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Chimica Bioinorganica
Chimica Inorganica Biologica
La vita ha avuto origine e si è sviluppata sulla crosta terrestre, ovvero in un ambiente inorganico. Elementi
quali C, H, N, O, P, S costituiscono i principali componenti cellulari, quali proteine, acidi nucleici, lipidi,
membrane, polisaccaridi e metaboliti.
Ma la vita come la conosciamo non potrebbe sussistere solo con questi elementi: ci sono una ventina di altri
elementi della Tavola Periodica che sono essenziali per la maggior parte delle specie viventi. Esempi di
elementi essenziali sono Na, K, Mg, Ca, Cl, Fe, Cu, Zn.
La Chimica Bioinorganica studia proprio l’interazione delle sostanze inorganiche con le molecole di interesse
biologico.
Studio della Chimica Bioinorganica
La Chimica Bioinorganica si occupa di studiare
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il ruolo degli elementi essenziali per la vita
i meccanismi per la loro assimilazione
le modalità per il loro trasporto
la struttura e la funzione di proteine ed enzimi che necessitano di ioni metallici per espletare la loro
funzione
dei composti modello utili per comprendere il funzionamento dei sistemi reali
la risposta degli organismi alla presenza di composti inorganici, siano essi benefici o dannosi
dei composti metallici utilizzabili come farmaci
dei potenziali farmaci che agiscono su processi metallo-dipendenti
degli agenti di contrasto per MRI
i traccianti
le applicazioni di medicina nucleare
i cicli geobiochimici
Storia della Chimica Bioinorganica
La scoperta della rilevanza del Fe
Nella seconda metà del XIX secolo:
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Il ferricianuro di potassio fu preparato dal sangue
Hoppe-Seyler fece le prime investigazioni spettroscopiche sull’emoglobina
Mc Munn descrisse nei tessuti le histohematine, “riscoperti” nel 1925 da D. Keilin, che li chiamò
citocromi
Morner identificò spettroscopicamente il miocromo, poi chiamato mioglobina
La scoperta della rilevanza del Mg
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Nel 1837, Berzelius identificò i pigmenti delle foglie
Nel 1894 e 1896, Schunck e Marchlewski dimostrarono che la emeproteina estratta dal sangue e la
filloporfirina dei pigmenti delle piante erano costituite dallo stesso tetrapirrolo
Nel 1915, Willstatter ricevette il Premio Nobel per la Chimica per la sua scoperta per cui il magnesio
è un costituente essenziale della clorofilla e che è legata “in maniera molto simile a come il ferro è
legato nell’emoglobina”
La scoperta della rilevanza dello Zn
Nella seconda metà del XIX secolo:
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Raulin dimostrò che l’Aspergillus nigrus non può
crescere in assenza di zinco
Nella prima metà del XX secolo:
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La presenza di zinco fu identificata in tutti gli organi del
corpo umano
La fisiologia dello zinco fu investigata sistematicamente
La scoperta degli enzimi
Berzelius fu il primo ad introdurre il concetto di catalizzatore biologico come una “nuova forza di produzione
dell’attività chimica che appartiene sia ad una natura inorganica che organica”, cioè
Dettagli
SSD
Scienze chimiche
CHIM/03 Chimica generale e inorganica
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rachele.monnetti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chimica inorganica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Pierattelli Roberta.