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La superficie del cuore può essere divisa in faccia sternocostale (anteriore) e

faccia diaframmatica (posteriore), dalla base ossia la parte superiore del cuore

dove si collegano le varie arterie e vasi, dall'apice quindi la parte posteriore

che poggia sul diaframma, infine dal margine acuto e ottuso. Ha due atri e due

ventricoli, la base lo collega alle vene cave superiori ed anteriori(atrio destro) e

alle quattro vene polmonari (atrio sinistro), fondamentale il seno coronario che

raccoglie il sangue dalle tre vene principali. La faccia sternocostale volge in

alto, in avanti e verso sinistra, viene percorsa dal solco interventricolare

anteriore che si lega con il solco interventricolare posteriore che sottende il

setto interventricolare il quale divide i due ventricoli. La faccia diaframmatica

volge in basso, è attraversata dal solco coronario che divide la parte atriale e

ventricolare del cuore.

12. Descrivere la localizzazione del cuore.

Il cuore è leggermente spostato verso sinistra rispetto alla linea mediana, lo

ritroviamo nella cavità toracica, nel mediastino (compreso tra le pleure),

precisamente nella cavità pericardica, è localizzato posteriormente allo sterno.

È ruotato leggermente verso sinistra e forma un angolo obliquo con l'asse

longitudinale del corpo.

13. Confrontare le caratteriste della metà destra con quelle della metà

sinistra del cuore

L'apparato cardiovascolare viene suddiviso in circolo polmonare e circolo

sistemico. Il circolo polmonare è strettamente legato all'atrio e ventricolo

destro del cuore, ha la funzione di trasportare il sangue ai polmoni così da

permettere lo scambio di gas negli alveoli. Tramite le vene polmonari il sangue

ossigenato viene portato al lato sinistro del cuore dove avverrà il circolo

sistemico che comprende la distribuzione del sangue ossigenato in tutto il

corpo tramite l'aorta. Per completare il tutto il sangue dopo aver raccolto scorie

e anidride carbonica ritorna al cuore tramite le vene cave inferiori e superiori.

l'intero processo ha delle funzioni fondamentali per la sopravvivenza

dell'organismo ossia: avviene il trasporto di sostanze nutritizie fondamentali,

vengono allontanati i prodotti del catabolismo cellulare (l'anidride carbonica),

avviene la termoregolazione e anche la regolazione dell'omeostasi dei fluidi

corporei, coinvolgimento dei processi immunitari.

LEZIONE 18

11. Elencare i fasci degli atrii e dei ventricoli

I cardiomiociti si riuniscono in fasci immersi in uno stroma vascolarizzato, i fasci

muscolari hanno origine e terminano sulle componenti dello scheletro fibroso,

sia negli atri che nei ventricoli anche se le due muscolature sono indipendenti,

fondamentale è il fascio atrioventricolare che connette gli atri ai ventricoli.

Negli atri ritroviamo: fasci comuni trasversale e verticale, muscoli pettinati

(destra), fasci limbici superiore ed inferiore (destra). Nei ventricoli ritroviamo:

fascio proprio di destra e sinistra, fascio comune anteriore e posteriore, fascio

suturale.

12. Descrivere le funzioni dello scheletro fibroso

Lo scheletro fibroso è principalmente formato da collagene e fibre elastiche, si

concentra soprattutto nella parete tra le cavità cardiache, in prossimità degli

anelli fibrosi e nelle lamine di tessuto che interconnettono gli anelli. Ha lo scopo

di fornire supporto al cuore attorno alle valvole e le aperture dei grossi vasi,

mantiene questi orifizi aperti e impedisce di stirarsi eccessivamente, ancora i

cardiomiociti e fornisce loro un punto d'appoggio, isola gli atri e i ventricoli, il

ritorno elastico aiuta il riempimento del cuore.

13. Descrivere gli strati che compongono il muscolo cardiaco.

Il muscolo cardiaco è composto da tre strati: epicardio, miocardio ed

endocardio.

L'epicardio riveste l'esterno del cuore, rende la sua superficie liscia e traslucida,

compresa la radice di alcuni grossi vasi. Rappresenta il foglietto viscerale della

sierosa cardiaca e flette nel foglietto parietale che tappezza il sacco fibroso

pericardico. Esternamente è rivestito dal tipico mesotelio coperto da un velo

liquido e fibre elastiche, internamente è ancorato al miocardio dallo strato

sottopericardico. Il miocardio è lo strato più spesso della parete cardiaca. Il

miocardio comune rappresenta il 90% dell'intero miocardio e costituisce la

muscolatura cardiaca, il miocardio specifico svolge le attività da pacemaker, e

ritroviamo tre tipi di cellule: nodali, di transizione e di purkinje. L'endocardio è

una membrana biancastra e liscia e riveste tutte le cavità del cuore irregolari e

non. È costituito da uno strato di cellule endoteliali e poggia su una lamina

propria che prosegue nello strato sottoendocardico il quale contiene delle

ramificazioni terminali con le cellule di Purkinje.

14. Descrivere le quattro diverse valvole cardiache a livello anatomico

Le valvole sono fondamentali per mantenere un flusso unidirezionale del

sangue. Ci sono due tipi di valvole: atrioventricolari e le semilunari. Le valvole

atrioventricolari collegano gli atri ai ventricoli, esiste la valvola atrioventricolare

destra (tricuspide) e quella di sinistra (bicuspide). Le valvole semilunari

collegano i ventricoli alle grandi arterie, esiste la valvola polmonare che lega il

ventricolo destro al tronco polmonare, e la valvola aortica che lega il ventricolo

sinistro all'aorta. Le valvole semilunari sono provviste di tre cuspidi e non

hanno corde tendinee a differenza di quelle atrioventricolari. Le valvole non

hanno la possibilità di aprirsi o chiudersi ma vengono regolate dalla pressione

interna delle camere.

