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Bloom 1970 Apprendimento per padronanza
Mastery learning
20/02/2024 Michele Passalacqua 1
È un metodo che rispetta le
caratteristiche di ogni studente e i
suoi tempi di apprendimento La didattica è impostata per
obiettivi da raggiungere e
ad ogni studente è data la
possibilità di raggiungerli in
momenti diversi dell’anno
scolastico.
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L’azione didattica viene effettuata
in piccole pillole, utili affinché lo
studente più lento riesca ad
elaborarli e ad assimilarli.
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Pratica didattica
❑la pratica ripetuta (ovvero l’esercizio in classe);
❑l’ esercizio individuale a casa (che prevede la ripetizione in
forma scritta o orale di quanto appreso in classe);
❑l’ orientamento e la motivazione psicologica degli studenti,
per “incuriosirli” sul nuovo compito da svolgere,
mantenendo così la componente emotiva della didattica
allo stesso livello di quella cognitiva.
❑ il rinforzo continuo, in negativo o in positivo (penalità o
premio da parte del docente, in base alla performance).
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Rinforzo e modellaggio
Il rinforzo è attuabile grazie a:
un controllo e monitoraggio continuo
dell’insegnante, che permette alcune condizioni
favorevoli all’apprendimento, tra cui un aumento
di indipendenza del discente nel gestire i propri
comportamenti, finalizzati al successo
nell’apprendimento.
L’insegnante dunque, col rinforzo, attua un
continuo modellaggio degli studenti.
Quest’ultimo – anche detto shaping – viene
solitamente adottato in associazione con il
prompting e il fading.
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Modellaggio
Il modellaggio prevede tre passaggi fondamentali:
innanzitutto il docente deve individuare qual è l’abilità
che vuole potenziare nel discente, e cerca di farla
sviluppare partendo da una che già ha e che risulta
vicina a quella “meta”;
poi si fanno notare al discente tutti gli altri
comportamenti o le abilità di cui già dispone, e che
sono vicini a quella meta;
infine, si predispongono programmi di rinforzo per far
sì che il discente padroneggi sempre meglio le varie
abilità che ha già e, nel contempo, impari quella
nuova, in modo da raggiungere la meta.
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Prompting, fading, shaping
Una volta terminate le fasi di cui sopra, si segue col promting e
con il fading.
Il prompting è la sollecitazione: i rinforzatori che si attivano
quando l’alunno presenta il comportamento atteso/corretto.
Tali sollecitazioni dovranno, via via, affievolirsi (fading),per
permettere al modello di comportamento positivo di diventare
automatico a prescindere dalla conseguenza.
Obiettivo sarà quindi quello di finalizzare lo shaping, ovvero il
modellaggio del comportamento e l’assimilazione della
lezione, senza più nessun supporto esterno.
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