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Eccezioni in senso stretto
Il giudice può tenerne conto solo se c’è la specifica istanza del
• convenuto . 1441 (l’annullamento può essere domandato solo dalla
parte che vi ha interesse)
Eccezioni in senso lato
Il giudice può tenerne conto anche in mancanza di un’istanza di parte,
• purché il fatto risulti regolarmente acquisito al processo
Es. il pagamento risultante da una quietanza
RILEVANZA DELLA DISTINZIONE FRA FATTI
COSTITUTIVI E FATTI EST., IMP., MOD.
REGOLA DELL’ONERE DELLA PROVA è quella regola che fornisce al
• giudice il criterio per stabilire che tipo di decisione emettere.
Anche se dei fatti rilevanti non si è acquisita la prova il giudice deve
• pronunciarsi. Se l’incertezza riguarda il fatto costitutivo il giudice
rigetterà nel merito la domanda, se l’incertezza riguarda i fatti est –
mod – imp. Il giudice accoglierà la domanda.
Criterio di distinzione
Per la giurisprudenza se il legislatore non qualifica espressamente
l’eccezione come riservata dalla parte, il giudice può pronunciarsi
d’ufficio
Onere della prova e garanzia
Art. 1490.
•
Garanzia per i vizi della cosa venduta.
Il venditore è tenuto a garantire che la cosa venduta sia immune da vizi che la rendano
• inidonea all'uso a cui è destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore.
Il patto con cui si esclude o si limita la garanzia non ha effetto, se il venditore ha in mala
• fede taciuto al compratore i vizi della cosa. •
Art. 1491.
•
Esclusione della garanzia.
Non è dovuta la garanzia se al momento del contratto il compratore conosceva i vizi della
• cosa; parimenti non è dovuta, se i vizi erano facilmente riconoscibili, salvo, in questo caso,
che il venditore abbia dichiarato che la cosa era esente da vizi.
1490 c.c. garanzia a favore del compratore
L’art. 1491 c.c. esclude la garanzia nel caso in cui il vizio fossero
• conosciuti o facilmente riconoscibili.
Chi deve dimostrare la conoscenza o la conoscibilità del vizio?
•
Caso n. 1 in materia di garanzia ex art. 1490
c.c.- 1491 c.c.
A conclude con B un contratto per l’acquisto di un’automobile Audi,
• pattuendo un corrispettivo di 8000 euro. Utilizzando il veicolo, A si
rende conto del mancato funzionamento della retromarcia in salita. Si
rivolge quindi al giudice per chiedere la risoluzione del contratto
nonché la restituzione del corrispettivo della vendita, pari a 8000
euro, e il risarcimento dei danni, quantificati in 10000 euro.
Caso n. 2
B chiede la corresponsione dell’importo dovutogli da A per il lavoro
• svolto in esecuzione del contratto d’appalto stipulato con A per la
fornitura e messa in opera di piante ornamentali.
Il committente A contesta l’integrale esecuzione del lavoro, rilevando
• che alcune piante non erano attecchite.
A chiedere la restituzione della somma di 50.000 euro corrisposta al
• convenuto per la fornitura di piante ornamentali.
È l’appaltatore B che deve provare di aver adempiuto esattamente la
• propria obbligazione, conformemente al contratto e a regola d’arte o
il committente a dover provare che non l’appaltatore non ha
adempiuto esattamente…?
Art. 2697 c.c. onere della prova
Chi vuol far valere un diritto in giudizio deve provare i fatti che ne
costituiscono il fondamento.
Chi eccepisce l'inefficacia di tali fatti ovvero eccepisce che il diritto si è
modificato o estinto deve provare i fatti su cui l'eccezione si fonda.
Criterio della vicinanza della prova
L’onere della prova a carico della parte che ha più facilmente accesso
• alle informazioni.
Esempio
In caso di controversia fra utente e fornitore di energia elettrica, se
• l’utente contesta i consumi forniti in bolletta, il fornitore deve provare
che il contatore funziona correttamente.