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Storia delle leggi culturali
- Unità d’Italia: all'unificazione politica del paese è seguita l’unificazione amministrativa e normativa (legge del 1865)
- Legge 431/1904 - la legge che istituisce il primo pubblico intervento
- N. 364 - riserva la tutela amministrativa di sito storico, poetico e inusuale
- N. 1089 - la normativa è a tutela di rilevanza artistica e bellezze naturali
- N. 1497 - la normativa è a tutela monumenti e bellezze naturali
- N. 2000 - ha conservato ed emanato le belle arti e beni ambientali
- Luglio 29/7/1939 in numero 1497, coordinamento del territorio
- Anni 50
- La legge Basaglia nel 59, raccoglie tra amendamenti del Cetto 64, ll, corrigere perché diaggeo con la legge o essere istruti.
- Nel 1969 ci fu la revisione del decreto Beogas verso il popo, chi sostiene il presidente della cultura
- Prevedimento nel 1492 per regolari il controllo delle scene
- Nel 1783 nasce a Vienna il primo utilizzo delle code, curriculum diplomatico; Il punto turds kart decorrare e infinite amministratione
- Era premuidaria; Primo intervento nel 1681 con il gran Ducato di Toscana per la costruzione e il mesgere dei palazzi
- Leggi Galasso - riflessione su regolazione e normativo diritti sul territorio di tutela estetica
- Periodo Repubblicano
- Negli anni 80 Galasso in ambito paesaggistico riflessione amministrativa dei su leggi; 84/87 re non enit alutato, socio: si eleminare e lavare - rapide mente dei decret:.
- Dal 1965 con l’arrivo della carta repubblica con il cambio della cultura in urge 120/1981
- Il 290/516 di 1984 - administer la conventione c chiese per la tutela e reiterate erano, questa il utilanza l'amministr e tio e la sostituzione con diverser toede ed iie sostauzione con beni culturali
Ente pubblico
- È il titolare di situazioni che possono essere i diritti o doveri.
- Non esiste una vera e propria definizione per l'ente pubblico, poiché esistono da sempre, në tempo la dottrina e la giurisprudenza ha elaborato dei criteri per determinarne l'ente.
- L'ente pubblico è quello creato da un altro soggetto come quello creato dallo Stato
- Enti pubblici = quando hanno un territorio come bene e costitutivo, essi sono indicati dalla costituzione.
- Nella legge 70 del 1975: viene stabilito come si crea un ente pubblico
- Enti non territoriali = sono tutti gli altri enti
- Altre classificazioni di ente:
- Enti istituzionali
- Enti di associazione
- Enti pubblici/economici
- Composto da una struttura
- La parte micro è l'ufficio
- Macro ufficio = compiti di supporto
- Organo = si compone di un titolare, responsabile e capo dell'ordine
- La parte micro è l'ufficio
- Amministrazione a tutela del cittadino, per la costituzione i giudici lavorano in due gradi
- Il primo grado è territoriale e la costituzione è dice che sono i giudici con direzione circolare regionale.
- Ogni regione ha un giudice e il tribunale amministrativo
- Le sentenze in primo grado possono essere contestate presso quelle di secondo grado, è unico per l'intero territorio nazionale che ha sede a Roma. Questo può anche annullare le leggi parlamentari.
Vero Alfredo
Ristorante di Roma storico, dall’attività culturale consistente. È frequentato non solo dai cittadini ma anche da persone di certo livello, diffondendo l’attività di ristorazione come la tradizione vuole.
PROBLEMA? Il Ministero della Cultura istituisce un provvedimento in cui dichiarare il ristorante di interesse culturale sia il locale che gli oggetti contenuti (vincolo di destinazione per l’attività svolta).
Subentra il TAR che richiede di tutelare la continuità d’uso del locale al fine di consentirlo ai ristoratori in continuità della tradizione, creando una riserva nella gestione dei locali.
- Stabilisce che il provvedimento adottato dal Ministero è sproporzionato rispetto alle libertà costituzionali
- Ritiene che il potere esercitato dal Ministero non è previsto dal nostro ordinamento.
