• NUMERO DI SITI DI LEGAME
• INTERAZIONE CON ALTRI FARMACI (SPIAZZAMENTO)
molti PA legano le proteine plasmatiche, è importante conoscere la % di
PA legato. 5
4) FARMACOCINETICA-DISTRIBUZIONE E METABOLISMO
Conseguenze legame con proteine plasmatiche:
SEQUESTRO DEL PA NEL COMPARTIMENTO EMATICO: il complesso far-
maco-proteina non può superare le barriere biologiche; perciò, ha una di-
stribuzione limitata rimanendo confinato nel plasma (liquido in cui sono
sospese le cellule del sangue; contiene proteine, nutrienti, prodotti del me-
tabolismo, ormoni ed elettroliti. Composto principalmente da acqua (92%),
proteine (8%) e sali minerali.).
il complesso farmaco-proteina è generalmente inattivo.
RIDOTTA ELIMINAZIONE RENALE e DURATA D'AZIONE MAGGIORE: un
PA legato ad una proteina rimane più a lungo nell’organismo e la sua
concentrazione libera, è decisamente più bassa rispetto alla concentra-
zione totale.
SOLUBILITA' AUMENTATA
POSSIBILITA’ DI SPIAZZAMENTO 6
4) FARMACOCINETICA-DISTRIBUZIONE E METABOLISMO
TROPISMO TISSUTALE
Distribuzione preferenziale di alcuni PA in tessuti “deposito” per i quali
hanno particolare affinità.
PA lipofili tessuto adiposo
Tetracicline, Bisfosfonati tessuto connettivo (ossa)
Griseofulvina tessuti ricchi di cheratina (cute, unghie, capelli)
Chinina eritrociti
Distribuzione dei PA per tutto l’organismo: solo una porzione molto pic-
cola della quantità totale di un PA presente nell’organismo è a contatto
con i reali siti d’azione; la maggior parte si trova in aree dell’organismo
distanti dalla sede d’azione effetti collaterali
Volume distribuzione (Vd)
Il volume di distribuzione (Vd) è un parametro che descrive quanto un
farmaco si distribuisce nei tessuti rispetto al plasma dopo la somministra-
zione. Quindi, descrive l’entità di distribuzione del farmaco nei tessuti.
Definizione:
È un volume teorico che indica quanto spazio sarebbe necessario per
contenere la dose somministrata alla stessa concentrazione presente nel
plasma.
Formula:
Vd = Dose somministrata / Concentrazione plasmatica iniziale (Cp0).
7
4) FARMACOCINETICA-DISTRIBUZIONE E METABOLISMO
Interpretazione:
• Basso Vd (<0,3 L/kg): il farmaco rimane principalmente nel pla-
sma (es. farmaci idrofili o legati alle proteine plasmatiche).
• Medio Vd (0,3-1 L/kg): il farmaco si distribuisce moderatamente
nei tessuti.
• Alto Vd (>1 L/kg): il farmaco si distribuisce ampiamente nei tes-
suti (es. farmaci lipofili).
Fattori che influenzano il Vd:
• Favoriscono: lipofilia e piccole dimensioni del farmaco.
• Sfavoriscono: legame con proteine plasmatiche, alto peso mo-
lecolare, presenza di cariche.
Importanza:
• Aiuta a capire quanto farmaco raggiunge i tessuti e a calcolare
la dose necessaria per ottenere una concentrazione efficace.
• Un Vd elevato indica che il farmaco si accumula nei tessuti,
mentre un Vd basso indica che rimane nel sangue.
In sintesi, il Vd è utile per valutare la distribuzione del farmaco nell'orga-
nismo e per stabilire la posologia. 8
4) FARMACOCINETICA-DISTRIBUZIONE E METABOLISMO
Xenobiotici
Definizione:
(coniato negli anni ‘70) sta ad indicare un composto estraneo all’organi-
smo e che, di conseguenza, deve essere eliminato.
Uno xenobiotico:
- può essere dotato di un’attività biologica (benefica o tossica)
- può non essere dotato di attività biologica, ma diventare attivo a seguito di
metabolismo (attivazione metabolica).
Come si difende l’organismo?
