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ORGANIZZAZIONE DEL PATRIMONIO DELLA S.N.C.

-​ Conferimento diverso dal denaro:

● A titolo di proprietà = vengono trasferiti i rischi alla società

● A titolo di godimento = il rischio rimane in capo al socio

-​ Non c'è una vera e propria disciplina dei conferimenti, essi devono essere

indicati valutati nell'atto costitutivo.

-​ Il conferimento di un credito deve essere valutato al presumibile valore di realizzo

-​ Valutazione dei conferimenti diversi dal denaro in capo ai soci. C'è il rischio di un

annacquamento del capitale sociale (sopra valutazione del bene). Tuttavia essa

viene accettata in quanto la responsabilità personale e illimitata del socio è una

forma di garanzia legale.

-​ Le s.n.c. godono del beneficio di escussione = i creditori prima di aggredire i soci

devono terminare l'aggressione sul patrimonio della società. Questo beneficio vale

solo se la società è regolarmente iscritta. Altrimenti sarebbe indifferente per i creditori

aggredire il patrimonio societario o quello personale dei soci.

ORGANIZZAZIONE DEL PATRIMONIO NELLA S.R.L.

-​ La valutazione dei conferimenti in natura spetta ai soci, ma nel rispetto della

relazione di stima redatta dal revisore legale o società di revsione (art. 2465)

-​ Anche nelle s.r.l. i conferimenti diversi dal denaro possono essere a titolo di proprietà

o godimento

-​ Il conferimento di opere e servizi essendo difficilmente valutabile è ammesso nelle

s.r.l. ma non nelle s.p.a. Tale conferimento è condizionato dal fatto che tutti i soci

devono essere d'accordo e che il socio che effettua l'opera o servizio debba munirsi

di una garanzia (fideiussione bancaria o polizza assicurativa) di importo pari al

valore attribuito alla prestazione. La garanzia tutela la società sia in caso di

inadempienza del socio sia in caso di sopravvalutazione del conferimento di opere o

servizi.

Il corrispettivo del conferimento

A fronte del conferimento, il socio ottiene in cambio la partecipazione (atto a titolo oneroso)

-​ La partecipazione indica lo status del socio (quali sono i suoi diritti e doveri)

-​ Nelle s.n.c. e s.r.l. si avranno tante partecipazioni quanti sono i soci

-​ Diverso è il caso delle s.p.a. dove le partecipazioni sono standardizzate ed

incorporate in un documento detto azione.

-​ Le partecipazioni sono proporzionali al conferimento, anche se è possibile assegnare

la partecipazione con criteri diversi ma sempre nel rispetto del divieto del patto

leonino, questo per evitare che un socio venga escluso da utili o perdite.

-​ La partecipazione può essere ceduta (tramite vendita o donazione) oppure realizzata

in altro modo dal socio.

Trasferimento di una partecipazione in una s.n.c. (art. 2252)

-​ Deve essere modificato l'atto costitutivo

-​ La modifica dell’atto richiede l'unanimità, quindi un socio potrebbe impedire che la

partecipazione venga venduta, salvo che non venga inserita una clausola di libera

trasferibilità della quota

Trasferimento di una partecipazione in una s.r.l. 19

-​ La quota è liberamente trasferibile

-​ La vendita della partecipazione non presuppone una modifica del contratto. Resta

circoscritta tra il socio alienante e il terzo acquirente).

-​ Il contratto di compravendita deve essere iscritto nel registro delle imprese per

fare in modo che il nuovo socio possa avvalersi dello status di socio e dei

corrispondenti diritti sociali (art. 2470)

-​ Il principio di libera trasferibilità può essere derogato da delle clausole:

intrasferibilità della quota, di gradimento oppure di prelazione. Questi limiti

potrebbero essere contenuti in un patto parasociale c.d. sindacato di blocco

Recesso del socio in s.n.c.

-​ Se la società è a tempo indeterminato il recesso potrà essere esercitata con

preavviso

-​ Se la società è a tempo determinato il recesso potrà essere esercitato solo se c'è

giusta causa o nelle ipotesi previste dall'atto costitutivo

-​ La giusta causa può essere prevista da contratto oppure valutata caso per caso

Recesso del socio in s.r.l.

-​ Se la società è a tempo indeterminato il recesso potrà essere esercitato con

preavviso di almeno 180 gg (salvo maggiore termine previsto dallo statuto, che non

potrà essere superiore ad un anno).

-​ Se la società è a tempo determinato il recesso potrà essere esercitato solo nei casi

previsti dall'atto costitutivo o nei casi previsti dalla legge.

-​ Esercitato il recesso, il socio ha diritto di percepire un importo pari al valore di

mercato della propria quota di partecipazione, non il bene originariamente

conferito. La quota dovrà essere liquidata entro 180 giorni.

Esclusione del socio nella s.n.c.

-​ Esclusione avviene di diritto quando si verifica un determinato fatto.

-​ Il socio verrebbe escluso di diritto se fosse assoggettato a liquidazione giudiziale

-​ Ci sono cause facoltative di esclusione che si hanno normalmente se il socio è

inadempiente.

-​ Esclusione decisa dai soci a maggioranza (pronunciata per teste)

-​ Obbligo di liquidare al socio escluso, entro sei mesi, il valore della partecipazione

sociale

Esclusione del socio nella s.r.l.

