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INSIEMI
Def. Un insieme A ∈ ℂ si dice finito se è vuoto oppure se esiste un numero n ∈ ℕ , n≥1 t.c. gli elementi di A possono essere messi in corrispondenza biunivoca con i numeri {1, 2, 3, ..., n}.
Def. Due insiemi hanno la stessa cardinalità (o potenza) se è possibile stabilire una corrispondenza biunivoca tra i loro elementi.
Def. Un insieme si dice infinito se non è finito.
Def. Un insieme è numerabile se A è infinito e ha la stessa cardinalità di ℕ.
Def. Un insieme è al più numerabile se è finito o numerabile.
Teorema: L'unione di insiemi numerabili è numerabile.
Il prodotto cartesiano di insiemi numerabili è numerabile.
Ogni sottoinsieme proprio infinito di un insieme numerabile è numerabile.
Def. Un insieme ha la potenza del continuo se può essere messo in corrispondenza biunivoca con ℝ.
VETTORI
- Somma: x+y = (x1+y1,x2+y2,...,xn+yn)
- Prodotto per uno scalare: α · x = α · (x1,x2,...,xn) = (α·x1,α·x2,...,α·xn)
Proprietà
- x+y = y+x
- (x+y)+z = x+(y+z)
- 30 = (0, 0, ..., 0) ∈ ℝn ⇒ x+0 = x
- ∀ x ∈ ℝn ∃ y ∈ ℝn t.c. x+y = y+x = 0
- (x+y)(α) = α·x+α·y
- (α+β)·x = α·x + β·x
- α·(x+y) = α·x + α·y
Proprietà
- x≤ y se xi ≤ yi ∀i = 1, ..., n
- → Possono anche essere uguali.
- y<x
- "Fortemente" — se sono tutti diversi e tutti minori.
- (x≤y)∧(y≤z) ⇒ x≤z
Def. Si dice combinazione lineare dei vettori x1,...,xm ∈ ℝn se esistono α1, α2, ..., αm ∈ ℝ.
Def. Un sottoinsieme V di ℝn è un sottospazio vettoriale di ℝn se soddisfa:
- 0 ∈ V
- ∀ x,y ∈ V → x+y ∈ V
- ∀ ά ∈ ℝ ⇒ αx ∈ V
← Sostituisco (0,0)
- 1. (x)1 (y1)
- 2. (-x)1 (-y1)
- 3) ∀ x,y ∈ V ⇒ x-y ∈ V
Def. La norma di un vettore x = (x1,...,xn) ∈ ℝn è ||x|| = √∑xi2.n
1. ‖x‖ = 0 ⟺ x = 0
2. ‖αx‖ = |α|‖x‖
3. ‖x + y‖ ≤ ‖x‖ + ‖y‖ (disuguaglianza triangolare)
4. ‖x‖ ≥ 0
5. |x·y| ≤ ‖x‖·‖y‖ (disuguaglianza di Cauchy Schwarz)
Dim.1.
Se x = 0 allora ‖x‖2 = √0+0+...+0 = 0. Viceversa se ‖x‖ = 0 allora tutte le componenti di x devono essere nulle ⟹ ‖x‖2 = x1²+x2²+...+xn² = 0 ⟹ x1²+x2²+...+xn² = 0 che implica xk² = 0 ∀i = 0;...;n ⟹ x = 0
Una somma di numeri positivi o nulli può essere nulla solo se tutti i numeri sono nulli.
Dim.2.
‖(αx)‖ = (αx1, αx2, ..., αxn)‖ = √(α²x1² + α²x2² + ... + α²xn²) = √(α²(x1² + x2² + ... + xn²)) = |α|√(x1² + x2² + ... + xn²) = |α|‖x‖
Versore: un vettore di Rⁿ con norma unitaria.
Versori fondamentali: e1 = (1,0) e2 = (0,1)
‖e1‖ = √(1²+0²) = 1
‖e2‖ = √(0²+1²) = 1
e1·e2 = 0 (sono ortogonali)
Distanza tra 2 vettori di Rⁿ: d(x, y) = ‖x - y‖ = √(x2i - yi2) = √((x1-y1)²+(x2-y2)²+...) = √Σ(xi-yi)² = ...
➡️ La distanza di un vettore x dall'origine coincide con la sua norma, d(x, 0) = ‖x‖
Dim.
1. d(x, y) = 0 ⟺ x = y
2. d(x, y) = (x - y) = ‖x - y‖ = 0 ⟹ x = y ⟺ d(x, y)
3. d(x, y) ≤ d(x, t) + d(t, y) ⟹ ‖x - y‖ ≤ ‖x - t‖ + ‖t - y‖ ⟹ d(x, y) ≤ d(x, t), ∀x, y, t
Def.
Si dice intorno sferico di centro xo ∈ ℝⁿ e raggio r > 0:
r ∈ ℝ è l'intervallo - Bᵣ(xo) = {x ∈ ℝⁿ / d(x, xo) < r} - Bᵣ(xo) = {x ∈ ℝⁿ : ‖x - xo‖<r}
(x-xo)² + (y-yo)² < r² = Bᵣ(xo, yo)
es. B4(1,1,4)={x∈ℝ³ / d(x,(1,1,4))<4}
es. B4(0) = {x ∈ ℝ² : d(x,0)< 3}
Def.
Un insieme A c Rⁿ si dice limitato se esiste un intorno sferico dell'origine che lo contiene, cioè ∃r>0 s.t. A c Bᵣ(0).
Def.
Dato un insieme A ⊂ R si dice maggiorante di A un numero M ∈ R, se ∃x t.c. x ≤ M, ∀x ∈ A.
si dice minorante di A un numero m ∈ R, se ∃x t.c. x ≤ m, ∀x ∈ A. ➡️
Sono infiniti
A ⊂ R si dice limitato superiormente se ha almeno un maggiorante.
si dice limitato inferiormente se ha almeno un minorante.
➡️ Dato A ⊂ R limitato superiormente, si dice c ∈ R ℓ'estremo superiore di A,
c = supA = è il più piccolo dei maggioranti di A.
A ⊂ R è limitato inferiormente, si dice che b è l'estremo inferiore di A
b = infA = è il più grande dei minoranti di A
Il più grande minorante di A dato C, b < C ⟹ A
Si dice massimo di A, si indica con max A, il punto M ∈ A, se ∃t.c. M = max x ∀x ∈ A.
Si dice minimo di A, si si indica con min A, il punto M ∈ A, se ∃t.c. m ≤ x ∀x ∈ A.
Massimale: non necessariamente un unico {x} > x0 ⟹ quando max A non esiste. ➡️ x0 massimale di Δ
Massimale debole: ∄ x ∈ Δ t.c. x > x0 x0 maxA di Δ