Impedendone l’assorbimento o la distribuzione:
barriera emato-tessutale, pompe di efflusso (MDR proteins, Pgp)
Per eliminazione fisica:
via renale
• via biliare/intestinale
• attraverso la pelle
• attraverso i polmoni
• altro (latte)
•
Per eliminazione chimica (METABOLISMO = BIOTRASFORMAZIONE):
gli xenobiotici sono trasformati chimicamente in prodotti (metaboliti) di
norma più facili da eliminare. 9
4) FARMACOCINETICA-DISTRIBUZIONE E METABOLISMO
Metabolismo
Il metabolismo è il processo chimico-enzimatico che altera la struttura dei
farmaci (PA) e di altre sostanze esogene (xenobiotici).
Concetto, Scopo e Sedi
Scopo Primario: Convertire le molecole lipofile (facilmente riassorbite e
difficili da eliminare) in derivati più polari e idrosolubili. Questa maggiore
polarità facilita l'eliminazione attraverso l'escrezione renale o biliare.
Sedi di Metabolismo:
• Fegato: È il sito principale, contenente l'alta concentrazione di enzimi
microsomiali e non microsomiali.
• Altri siti: Intestino (cellule della mucosa), polmoni, reni, plasma (idrolisi
da esterasi).
• Metabolismo Presistemico (Effetto di Primo Passaggio): Avviene per via
orale, dove il farmaco è metabolizzato dagli enzimi intestinali e/o epa-
tici prima di raggiungere la circolazione sistemica. Riduce drasticamente
la biodisponibilità orale di alcuni farmaci (es. Propranololo, Morfina). 10
4) FARMACOCINETICA-DISTRIBUZIONE E METABOLISMO
Conseguenze Funzionali della Biotrasformazione
Il metabolismo non è solo detossificante, ma può alterare l'attività del far-
maco:
1. Inattivazione (Detossificazione): Trasformazione del PA attivo in un
metabolita inattivo (risultato più comune).
2. Attivazione (Profarmaci o Prodrugs): Trasformazione di un compo-
sto inizialmente inattivo (il profarmaco) nella sua forma attiva.
3. Formazione di Metaboliti Attivi: Il farmaco produce un metabolita
che mantiene o estende l'attività farmacologica.
4. Formazione di Metaboliti Tossici: La biotrasformazione può gene-
rare specie chimiche reattive ed elettrofile (es. epossidi) responsabili di
tossicità tissutale (es. necrosi epatica da Paracetamolo). 11
4) FARMACOCINETICA-DISTRIBUZIONE E METABOLISMO
Le Reazioni Metaboliche: Fasi I e II
La biotrasformazione è classificata in due fasi sequenziali che agiscono
spesso in successione sulla stessa molecola.
Fase I: Reazioni di Funzionalizzazione
Introducono o espongono gruppi funzionali polari (es. -OH, -NH2, -
SH, -COOH) per rendere la molecola reattiva per la successiva Fase II.
• Ossidazioni: Sono le reazioni predominanti.
Citocromo P450 (CYP450) Monoossigenasi: Il sistema enzima-
▪ tico più importante, localizzato nel reticolo endoplasmatico
(microsomi) degli epatociti.
Meccanismo: Catalizza l'incorporazione di un atomo di ossi-
▪ geno nel substrato, richiedendo NADPH e O 2
Isoforme e Substrati: Il sistema è composto da numerose fa-
▪ miglie e sottofamiglie (es. CYP1, 2, 3), con CYP3A4 che è la più
abbondante e versatile, metabolizzando circa il 50% dei far-
maci.
Induzione e Inibizione Enzimatica:
▪ Induzione: Aumento della sintesi degli enzimi CYP450 (es. Bar-
▪ biturici, Rifampicina). Risultato: riduzione dell'effetto del farmaco
substrato a causa della sua rapida eliminazione.
Inibizione: Blocco o riduzione dell'attività degli enzimi (es. Far-
▪ maci azolici, Succo di pompelmo). Risultato: aumento della con-
centrazione plasmatica e potenziale tossicità del farmaco sub-
strato.