Dopo la Tar viene fatto ricorso al Consiglio di Stato, la quale decisione è alquanto lunga, esegue una sentenza di oltre 35 pagine divise in tre parti
- Rapporto tra bene e materiale e valore culturale al termine della costituzione
- Parte conclusiva in cui l’adunanza espone uno dei tre orientamenti, ne spiega le ragioni ed esplica quali sono i limiti
Contrasto giurisprudenziale che determina la nomina dell’Adunanza plenaria per i principali orientamenti
Ci ordinamenti individuati dalle sentenza in prima parte:
- Negativo
- Il diritto di proprietà ha una posizione celata e lo strumento del vincolo a destinazione d’uso inclusa potrebbe rappresentare un mezzo eccessivamente forte, infatti il ricorso prevede l’esercizio di una pietas interpretativa.
- Meridiano
- Lo strumento è ritenuto non utilizzabile ma che poteva essere utilizzato in casi in cui il bene avesse subito una sostituzione tradendo anche una sua specifica destinazione
- Positivo
- Ritiene ammissibile in linea generale l’utilizzo del vincolo purché ratto e nel suo istituto fossero adeguatamente motivate
SOLUZIONE?
- Può essere utilizzata se vi sono determinate condizioni per il consiglio infatti non importa che il bene sia stato così ma che non può essere inserito nell’elenco dei beni UNESCO.
- Il quadro di riferimento è indicazione alle norme che prevedono i poteri di vigilanza sui beni culturali e che rafforzano la possibilità del ministero stesso, riguardo sull’uso da parte dei proprietari dei beni rientrano in tali stessi.
- Il diritto di proprietà generale, l’adunanza al limite è tendenza nel menzionare a sostare al di fuori questo orientamento.
- In riferimento all’articolo 51 del codice che vede il vincolo, come strumento utilizzabile anche il legislatore che formulato non sarebbe tanto se espressamente in questo codicocon
- È l'attività strumentale in ambito di conservazione.
- La gestione non è più una funzione autonoma ma rientra nel concetto della valorizzazione
- L'articolo 148 del decreto 112 ci fornisce che la gestione è ogni attività diretta mediante un'organizzazione di risorse e materiali diretta ad assicurare la fruizione del bene concorrendo alla tutela e la valorizzazione
- La riforma costituzionale non ha fornito una definizione, ma il codice dei beni l'ha collocata all'articolo 115:
- L'attività di valorizzazione dei beni di appartenenza pubblica sono gestite in forma diretta o indiretta
- La gestione diretta è svolta per mezzo di strutture organizzative
- La gestione indiretta è attuata da terzi da parte delle amministrazioni
Ministero della cultura
- Il ministro non si occupa solamente delle funzioni dei beni culturali ma anche di molti altri aspetti della cultura; come del paesaggio, diritti d'autore, beni audiovisivi.
- Il tutto viene riassunto e denominato con cultura.
- La disciplina del ministero della cultura vi è già nel codice del 2004.
- Decreto legislativo 368 del 1998
- Il testo è spiegato che i ministeri possono essere costituiti e per disciplinarli, al pari di ogni altro bene immesso un divieto: l'autonomia generale che c'è stata a costituita è poter discutere e modificare i processi e le norme e già vi è la sua struttura e criteri.
- Le strutture ministeriali sono divise in due circostanze:
- Il ministero hanno sede a Roma e accentrano anche le strutture che sono presenti, ma dentro ogni struttura, anche andarci e rendiconti, e i ministeri con quello culturale.
- Abbiamo però sostanzialmente tre fonti normative che si trovano fuori dal codice che disciplinano l'organizzazione del ministero
- Nell'articolo 2 viene detto che al ministero spettano tutte le competenze ideali multistrutturali regionale con aggiunta delle relative di competenza.
- Il ministro si fa riesco a una serie di uffici a sua diretta collaborazione che si chiamano davanti invece gli altri uffici si chiamano altri Linee.
- Il DPRCM 169 del 2019 aggravato nel 2021
- Quanto detto si definisce che l’organizzazione del ministero è organizzazione in concetto sviluppo a durata non statica.
- Articolo 1 viene ridistritta che il ministero della cultura è vero di durata generica.
- Articolo 1/6 detta della direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio.
- Articolo 15 tratta della direzione generale degli archivi.
- Articolo 25 vale della direzione generale dell'organizzazione.
- Articolo 20 riguarda la direzione generale del bilancio.
- Articolo 29 si riguarda l’unità di emissione per attuazione del PNRR.
Competenza del ministero e della sovrintendenza.