Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
BASI E DIMENSIONI
Vettori linearmente indipendenti: dei vettori sono linearmente
indipendenti se k v + k v + …… + k v = 0 K = K = …
1 1 2 2 n n 1 2
Se i valori di K sono diversi
da zero i vettori sono
linearmente dipendenti
La base di un k-spazio vettoriale si forma se i vettori sono
linearmente indipendenti e lo Span {V , ….. , V } = V (ogni vettore è
k 1 n
combinazione lineare di V) se ho 2 basi di V con lo stesso numero di
elementi le posso indicare con m=n
Dimensione di un k-spazio vettoriale (dim V): numero di elementi di
K
una base di V se ha una base finita, allora ha dimensioni finite (tutte
quelle del corso)
Base canonica: ogni vettore ha tutti gli elementi a zero a parte l'i-esimo
elemento. In ogni spazio vettoriale K esiste sempre una base canonica
n
Una trasformazione lineare (o applicazione lineare) di 2 k-spazi vettoriali
è una funzione T:VW tale che per ogni V, W appartenenti a V e ogni K
appartenente a K (es da 1 a 5 pag 32-35)
T(V+W) = T(V) + T(W)
o T(kV) = kT(v)
o Isomorfismo: se è una trasformazione lineare e biettiva
La matrice associata a una trasformazione lineare rispetto alle basi
o A e B è M(A,B,T) = [C (T(V )) |….| C (T(V ))] A è la partenza e B
B 1 B n
l’arrivo matrice M (es 6-8 pag 36)
nxm
TRASFORMAZIONI LINEARI
(es pag 32-34)
Matrice associata alla trasformazione lineare T rispetto alle basi A e B:
(es pag 36) (es pag 37)
CAMBIAMENTO DI BASE
Se ho uno spazio vettoriale V e due basi A e A’, scriviamo una matrice
detta matrice del cambiamento di base P = M(A, A’, id ) (es pag 39-41)
V
Due matrici A e B si dicono equivalenti se esistono una matrice P ∈
M (K) e Q ∈ M (K) invertibili tale che B = P * A * Q (es pag 41-42)
mxm nxn
AUTOVALORI E AUTOVETTORI
Data una matrice quadrata A di ordine n, un autovettore è un vettore V
non nullo tale che A * = λ * per qualunque λ, la quale prende il
V́ V́
nome di autovalore associato all’autovettore
Se λ è un autovalore di A det (λ * I - A) = 0 (I è la matrice identità)
n n
Polinomio caratteristico: polinomio dello stesso grado della matrice
correlata PA(x) = det (X * I - A) λ è una radice del polinomio
n
caratteristico PA (λ) = 0 (es pag 44)
Un autovalore di λ ha molteplicità algebrica k se (x-y) appare k volte
nel polinomio caratteristico PA (x) (numero di volte in cui appare un
valore di λ)
Ogni matrice nel campo complesso possiede n autovalori complessi
L’insieme (A) degli autovalori di A prende il nome di spettro di A il
raggio spettrale ρ(A) = max |λ| con λ (A)
Una matrice è singolare (det A = 0) se possiede un autovalore di valore
zero
L’insieme V degli autovettori associati a λ prende il nome di autospazio
λ
associato
La dimensione dell’autospazio associato a λ è chiamata molteplicità
geometrica (es pag 47)
Se λ è un autovalore di A, allora 1 molteplicità geometrica
o molteplicità algebrica
(es trovare gli autovettori pag 48-50)
Autovalori e autovettori dell’inversa della matrice:
Autovalori e autovettori della potenza della matrice:
Autovalori e autovettori di matrici con forme particolari:
Tipi di matrici:
Simmetrica: se A = A T
o Antisimmetrica: se A = -A T
o Hermitiana: se A = A autovalori tutti reali
t
o Definita positiva se A > 0 (solo se tutti gli autovalori
t
x x
sono positivi)
Semi-definita positiva se A ≥ 0
t
x x
Anti-hermitiana: se A = -A t
o Unitaria: se A x A = A x A = I A = A
t t t -1
o n
T indica la trasposta
t indica la trasposta coniugata, ossia la matrice ottenuta
effettuando la trasposta e scambiando ogni valore con il
suo complesso coniugato
MATRICI SIMILI E DIAGONALIZZAZIONE
Due matrici sono simili se esiste S ∈ GLn (K) tale che B = SAS (gruppo
-1
lineare generale) S è invertibile (det S 0) hanno lo stesso
determinante e gli stessi autovalori
Una matrice diagonalizzabile è una matrice quadrata simile a una
matrice diagonale ed è diagonalizzabile quando esiste una matrice
invertibile P tale che PD = AP, dove D è una matrice diagonale dello
stesso ordine di A. Inoltre, deve ammettere anche n autovettori
linearmente indipendenti
Vettori che corrispondono ad autovalori distinti sono linearmente
indipendenti
Una matrice A è diagonalizzabile solo se per ogni autovalore, la
moltiplicazione geometrica è uguale alla moltiplicazione algebrica (es
diagonalizzazione pag 57-58)
Tutti gli autovettori di A devono essere ortonormali
Una matrice si dice normale se commuta con la propria trasposta
coniugata A A = AA
t t
Una matrice è unitariamente diagonalizzabile solo se è normale
