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Terminologia di Google Ads

CLICK = tiene traccia delle azioni che vogliamo che l'utente svolga sul sito;

CONVERSIONE = ROI (Return on Investment) = percentuale del ritorno economico netto che abbiamo sulla campagna a fronte delle spese effettuate per essa;

ROAS (Return on Advertising Spend) = variante percentuale del ROI che tiene conto solo delle spese effettuate per la campagna;

POSIZIONE MEDIA = metrica che ci indica il numero di posizione media in cui viene visualizzato il nostro annuncio;

COSTO MEDIO PER CONVERSIONE = metrica che ci indica il costo medio che paghiamo per ogni conversione effettuata dagli utenti sul sito web;

QUOTA IMPRESSIONI = percentuale di impression che i nostri annunci ricevono.

Concetti importanti da sapere:

KEYWORDS = parole chiave che aiutano ad indirizzare meglio il nostro annuncio in base alle ricerche degli utenti.

ASTE = Google Ads si basa principalmente sulle aste che avvengono tra i vari utenti business quando si decide in quale posizione far

comparire un annuncio fra i risultati di Google. Google Search Console Google Search Console è uno strumento fornito da Google che ci consente di monitorare e gestire la presenza del nostro sito nei risultati di ricerca di Google, riuscendo così a fare analisi sulle ricerche e avere una panoramica sul nostro sito all'interno dei motori di ricerca. Tutte queste attività sono mirate all'ottimizzazione del sito web e al migliorare il modo in cui Google vede il nostro sito. L'obiettivo della piattaforma è quello di mostrare come utilizzare nel modo più efficace le analisi delle ricerche effettuate dagli utenti. Perché usare Google Search Console? Google Search Console ci permette in primis di verificare che Google riesca a trovare il nostro sito e ad eseguirne la scansione, così da riuscire a posizionarci nella sua scala di ranking. In secondo luogo, ci consente di risolvere problemi di indicizzazione e visualizzare i dati sul nostro sito, come ad esempio il numero di pagine indicizzate, i link in entrata e le parole chiave più utilizzate dagli utenti per trovare il nostro sito.
  • inviare una mappa del sito web per aiutare gli spider di Google;
  • individuare le keywords più comuni con cui gli utenti ci trovano;
  • identificare le pagine più popolari del nostro sito web;
  • analizzare da dove vengono i nostri visitatori;
  • scoprire con quale device navigano il nostro sito e ottimizzarlo di conseguenza;
  • vedere quali siti ci linkano creando una rete di back link, un fattore molto importante per il ranking;
  • controllare l’eventuale esistenza di link non funzionanti;
  • identificare eventuali problemi di sicurezza sul nostro sito;
  • confermare che il markup dello schema funzioni;
  • controllare l’eventuale esistenza di link non funzionanti;
  • individuare per quale query di ricerca il nostro sito è meglio posizionato.

    Google Optimize è uno strumento rilasciato da Google per eseguire degli esperimenti sui nostri siti web per determinare l'esperienza d'uso ottimale per ogni tipologia di utenti, consente quindi di provare varianti di pagine per scegliere in definitiva la versione migliore in base alla User Experience e, soprattutto, in base all'obiettivo da noi indicato.

    Perché usare Optimize?

    Utilizzare Google Optimize ci permette di provare nuove strutture per il nostro sito web, sia a livello estetico che ottimale, da somministrare a diversi gruppi di visitatori per monitorare la loro risposta e scegliere quindi quale versione è migliore per il sito.

    Come funziona?

    Per usufruire degli esperimenti di Google Optimize basta collegarlo al proprio account di Google Analytics applicando una semplice stringa di codice che attiverà il servizio.

    elementi di una pagina come titoli, immagini, colori, testi, ecc.;4. TEST DI PERSONALIZZAZIONE: questo tipo di esperimento ci permette di mostrare contenuti diversi a diversi segmenti di utenti in base alle loro caratteristiche o comportamenti. Ad esempio, possiamo mostrare un messaggio di benvenuto personalizzato agli utenti provenienti da una determinata fonte di traffico.aspetti di una pagina di destinazione;
    1. TEST PERSONALIZZATI: Google Optimize permette inoltre di creare dei test totalmente personalizzati per venire incontro a qualsiasi nostra esigenza.
    2. Google Data Studio è uno strumento gratuito offerto da Google che ci permette di creare delle dashboard interattive e dei rapporti informativi, facili da leggere, condividere e altamente personalizzabili. Questo strumento è utile per creare dei report, completamente personalizzabili in base a ciò che ci serve, per mostrare i dati relativi all'andamento aziendale a persone che magari non se ne intendono approfonditamente di questo ambito, riusciamo quindi a rendere loro la lettura di questi molto più semplice per poi aiutarli nelle decisioni aziendali.
    3. Perché usare Data Studio? Questo strumento ha 3 aspetti principali che lo caratterizzano:
      1. centralizzazione dei dati;
      2. controllo;
      3. comunicazione efficace.
    4. Google Data Studio ci permette di raccontare
    una storia attraverso i dati, visualizzando grafici e tabelle personalizzabili che raccolgono dati tramite le varie fonti connesse alla piattaforma.
    • È gratuito: hai semplicemente bisogno di un account Google.
    • L'interfaccia grafica intuitiva permette grande facilità e velocità di utilizzo.
    • È semplice e veloce.
    • È personalizzabile: i template possono essere altamente personalizzabili nella grafica, nella scelta di sorgenti dati differenti e nella possibilità di creare delle metriche e dimensioni calcolate.
    • È dinamico: i template hanno funzionalità interattive che permettono la gestione di intervalli di tempo e filtri personalizzati.
    • È condivisibile: il template può essere trasmesso o condiviso attraverso un URL in tempo reale, un'incorporazione oppure un'esportazione in PDF.

