede razziali anche in Italia e nelle colonie.
o Il Manifesto della Razza affermava inizialmente l'uguaglianza tra le razze.
o Successivamente, la razza italiana venne classificata nella gerarchia ariana.
o Venne distorta la storia per giustificare l’appartenenza alla razza ariana.
Regole razziali e discriminazione
• o Divieto di mescolanza tra razze.
o Differenza di trattamento tra uomini bianchi e uomini di altre razze nei confronti delle
donne.
o Le donne di altre razze erano considerate strumenti per soddisfare i bisogni degli uomini
bianchi.
Uso strumentale della storia e della razza
• o La razza definisce e condanna le persone a determinate posizioni sociali.
o Giustifica comportamenti discriminatori.
o La storia viene vista come la semplice realizzazione delle caratteristiche razziali.
Confutazione scientifica del razzismo
• o Il DNA e la genetica:
Il 99,9% del patrimonio genetico umano è identico in tutti gli esseri umani.
▪ Le differenze genetiche tra le persone sono solo dello 0,1% e non sono suddivisibili
▪ in gruppi razziali.
Gli esseri umani hanno un DNA distribuito globalmente senza confini netti.
▪
o Esempio sugli scimpanzé:
Esistono razze tra gli scimpanzé perché vivono in territori separati.
▪ Gli esseri umani, al contrario, si sono sempre mescolati senza barriere.
▪
Ulteriori motivi di confutazione del razzismo
• o Epigenetica e influenza ambientale:
Le caratteristiche fisiche non sono determinate rigidamente dal DNA.
▪ L’ambiente influisce sulla realizzazione del fenotipo.
▪
o Interazioni tra specie umane nel passato:
Gli esseri umani moderni portano tracce genetiche dell’uomo di Neandertal.
▪ Nel passato hanno convissuto e si sono mescolate diverse specie di Homo.
▪
Antropologia e il concetto di cultura
• o Scoperta di Franz Boas:
Studiando gli afroamericani, dimostrò che il fenotipo cambia in poche generazioni.
▪ La cultura e l’ambiente influenzano l’aspetto fisico più della razza.
▪
o Cambiamento nella concezione di cultura:
Prima: cultura legata alla conoscenza e allo studio.
▪ Poi: la cultura è presente in tutte le azioni dell’essere umano, anche nelle società
▪ meno istruite.
o Concezione aristotelica riformulata:
Anche negli stadi più primitivi della sopravvivenza esiste una forma di cultura.
▪ La cultura distingue l’uomo dagli altri esseri viventi.
▪
Antropologia e Cultura:
1. Concetto di Cultura
o La cultura comprende l'arte, la morale, il diritto e il costume.
o Include non solo aspetti intellettuali ma anche i modi di fare quotidiani.
o Ogni attività umana ha un contenuto culturale.
o La cultura si espande a tutte le attività umane, inclusi i costumi e le tradizioni.
2. Cultura vs Razza
o Prima del XIV secolo, il concetto di razza era usato per spiegare le differenze umane.
o La cultura ha sostituito la razza come spiegazione delle differenze tra gruppi umani.
o Il razzismo considera l'identità determinata dalla biologia (DNA, corpo).
o La cultura, invece, sottolinea che i modi di fare sono appresi socialmente.
3. Cultura come Insieme Complesso
o Taylor definisce la cultura come "un insieme complesso".
o Include concezioni del giusto e sbagliato, norme di comportamento, modi di vivere.
o La cultura determina il modo in cui riconosciamo e interagiamo con il mondo.
4. Fatti Sociali e Durkheim
o I fatti sociali sono regole e norme che esistono oltre gli individui.
o Non derivano dal corpo o dalla psiche individuale, ma dalla società.
o Esempio: gli studenti si siedono in aula per una regola sociale implicita.
o I fatti sociali sono coercitivi (obbligatori) e generali (valgono per tutti).
5. Cultura e Adattamento
o Gli animali si adattano biologicamente all'ambiente (mutazioni genetiche).
o Gli esseri umani si adattano culturalmente (strumenti, vestiti, abitazioni).
o La cultura permette di sopravvivere senza modificare il corpo biologico.
6. Cultura come Seconda Natura
o Concezione stratigrafica: esiste un livello naturale (il corpo) e sopra di esso la cultura.
o Negli anni, si è compreso che non esiste una separazione netta.
o Il corpo stesso è plasmato dalla cultura (es. emozioni e percezioni sensoriali).
7. Relativismo Culturale
o Non esiste un solo modo "giusto" di fare le cose.
o Etnocentrismo: giudicare altre culture con i propri parametri.
o Relativismo: comprendere le pratiche culturali nel loro contesto.
o Esempio: le pratiche alimentari variano in base alla cultura e non hanno un valore
assoluto.
8. Linguaggio e Cultura
o La lingua modella il nostro pensiero e la nostra percezione del mondo.
o Esempio: diverse lingue hanno parole diverse per "casa" o "malattia".
o La lingua precede il pensiero: ci fa riconoscere e categorizzare la realtà.
