Strumenti correttivi
Pubblici:
● Analisi del rischio
● Standard obbligatori (per requisiti di sicurezza) e Obblighi di
attestazione (delle caratteristiche dei prodotti)
● Certificazioni volontarie (DOP, IGP)
● Comunicazione
Privati:
● Standard privati
● Certificazioni volontarie
● Marketing
Classificazione del prodotto
1. Prodotto essenziale: soddisfa il bisogno primario (es. bere una bevanda).
2. Prodotto effettivo: l’oggetto fisico che si compra (es. bottiglia contenente
la bevanda).
3. Prodotto ampliato: servizi aggiuntivi e vantaggiosi (es. acquisto in rate,
assistenza).
Gamma e Linea
● Gamma: tutti i prodotti dell’azienda.
● Linea: insieme di prodotti con caratteristiche comuni.
- Ampiezza della gamma : è quanto la gamma è ricca in numero di Linee.
- La profondità della linea : è il numero di varianti di una certa linea.
Packaging
● Funzioni : informare, proteggere, attrarre.
● Livelli :
○ Primario: contenitore diretto.
○ Secondario: involucro esterno (avvolge il primario).
○ Terziario: per trasporto.
● Importanza del design e della funzionalità.
● Brand => è la parte visibile della marca.
Ciclo di vita del prodotto
● Fasi:
○ Introduzione: investimenti iniziali, profitti negativi.
○ Crescita
○ Maturità
○ Declino: si può scegliere tra abbandono (lasciare che il mercato
faccia il suo corso o rivitalizzazione (cambio strategia,
comunicazione, posizionamento, provare a rimettere sul mercato
il prodotto e quindi renderlo di nuovo competitivo).
● Tipologie di cicli specifici per diverse categorie di prodotti :
○ Stagionale, flop, moda, evergreen, rilancio, ciclo primario.
Differenziazione negativa
● Consiste nell’eliminazione di ingredienti/componenti sgraditi ai
consumatori.
1. Ruolo nel marketing
● È l’unico elemento del marketing mix che genera ricavi (gli altri
generano solo costi).
● Rappresenta il valore di scambio di un bene o di un servizio
● Pricing => definizione del prezzo, attività strategica complessa.
2. Le 3 C del Pricing :
● Informazioni sui Clienti (analisi della domanda) :
- Fattori demografici (età, reddito, ecc.)
- Fattori psicologici (es. prezzo percepito come qualità).
● Informazioni sulla Concorrenza (analisi offerta 1)
● Informazioni sui Costi (analisi offerta 2)
3. Elasticità della domanda
● Misura quanto la quantità richiesta varia al variare del prezzo.
○ Domanda Elastica: |ε| > 1 → piccole variazioni di prezzo = grandi
variazioni nella domanda.
○ Domanda Anelastica: |ε| < 1 → la domanda cambia poco.
● Tipi particolari:
○ Perfettamente elastica: prezzo fisso, domanda infinita (+ inf).
○ Perfettamente anelastica: quantità fissa, indipendente dal prezzo
(=0).
○ Elasticità unitaria: variazioni uguali di prezzo e quantità (=1).
- Beni complementari => Elasticità è + alta
- Beni sostituiti => Elasticità è - alta.
4. Concorrenza
● Influisce sul pricing: bisogna valutare numero, dimensioni, immagine e
forza dei concorrenti.
5. Obiettivi del pricing
● Dipendono dalla strategia aziendale e di marketing:
es. massimizzare il profitto, aumentare quota di mercato.
6. Metodi di determinazione del prezzo
● Mark-up pricing : prezzo = costo + percentuale di ricarico (di costo di
produzione).
● Cost plus pricing : considera costi diretti e indiretti.
● Rate of return pricing : punta a ottenere un profitto desiderato.
7. Costi
● Fissi: non variano nel breve termine (es. affitti, impianti).
● Variabili: cambiano con la produzione (es. materie prime).
● Totali = costi fissi + costi variabili.
8. Break Even Point (BEP) = Punto di pareggio
● Quantità minima da vendere per coprire i costi totali (nessun utile né
perdita).
● Serve per definire il prezzo di pareggio.
● Se si vende meno del BEP → si hanno perdite.
● Soluzioni per migliorare :
○ Aumentare vendite o prezzo.
○ Ridurre costi fissi o variabili.
9. Margine di sicurezza (MS)
● Misura quanto sopra il BEP si trova il livello di vendite attuali.
PREZZO DI PAREGGIO :
QUANTITA’ OBIETTIVO : Area di perdita =>
distanza dalle
curve CT e RT
Area di profitto =>
distanza tra RT e
CT
Se produco meno del BEP => situazione critica perchè mi trovo nell’area delle
perdite.
1. Distribuzione nel Marketing
La distribuzione è l'insieme delle attività che permettono ai consumatori di
avere accesso ai prodotti desiderati nei tempi, nei luoghi e nelle modalità
preferite.
È il collegamento tra produzione e consumo e ha anche una funzione
informativa, sia implicita (attraverso l'interazione tra venditore e cliente) che
esplicita (ad esempio tramite la scelta dell'assortimento).
2. Evoluzione del Settore Distributivo
● Migliore conservabilità e trasportabilità : riduzione dell’'isolamento dei
mercati locali.
