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FATTORI DELLA PRESTAZIONE

Ogni prestazione sportiva ha 4 fattori:

  1. Costituzione: caratteristiche fisiche del soggetto, misura dei segmenti e mobilità articolare, molto importante il peso specifico, alcuni soggetti hanno una buona mobilità nonostante non praticano sport;
  2. Condizione: determinata dai grandi apparati e dal metabolismo muscolare, tutto ciò che dipende dall'apparato circolatorio e respiratorio; capacità condizionali (forza, resistenza e velocità) che combinate tra loro danno origine ad altre capacità, ad esempio forza + resistenza = forza resistente, resistenza + velocità = resistenza alla velocità, ecc..;
  3. Coordinazione: controllo dei movimenti e regolazione di essi, coordinare arti superiori e inferiori con la respirazione;
  4. Controllo: insieme di processi emotivi, cognitivi e motivazionali che sovrintendono l'esecuzione del movimento, se si perde concentrazione o tecnica ci saranno problematiche.

Questi 4 fattori sono fondamentali per la prestazione sportiva.

Fondamentali ma ci sono altre tappe che un atleta può seguire, esempio: la genetica costituzionale sica ma in gara non regge il fattore psicologico;

Prestazione sportiva: conoscenze della disciplina, biotipo, carattere, capacità coordinative, mobilità articolare, capacità condizionali, modi e comportamenti tattici, componenti psichiche, azioni sportive e componenti esterne;

Un atleta di ottimo livello deve soddisfare tutte le tappe;

Dopo aver raggiunto tutte le capacità si può passare all'abilità

Capacità -> abilità

Sensopercezione (capacità sensoriali) -> coordinazione specifica -> tecnica -> azione -> PRESTAZIONE

Prestazione = tante capacità;

Terminologia: qualità, capacità, abilità;

Requisiti psichici (grinta, coraggio)

Requisiti sico motori (caratteristiche ereditarie)

dell'individuo in parte determinate geneticamente)

Abilità -> esecuzione corretta di una tecnica sportiva che viene eseguita in modo semplice fluido ed economico senza troppa fatica, controllo consapevole del gesto;

Capacità senso percettive -> schemi motori e posturali di base -> capacità -> abilità

Capacità senso percettive: analizzatori, tutto ciò che riguarda i sensi per far si che il soggetto abbia un apprendimento sensoriale, un bambino di 9 mesi viene fatto "nuotare" per abituarlo all'apprendimento sensoriale, poi a 2/3 anni sa già galleggiare da solo, insegnare un attività sportiva ad un adulto è quasi impossibile, i bambini hanno il sistema nervoso più plasmabile; dai 4 ai 7 anni queste capacità hanno un periodo critico, collocazione delle proposte operative mirate, imparano le basi;

Schemi motori di base: schemi posturali e schemi motori;

Schema motorio:

(locomotori, muoversi nell ambiente): alla base del movimento, movimenti base,correre camminare saltare rotolare strisciare arrampicarsi ecc.. ad esempio alcuni sport hanno schemi motori simili tipo la corsa, in acqua camminare sarebbe nuotare piano, correre sarebbe nuotare veloce ecc..

Schemi posturali: ettere, estendere, oscillare , ruotare, spingere , circondurre, slanciare ecc.. ci danno la traiettoria del movimento, posso stare fermo ma dare la traiettoria del movimento che seguo;

Nel nuoto utilizzo entrambi gli schemi motori, (bracciata a stile libero dò una traiettoria al movimento ecc) anche in tanti altri sport;

Questi due schemi derivano dalle percezioni sensoriali;

In ciascuna fase dello sviluppo è opportuno creare le condizioni per ampliare quanto più possibile il repertorio di schemi motori e posturali;

Mobilità articolare: capacità che ha un articolazione di compiere il movimento più ampio possibile con il minor dispendio di energia,

capacità intermedia tra coordinative e condizionali, è soggettivo, devo compiere il più ampio movimento dispendendo meno energia possibile, nel modo più tranquillo possibile; più si è giovani più si è mobili (massa muscolare poco sviluppata), tende a diminuire con lo sviluppo naturalmente, il calo è più sensibile nei maschi, deve essere sempre stimolata, è inversamente proporzionale alla massa muscolare; Nel nuoto la mobilità deve essere sempre stimolata; La mobilità Dipende da: struttura articolare, tendini e legamenti; il periodo migliore per lavorare la mobilità articolare è a 10 anni, periodo aureo per al mobilità articolare; più il soggetto è allenato e forte meno è mobile, la capacità di rilassare i muscoli può migliorare la mobilità articolare, viene spesso trascurata quindi bisogna cercare di far rilassare il muscolo; Una buona