Ossidazioni non-CYP450: Monoammino ossidasi (MAO), Xantina ossi-
▪ dasi, Alcol deidrogenasi. 12
4) FARMACOCINETICA-DISTRIBUZIONE E METABOLISMO
• Riduzioni: Reazioni opposte alle ossidazioni, mediate da reduttasi
microsomiali o citosoliche.
• Idrolisi: Reazioni che rompono legami esterei o amidici tramite l'ag-
giunta di acqua (mediate da esterasi/amidasi, spesso non microso-
miali). Fase II: Reazioni di Coniugazione
Il farmaco (o il metabolita di Fase I) viene accoppiato (coniugato) a una
molecola endogena di grandi dimensioni (es. acido glucuronico, solfato).
Risultato: Si ottengono metaboliti molto polari, più grandi, quasi sempre
inattivi e prontamente escreti.
• Glucuronidazione: Reazione di Fase II più comune, catalizzata dalle
Uridina Glucuronosil Transferasi (UGT). È l'unica reazione di Fase II
che avviene nei microsomi (come il CYP450).
• Solfatazione: Catalizzata dalle Sulfotransferasi (SULT) nel citosol.
• Acetilazione: Catalizzata dalle N-Acetiltransferasi (NAT). Caratteriz-
zata da un importante polimorfismo genetico che definisce i metabo-
lizzatori lenti (rischio di tossicità, es. Isoniazide) e i metabolizzatori ra-
pidi (rischio di inefficacia).
• Coniugazione con Glutatione (GSH): Reazione di vitale importanza
catalizzata dalle Glutatione S-Transferasi (GST). Il glutatione inattiva le
specie reattive elettrofile e tossiche. 13
4) FARMACOCINETICA-DISTRIBUZIONE E METABOLISMO
Variabilità Interindividuale nel Metabolismo
La velocità di metabolizzazione varia significativamente tra gli individui a
causa di:
• Fattori Genetici (Polimorfismo): Variazioni genetiche nelle isoforme
CYP450 (es. CYP2D6, CYP2C19) che definiscono i fenotipi metabolici
(ultra-rapidi, estensivi/normali, intermedi, lenti).
• Fattori Fisiologici: Età (metabolismo ridotto in neonati e anziani), ge-
nere, dieta.
• Fattori Patologici: Malattie epatiche o cardiache che riducono la fun-
zionalità del fegato e/o il flusso sanguigno epatico. 14
4) FARMACOCINETICA-DISTRIBUZIONE E METABOLISMO
Escrezione dei Farmaci
L'escrezione è l'eliminazione finale del PA (inalterato) o dei suoi metabo-
liti dall'organismo. Escrezione Renale (Via Dominante)
Avviene attraverso il rene, combinando tre processi nel nefrone: 15
4) FARMACOCINETICA-DISTRIBUZIONE E METABOLISMO
1. Filtrazione Glomerulare (Passiva)
• Meccanismo: Passaggio passivo attraverso i pori del glomerulo.
• Dipendenza: Solo la frazione libera del farmaco (non legata alle pro-
teine plasmatiche) viene filtrata. Le molecole con PM > 70.000 Da (es.
farmaci legati all'albumina) non vengono filtrate.
2. Secrezione Tubulare Attiva
• Meccanismo: Trasporto attivo dal sangue (capillari peritubulari) al
lume del tubulo renale.
• Trasportatori: Mediata da carrier non selettivi per anioni organici
(OAT) e cationi organici (OCT). Un importante trasportatore è la P-
glicoproteina (Pgp).
• Caratteristiche:
Saturabilità: I carrier possono saturarsi a concentrazioni ele-
o vate di farmaco.
Competizione: Due farmaci che condividono lo stesso carrier
o possono competere per l'escrezione, riducendo la clearance
reciproca (es. l'uso di Probenecid per ridurre l'escrezione di
Penicillina). 16
4) FARMACOCINETICA-DISTRIBUZIONE E METABOLISMO
3. Riassorbimento Tubulare Passivo
• Meccanismo: R
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Fase farmaceutica, farmacocinetica e farmacodinamica
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Fase oscura della fotosintesi
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Fase pre-analitica
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Fase L dei batteri