● Sviluppo della Marca : riduzione del ruolo informativo del distributore.
● Despecializzazione : i prodotti sono già confezionati, riducendo i costi e
la necessità di personale specializzato.
● Economie di scala: maggiore quantità di merce riduce i costi.
● Grande Distribuzione Organizzata : competizione crescente tra
distributori che vendono gli stessi prodotti (commodity ovvero
indifferenziato).
● Strategie competitive :
○ Acquisto a prezzi più bassi per vendere a prezzi competitivi.
○ Differenziazione del servizio (personale addetto, assortimento più
ampio, prodotti freschi, prezzi convenienti).
○ Introduzione delle marche commerciali in diverse fasi.
3. Rete di Distribuzione
1. Organizzazione della rete: scelta del canale di distribuzione e della sua
ampiezza.
2. Trasferimento del prodotto (fisica) : sistema logistico e stoccaggio.
4. Canali di Distribuzione
Definiscono il percorso giuridico del prodotto dalla produzione al consumo:
1. Diretto: produttore → consumatore.
2. Breve: produttore → dettagliante → consumatore.
3. Lungo: produttore → grossista → dettagliante → consumatore.
La scelta del canale dipende da:
● Caratteristiche del prodotto (deperibilità, valore, servizi necessari).
● Clientela (numero, ubicazione, abitudini di acquisto).
● Intermediari (capacità di vendita e stoccaggio).
● Concorrenza (strategie di marketing).
● Azienda (risorse disponibili, dimensione, quota di mercato).
5. Criteri di Scelta del Canale
1. Economico: prende in considerazione i costi di ogni canale e il volume di
vendite.
2. Controllo: tiene conto dell’ efficienza e della partecipazione ai
programmi di marketing.
3. Flessibilità: fa riferimento alla capacità di adattarsi alle variazioni della
domanda.
6. Ampiezza della Distribuzione
1. Selettiva: vendita concessa solo a pochi intermediari per ridurre la
concorrenza.
2. Esclusiva: vendita concessa a un solo intermediario per massima
qualità e impegno (+ prestigio ed esclusività).
3. Intensiva: massima reperibilità del prodotto per beni di consumo
frequente.
7. Rapporto tra penetrazione e copertura del mercato :
- Penetrazione => quota di venduto di ogni punto vendita che è
attribuibile ad un determinato produttore.
- Copertura => percentuale di punti vendita in cui è possibile reperire un
determinato prodotto.
8. Logistica di Marketing
Comprende trasporto e stoccaggio, impattando la rapidità e affidabilità delle
consegne. Il servizio al cliente si misura in:
● Tempo di consegna
● % di ordini soddisfatti
● Qualità dei prodotti consegnati
Il grado di servizio al cliente è quindi misurato in giorni. Il tempo che comincia
quando si riceve l’ordine in magazzino fino a che arriva al cliente (ciclo di
consegna).
9. Costo della Distribuzione Fisica
Formula per calcolare il costo logistico totale considerando trasporto,
stoccaggio e perdite economiche dovute a ritardi nella consegna.
1. Obiettivi della Comunicazione
La comunicazione aziendale ha lo scopo di :
● Creare consapevolezza del prodotto (sapere che un prodotto esiste sul
mercato).
● Costruire un'immagine positiva.
● Identificare e raggiungere i potenziali clienti.
● Sviluppare la relazione con gli intermediari nel canale di distribuzione
(con buoni omaggio, eventi promozionali).
● Fidelizzare i clienti (creare un rapporto duraturo con essi).
2. Schema del Processo di Comunicazione
Un processo di comunicazione efficace segue questi passaggi :
1. Comunicatore: Responsabile Marketing + Tecnico pubblicitario che
definisce una strategia creativa di comunicazione.
2. Codifica: Traduzione del messaggio in una forma comprensibile.
3. Messaggio: Informazione trasmessa al destinatario.
4. Decodifica: Interpretazione del messaggio da parte del destinatario.
5. Feedback: Reazione del destinatario che influenza le comunicazioni
future.
3. Il Mix Comunicativo
Per trasmettere informazioni in modo efficace, si utilizzano diversi strumenti:
● Pubblicità: veicola un messaggio mirato.
● Promozione: buoni sconto, concorsi, punti fedeltà.
● Pubbliche Relazioni: eventi, sponsorizzazioni, ufficio stampa.
● Direct Marketing: email, posta, telefono.
● Vendita personale: interazione diretta con il cliente.
4. Pubblicità e Media Planning (scelta del mezzo pubblicitario) :
La pubblicità non serve solo ad aumentare le vendite, ma può anche:
● Regolare i flussi di acquisto del prodotto (es. destagionalizzazione).
● Educare sul corretto uso del prodotto (in positivo o correggendo false
convinzioni).
● Motivare i soggetti che gestiscono la distribuzione e la vendita al
dettaglio.
5. Fattori per la scelta del mezzo pubblicitario (Media Planning):
● Costo per contatto utile (CPC) => quanto costa raggiungere
effettivamente il proprio pubblico target.
● Idoneità del mezzo per il prodotto e il target
● Timing della campagna pubblicitaria => se la pubblicità deve essere
concentrata in un breve periodo o distribuita nel tempo.
● Budget aziendale => disponibilità finanziaria dell’azienda.
6. Tip
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