Attività motoria nell'età evolutiva porta un miglioramento di tutti gli apparati, irrobustisce le ossa e si arricchiscono di sali minerali; i muscoli aumentano di volume e migliora le capacità funzionali, aumenta la respirazione e il potere aerobico, diminuisce la frequenza del battito, bradicardia dell'atleta, talmente allenato che riesce a diminuire la frequenza; il sistema nervoso migliora le capacità motorie coordinazione ecc e la composizione corporea aumenta la massa magra e diminuisce la massa grassa; le capacità coordinative: sono legate ai processi di controllo e regolazione del movimento, si fondano sulla assunzione e sull'elaborazione delle informazioni, il loro sviluppo è condizionato dalla maturazione del sistema nervoso, il periodo di più intenso sviluppo è nella fascia 5->12 anni; una buona coordinazione motoria nasce da: schema corporeo ben strutturato, possesso di tantissimi schemi motori di base e analizzatori.

che funzionano bene (sensopercezione) per noi sulla terra ferma. La vista è fondamentale ed è l'analizzatore più utilizzato. I non vedenti svilupperanno meglio gli altri analizzatori. Noi non siamo abituati ad usarli bene tutti. Coordinazione terrestre e acquatica, legame indiretto. Sulla terra ferma non si migliora la coordinazione acquatica. In acqua il movimento si fa solo nuotando. Se io sono un maratoneta non avrò comunque il movimento giusto per nuotare. Nelle altre discipline il movimento si può fare in acqua. L'apparato respiratorio in acqua è invertito e cosciente. Quando poi vado a fare un'attività sulla terra ferma la respirazione è normale ed è più sviluppata, dato che nel resto della giornata respiro in piscina. Le capacità coordinative (secondo Blume) si dividono in generali e speciali. Capacità coordinative generali: 1. Capacità di apprendimento motorio, acquisire movimenti che devono essere stabilizzati.

Il gesto motorio viene valutato attraverso il tempo, la precisione, la costanza e il ritmo. Si valuta quanto tempo impiega per apprendere il gesto, quanto è preciso e quante volte riesce a eseguirlo correttamente e con precisione. Il ritmo è collegato al gesto motorio, ad esempio la respirazione dosata al movimento. Una volta appreso, il gesto rimane impresso nella mente. Se non viene utilizzato per un anno, non si dimentica come si fa, a meno che non sia un ambiente in cui si è vissuto in modo costante.

La capacità di controllo motorio comprende la capacità di controllare movimenti semplici o azioni complesse nello spazio e nel tempo. Il soggetto decide cosa fare anticipando il gesto, come farlo scegliendo il programma motorio, prevedendo il risultato tramite un'immagine mentale e infine eseguendo il gesto ottenendo un risultato reale. Ad esempio, nella pallanuoto, quando si riceve la palla è necessario già sapere cosa fare in una frazione di secondo, in poco tempo.

deve essere fatta tutta step by step; LE FASI SENSIBILI: fasi dell'età in cui impari meglio le fasi motorie, se qualcuno ha paura e non ha mai nuotato a 18 anni è difficile imparare ormai, certe cose si acquisiscono molto prima, anche con lo studio, la fasesensibile dell'apprendimento è no ad una certa età, a 40 anni non si riesce a studiare; 4-11 anni adattamenti indispensabili per una motricità acquatica di buon livello; 6fi ffi fi fi fi fi Capacità coordinative speciali secondo blume nel nuoto: 1) equilibrio (analizzatore cinestesico, tattile, ottico, vestibolare) nel nuoto le virate; 2) Il ritmo 3) Reazione (individuazione del segnale e scelta della risposta motoria), è poco alienabile, ad esempio dal momento in cui sento il segnale del via e il tempo che impiego per elaborarlo e partire, è una capacità innata, dipende dai riflessi che uno ha a disposizione; 4) Orientamento, nel nuoto è fondamentale, dipende dalla tecnica della nuotata, se vado storto è perché tecnicamente nuoto male e non so orientarmi nelle 3 dimensioni; 5) Differenziazione cinestesica (senso del movimento) analizzatore motorio e orientamento 6) Accoppiamento e combinazione, riuscire adaccoppiare tra loro più movimenti tecnici, arti superiori e inferiori nel nuoto o andare a tempo di musica; Principi generali per lo sviluppo delle capacità coordinative: - Principio della multilateralità: ampia gamma di esercitazioni nei primi mesi di vita, esercitazioni di tipo acquatico; - Gradualità; - Tempestività: intervenire nel periodo aureo. Proposte per lo sviluppo coordinativo e percettivo: - Esplorazione orizzontale: apprendimento di numerose abilità motorie (più sport possibili); - Esplorazione verticale: perfezionamento a fine abilità già apprese (una volta che ci piace un determinato sport o movimento, andiamo poi ad approfondire quella attività motoria). Le fasi sensibili: - Equilibrio: da 10 anni ai 12 anni; - Combinazione motoria: dagli 11 anni in poi; - Fantasia motoria e capacità di orientamento: dai 12 anni. Le capacità condizionali: - Biochimiche: capacità motorie che dipendono da.

Caratteristiche: morfologiche, funzionali;

  • Forza
Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
27 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/02 Metodi e didattiche delle attività sportive

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gabriele0703 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodi e didattica degli sport natatori e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Simonetti Simonetta.