-​ L'esclusione è sempre e solo facoltativa e subordinata ad una pressione

nell'ambito del contratto. Potrebbe essere inserita una clausola contrattuale per

ipotesi di esclusione (ex. liquidazione giudiziale).

-​ Ipotesi di esclusione di diritto se vi è un problema di valutazione di un conferimento

non in denaro.

-​ Al socio escluso dovrà essere liquidato il valore della quota.

-​ Nel caso di un socio assoggettato a liquidazione giudiziale potrebbero esservi delle

conseguenze riguardo la posizione di amministratore: possono essere estese agli

amministratori di s.r.l. le cause di ineleggibilità e decadenza previste per gli

amministratori di s.p.a. 20

Amministrazione e controllo nelle s.n.c.

-​ Se non è stabilito diversamente gli amministratori sono tutti i soci. La legge non

menziona l’ipotesi dell’amministratore non socio, tuttavia potrebbe essere possibile

nominare un soggetto terzo per dirigere l’impresa, ma tale soggetto sarà assimilabile

a un institore.

-​ Amministrazione per persone: amministratori a tempo indeterminato, stabili

-​ Se non viene stabilito da contratto il modello di amministrazione, esso sarà di default

il modello di amministrazione disgiuntiva (ogni amministratore può prendere

decisioni in maniera autonoma per l'attuazione dell'oggetto sociale, salvo eventuale

opposizione esercitata da un altro amministratore).

-​ Può essere stabilito da contratto un modello di amministrazione congiuntiva (le

decisioni vengono prese dagli amministratori in modo coordinato). La decisione può

essere presa all'unanimità oppure a maggioranza (quorum? maggioranza per quote

d'interesse se gli amministratori sono tutti soci oppure per teste)

Amministrazione e controllo nelle s.r.l.

-​ Nella s.r.l. gli amministratori sono scelti tra i soci, salvo che l’atto costitutivo non

preveda che possano essere anche terzi (il che è consentito).

-​ Amministrazione per persone o per uffici

-​ Amministrazione per uffici = amministratori con mandato all'interno di un organo,

amministrazione ciclica. Il diritto stabilisce le regole di funzionamento dell'organo.

L'organo può essere un consiglio di amministrazione (regola collegiale, decisioni

attraverso riunione) oppure un organo che opera secondo la regola referendaria

dove le decisioni vengono prese in base a consultazione scritta o consenso

espresso per iscritto.

Esecuzione delle decisioni amministrative

Potere di rappresentanza = su chi ricade il potere di spendere il nome della società nella

fase decisoria? Sugli amministratori, uno, qualcuno o tutti.

-​ La rappresentanza può essere disgiuntiva o congiuntiva

-​ In una s.n.c. il modello di rappresentanza normalmente segue il modello di

amministrazione

-​ In una s.r.l. di default è disgiuntivo, ma può essere introdotto quello congiuntivo

tramite specifica clausola

-​ In una s.n.c. quando non viene rispettato il limite alla rappresentanza: se il limite

è opponibile a terzi (è stato iscritto) il contratto è inefficace, se invece il limite non è

opponibile a terzi, la clausola non risulta opponibile, salvo che non venga provato

che il terzo fosse a conoscenza del limite anche senza pubblicità.

-​ In una s.r.l. anche se i limiti alla rappresentanza sono iscritti a registro, non

risultano opponibili ed il contratto eventualmente stipulato risulta efficace (art.

2475-bis comma 2), salvo che non venga provato che il terzo ha agito a danno della

società in modo intenzionale.

Doveri degli amministratori nelle s.n.c.

-​ Obbligo generale di adempiere osservando la diligenza del buon padre di famiglia

-​ Se non viene esercitata una condotta diligente, l'amministratore risulta inadempiente

-​ L'inadempimento fa scattare sanzioni o conseguenze tra cui il risarcimento del danno

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-​ L'accertamento della negligenza viene fatto dai soci chiamando l'amministratore

negligente davanti al tribunale.

Doveri degli amministratori nelle s.r.l.

-​ Anche qui diligenza del buon padre di famiglia

-​ La diligenza ordinaria però non basta

-​ Divieto di conflitto di interessi = divieto di agire cercando di realizzare un interesse

personale a scapito dell'interesse sociale. Rientrano in questa casistica: acquisto che

espone la società ad un danno anche potenziale (acquisto non necessario o non utile

per la società) o acquisto ad un prezzo più alto di quello di mercato.

-​ Possibilità di realizzare un interesse personale solo se compatibile con l'interesse

sociale

-​ Se l'amministrazione è disgiunta o vi è un singolo amministratore, in conflitto di

interessi, l'amministratore dovrebbe astenersi dall'agire. Se però agisce comunque il

contratto diventa annullabile.

-​ Se l'amministrazione è congiuntiva l'amministratore in conflitto d'interessi

dovrebbe comunicare il conflitto ed astenersi dal prendere la decisione. Se la

decisione fosse presa anche con il voto dell'amministratore in conflitto d'interessi la

decisione risulterebbe viziata. La decisione in conflitto d'interessi è passibile di

impugnazione. L’azione di responsabilità viene attribuita ai soci.

Controllo

-​ I soci non amministratori devono svolgere una funzione di controllo sugli

amministratori sia nelle s.n.c. che nelle s.r.l.

-​ La funzione di controllo dei soci non amminist

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Scienze giuridiche IUS/04 Diritto commerciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sabrina230204 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto commerciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Cetra Antonio.
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