LEZIONE 19

16. Qual è il percorso del sangue attraverso le vene cardiache dopo

aver fluito attraverso i capillari della parete cardiaca?

Il 20% del sangue coronario si svuota direttamente nelle camere cardiache

attraverso le vene di Tebesio, il restante 80% deve affrontare un percorso ben

preciso che ha inizio dalla vena cardiaca magna la quale raccoglie tutto il

sangue dalla faccia anteriore del cuore e lo trasporta dall'apice verso il solco

coronario, piegandosi sul margine lo svuota nel seno coronario,

successivamente la vena interventricolare posteriore raccoglie il sangue

dall'intera faccia posteriore del cuore e trasporta il sangue dall'apice verso

l'alto direttamente nel seno coronario, la vena marginale sinistra raccoglie il

sangue in prossimità del marginale sinistro e lo svuota nel seno coronario;

quest'ultimo è collegato a queste tre vene principali dalla quale raccoglie

direttamente il sangue, si trova nella faccia posteriore nel solco coronario e

svuota il sangue direttamente nell'atrio destro.

17. Analizza le modifiche anatomiche che intercorrono durante le fasi

della contrazione cardiaca.

Il nodo senoatriale fungendo da pacemaker dà inizio all'impulso che eccita il

miocardio atriale, questo forma l'onda P dell'ECG, contraendosi gli atri si

riempiono i ventricoli, successivamente il nodo atrioventricolare diffonde

l'eccitazione elettrica al fascio AV, alle fibre di Purkinje e ai ventricoli (sistole

atriale). La depolarizzazione ventricolare genera il complesso QRS, questo dà il

via alla sistole ventricolare dove le valvole AV si chiudono e quelle semilunari si

aprono. I ventricoli spingono il sangue nel troco dell'aorta e polmonare. Avviene

la depolarizzazione (onda T) e si rilassano i ventricoli. Le valvole semilunari si

chiudono. Le quattro cavità sono in diastole, le valvole AV si aprono e i

ventricoli si riempiono per un nuovo ciclo. Tutto questo è definito ritmo

sinusale.

18. Quali sono le caratteristiche delle valvole venose e in quali tipi di

vasi sono presenti?

A molte vene medie nelle tasche della tonaca intima si formano le valvole

venose, ossia, la pressione nelle vene non è sufficiente a spingere il sangue

verso l'alto contro la forza di gravità, quindi esistono queste valvole avvolte da

muscoli che contraendosi permettono al sangue di fluire verso l'alto senza

complicazioni; queste vene prevengono il reflusso ematico e il sistema viene

definite pompa muscolare scheletrica. Tutto ciò avviene solo nelle vene medie

e le valvole sono assenti nelle venule e nelle vene di grosso calibro.

19. Confrontare le caratteristiche strutturali degli atrii con quelle dei

ventricoli

Gli atri hanno il compito di ricevere il sangue dalle grandi vene, hanno pareti

sottili e flaccide e hanno delle piccole protuberanze su entrambi i lati definite

auricole, sono divisi dal setto interatriale. Tramite le valvole AV il sangue dagli

atri fluisce ai ventricoli i quali hanno pareti molto più spesse, precisamente le

pareti del ventricolo di sinistra sono circa dalle due alle quattro volte più spesse

di quello di destra (poiché hanno una mole di lavoro ingente, ossia trasportare

il sangue all'intero organismo). Ciò che divide i ventricoli è il setto

interventricolare; questi hanno il compito di pompare il sangue nelle grandi

arterie (polmoni, aorta). Entrambi i ventricoli hanno delle creste interne

chiamate trabecole carnee.

20. Descrivere gli atrii del cuore

Gli atri hanno il compito di ricevere il sangue da le grandi vene, hanno pareti

molto sottili e il sangue fluisce nei ventricoli attraverso le valvole AV. Hanno

un'estensione definita auricola che rende leggermente più grande il loro

volume. Hanno pareti sottili e flaccide proprio come la loro mole di lavoro. Sono

divise dal setto interatriale. L'atrio destro ed entrambe le auricole hanno delle

creste nel miocardio definite muscoli pettinati.

21. Descrivere le principali strutture del sistema di conduzione del

cuore

Il sistema di conduzione del cuore ha inizio nel nodo senoatriale, il quale è

composto principalmente da cellule nodali e di transizione; questo funge da

pacemaker e regola il battito cardiaco e da inizio al primo impulso. È presente

nell'atrio di destra. I segnali del nodo SA viaggiano da un miocardiocita all'altro

fino ad arrivare al nodo atrioventricolare che funge da cancello elettrico, è

situato vicino alla valvola AV di destra. Tutti i segnali elettrici devono passare

per il nodo AV poiché lo scheletro fibroso impedisce ad eventuali correnti di

arrivare direttamente ai ventricoli. Successivamente il fascio AV (his) composto

da cellule di Purkinje forma un cordone dove possono passare i segnali del

nodo AV, si biforca in branche di destra e di sinistra, infine troviamo i fasci di

Purkinje che nascono dall'estremità inferiore delle branche di His e si

diffondono nel miocardio ventricolare.

LEZIONE 21

04. Descrivere il circolo coronario

Il circolo coronario ha origine a ridosso delle cuspidi della valvola aortica,

avremo le arterie coronariche di destra e di sinistra

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
7 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bbyyy di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Paladino Letizia.