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RIFORME degli ORDINAMENTI SCOLASTICI PROGRAMMI DIDATTICI
1859 Legge Casati Avvio della Scuola Elementare 1860 Programmi Mamiani
1877 Legge Coppino Scuola Elementare obbligatoria 1888 Programmi Gabelli
1904 Riforma Orlando Primo riordinamento della scuola di base
1911 Legge Daneo-Credaro Scuola Elementare statale
1923 Riforma Gentile Radicale ristrutturazione della scuola di base 1923 Programmi Lombardo Radice per la Scuola Elem.
1945 Programmi Omodeo-De Ruggiero per la Scuola Elem.
1955 Programmi Ermini per la Scuola Elementare
1962 Legge 1859 Scuola Media Unica 1963 Primi Programmi per la Scuola Media
1968 Legge 444 Scuola Materna Statale
1971 Legge 820 Istituzione del Tempo Pieno 1969 Primi Orientamenti per la Scuola Materna
1974 Decreti Delegati Inizio della gestione democratica della scuola
1977 Legge 517 Fase fortemente rivoluzionaria della Scuola Elementare 1979 Attuali Programmi didattici per la Scuola Media
1985 Programmi didattici per la Scuola Elementare
1990 Legge 148 Riforma della Scuola Elementare (moduli) 1991 Orientamenti per la Scuola Materna
1997 Legge 59 (Bassanini) Inizio del processo dell'Autonomia scolastica
1998 DL 59 Riconoscimento della Dirigenza ai Capi di Istituto
IL PROCESSO 1998 DL 112 Decentramento amministrativo
DELL'AUTONOMIA 1999 DPR 275 REGOLAMENTO DELL'AUTONOMIA SCOLASTICA
SCOLASTICA Legge 3 Modifica del titolo V della Costituzione
2001 97/98 Documento dei Saggi (M. Berlinguer)
2000 Legge 30 Riforma Berlinguer sul riordino dei cicli scolastici 2001 Indirizzi per la costruzione del curricolo (M. De Mauro)
2003 Legge 53 Riforma Moratti
2004 DL 59 Applicazione della Legge 53/03 2004 Indicazioni Nazionali (M. Moratti), allegate al DL 59/04
2007 Indicazioni per il curricolo (M. Fioroni)
DL 137/Legge 169 Disposizioni urgenti in materia di istruzione
2008 PROGRAMMI DIDATTICI
RIFORME degli ORDINAMENTI SCOLASTICI (modificano i contenuti e i modi dell'insegnare)
(modificano l'organizzazione scolastica)
Avvio della Scuola Elementare. In quel tempo denominata Primaria, viene gestita dai Programmi Mamiani.
1860
Comuni e prevede due corsi biennali: uno inferiore, obbligatorio, ed uno superiore.
1859 Legge Casati Considerati i Programmi dell'unificazione d'Italia, hanno lo scopo
di diffondere l'uso della lingua italiana.
Scuola Elementare obbligatoria
La Legge prevede sanzioni per gli inadempienti, eleva il corso inferiore a tre anni,
1877 Legge Coppino sostituisce l'insegnamento della Religione con lo Studio dei doveri dell'uomo e del
cittadino. Programmi Gabelli.
1888 Di matrice positivista, esaltano il metodo sperimentale, teso alla
formazione dello strumento testa (“teste ben fatte e non teste
piene”) e quindi di menti critiche. Rendono facoltativo
l'insegnamento della Religione.
Primo riordinamento della scuola di base
Dopo la scuola elementare, che ritorna quadriennale, viene istituito un
Riforma
1904 corso popolare di avviamento professionale, biennale: la quinta e la
Orlando sesta, di tre ore giornaliere. La Riforma afferma la necessità di prolungare
gli studi di base al dodicesimo anno di età.
Scuola Elementare statale. La legge, che prende il nome dai due ministri
Legge Daneo e
1911 che si alternano alla Pubblica Istruzione, sancisce il passaggio della
Credaro gestione della scuola dai Comuni allo Stato.
Radicale ristrutturazione della scuola di base. Programmi Lombardo Radice.