(es pag 60-
61)
GRUPPI
Insieme G di numeri munito di un’operazione binaria interna *: G x G ->
G soddisfa 3 proprietà:
Esempi slide 61-63
L’ordine di un gruppo è il numero di elementi
Tavola di moltiplicazione di un gruppo finito:
Proprietà fondamentali dei gruppi:
L’elemento neutro è unico
o Ogni elemento ha un unico inverso
o Valgono le leggi di semplificazione:
o ab = ac b = c
Semplificabile solo se il valore uguale si trova sempre
ba = ca b = c
a destra o a sinistra
Se la tavola di moltiplicazione è simmetrica, il gruppo è abeliano
Teorema sudoku: in un gruppo finito, ogni elemento compare una sola
volta in ogni riga e in ogni colonna della tavola di moltiplicazione se un
valore compare 2 volte non si è in presenza di un gruppo
(es slide 66)
SOTTOGRUPPI
(es pag 67-68)
Teorema di Lagrange: se G è un gruppo finito e H G, allora |H| divide
|G|
(es pag 69)
(es pag 70)
GENERATORI DI UN GRUPPO
Il sottogruppo di G generato da S è il più piccolo sottogruppo
contenente S denotato con <S> nel caso in cui <S> = G, gli elementi
di S si dicono generatori di G
Un gruppo è ciclico se è generato da un solo elemento, cioè se esiste x
∈ G tale che <x> = G
Può avere generatori diversi (es: -1 e 1)
o (es pag 71-72)
GRUPPI DI SIMMETRIE DEL PIANO
ISm() Sym()
ISm() è un gruppo delle isometrie del piano gli elementi sono
tutti: Traslazioni di un vettore V ∈
o Rotazioni di angolo intorno a un punto P ∈ indicate con R
o Riflessioni rispetto a una retta r indicate con (h orizzontale e v
o verticale)
Glissoriflessioni: composizione di traslazione e riflessione
o
T è una “figura” in (cioè un sottoinsime)
S ISm()
o T (es pag 75-78)
Se nel prodotto riga-colonna la riga vale R(0), il risultato è il valore
o della colonna
Nel prodotto riga-colonna tra 2 rotazioni si sommano gli angoli di
o rotazione
Il prodotto tra 2 riflessioni uguali dà R(0)
o Nella composizione di 2 riflessioni si applica prima la seconda e poi
o la prima al prodotto
Per il rettangolo sono escluse R(90), R(270), e
o d1 d2
Nel parallelepipedo sono esclusi R(90), R(270) e tutte le
o
GRUPPI DIEDRALI
Il gruppo diedrale Dn è il gruppo delle simmetrie di un polinomio regolare
con n lati, T=Pn
(es pag 79) 3
GRUPPI DI SIMMETRIE IN R
Isometrie in r :
3
Notazione di Schoenflies:
E: elemento neutro
o C : rotazione di angolo 2/n (l’asse con n più grande è l’asse
o n
principale)
Riflessioni:
o : riflessione rispetto ad un piano perpendicolare all’asse
h
principale (piano orizzontale)
: riflessione ad un piano contenente l’asse principale (piano
v
verticale)
: riflessione ad un piano diedrale
d
i: inversione
o S : rotoriflessione * Cn
o n
Gruppo i simmetrie di una molecola: (es pag 82-86)
Molecola d’acqua: (gruppo C )
o 2v
E: identità / elemento neutro
C : rotazione di 180°
2
: riflessione verticale al piano
v 1
: riflessione verticale al piano
v’ 2
Molecola di ammoniaca: (gruppo C )
o 3v
E: identità / elemento neutro
C : rotazione di 120°
3
C : rotazione di 240°
32
OMORFISMO DI GRUPPI :
(es pag 87-89) (es pag 89-
91) Dire che 2 gruppi sono isomorfi stabilisce una corrispondenza 1
o a 1 tra gli elementi dei gruppi gruppi con le stesse proprietà
Elementi coniugati: 2 elementi a, b ∈ G sono coniugati se esiste c ∈
G tale che b = cac a = c bc
-1 -1
(es pag
93-94)
Una classe di coniugio non è un sottogruppo
o
TEORIA DELLE RAPPRESENTAZIONI
Parte 1 (da 95 a 102) (es pag 95-96)
Una rappresentazione di dimensione 1 è definita rappresentazione banale
sempre irriducibile
È possibile determinare le matrici associate ad un gruppo sia in R che in
2
R (pag 97-102)
3
Parte 2 (da 103 a 111) (es pag
104)
Teoremi sulle rappresentazioni:
Simboli di Mulliken:
(es pag 107) Somma elementi
sulla diagonale
principale
(es pag 108)
(es pag 110-111) Se il valore fosse
diverso da 6
sarebbe riducibile
(es pag 111)
Parte 3 (da 112 a 119)
(es pag 113-119)
APPROSSIMAZIONE DI DATI E FUNZIONI
Parte 1 (da 120 a 128)
Prima di approssimare è necessario individuare la classe F = {f (x)}
n n
delle funzioni approssimanti classi più usate pag 121-124
Polinomi di grado n
o Polinomi trigonometrici di grado n e frequenza w
o Funzioni razionali utili per funzioni con singolarità
o Funzioni polinomiali a tratti
o Funzione spline di ordine n
o Somma esponenziali di ordine n
o
Una volta individuata la classe ci sono 3 metodi principali per individuare
un elemento f ∈ F pag 124-125
n n
Interpolazione
o Minimi quadrati
o Minimax
o no studio
Interpolazione polinomiale (formula di Newton):