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Il metodo multiclasse sviluppato
Le classi di antibiotici che vengono ricercate con il metodo multiclasse sviluppato sono sulfamidici,
chinoloni, tetracicline, macrolidi, beta-lattamici (comprendenti penicilline e cefalosporine), per un
totale di circa 50 molecole strutturalmente molto differenti fra classe e classe. La tecnica strumentale si
basa sulla combinazione di cromatografia liquida e spettrometria di massa, e consente di
ricavare informazioni sia sulla struttura delle molecole che sulla loro concentrazione, anche
quando queste sono presenti a livelli di contaminazione inferiori ai limiti di legge. Infatti la spettrometria
di massa consente di rivelare anche piccole quantità di sostanze in esame riuscendo a “leggere” il loro
peso e a indagarne la struttura in modo da determinare l’identità della molecola con un elevato livello di
confidenza.
L’approccio multiclasse rappresenta un grande cambiamento per il settore del controllo degli
L’impiego di strumentazioni sempre più potenti e sensibili si sta diffondendo in molti laboratori
alimenti.
europei e da qualche anno è visibile un conseguente cambio nelle strategie di campionamento,
tendenza che dovrebbe rendere più efficace e omogeneo il sistema dei controlli nazionali ed europei
Ricercatori dell’IZSVe premiati per i metodi
innovativi nella rilevazione di trattamenti
anabolizzanti nei bovini dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle
I ricercatori del Laboratorio farmaci veterinari e ricerca
“Carlos Van Peteghem” come miglior poster
Venezie si aggiudicano il premio presentato nel corso
dell’ottava edizione dell’International –
symposium on hormone and veterinary drug residue analysis
VDRA, tenutosi a Gand in Belgio dal 22 al 25 Maggio 2018.
l’approccio innovativo adottato dal laboratorio
Il poster è stato selezionato dalla commissione per
per la rivelazione di trattamenti anabolizzanti in bovini da carne, per la chiarezza espositiva dei
contenuti e per l’importanza del progetto di ricerca nel campo delle analisi chimiche per il controllo
dell’utilizzo dei farmaci negli allevamenti.
Grazie a questo approccio infatti i ricercatori sono stati in grado di evidenziare alcune molecole che
permettono di distinguere gli animali correttamente allevati da quelli sottoposti a pratiche
anabolizzanti a base di steroidi sessuali, che sono proibite in Europa.
l’analisi
Il protocollo utilizzato sfrutta untargeted dei metaboliti epatici (metaboloma), ed è stato
applicato dal laboratorio all’analisi del fegato in bovini da carne sottoposti ad un trattamento con steroidi
anabolizzanti.
A differenza dei classici metodi di analisi che mirano all’individuazione dei residui di farmaci
somministrati agli animali, questa tecnica permette di rilevare indirettamente una potenziale
somministrazione di sostanze anabolizzanti misurando le alterazioni metaboliche conseguenti ai
trattamenti eseguiti.
La commissione giudicatrice del premio ha riconosciuto l’importanza di questi risultati, e ha stimolato il
laboratorio a potenziare e continuare con lo sviluppo di questa linea di ricerca.
I risultati della ricerca sono stati inoltre pubblicati nella rivista scientifica di settore Metabolomics.
L'analisi metabolica del fegato rivela
l'interruzione del profilo nei bovini dopo il
trattamento con steroidi
Astratto
introduzione
La sorveglianza delle pratiche anabolizzanti illegali nella produzione di carne
bovina è necessaria per garantire la salute dei consumatori. Le strategie di
screening basate sul riconoscimento degli effetti biologici indiretti sono
considerate dalla comunità come strumenti promettenti per superare alcune
limitazioni dei metodi analitici classici e potrebbero quindi contribuire a
garantire alimenti più sicuri per il consumatore.
Obiettivi
Il presente lavoro si propone di caratterizzare il profilo metabolico indotto nel
fegato dalla somministrazione di steroidi anabolizzanti e di identificare
potenziali disturbi del metabolismo epatico.
Metodi
Un totale di 32 campioni di fegato, 16 di tori non trattati e 16 di tori trattati con
un impianto auricolare (Revalor-XS ) contenente trenbolone acetato (200 mg)
®
e β-estradiolo (40 mg), sono stati analizzati dopo un LC–MS- analisi
metabolomica basata sulla combinazione di separazioni cromatografiche RP e
HILIC. Diversi strumenti statistici multivariati sono stati applicati ai set di dati
per selezionare metaboliti comuni che possono essere considerati potenziali
marcatori in base ai loro cambiamenti significativi nelle concentrazioni dopo la
somministrazione di steroidi sessuali.
Risultati
Sono stati identificati otto marcatori candidati. Inoltre, un sottoinsieme di
quattro marcatori è stato validato anche da un diverso laboratorio che ha
eseguito la stessa analisi utilizzando una piattaforma strumentale ed
elaborazione indipendente, confermando la solidità dei risultati raggiunti.
Conclusione
Questo studio è stato eseguito imitando condizioni sperimentali che potrebbero
essere utilizzate durante una potenziale pratica di uso improprio. È promettente
nell'obiettivo di impostare una strategia analitica per evidenziare l'abuso di
steroidi sessuali negli animali da allevamento
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) esegue analisi chimiche per la ricerca di
sostanze e contaminanti presenti negli alimenti che possono rappresentare un rischio per la salute. In
queste pagine trovi informazioni specifiche sulle diverse tipologie di queste sostanze, con approfondimenti
sulle attività dell’IZSVe a riguardo e i riferimenti dei laboratori coinvolti.
Additivi
Gli additivi sono sostanze aggiunte intenzionalmente agli alimenti per aumentare la vita commerciale dei
prodotti (shelf life) o per migliorare le loro caratteristiche sensoriali.
Contaminanti naturali
I contaminanti sono sostanze potenzialmente nocive accidentalmente presenti negli alimenti. Alcuni
contaminanti possono avere un origine naturale, come le micotossine, le biotossine algali o l’istamina.