1923 Rivalutano la spontaneità infantile attraverso la riscoperta
Si riconosce la scuola materna; l'elementare è divisa in due cicli (3+2). dell'educazione artistica e musicale; pongono l'insegnamento
1923 Riforma Gentile Viene introdotto il sistema dei licei, che è separato dalla scuola religioso a fondamento e coronamento degli studi elementari.
propedeutica al lavoro. Essendo di ispirazione spiritualista, la Riforma
privilegia gli studi umanistici rispetto a quelli scientifici. Programmi Omodeo-De Ruggiero
1945 Sono i Programmi del dopoguerra e quindi della ricostruzione della
scuola italiana.
Programmi Ermini. Contengono le prime tracce di attivismo,
1955 globalismo, rispetto dei ritmi psicologici, lavoro individualizzato, e
ripropongono la Religione cattolica a fondamento e coronamento
di tutto il processo educativo.
Scuola Media Unica
1962 Legge 1859 Obbligatoria per tutti, assume il carattere di scuola unitaria, tesa alla
formazione sia umana che sociale degli studenti, con lo scopo prioritario
di orientarli nella scelta degli studi successivi. Primi Programmi per la Scuola Media
1963
Scuola Materna Statale
1968 Legge 444 Dopo una lunga fase assistenziale, finalmente la scuola materna diventa
il primo grado del sistema scolastico, preparatorio alla frequenza della
scuola dell'obbligo.
Istituzione del Tempo Pieno Primi Orientamenti per la Scuola Materna
1971 Legge 820 1969 Consentono la libertà di iscrizione e di frequenza, una certa
La Legge prevede un orario di 40 ore settimanali, due maestri per ogni flessibilità dell'orario scolastico e propongono varie attività
classe, attività integrative degli insegnamenti curricolari e la mensa educative.
obbligatoria.
Inizio della gestione democratica della scuola
1974 Decreti Delegati Dalla metà degli anni Settanta, i genitori possono partecipare,
attraverso i loro rappresentanti, alla gestione della scuola, entrando nel
merito delle scelte educative e organizzative.
Fase di significativi cambiamenti.
1977 Legge 517 La legge dispone la chiusura delle classi speciali, l'obbligo della
programmazione, l'eliminazione dei voti e l'introduzione della scheda di
valutazione con giudizi sull'alunno, l'individualizzazione
dell'insegnamento, l'attivazione delle classi aperte. Attuali Programmi didattici per la Scuola Media
1979 Proponendo come finalità di fondo la formazione dell'uomo e del
cittadino, mirano a far raggiungere al ragazzo l'unitarietà del
sapere, attraverso lo strumento metodologico
dell'interdisciplinarità.
Programmi didattici per la Scuola Elementare
1985 Documento di notevole spessore pedagogico che indica come fini
la formazione dell'uomo e del cittadino e l'alfabetizzazione
culturale, intesa come prima acquisizione degli strumenti di base
del sapere, da realizzarsi attraverso la metodologia della ricerca e
l'insegnamento individualizzato.
Inizio del processo dell'Autonomia scolastica,
1997 Art. 21 della Legge 59 La riforma, dopo una fase di sperimentazione dell'Autonomia, andrà a regime il 1
settembre 2000.
(Legge Bassanini) La legge attribuisce alle istituzioni scolastiche:
- autonomia organizzativa;
- autonomia didattica;
- autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo.
Riconoscimento della Dirigenza ai Capi di Istituto
1998 DL 59
IL PROCESSO Decentramento amministrativo
1998 DL 112 Il decreto attua il decentramento dei poteri dall'Amministrazione Pubblica centrale
DELL'AUTONOMIA agli Enti Locali e alle Regioni, determinando un avanzamento decisivo ulteriore nel
SCOLASTICA processo di trasferimento dei poteri agli organi periferici.
REGOLAMENTO DELL'AUTONOMIA SCOLASTICA
1999 DPR 275 Testo di profondo significato pedagogico, che afferma il primato dell'educazione sulla
formazione e sull'istruzione e specifica, in modo articolato, le forme di autonomia
(organizzativa/ didattica/di ricerca, sperimentazione e sviluppo) attribuite alla scuola
dalla legge 59/97.
Modifica del titolo V della Costituzione
2001 Legge 3 Alcune competenze, che prima erano prerogativa dello Stato, vengono trasferite a
Regioni, Province, Comuni.