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EVOLUZIONE DELLA PEDAGOGIA:
Antichità: l’educazione aveva un carattere familiare e civico
Medioevo: prevale l’elemento religioso negli ideali educativi, la cultura serviva per la
comprensione del sacro.
Età moderna: si vuole formare l’uomo prima della persona religiosa
Era contemporanea: l’educazione assume sempre più contributi tecnologici e scienti ci
Primo Novecento: attraversato da eventi storici cruciali (Prima Guerra mondiale, l’av-
vento del consumismo, del fascismo e del nazionalismo). Fu un periodo particolarmen-
te fecondo per la ri essione sull’educazione.
PEDAGOGIA MODERNA:
• Graduale a ermazione della concezione moderna della fanciullezza
• Visione complessa del soggetto umano incentrato di valori di democrazia sociale e
politica
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• Centralità della persona
• Ricorso delle <<scienze dell’educazione>> come risposta alla crisi dovuta alla guerra
• Crisi che si accompagna all’emergere di esigenze educative: intercultura, emargina-
zione, necessità di educare lungo tutto il percorso di vita anche nelle situazioni di cri-
si.
PRINCIPALI CORRENTI DI PENSIERO: (non lo chiede in esame)
• Pedagogia: Attivismo e scuole nuove (Montessori 1870-1952). Il bambino è il prota-
gonista ed è considerato soggetto attivo. L’apprendimento deve essere basato sugli
interessi del bambino quindi lo sviluppo delle sue facoltà deve essere al centro del-
l’educazione.
• John Dewey: esperienza= punto di partenza della conoscenza e dell’educazione. Il
bambino è un individuo sociale. Le attività pratiche sono le scienze alla base del pro-
gramma.
• Giovanni Gentile: sottolinea il ruolo importante dell’insegnamento e valorizza il rap-
porto insegnate-alunno. L’arte e la religione hanno un ruolo importante nella forma-
zione del bambino. Educazione= conoscenza della verità.
• Pedagogia marxista: educazione= costruzione di un collettivo di lavoro. Tutti sono
partecipi in una realtà i cui si condividono lavoro e responsabilità.
• Personalismo: contributo del pensiero Cristiano. Al centro della ri essione è posta la
persona umana. Educazione = processo di autocostruzione, indirizzata alla cono-
scenza di valori spirituali.
LA CENTRALITÀ DELLA PEDAGOGIA
• Don Lorenzo Milani: impegno volto all’emancipazione e alla realizzazione dell’ugua-
glianza.
• Paulo Freire: promotore dell’educazione popolare. Educare e imparare sono stretta-
mente legati tra di loro. Se si mantiene la capacità di stupirsi di fronte alle meraviglie
della natura e della storia allora si è in grado di interpretare gli avvenimenti e anche di
produrre dei cambiamenti signi cativi nella storia. Il maestro insegna e impara,
l’alunno impara e insegna.
La malattia è una forma di oppressione, diventa però anche un’esperienza che in chi la
viva riserva un cambiamento, può anche diventare un’esperienza che trasforma.
Anche per coloro che devono aiutare a renderla una trasformazione, di fatto diventa
un’occasione di apprendimento. Resta importante che è l’infermiere che deve aiutare il
paziente e non viceversa.
MOUNIER EMMANUEL:
• Le persone non limitano l’universalità delle altre ma anzi permettono di essere e di
svilupparsi. fi fl
• La prima esperienza di una persona è l’esperienza della seconda persona ovvero del
“tu” quindi il “noi” viene prima dell’ io.
• comunicazione
La persona attraverso la si espone. Quando quest’ultima si allenta o
si corrompe l’io perde se stesso.
• Il personalismo a erma che il soggetto non si nutre con l’autodigestione in quanto si
possiede soltanto ciò che si dà o ciò a cui ci si dà.
La persona quando interagisce con l’altra lo fa comunicando.
La relazione tra paziente e infermiere non è una relazione amicale, è una relazione che
si basa su un “tu”.
BUBER MARTIN
• Esiste solo un “io” della coppia “Io-Tu” e l’io della coppia “Io-Esso”
• Il mondo come esperienza appartiene alla coppia Io-Esso
• Il mondo della relazione appartiene alla coppia Io-Tu
• Il rapporto con l’altro serve all’io per potersi realizzare
La relazione secondo Buber è importantissima, secondo lui esistiamo solo perché c’è
qualcun altro.
Il rapporto con l’altro serve all’io per potersi realizzare. Tra l’io e il tu c’è reciprocità, i
problemi nascono quando la reciprocità viene a mancare.
PERSONALISMO VERSUS UMANESIMO
PERSONALISMO UMANESIMO
Orienta l’agire educativo verso stili di L’uomo si forma formandosi e nel
comportamento, fattori di crescita, formarsi si trasforma. Solo l’uomo
apertura mentale che fanno da se- pertanto può essere l’autore della sua
gnavia verso un nuovo umanesimo. formazione in quanto formarsi signi -
ca penetrare nell’essenza spirituale
della propria soggettività.
L’apprendimento è cambiamento. La prima esperienza di cambiamento è imparare a
scrive o parlare, camminare. Altre forme di cambiamento possono essere socializzare
(interagire con l’altro), la malattia (che però è un mezzo che ti porta ad acquisire nuovi
modi di convivere con la malattia stessa sia per te stesso che per chi ti sta accanto), la
morte (che insegna come restare al mondo senza la persona deceduta, impatta in ogni
caso in maniera negativa sulla propria vita), il tirocinio (tutto sarà occasione per ap-
prendere, non solo le abilita tecnico-pratiche, ma anche adattarsi a ciò che si presenta).
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