9. Conclusione
o La cultura è onnipresente e determina il nostro modo di vivere.
o Ogni società costruisce la propria realtà attraverso norme e linguaggio.
o Comprendere la cultura significa comprendere l'essere umano.
Antropologia e il concetto di cultura
1. Origini del concetto di cultura nell’antropologia
Inizio XX secolo: il concetto di cultura viene usato per descrivere e spiegare le differenze culturali.
• Antropologia evoluzionista (fine XIX secolo): visione gerarchica delle culture.
• Critica dell’evoluzionismo: Franz Boas (inizio XX secolo) introduce il relativismo culturale.
• Antropologia riconosciuta come scienza, con un proprio paradigma e metodo di ricerca.
• 2. Il paradigma antropologico
L’antropologia affronta il problema delle differenze umane attraverso il concetto di cultura.
• Differenze non più viste come biologiche, ma come culturali.
• Due elementi fondamentali:
• 1. Approccio culturale alle differenze.
2. Metodo di ricerca: etnografia.
Produzione di conoscenza specifica e distinta rispetto ad altre discipline.
• Scrittura di monografie per descrivere le culture specifiche di singoli popoli.
• 3. Struttura delle monografie antropologiche
Argomenti principali affrontati:
• o Lingua
o Organizzazione familiare
o Produzione di cibo
o Struttura politica
o Religione
Le monografie permettono di accumulare dati e formulare teorie su scala più ampia.
• Claude Lévi-Strauss (1948): Le strutture elementari della parentela → teoria universale dei sistemi di
• parentela.
4. Antropologia e colonialismo
Prima metà del XX secolo: gli antropologi studiano popolazioni sotto il dominio coloniale.
• Il sapere antropologico è prodotto all’interno del colonialismo.
• Gli Stati coloniali finanziano la ricerca antropologica per governare le popolazioni sottomesse.
• 5. Critica all’idea di cultura come sistema chiuso
Inizio XX secolo: la cultura è vista come un sistema stabile che si riproduce nel tempo.
• Problema di questa visione:
• o Le culture non sono statiche, ma in costante cambiamento.
o Le culture non esistono isolate, ma si influenzano reciprocamente.
o La cultura non è omogenea all’interno di una società.
6. Cultura come sistema dinamico e ibrido
Le culture sono sempre state in contatto tra loro (esempio: schiavismo e colonialismo in Africa).
• Critica alla visione statica della cultura: mai esistite culture isolate.
• Il concetto di “purezza culturale” è una costruzione errata.
• 7. Cultura e differenze interne
La cultura non è distribuita in modo uniforme all’interno di un gruppo.
• Differenze interne alla cultura:
• o Genere: costruzione del maschile e femminile (es. modificazioni genitali).
o Classi sociali e sottoculture: culture giovanili, linguaggio, tatuaggi.
o Movimenti di cambiamento: anni ‘60-’70, lotte per i diritti civili e modifiche delle norme culturali.
8. Decolonizzazione e nuovi assetti culturali
Dopo la Seconda Guerra Mondiale: movimenti di decolonizzazione.
• Leader delle lotte indipendentiste formati in contesti occidentali.
• Creazione di nuove forme culturali ibride.
• 9. Conclusione: la cultura è sempre in trasformazione
Il concetto di cultura deve essere reso più complesso.
• Le culture non sono statiche, ma dinamiche e influenzate da incontri e scambi.
• L’antropologia deve superare la visione chiusa delle culture e riconoscere la loro costante evoluzione.
• Riti, cultura e interazioni storiche
1. Funzione dei riti
I riti permettono di trasportare una vicenda su un piano simbolico e spirituale.
• Attraverso il rito, si chiede aiuto a figure appartenenti a un piano "divino".
• Esempio del tarantismo:
• Il morso della taranta non è reale.
• L'esorcismo agisce a livello simbolico, modificando la percezione della storia personale.
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Non sempre è necessaria una guida religiosa: il ruolo del musicista può essere centrale come "traghettatore".
• Il rito crea uno spazio e un tempo separati dalla vita quotidiana, producendo effetti sulla realtà terrena.
• 2. Interazioni culturali e colonialismo
Ritualità Yoruba:
• Persone di gruppi etnici diversi partecipano agli stessi riti.
• Le culture si mischiano, non restano più isolate nella savana o nelle foreste.
• Le grandi città coloniali diventano punti di incontro e fusione culturale.
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Effetti del colonialismo:
• Modifica i riti, i costumi e il modo di vestire.
• Esempio: nel rito, gli uomini indossano caschi coloniali inglesi e imitano la camminata dei
• colonizzatori come forma di espressione del loro malessere.
Conclusione: le culture non sono mai state fisse, ma sempre in interazione, spesso influenzate da rapporti di
• potere.
3. Cultura come fenomeno dinamico
La cultura si adatta e cambia a seconda del contesto storico e sociale.
• Esempio della televisione:
• In alcune regioni, la TV arrivava senza segnale.
• L’oggetto veniva esposto come simbolo di legame con l’Occidente e di status sociale.
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L’appartenenza culturale è fluida:
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