    Come funziona?

    Google Data Studio utilizza le Data Sources, cioè delle fonti di dati delle

    piattaforme della Google Suite, e iConnettori, strumenti che permettono a Data Studio di collegarsi alle sorgenti di dati.

    Come funziona GoogleData la grande quantità di informazioni disponibile, trovare quello che cerchi sarebbe praticamente impossibile senza uno strumento che ti aiuti a organizzarle.

    I sistemi di ranking di Google sono progettati proprio a questo scopo: ordinano centinaia di miliardi di pagine web e altri contenuti nell'indice di ricerca per fornire risultati utili e pertinenti in una frazione di secondo.

    Per fornirti le informazioni più utili, gli algoritmi della Ricerca valutano diversi fattori e indicatori, incluse le parole che hai usato nella ricerca, la pertinenza e l'usabilità delle pagine, l'affidabilità delle fonti, la tua posizione e le impostazioni.

    L'importanza attribuita a ogni fattore cambia in base al tipo di ricerca; ad esempio, la data di pubblicazione dei contenuti ha un ruolo più incisivo nel

    Rispondere a ricerche relative ad argomenti di attualità piuttosto che a ricerche riguardanti le definizioni del dizionario.

    Significato della ricerca: modelli linguistici

    Per fornire risultati pertinenti, Google prima deve capire cosa stai cercando, ovvero l'intento della tua ricerca. A tale scopo, vengono costruiti modelli linguistici per cercare di comprendere in che modo le poche parole che hai inserito nella casella di ricerca corrispondono ai contenuti più utili a disposizione.

    Ciò implica dei passaggi apparentemente semplici, dal riconoscimento e correzione di errori di ortografia fino ai tentativi del sofisticato sistema di sinonimi, che consente di trovare documenti correlati anche se non contengono le parole esatte che hai usato.

    Ad esempio, potresti aver cercato "cambiare la luminosità del laptop", ma il produttore ha scritto "regolare la luminosità del laptop". Se nella ricerca hai usato parole come "cucinare" o "immagini",

    I sistemi capiscono che mostrarti ricette o immagini può corrispondere all'intento della ricerca. Se cerchi in francese, la maggior parte dei risultati visualizzati sarà in tale lingua, come è probabile che tu voglia.

    L'evoluzione degli algoritmi - Google

    Nel 1998 ottenere un buon posizionamento su Google non era molto difficile. Per posizionare il proprio sito su una determinata parola chiave, bastava inserirla e ripeterla all'interno delle pagine, anche molto più del necessario.

    Nel 2003 l'algoritmo Google comincia ad introdurre alcune modifiche sostanziali, consapevole della necessità di garantire risultati di ricerca più pertinenti.

    2005 il Nofollow

    Nel 2005 Google, e altri browser, introducono il Nofollow. Questo attributo comunica al motore di ricerca di non considerare determinati link, nello specifico i link spam ed i commenti pubblicati all'interno dei blog. Sempre nel 2005, viene effettuato

    l'aggiornamento delle mappe di Google. - 2007 cambia la SERP di Google e visualizzare, oltre ai risultati sotto la dicitura "Web", anche quelli relativi ad immagini. Diventa possibile cercare video, mappe, news e altro ancora. - 2008 Google Suggest Nel 2008 arriva Google Suggest, e l'intento di ricerca (Search Intent) comincia ad assumere sempre maggiore importanza. Da questo momento in poi, quando l'utente inizia a digitare una determinata parola, Google inizia a mostrare un box con diversi suggerimenti che potrebbero corrispondere a ciò che l'utente sta cercando. - 2009 Google Caffeine ha permesso l'indicizzazione di un numero più elevato di documenti e garantito risultati maggiormente rilevanti e pertinenti nella SERP. Sempre da questo anno, l'algoritmo Google inizia a porre maggiore attenzione nei confronti dell'elemento "brand". Chi ha
    Dettagli
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    A.A. 2022-2023
    74 pagine
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    SSD Scienze matematiche e informatiche INF/01 Informatica

    I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher arriprz di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Informatica per la comunicazione digitale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Guglielmo Marconi di Roma o del prof Fallucchi Francesca.